Il 29 giugno arriva a Orvieto il “Ferrari Cavalcade”, il percorso e le variazioni alla viabilità

Arriva a Orvieto il “Ferrari Cavalcade”, l’evento che ogni anno la casa del Cavallino rampante dedica ai suoi più importanti clienti nel Mondo chiamati, alla guida delle proprie vetture, a scoprire l’Italia e le sue eccellenze. Giovedì 29 giugno, a partire dalle 12 circa, giungeranno in Piazza Duomo da Roma 115 Ferrari e 230 ospiti internazionali. Gli equipaggi arriveranno a gruppi di tre e poi, a piedi, i partecipanti si sposteranno in Piazza del Popolo dove ad accoglierli ci sarà un’esibizione del Gruppo degli sbandieratori e musici dei Quartieri di Orvieto. Dopo il pranzo al Palazzo del Popolo è prevista la ripartenza e il rientro nella Capitale.

È proprio Roma la sede del “Ferrari Cavalcade 2023”, patrocinata dal Comune di Orvieto, il punto di partenza per andare alla scoperta di Lazio e Abruzzo e Umbria per l’edizione principale della manifestazione rivolta alle vetture moderne dopo quelle del 2015 e del 2019 dedicate esclusivamente alle vetture classiche.

Una gara di regolarità turistica alla quale partecipano alcuni tra i più importanti collezionisti di Ferrari nel Mondo che abbinano la passione per le “rosee” di Maranello con la storia, la cultura, le eccellenze enogastronomiche, le meraviglie architettoniche e i paesaggi mozzafiato dei territori attraversati. Una vera e propria “mostra su ruote” che parte il 27 giugno, con la cena inaugurale a Roma e proseguirà fino a domenica 2 luglio con le tappe giornaliere a Fiuggi, l’Abbazia di Montecassino, Cisterna di Latina, Caprarola, Orvieto, Tuscania, Celano, Fonte Vetica e Pratica di Mare

La manifestazione, nata nel 2011, ha dedicato le scorse edizioni nell’ordine a Bologna e l’Emilia-Romagna, Firenze e la Toscana, Roma e il Lazio-Umbria, Venezia e il Veneto, Bari e la Puglia, il Monte Bianco e la Valle d’Aosta, Capri e la Campania, Taormina e la Sicilia, il Principato di Monaco e la Riviera dei Fiori. Oltre a queste, sono state fatte quattro edizioni internazionali a San Francisco, Kyoto, Dubai e Abu Dhabi e l’ultima a marzo 2023 a Marrakech.

Cavalcade – spiegano gli organizzatori di Canossa Events che cura l’evento per conto della Ferrari – è l’occasione più importante che Ferrari offre ai suoi clienti come massima espressione dell’eccellenza italiana ed è stata pensata, fin dalle sue origini, proprio come opportunità di promozione turistica e culturale del nostro territorio nel Mondo“.

Il percorso

La carovana del “Ferrari Cavalcade” arriverà da Strada di Porta Romana e proseguirà su via Alberici, Piazza Febei e via Lorenzo Maitani per raggiungere Piazza Duomo. Una volta arrivati qui gli equipaggi si dirigeranno a piedi in Piazza del Popolo dove è previsto il pranzo e l’esibizione del Gruppo degli sbandieratori e musici dei Quartieri di Orvieto. 

La ripartenza delle vetture da Piazza Duomo avverrà tra le 14.10 e le 15.10 secondo il seguente percorso: Piazza Duomo, via Soliana, via Postierla, Piazza Cahen, Strada della Stazione, Strada delle Conce, rotatoria Porta Romana, Strada di Porta Romana in direzione Bolsena. 

Le modifiche alla viabilità

Nello specifico i provvedimenti per la viabilità:

  • Dalle 12.25 alle 13.25 circa di giovedì 29 giugno 2023, la circolazione veicolare lungo il tragitto che dalla rotatoria della Segheria porta in Piazza del Duomo sarà temporaneamente sospeso per il tempo strettamente necessario al transito delle autovetture in arrivo in Piazza Duomo.
  • Dalle 14.10 alle 15.10 circa di giovedì 29 giugno 2023, la circolazione lungo il tragitto che da Piazza Duomo porta fino alla rotatoria della Segheria, di cui in premessa, sarà temporaneamente interrotto per il tempo strettamente necessario al transito delle autovetture in uscita da Piazza Duomo.
  • Dalle 12.00 di mercoledì 28 giugno fino alle 20.00 di giovedì 29 giugno 2023, è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in tutta Piazza Vivaria per consentire l’allestimento delle strutture necessarie e lo stazionamento dei mezzi dell’organizzazione.
  • Dalle 7.00 alle 20.00 di giovedì 29 giugno 2023, è fatto divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in tutta Piazza del Popolo, con deviazione in via del Popolo direzione Piazza Cimicchi e in Piazza Vitozzi direzione via della Misericordia II^, per consentire l’esibizione dei gruppi e degli sbandieratori.
  • Dalle 5.00 alle 15.00 di giovedì 29 giugno 2023 è fatto divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Cahen per consentire lo svolgimento del mercato cittadino.
  • Dalle 8.00 alle 18.00 di giovedì 29 giugno 2023, è fatto divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in tutta Piazza Duomo, compresa tutta l’area prospiciente la Curia Vescovile (Sala Pieri), per consentire lo stazionamento delle vetture Ferrari.
  • Dalle 8.00 alle 18.00 di giovedì 29 giugno 2023, è consentita la sosta delle autovetture al seguito della manifestazione in Piazza Marconi sull’area a strisce gialle riservata scuolabus.
  • Dalle 10.00 alle 15.30 di giovedì 29 giugno 2023 e comunque fino alla riapertura al transito di Piazza Duomo, la circolazione del servizio trasporto pubblico locale subirà la seguente variazione:
    – Circolare A: fermata in Piazza Marconi anziché Piazza Duomo;
    – Circolare C: percorso normale fino all’uscita di Porta Maggiore, da Porta Maggiore deviazione su strada delle Conce e rientro in Piazza Cahen



Il consigliere Federico Giovannini scrive alla sindaca Tardani per le erbacce sul sagrato di San Francesco, ma non è l’unico segno d’incuria

Orvieto ha un centro storico relativamente piccolo e gestibile, tanti tesori ma non tutti mantenuti come si dovrebbe. E’ il caso del sagrato della chiesa di San Francesco, chiusa tristemente da tempo, troppo tempo, che ha voluto segnalare il consigliere del PD Federico Giovannini con una lettera inviata alla sindaca Roberta Tardani.

Incuria e sporcizia stanno lentamente conquistando sempre più spazi nel centro storico di orvieto. Il caso di San Francesco, tra l’altro sacrario del Comune di Orvieto, è noto da tempo. L’erba cresce quasi indisturbata, fatto salvo qualche caso episodico. eppure è a due passi del Duomo, accanto al gioiello e pubblico servizio della Biblioteca Comunale, di fronte alla sede della Fondazione CRO sita in Palazzo Coelli, altro gioiello architettonico della città. Recentemente ha fatto da sfondo al Corteo Storico, quindi tutti hanno potuto vedere ma non si è mosso niente. anche per la Palombella ci si passava davanti e niente! Tutto è rimasto così. Ora il 29 giugno inizia ONE – Orvieto Notti d’Estate che in calendario ha tanti eventi con ospiti di respiro nazionale e oltre. Ci si riuscirà a ripulire ciclicamente il sagrato e a rendere fioriere degne di tale nome i vasi posti in mezzo nella piazza?

La segnalazione del consigliere Federico Giovannini è una delle varie criticità in giro per il centro storico. Segnalateci incuria, inciviltà e altro!

Intanto vi presentiamo la prima foto che ci ha inviato un turista che presenta un angolo di piazza del Popolo sotto il Palazzo dei Sette e di fronte al Palazzo del Popolo…




Quasi quarant’anni di lavoro in Polstrada, il comandante Stefano Spagnoli lascia il 30 giugno

Carissimi Amici,

Il 30 giugno, dopo quasi 40 anni di servizio, lascerò la Polizia di Stato per raggiunti limiti di età. Non posso nascondere la malinconia che mi assale al pensiero di lasciare “il servizio attivo” nella Polizia di Stato ma, in tutte le cose, c’è sempre un inizio ed una fine.
Per questo motivo sento, intimamente, il desiderio di salutare tutti coloro che, a vario titolo, si sono relazionati con me nel corso della mia “vita operativa” nella Polizia di Stato e, in particolare, di quella trascorsa presso il Reparto che ho avuto l’onore di comandare per oltre 17 anni, la Sottosezione Polizia Stradale di Orvieto, ufficio nel quale anche mio padre, quasi 40 anni fa, prestò servizio. Furono la sua passione e la sua dedizione che mi spinsero ad entrare in Polizia e poi chiedere, dopo un periodo alla Questura di Roma, di essere assegnato alla Polizia Stradale, prima a Roma e poi ad Orvieto, dove arrivai nel 1991 da Agente e fui, inizialmente, impegnato in servizi di vigilanza stradale, infortunistica e polizia giudiziaria, quest’ultimo settore, fin dall’inizio, la mia grande passione.

Nel 2006, dopo essere riuscito a raggiungere alcuni importanti traguardi nella mia carriera di Poliziotto, fui nominato Comandante e, con grande orgoglio e gratificazione per essere stato scelto dai miei superiori per un tale rilevante e delicato incarico, ne assunsi l’onere ma soprattutto l’onore, nella piena consapevolezza della grande e delicata responsabilità che mi era stata affidata. Ripercorrendo il tracciato della mia attività di Poliziotto ma, soprattutto, di Comandante, non posso non ringraziare, principalmente, la grande squadra che ho avuto l’onore di coordinare e che è stata sempre al mio fianco, anche e soprattutto nei momenti più difficili.
Senza la loro competenza, professionalità, dedizione e spirito di sacrificio mai sarebbe stato possibile ottenere i tanti, numerosissimi, successi raggiunti dalla Polizia Stradale di Orvieto, soprattutto nel contrasto alla criminalità, anche di elevatissimo spessore.
Una squadra che, nel tempo, si è rinnovata o comunque modificata ma che non ha mai perso lo smalto, la vivacità e il brio di un gruppo coeso e vincente ed è a loro, appunto, che va tutta la mia riconoscenza.
Speciale gratitudine, poi, la devo alla mia famiglia che non mi ha fatto mai mancare il sostegno incondizionato e la costante vicinanza anche quando io, spesso, per ragioni di servizio, non potevo esserle altrettanto vicino e presente. Un riverente, sincero e caloroso ringraziamento va all’Autorità Giudiziaria e, in particolare, a tutti i Magistrati delle Procure di Terni, Viterbo, Siena e Rieti con i quali ho avuto l’onore di collaborare e che mai mi hanno fatto mancare il loro indispensabile supporto con manifestazioni di stima e fiducia.
Rispettosa riconoscenza la rivolgo alle varie autorità Prefettizie dell’ufficio Territoriale del Governo di Terni con le quali, nel corso degli anni, ho avuto l’onore ed il piacere di collaborare ed a tutti i funzionari ed impiegati con i quali è stato sempre agevole rapportarsi per ogni esigenza di servizio, merito della loro professionalità, disponibilità e senso del dovere.
Nondimeno, ringrazio la Protezione Civile di Orvieto e tutte le istituzioni cittadine, civili e religiose, i Sindaci e le autorità ecclesiastiche che nel tempo si sono avvicendate e che hanno sempre fatto sentire la Polizia Stradale di Orvieto parte essenziale delle Comunità da essi rappresentata. Un amichevole gratitudine va invece ai colleghi di tutte le altre Forze dell’Ordine, Armate e dei Vigili del Fuoco del territorio con i quali c’è sempre stata una proficua ed efficiente collaborazione costantemente finalizzata all’unico comune obbiettivo: garantire la sicurezza della collettività. Infine, ma ovviamente non per importanza, ringrazio calorosamente i miei Superiori gerarchici che, nel tempo, con la loro vicinanza, disponibilità e sostegno, non mi hanno mai fatto sentire né lasciato solo, soprattutto nei momenti più difficili e complessi, talvolta anche molto critici, della mia attività operativa.

Per quanto mi riguarda ho sempre ispirato il mio servizio (essere un poliziotto ritengo sia, appunto, da considerare un “servizio” alla comunità) e la mia azione di Comando al rispetto del giuramento fatto a me stesso il primo giorno in cui ho assunto l’incarico di Comandante: fare del dialogo lo strumento principe nella gestione del Reparto, ponendomi al servizio del territorio, e facendomi guidare dai valori della nostra Costituzione quali la solidarietà, l’uguaglianza, la giustizia, la dignità ed il valore della persona.
La mia porta è stata sempre aperta sia per la collettività che per i colleghi, per e con i quali ho avuto il piacere e l’onore di lavorare. Penso e spero di non aver mai lasciato indietro niente e nessuno nella certezza, comunque, di aver profuso incessantemente il massimo dell’impegno in tal senso, avendo sempre svolto il mio servizio con il massimo rigore e la massima determinazione applicando questi due principi, anzitutto, su me stesso e senza mai trascurare però altri tre valori che ritengo assolutamente altrettanto essenziali nella vita: l’onestà, la sensibilità ed il buon senso.

Lascio la Polizia di Stato con tristezza perché, come amo sempre dire, è una professione che, una volta entrata dentro di te, scorrerà per sempre nelle tue vene ma, tuttavia, con il sollievo che il mio legame, con questa straordinaria Istituzione, continuerà nel tempo grazie al mandato di segretario nazionale del Coisp (sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato), che durerà fino a tutto il 2026 e che mi permetterà di continuare ad essere sempre vicino ai colleghi per la tutela delle loro condizioni lavorative e all’Amministrazione nelle sfide che continueranno ad impegnare la Polizia di Stato in futuro.
Un particolare legame con la Polizia di Stato poi, comunque, rimarrà anche perché mia figlia Giulia seguirà le mie orme, una scelta di cui sono ovviamente molto orgoglioso: il destino ha voluto, benevolmente, che il passaggio di testimone, tra la mia uscita e l’ingresso di mia figlia nei ruoli della Polizia di Stato, utile a perpetuare questo legame, si realizzerà proprio nello stesso giorno, il 30 giugno p.v..
Ed in ultimo, ma non come ultimi, mi rivolgo a voi giornalisti. Ho aperto questa mia lettera scrivendo “CARISSIMI AMICI” !!! Non è stato un caso, il “CARISSIMI AMICI” è rivolto proprio a voi (tali vi considero) cui inoltro questa mia lettera di commiato perché, oltre alla doverosa comunicazione della mia collocazione in quiescenza che, attraverso i vostri canali comunicativi vorrei diffondere alla comunità, sento fortemente il desiderio di esprimervi il mio particolare e sincero ringraziamento per l’attenzione che avete sempre riservato alla Polizia Stradale di Orvieto nel raccogliere, documentare e raccontare, con eccellente professionalità, attraverso i vostri media, ogni attività svolta nell’ambito della polizia giudiziaria, infortunistica e in ambito sociale.
Abbiamo vissuto insieme, purtroppo e nostro malgrado, moltissime tragedie, da ultimo anche appena qualche giorno fa, ma anche grandi successi nel contrasto alla criminalità e voi avete sempre raccontato tutto con quello stesso sentimento di dolore o quella stessa passione ed esultanza di come noi poliziotti vivevamo quel momento e di questo io ve ne sono grato.
Vi siete continuamente rapportati con me e con i miei colleghi con correttezza, lealtà, obiettività, sensibilità e pazienza e, oserei dire appunto con Amicizia, specialmente nelle circostanze più drammatiche che, nel corso di questi anni, abbiamo vissuto insieme, anche se ognuno nell’ambito delle rispettive competenze.
Avete sempre accolto, con condivisione e comprensione, le mie sensibilità e reticenze nel fornire informazioni personali sulle vittime e protagonisti di tragedie stradali, dimostrando una delicatezza e attenzione non sempre scontata in chi svolge la vostra professione.
Così come in circostanze di arresti importanti o eccellenti, pur “tartassandomi”, comunque avete sempre avuto l’attenzione e la pazienza di comprendere le difficoltà del momento ed attendere la mia disponibilità.
Non posso concludere questa mia lettera di saluti e ringraziamenti senza prima ricordare con profonda commozione tutti quei colleghi con i quali, nei miei 40 anni di servizio, ho lavorato e che purtroppo sono scomparsi prematuramente.
In particolare vorrei ricordare il collega Salvatore Mirabella che, a soli 23 anni quando io ne avevo 25, mentre eravamo in servizio insieme a Roma, durante la fase di rilievi di un incidente, precipitò da un ponte e perse la vita tragicamente; e poi i colleghi Alessandro Di Cintio e Mauro Melis che prestarono servizio proprio alla Sottosezione di Orvieto ed entrambi scomparsi, purtroppo, per una brutta malattia, il primo a 36 anni ed il secondo a 56 anni. Nell’intima speranza che il servizio da me reso, per circa 40 anni, sia stato utile per l’intera comunità ed apprezzato dalla stessa, vorrei congedarmi dalla mia città “soltanto come Poliziotto” e a quanti, tantissimi, tra rappresentanti di varie istituzioni, enti e concittadini, manifestandomi affetto, gratitudine e stima, da tempo mi sollecitano a continuare ad impegnarmi per la collettività in altri ambiti, voglio assicurare che, laddove si presenterà l’occasione, non mancherò di mettermi a disposizione della comunità.

S. Commissario Coord.
Polizia di Stato
Stefano Spagnoli

I giornali del circuito Medianetwork salutano il comandante della Polstrada e lo ringraziano per la professionalità, il rispetto, l’umanità e la collaborazione dimostrati in tutti questi anni nei nostri confronti.