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Torna dopo lo stop forzato per pandemia la XVII edizione del “Festival Arte e Fede” fino all’11 giugno

Torna a Orvieto il Festival Internazionale d’Arte e Fede. E torna, finalmente, al suo originale format con molteplici appuntamenti, lasciando alle spalle le ultime edizioni segnate dalla pandemia. Nel 2020, infatti, il primo lockdown aveva costretto ad una sospensione come accaduto, del resto, a tutti gli eventi culturali su scala nazionale. Nell’impossibilità di realizzare eventi in presenza, si era preferito non proporre un’edizione da remoto, considerando la presenza fisica di ospiti e pubblico un elemento fondamentale della vita stessa del Festival.
Nel 2021, il primo evento di nuovo in presenza, subito dopo il secondo lockdown, con la presentazione del romanzo “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli vincitore del Premio Strega Giovani 2020, diventato poi una delle serie tv più seguite su Netflix nel 2022. Lo scorso anno la formula scelta era stata sempre quella dell’evento unico, portando nella Cappella di San Brizio i Kantiere Kairòs, una delle band più interessanti nel panorama pop-rock della musica cristiana in Italia, che proprio nella serata del Festival hanno inciso l’album “Cantate Inni Live al Duomo di Orvieto” in co-produzione con Arte e Fede, ora disponibile sulle principali piattaforme musicali.

La manifestazione giunge quest’anno alla 17esima Edizione ed è organizzata dall’Associazione Culturale Iubilarte, in collaborazione con il Comune di Orvieto, la Diocesi di Orvieto-Todi, il Capitolo della Cattedrale, l’Opera del Duomo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, il GAL Trasimeno OrvietanoBCC Banca Centro Toscana Umbria e Vittoria Assicurazioni, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana.
Il Festival torna con un’offerta culturale mirata e coerente nelle due settimane tra le festività della Pentecoste e del Corpus Domini, nell’anno del cinquecentenario dalla morte di Luca Signorelli, proponendo incontri e testimonianze con ospiti illustri del mondo dell’arte, della cultura e della spiritualità, con un programma ricco di concerti, film e conferenze in un ideale cammino di avvicinamento al Corpus Domini, da vivere come un tempo di grazia, di preparazione e di rinnovamento. “Sembra che nella cultura di oggi tutto sia facilmente influenzabile, scrollabile e sostituibile. Ripartiamo dalla bellezza custodita nella memoria collettiva e individuale di chi ha fatto esperienza di Arte e Fede in questi anni, ma anche dalla fame e dalla sete di bellezza e di verità di chi ne è alla ricerca – afferma il direttore artistico, Alessandro Lardani. Vogliamo che il Festival d’Arte e Fede rimanga per tutti un’esperienza autentica di cultura e di spiritualità da portare nel proprio vissuto quotidiano e da vivere in questi giorni a Orvieto,“città-cattedrale-palcoscenico” che abbraccia tutti, la città sul monte che non può rimanere nascosta (Mt.5,14)”.

Dopo l’esordio del 29 maggio si continua nella Sala Eufonica della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” mercoledì 31 maggio alle 16.00 si proietta “Godland” di Hlynur Pálmason e giovedì 1° giugno alle 16.00 “Chiara” di Susanna Nicchiarelli. Entrambi i film saranno introdotti dal critico cinematografico Valentino Saccà. Posti fino ad esaurimento, prenotazioni telefoniche tramite whatsapp al numero 348.7946373.

“Cuore di Padre. La silenziosa potenza di San Giuseppe”, invece, è il titolo della pellicola che sarà in visione giovedì 1° giugno alle 21.00 all’Auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Il Film sarà introdotto dai saluti del sindaco, Roberta Tardani. Moderatori dell’incontro Guido Barlozzetti (giornalista/conduttore) e Alessandra Cannistrà (storica dell’arte). Nella stessa sede, sabato 3 giugno alle 18.30, sempre ad ingresso libero, si proietta il cortometraggio già candidato all’Oscar  “Le Pupille” di Alice Rohrwacher, con l’attesa partecipazione della regista attualmente impegnata a Cannes con il nuovo film “La Chimera”.. Modererà Sergio Perugini, segretario della Commissione Film della Conferenza Episcopale Italiana.

“Sit Laus Plena, la musica di Giuseppe Pedota per il Duomo di Orvieto riscoperta dopo 200 anni” è il concerto in Cattedrale, in programma per domenica 4 giugno alle 19.00, realizzato in collaborazione con il Lions Club Orvieto dalla Corale Vox et Jubilum e dall’Orchestra Calamani. Trascrizioni dei Maestri Riccardo Bonci e Stefano Benini. Sempre in Duomo, lunedì 5 giugno alle 21.00, sarà la volta del concerto-testimonianza dei THE SUN che presenteranno il nuovo album “Qualcosa di vero”, nato da forti esperienze personali e in grado di parlare al cuore di chi vuole fare del proprio cammino una storia autentica

Martedì 6 giugno, ancora in Duomo alle 21.00, XIV edizione della Rassegna Corale di Musica Sacra a cura dell’Associazione “Vox et Jubilum” con la partecipazione de “I Madrigalisti” di Perugia diretti da Mauro Presazzi e “Glissando Vocal Ensamble” di Urbisaglia. “Storia di un violino e del suo albero”, il docufilm in proiezione alla presenza del regista Matteo Ceccarelli mercoledì 7 e giovedì 8 giugno alle 16.30 nella Sala Eufonica della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”. Posti fino ad esaurimento, prenotazioni telefoniche tramite whatsapp al numero 348.7946373.

“Il Mistero dell’Eucaristia” è il titolo del concerto della Corale di Sant’Andrea diretta dal Maestro Riccardo Cambi che si terrà nella Chiesa di Sant’Andrea mercoledì 7 giugno alle 21.00 con Myungjae Kho, Gabriele Falcioni e Gabriele Anselmi. Letture di Edoardo Siravo. Evento a cura dell’Associazione “Lea Pacini” in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Andrea, con la Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” e l’Unitre. Venerdì 9 giugno alle 17.30, l’incontro “La carne come compimento della salvezza in Luca Signorelli”, tenuto da Padre Jean Paul Hernandez SJ, docente di Arte e Teologia alla Pontificia Università Gregoriana e promosso dall’Opera del Duomo di Orvieto per i 500 anni dalla morte dell’artista. Introdurrà il presidente, Andrea Taddei.




Il vino come simbolo per “aiutare” l’arte. Cantina Argillae e “il Signorelli” insieme all’Opera del Duomo

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Luca Signorelli è il protagonista di quest’anno dedicato al 500mo anniversario della morte. Un anno importante per Orvieto e il Duomo. Abbiamo incontrato il presidente dell’Opera del Duomo, Andrea Taddei e Giulia Di Cosimo di Cantina Argillae che per celebrare l’evento ha presentato un Orvieto Classico intitolato proprio al pittore, “Il Signorelli” è il nome e con un’etichetta molto particolare con l’intelligenza artificiale che ha creato il volto del pittore e con tanti colori che la rendono moderna, anzi pop.

L’obiettivo è lasciare un segno nella città perché ogni euro, al netto delle spese, verrà devoluto all’Opera del Duomo per il restauro di un’opera d’arte, il vero tesoro di Orvieto.