TIC TAC/12…I rintocchi elettorali scuotono Orvieto tra un Biagioli in odor di Fondazione, FDI spaesato e la possibile sfida tra Conticelli

E finalmente si scalda l’atmosfera elettorale anche se per l’ufficialità dobbiamo attendere addirittura inizio maggio quando tutte le liste saranno depositate.  Il ticchettio è ora intenso e sbatte a destra e sinistra senza dimenticare il centro…

TIC TAC…Il primo rintocco è dedicato al PD ancora senza un candidato ufficiale.  Stefano Biagioli è indicato come il vero e unico ma pesa come un macigno la sua presenza in Fondazione con tanto di voto.  Lo statuto parla chiaro così come i regolamenti che ha sottoscritto accettando la carica e che, in caso di inadempienza, hanno valore di legge.  Insomma la Fondazione ha un suo candidato, oppure farà valere gli articoli dello statuto? 

TIC TAC…e Morcellini cosa fa? Torna a rompere le uova nel paniere, forte anche delle divisioni nel PD e i mal di pancia per la questione Fondazione.  Ci riprova e cerca sponde nel mondo cattolico e moderato.  In attesa di sistemazione.

TIC TAC…ma la vera effervescenza è nel centro-destra.  Dati certi: Roberta Tardani sindaca uscente e candidata per la prossima consiliatura. Altro dato certo: Lega e Forza Italia hanno detto subito sì mentre Fratelli d’Italia è arrivato poco dopo con ufficialità solo domenica 17 febbraio.  Ma la storia continua e non basta il tempo di un rintocco…

TIC TAC…Spagnoli è a un passo dalla rinuncia per salire sul carro della sindaca.  L’elefante ha partorito il topolino.  Ricordate la durezza del comunicato di candidatura di Spagnoli.  E ricordate la durezza della replica di Olimpieri?  Tutto finito in nome del “volemose bene” nonostante tutto.  E Spagnoli sarebbe anche pronto a salire sull’altro carro, comodo, di Fratelli d’Italia per guidarlo vero il futuro insieme a Zambrino, della serie “Ritorno al Futuro”.

TIC TAC…Tutti all’assalto della diligenza di Fratelli d’Italia, partito leader del centro-destra, che a Orvieto è estremamente diviso.  Tante bande che provano a conquistare lo scettro palesandosi in prossimità delle elezioni, solamente.

TIC TAC…per finire ecco i giovani di Nova.  Sembrerebbe pronto anche qui un candidato per pesarsi e poi andare ad allearsi con il probabile vincitore, magari verso il centro-destra.  Il predestinato, o forse sarebbe meglio dire la vittima sacrificale, dovrebbe rispondere al nome di Giordano Conticelli, ma anche qui non c’è ufficialità quindi trattasi di indiscrezioni.   Pesanti visto che un’altra parte della famiglia Conticelli è nel centro-destra.  Come andrà a finire la possibile sfida al primo turno in famiglia?




Regole certe e valide per tutti nei rapporti con la stampa

Per domenica mattina alle ore 11 Fratelli d’Italia annuncia una iniziativa politica ad Orvieto, ma lo fa con una comunicazione inviata ad uno solo giornalista della città. Un metodo singolare ed incomprensibile così come inconsueto e non concordato appare giorno ed ora. I giornalisti orvietani hanno da tempo fissato regole chiare per lo svolgimento di conferenze stampa ed incontri che devono tenersi, tranne eventi straordinari, la mattina dalle 11 alle 13, evitando gli orari pomeridiani e i festivi

Anche chi opera nella comunicazione ha le proprie esigenze di organizzazione cosi come ogni altro lavoratore.

Alessandro Maria Li Donni, Monica Riccio, Claudio Lattanzi, Sara Simonetti




Arrestato a Orvieto un 25enne condannato per rapina aggravata a Roma

I Carabinieri della Stazione di Orvieto, nel pomeriggio del 15 febbraio, hanno tratto in arresto un
egiziano 25enne in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura
Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma. L’uomo, condannato in via
definitiva alla pena di 2 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per una rapina aggravata,
perpetrata in concorso con altri tre soggetti a Roma nel settembre 2022 e che beneficiava
degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico ad Orvieto, è stato associato presso la
locale Casa di Reclusione.




Saverio D’Addario, comitato soci BPBari, “forse si è aperta una piccola speranza di rivedere i nostri soldi”

Dopo mesi di silenzio si torna a parlare di Banca Popolare di Bari e soprattutto dei soci che si sono trovati con azioni in mano a una valore ben diverso da quello a cui le avevano acquisite. Non solo le stesse azioni risultato praticamente senza mercato, illiquide. Nel frattempo la Popolare di Bari dopo la fine giudiziaria dell’era Jacobini, è entrata nell’orbita del Medio Credito Centrale così come CariOrvieto. Qualcosa forse si muove. Le principali associazioni di difesa dei consumatori hanno speigato che si è aperta una possibilità di una soluzione pacificatoria per tutti gli azionisti della Banca Popolare di Bari. Lo ha spiegato Saverio D’Addario, presidente del Comitato Indipendente nAzionisti BPB, nell’intervista che ci ha concesso proprio alla luce di questi possibili sviluppi positici per i soci BPB.

D’Addario ha spiegato che “i vertici BPBari si sono resi disponibili a percorrere insieme a noi pern ricercare un percorso normativo che consenta in tempi relativamente brevi di avere nun ristoro o un risaricmento per i danni subiti. Il tutto – spiega sempre D’Addario – probabilmente perché oggi il socio di controllo è, di fatto, lo Stato che non può da una parte dire che ha torto BPBari e dall’altra che ha ragione”.




Una “normale” settimana da incubo di un pendolare orvietano..

Lunedì 12 febbraio 2024.  Solito sciopero dichiarato da non si capisce bene quale categoria sindacale.
Per noi pendolari queste giornate di sciopero sono deleterie perché, a prescindere da treni cancellati o ritardati, l’insicurezza sul viaggio che ci attende non è facile da gestire sia da un punto di vista emotivo che di stress.  Non sappiamo se e a che ora arriveremo al lavoro.  Così come non sappiamo a che ora potremo rientrare a casa.
Martedì 13 febbraio 2024. Martedì Grasso. Solitamente il martedì rientro a Orvieto con l’Intercity 598 delle 18e15. Ma oggi ho promesso “solennemente” alla figlia di accompagnarla a una festa in maschera ad Allerona Scalo.  Deve essere lì per le 19e30.  Per mantenere fede alla “solenne” promessa ho preso un’ora di permesso al lavoro. Così da poter rientrare con il regionale veloce 4106 delle 17e20 con arrivo a Orvieto alle sei e mezza, minuto più minuto meno.  Alle cinque in punto sono nella stazione.  Il treno è già pronto sul binario 2 est.  Trovo anche un posto nel quale sedermi.  Serata fortunata, penso tra me. Il bip del telefonino segnala un messaggio in arrivo.  E’ la figlia che vuole rassicurazioni. Le dico di stare tranquilla, che già sono sul treno, che per le sette sarò sulla rupe in perfetto orario per accompagnarla.  Neanche faccio in tempo a riporre il telefonino nella giacca che il solito gracchiare dell’altoparlante in fondo alla carrozza indica comunicazioni in arrivo. Un brivido mi percorre la schiena. L’annuncio è breve ma per me è come una pugnalata al cuore.  Causa affollamento sulla linea Direttissima il treno regionale veloce 4106 oggi 13 febbraio sarà istradato sulla linea convenzionale, ovvero sulla linea lenta.  Tutti i passeggeri diretti a Orte quasi si “buttano” dal treno, incamminandosi di corsa come un popolo in esodo, verso il binario del “Viterbetto” delle 17e37, che invece percorrerà la linea Direttissima.  Partiamo insieme, il “Viterbetto” istradato sulla linea Direttissima, il nostro sulla linea lenta.  I misteri inafferrabili e incomprensibili di Trenitalia.
Mentre nella notte attraversiamo, con continui rallentamenti, stazioni e stazioncine, rifletto su quali parole usare per comunicare alla figlia che non potrò accompagnarla, perché non arriverò a Orvieto alle sei e mezza ma abbondantemente un’ora dopo.
Giovedì 15 febbraio.  La figlia ha uno stage di scherma a Ciconia. Alle sei.  Mi ha detto che mi ridà una possibilità di riconquistare la sua fiducia.  Devo assolutamente accompagnarla entro le sei a Ciconia.
Per non rischiare, pianifico tutto al millesimo.  Riprendo un’ora di permesso al lavoro cosi da poter prendere il regionale veloce 4156 per Ancona in partenza da Roma Termini alle 15e58. Cambio a Orte, con arrivo a Orvieto 17e25 con trenino diretto a Chiusi delle 16e55.
Alle quattro meno un quarto risono ai binari est.  Stavolta al binario dove il treno è già pronto.  Mi metto seduto. Solito messaggino della figlia.  Solita mia risposta. Può stare tranquilla. Sono già sul treno in orario.  E tiro un forte sospiro di sollievo nel non sentire quel gracchiare dell’altoparlante da incubo.
Alle quattro e dieci arriviamo a Tiburtina.
E l’incubo stavolta si manifesta qui.  Il treno si ferma ma non riparte dopo i canonici due minuti di sosta.  Dopo dieci minuti di attesa al cardiopalma, arriva quell’inconfondibile gracchiare di altoparlante.  Causa affollamento treni Alta Velocità sulla linea Direttissima il treno percorrerà la linea lenta.  Ovviamente arriverò a Orte con tre quarti d’ora di ritardo.  Ovviamente non potrò prendere il trenino per Chiusi delle 16e55. Ovviamente non arriverò a Orvieto prima delle sette.
Ovviamente ennesima forte delusione data alla figlia.  Ovviamente ennesima litigata.  E ovviamente ennesima ora di permesso presa al lavoro sprecata.
Questo nostro destino dipendente dai treni sembra governato completamente dal caso, affidato a una monetina lanciata in alto. Croce, il treno percorre la linea Direttissima, Testa, il treno percorre la linea lenta .,
Venerdì 16 febbraio. Un po’ intontito e assonnato mi ritrovo confuso tra i tanti passeggeri in attesa al binario due dell’intercity 581 delle sette e venticinque.
Anche se il tabellone lo indica in orario il treno non si vede. Cinque, dieci, quindici minuti.  Tutti con lo sguardo rivolto verso Firenze, a osservare i binari in lontananza, ma dell’intercity nessun avvistamento. Poi l’annuncio.  Il treno arriverà con mezz’ora di ritardo per problemi sulla linea nella tratta tra Chiusi e Orvieto.
Quindi a Roma arriveremo pochi minuti prima delle nove.
Ennesima chiamata al lavoro.  Stavolta l’ora di permesso sono costretto a prenderla in entrata, non in uscita.  Fortuna che è venerdì. E che anche questa settimana da incubo con i treni sta per finire.

Non importa a nessuno di cosa comporti questo stato di cose per le nostre vite, per la nostra salute, per la nostra integrità mentale.
Viviamo così, noi pendolari.  Affidati quotidianamente all’esito di quel lancio di quella monetina.
Con politicanti locali e comitati pendolari vari che ancora parlano di organizzare degli incontri per pretendere da Trenitalia dei monitoraggi per valutare le condizioni di viaggio dei pendolari orvietani.
Della serie “mazziati e cornuti”…




Il grande padel sbarca a Orvieto con le finali del master regionale e il torneo Premier Padel Major

Doppio appuntamento per gli appassionati di padel a Orvieto. Nel giro di dieci giorni i campi di Fontanelle di Bardano ospiteranno due importanti appuntamenti: il 17 e 18 febbraio le finali Gold e Silver del Master regionale TPRA Winter Cup, con il patrocinio del Comune di Orvieto, e dal 21 al 25 febbraio le pre qualificazioni al Premier Padel Major che si svolgerà al Foro Italico di Roma dal 17 al 23 giugno. Si parte sabato 17 febbraio, dalle 9, con le semifinali del Master, domenica, dalle 10.30, in programma le finali Argento (femminile e maschile) e Oro (femminile, maschile e misto).
Per quanto riguarda il Premier Padel Major, la più importante competizione internazionale di padel che si tiene in Italia e comparabile ai tornei del Grande Slam di tennis, dal 21 al 25 febbraio nell’impianto di Orvieto si giocheranno le gare di una delle due tappe provinciali che interesseranno l’Umbria organizzate dalla FITP Umbria. Le gare di doppio maschile e femminile in programma coinvolgeranno le giocatrici e i giocatori italiani di 3° e 4° fascia ed in possesso di una tessera agonistica di padel valida per l’anno 2024.
I qualificati delle fase provinciali disputeranno la fase finale regionale dal 20 al 24 marzo insieme a coppie formate con almeno un giocatore di seconda fascia cui seguirà la terza ed ultima fase che sarà organizzata e gestita a livello nazionale e alla quale potranno partecipare tutte le coppie formate da almeno un giocatore di prima fascia e i qualificati dalla fase regionale. Gli atleti interessati potranno iscriversi direttamente sul sito della Federazione Italiana Tennis e Padel www.fitp.it.

“E’ la prima volta che le finali Master TPRA non si svolgono a Perugia o a Terni, grazie alla scelta del presidente Roberto Carraresi – spiega Fabio Moscatelli delegato TPRA (Tennis Padel Ranking Amatoriale) di Orvieto – che ha deciso di puntare su Orvieto, mentre con il torneo di prequalificazione al Premier Padel Major vorremmo poter ripetere l’esperienza di successo, sempre qui a Orvieto, delle prequalificazioni agli Internazionali d’Italia di tennis che da sette anni si svolgono in un altro impianto orvietano. Il movimento del padel in Umbria – ha proseguito – è cresciuto in maniera esponenziale. Abbiamo 257 campi di padel affiliati alla Federazione con 36 circoli affiliati e oltre 5mila tesserati sui 18.102 complessivi compreso il tennis. Uno sport che in Umbria ha un’immagine molto femminile con il 30% dei tesserati che sono donne e con due giocatrici di serie A tra le prime 15 in Italia“.

“Abbiamo creduto fin da subito al padel – ha affermato l’assessore Carlo Moscatelli – tanto da dargli una vetrina nell’appuntamento sportivo cittadino più seguito, ovvero la Staffetta dei Quartieri. E abbiamo seguito la crescita del movimento di questo sport nella nostra città. Un risultato non certo casuale ma un merito acquisito sul campo”.




Arte e patologie mentali, un percorso di aiuto ideato da “Angelo Azzurro onlus”

“Sognare Sogni” è un laboratorio organizzato dalla Dott.ssa Stefania Calapai, presidente di Angelo Azzurro Onlus, e voluto dal suo curatore Piero Gagliardi. Il laboratorio mira ad aiutare, tramite l’arte, i ragazzi affetti da patologie della mente.

Si tratta di un progetto curato dall’artista Davide Sebastian con la collaborazione dell’artista Luca Centola e di Silvano Manganaro di Fondazione Volume; la supervisione clinica è a cura della Dott.ssa Psichiatra Stefania Calapai. Il laboratorio si svolge all’interno di strutture psichiatriche, nelle città di Orvieto e Roma. Nello specifico si parte da Orvieto, grazie alla Comunità Lahuen e alla Dott.ssa Fabiana Manco.

Il significato e il percorso

Il laboratorio Sognare Sogni si fonda su una ricerca tra il sogno e la realtà, nonché su come i sogni possano essere raccontati attraverso una produzione artistica. Il “sogno” diventa “fonte di ispirazione e di conoscenza del sé”.

I ragazzi, affetti da vari disturbi psichiatrici, in un primo momento sono guidati dall’artista Davide Sebastian nella comprensione di potenzialità espressive legate al mezzo video/fotografico.

Alla prima fase seguono le interviste ai ragazzi che, insieme agli artisti, individuano dei luoghi dove poter inscenare i sogni più interessanti. In queste location, dove verranno effettuate le riprese, verrà insegnato loro come scegliere le inquadrature e utilizzare al meglio i mezzi tecnologici per raccontare i loro sogni.

Parallelamente alle riprese video verranno effettuati degli scatti fotografici, con l’artista-fotografo Luca Centola, che saranno stampati direttamente nelle strutture residenziali con diverse tecniche: stampa digitale; stampa con tecnica della cianotipia; stampa Van Dick all’argento.

Nella seconda parte del Laboratorio i ragazzi della Comunità Lahuen di Orvieto saranno coinvolti in un percorso didattico e laboratoriale proposto dalla Fondazione Volume. Il percorso si concluderà con una visita emozionale/esperenziale alla Fondazione, seguita da laboratori in loco. L’idea di fondo è quella di dar vita ad un percorso di avvicinamento all’arte contemporanea e alla sperimentazione, partendo da un’alfabetizzazione alle pratiche artistiche nate con le avanguardie e che, ad oggi, hanno più di un secolo di vita.

Il progetto di laboratorio “Sognare Sogni” si articola in tre parti:

Gli incontri, con cadenza, mensile (2 incontri totali, uno per ciascuna struttura/gruppo) sono concepiti a tappe: si parte dai “pre-giudizi” e dalle ovvietà legate all’arte contemporanea per avvicinarsi, gradualmente, all’analisi delle opere più significative del ’900 prediligendo quelle legate al “sogno” e alla creazione come atto immaginifico. Gli strumenti utilizzati nei primi incontri sono le celebri “carte” di Maria Lai, I luoghi dell’arte a portata di mano, che permettono agli utenti di approcciarsi all’arte in un modo corretto e, allo stesso tempo, creativo; in tutti gli altri appuntamenti sono comunque messe in pratica tecniche didattiche creative e comunicative di gruppo quali il brainstorming, la Sinettica di Gordon e i Sei cappelli per pensare di De Bono.

Le visite alla Fondazione sono concepite come possibilità di esperire concretamente quanto appreso, toccando con mano le pratiche e le procedure portate avanti in 25 anni di attività. In particolare conoscere e vivere il modus operandi di VOLUME permetterà agli utenti di comprendere come sia possibile trasformare la realtà attraverso l’immaginazione e la libertà creativa.

Il laboratorio, infine, avrà come oggetto la collezione “Art Box” di Francesco Nucci (fondatore e presidente della Fondazione VOLUME): allo studio conoscenza e visione delle opere della collezione. Seguirà il laboratorio vero e proprio con il quale gli utenti saranno invitati a cimentarsi nel ripensamento e nella re-invenzione di una scatola di 20×20 cm, applicando concretamente quanto appreso durante l’intero anno.

La fase finale del progetto prevede una mostra dove verranno esposti i lavori e il materiale prodotto nel laboratorio.

L’Associazione socio-sanitaria Angelo Azzurro Onlus oltre all’assistenza domiciliare, riabilitativa, visite specialistiche psichiatriche per adulti e neuropsichiatriche per bambini, si pone il principale obiettivo della lotta allo stigma della malattia mentale perché, come sostiene la Presidente e medico psichiatra Stefania Calapai, “solo attraverso la conoscenza e la cultura si può combattere la stigmatizzazione in ogni sua forma”.




L’incontro di arte e musica il 18 febbraio al Ridotto del Mancinelli con “Dalla belle époque al futurismo”

“Dalla Belle Époque al Futurismo – Duilio Cambellotti e le vetrate del Duomo”, arte e musica s’incontrano al Ridotto del Teatro Mancinelli di Orvieto, domenica 18 febbraio 2024 alle ore 17, nel quarto appuntamento della stagione concertistica: “Insieme nel Segno della Musica”.Un omaggio artistico-musicale che il Tritone Ensemble intende dedicare a Duilio Cambellotti, esponente importante del futurismo italiano che ha donato la sua arte alla città di Orvieto realizzando le vetrate del Duomo. Un percorso che si sposa con le intenzioni di “Insieme nel Segno della Musica” – nato dalla forza propulsiva della collaborazione tra Scuola Comunale di Musica di Orvieto “Adriano Casasole”, Unitre Orvieto e ISAO, in sinergia con il Comune di Orvieto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, per la direzione artistica del M° Riccardo Cambri – di promuovere un programma di concerti che hanno come filo conduttore quello di raccontare i protagonisti della musica orvietana.

“Dalla Belle Époque al Futurismo – Duilio Cambellotti e le vetrate del Duomo” nasce dai testi e dagli arrangiamenti musicali del maestro Massimo Bartoletti, per anni docente di tromba del Conservatorio Morlacchi di Perugia e della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”, con il Tritone Ensemble, composto da: Umberto Ugoberti, fisarmonica, Andrea Agostini, clarinetto, Maurizio Costantini, contrabbasso, Francesco Speziali, percussioni, e con l’apporto della voce recitante di Giulia Zeetti. Una scelta altrettanto importante quella di seguire un filo conduttore artistico riferito alla figura di Duilio Gambellotti di cui quest’anno ricorre il 100esimo anniversario della realizzazione della vetrata della Cappella del Corporale. 

Una ricorrenza che l’Opera del Duomo di Orvieto ha inteso celebrare offrendo il suo patrocinio al concerto di domenica 18 febbraio 2024 alle ore 17 al Ridotto del teatro Mancinelli, nella volontà di promuovere la collaborazione artistica e culturale nella città. Le vetrate di Cambellotti nel Duomo di Orvieto sono un esempio stupefacente del suo genio artistico e della sua maestria nell’uso del vetro come mezzo espressivo tanto da rappresentare una commistione unica di stili e tematiche, che spaziano dall’arte sacra alla modernità. Le vetrate del Duomo di Orvieto saranno anche il prossimo “Tesoro dell’urbe” ad inizio marzo, il percorso di visite culturali promosse dall’Unitre di Orvieto.

Date le dimensioni del Ridotto del Mancinelli, i posti saranno limitati: ingresso libero con prenotazione obbligatoria ai numeri telefonici 339.2619440 e 338.7323884 (anche WhatsApp) o per mail: musicaorvieto@gmail.com.




A fuoco una bisarca nell’area di servizio di Fabro

La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Orvieto è intervenuta verso le 4,40 del 16 febbraio sulla A1 presso Fabro per l’incendio di un autoarticolato bisarca con 7 autovetture.

Il mezzo, parcheggiato in un area per la sosta notturna nelle vicinanze esterne del casello autostradale, era fermo con il conducente all’interno intento a riposare. L’autista, un campano del 1969, ha avvertito del fumo in cabina di guida e scorgendo delle fiamme si è subito adoperato per lo spegnimento ma tutto è risultato vano. E’ stato quindi richiesto l’intervento dei VVFF. Le operazioni sono state complesse in quanto le fiamme all’arrivo dei vigili già avevano avvolto le autovetture trasportate. Ingenti i danni, sono andati completamenti distrutti il mezzo e 5 delle 7 autovetture. Il conducente ha riportato, durate le fasi di spegnimento alcune ustioni alle mani ed una intossicazione da fumo e pertanto è stato affidato alle cure del personale sanitario intervenuto.