Tutti al Mancinelli il 22 febbraio per “Man and friends. Concerto per un amico”

Il Concerto per un Amico, Teatro Mancinelli, giovedì 22 febbraio ore 21, è la manifestazione lampante a spiegare il significato della parola “amicizia”.
L’evento, oltre gli amici storici di Riccardo Stefanini adoperatisi a realizzarlo, vede coinvolti gli artisti che lo animeranno, il Comune di Orvieto, il Teatro Mancinelli con l’intero staff, la Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz, oltre a numerose attività commerciali della città e privati, tutti legati alla figura di Riccardo.
Persona alla quale, una volta conosciuto, è matematicamente impossibile non diventare e mantenersi amico per il suo modo d’essere, la bontà, la generosità, l’immensa disponibilità.
Adesso che, sfortunatamente, è lui ad avere necessità di sostegno nessuno si è tirato indietro.
Forza Riccardo, continua a lottare, non arrenderti.




Scende in campo il prof. Mario Morcellini con la “dichiarazione di disponibilità”

“La fase che prepara la campagna elettorale per la nuova Amministrazione della città di Orvieto è contrassegnata da una certa confusione nella prospettazione di candidature e alleanze che, tuttavia, non rappresenta uno scenario solo negativo, e certamente va letto anche come un sintomo di riflessività da parte degli attuali candidati. Stando alle rappresentazioni giornalistiche, predomina però l’incertezza, persino nelle alleanze che sembravano più organiche e messe alla prova. Ma proprio per questo, una breve analisi della situazione che si delinea nelle forze in campo spinge a presentare alla città e alla politica orvietana una proposta alternativa di merito e di metodo. Osservando gli schieramenti che si prospettano, e senza alcuna intenzione di dichiarare contrarietà che sarebbero assolutamente ideologiche, resta il fatto che sembra mancare agli elettori la disponibilità di un programma e di un’area convintamente radicate al centro, non nascondendo la duplice anima di un’ispirazione cattolica e riformista, e di un’apertura a tutte le liste che vogliano ispirarsi al Bene comune.

Al momento questo spazio sembra poco rappresentato almeno sulla carta, e comunque in attesa di ulteriori pronunciamenti, ma la fase politica che stiamo vivendo ha estremo bisogno di un’offerta che punti a riportare “Orvieto al Centro”, non solo perché dobbiamo sottrarci all’influenza restrittiva del meccanismo maggioritario (che del resto ha ridotto seccamente il numero dei votanti), ma anche per la buona ragione che avvertiamo la necessità di un’innovazione politica e amministrativa ispirate ad un vincolo di trasparenza e condivisione delle scelte strategiche. Per quanto possa sembrare protocollare, dunque, non c’è nulla di pregiudiziale o polemico nella proposta di una nuova Lista, aperta al mondo cattolico e alle forze laiche, ma soprattutto interessata a dar voce a quanti negli ultimi tempi ritengono strategica una diversa attenzione ad un centro democratico. Un tale progetto trae spunto fra l’altro da una riflessione condotta in pochi mesi da un gruppo promotore di una lista attenta alla Dottrina sociale della Chiesa e al centro democratico, ma decisamente aperta a quanti ambiscono o sperano in un cambiamento, a partire dalla riduzione delle distanze tra eletti ed elettori e dall’imperativo certamente comune di aspirare, tutti, ad una nuova stagione per Orvieto.

Dunque la sollecitazione che proviene dalla conflittualità di queste giornate può tradursi in una proposta capace di contribuire sia alla semplificazione del quadro politico, ma anche alla presa d’atto che tutti i progetti presentati debbono andare incontro alle aspettative dei cittadini; la confusione di questo momento non deve essere acuita da una prolungata incertezza che finirebbe per incoraggiare l’astensionismo. Il Gruppo di proposta che in questi mesi ha elaborato un progetto preliminare per Orvieto ritiene che si debbano individuare le ragioni per esprimere una candidatura di servizio alla città in nome di una nuova stagione di fiducia e partecipazione che intravveda nel titolo “Orvieto al Centro” non solo una convocazione di tanti in vista delle elezioni, quanto un impegno che convintamente si metta alla prova dopo le elezioni e qualunque sia il risultato.

Non è dunque una risorsa solo elettorale quella avanzata, anche se fino ad oggi la riflessione è stata prevalentemente orientata a lavorare ad un programma da condividere con la città ma entro una visione per il futuro oltre la legislatura. Non ci nascondiamo la criticità di una sfida che matura a pochi mesi dall’appuntamento di giugno, ma non saranno questi ostacoli ad incrinare una volontà civile fondata sull’assunzione di un impegno profondo per tutto ciò che Orvieto rappresenta già in termini di “effetto di annuncio” e risorsa comunicativa: riserva viva di valori, tradizioni, culture e visioni, forti di un nome antico (Urbs Vetus) da proiettare con convinzione e amore nel futuro.

È coerente con quanto detto l’apertura immediata di un cantiere per pubblicare un progetto-pilota da sottoporre alla città e a tutte le forze sociali e politiche interessate, così come la messa a disposizione di una candidatura pronta ad interpretare valori e programmi che da troppo tempo ci mancano“.




A vent’anni dall’istituzione del “Giorno del Ricordo” della tragedia delle foibe una giornata per riflettere e approfondire

Il 30 marzo del 2004 veniva approvata la legge numero 92 con cui la Repubblica Italiana riconosceva il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel Secondo Dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale“.

Venti anni dopo la città di Orvieto riflette sul significato di quella legge in occasione del Giorno del Ricordo con un appuntamento di approfondimento in programma lunedì 12 febbraio alle 10.30 nella Sala consiliare del Comune. Interverranno il sindaco Roberta Tardani, il presidente emerito di FederEsuli Antonio Ballarin, il direttore dell’Istituto regionale per la cultura Istriano-Fiumano-Dalmata Piero Del Bello, e il sindaco emerito di Orvieto e presidente dell’associazione Dalmati Italiani nel Mondo, Toni Concina. All’incontro, moderato dalla professoressa Marella Pappalardo, parteciperanno anche gli studenti delle scuole superiori della città.




Arrestato in Romania in attesa di estradizione, un 34enne che ha commesso una serie di reati ad Allerona

L’attività investigativa della Procura Generale di Perugia prosegue con successo, culminando nelle ultime ore con il fermo di un cittadino romeno di trentaquattro anni, precedentemente condannato per concorso in ricettazione e riciclaggio. L’arresto è avvenuto in Romania, eseguito su mandato di arresto europeo emesso dalla Procura Generale di Perugia.

L’individuo era oggetto di ricerca sin dal 2021, quando era sfuggito alle autorità italiane. La sua colpa principale risale al furto di un furgone, al quale aveva alterato il numero di telaio, asportato la targhetta identificativa del motore e applicato una targa trafugata da un altro veicolo. Inoltre, è accusato di essersi appropriato di una tessera sanitaria di illecita provenienza e di essere stato trovato in possesso di attrezzi adatti allo scasso. Tutti questi illeciti sono stati commessi nel comune di Allerona (TR).

L’arresto è stato possibile grazie a un’attività investigativa coordinata da un’unità speciale della Polizia Penitenziaria, l’ufficio S.D.I., in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma. L’indagine ha consentito di monitorare gli spostamenti del latitante, individuandolo prima a Greenoford, nei pressi di Londra, successivamente a Hoek Van Holland, nei pressi di Rotterdam, e infine in Romania, nella città di Olt.

Attualmente, il trentaquattrenne è in attesa di estradizione verso l’Italia, dove dovrà scontare una pena di tre anni di reclusione.




Proposta Civica per Orvieto smentisce i rumors, la nostra candidata sindaca è Roberta Palazzetti

Proposta Civica per Orvieto andrà avanti così come è stata concepita: una proposta ai cittadini orvietani per risolvere i non pochi problemi che hanno impedito finora lo sviluppo della città sul piano economico e sociale. Una proposta a chi vuole stare con noi con il solo scopo di lavorare a favore di una città che ha perso residenti, prodotto interno lordo, competitività con altri territori, oltre alla qualità dei servizi e alle numerose occasioni di sviluppo.

Una proposta presentata pubblicamente, come pubblicamente è stata offerta la possibilità di aderire. Alcuni lo hanno fatto altri no, ma nessuno è stato “tirato per la giacca” come scortesemente ha sostenuto il Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia Alberto Rini. Né abbiamo fatto azioni di corteggiamento, come riportato sulla stampa, a Stefano Spagnoli o a Stefano Biagioli. Se lo avessimo fatto lo avremmo detto. Con loro, ne siamo certi, avremo un confronto leale.

Ma la nostra candidata è Roberta Palazzetti. Una persona seria e preparata che nella vita ha gestito sistemi complessi e che, riteniamo, sia la persona giusta per gestire una situazione complessa come è diventata oggi la città di Orvieto.




La Cassa di Risparmio di Orvieto chiude il 2023 con un utile netto a 7,8 milioni di euro, +200% in un anno

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto ha annunciato i risultati dell’esercizio finanziario 2023, che chiudono con un utile netto di 7,81 milioni di euro. Un notevole aumento rispetto all’anno precedente, quando si era fermato a 2,61 milioni di euro. L’utile netto di 7,81 milioni di euro rappresenta un incremento del 200% rispetto all’esercizio precedente, evidenziando una crescita notevole del margine di interesse (+35,6%) che si attesta a 35,82 milioni di euro. L’attività commerciale ha contribuito a un aumento del 17% degli impieghi netti verso la clientela, raggiungendo circa 78 milioni di euro.

Il margine di intermediazione, che include il margine di interesse e le commissioni nette, ha registrato un incremento del 19,9%, raggiungendo i 55,66 milioni di euro. Allo stesso tempo, il cost/income è diminuito dal 67,8% al 62,8%, sottolineando una gestione efficiente delle risorse finanziarie. Gli impieghi netti verso la clientela, che rappresentano 1.198,64 milioni di euro, sono cresciuti del 7%, sostenuti dalle nuove erogazioni di finanziamenti a famiglie e piccole/medie imprese, che ammontano a circa 163 milioni di euro. La raccolta totale ha registrato un aumento del 3,6%, con la raccolta diretta che ha visto un incremento del 1,5%, raggiungendo i 1.114,18 milioni di euro, e la raccolta indiretta che ha segnato un aumento del 8,1%, attestandosi a 548,48 milioni di euro.

Inoltre, la riduzione dell’NPL ratio lordo e netto al 6,1% e al 2,4%, rispettivamente, sottolinea la robustezza della gestione del rischio e l’impegno nel garantire la qualità del portafoglio crediti. Dalla Cassa di Risparmio di Orvieto viene sottolineata la solidità patrimoniale con i coefficienti di CET1, Tier1 e Total capital ratio che si attestano al 13,21%, recependo il computo dell’utile netto di esercizio nel capitale primario di classe 1 (CET1).

Il rinnovato logo, in linea con gli standard del Gruppo Mediocredito Centrale, sottolinea la volontà della Cassa di Risparmio di Orvieto di rafforzare la propria identità all’interno del gruppo. Gli sforzi per sostenere famiglie e piccole/medie imprese, insieme alla solida posizione finanziaria, confermano il ruolo centrale della banca nell’economia locale.