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Le 10 domande di PrometeOrvieto al dg della USL Umbria2 Massimo De Fino

Gentilissimo Dott. De Fino,

va chiarito in primis che i problemi nell’erogazione dei Servizi Sanitari in Umbria, in particolare ad Orvieto e nell’Orvietano, non derivano da mancanza di competenza, abnegazione ed umanità da parte del personale della Ausl da Lei diretta.

Lo abbiamo detto in più riprese, oramai da un anno e mezzo, tanto che gli utenti che seguono i nostri approfondimenti e le nostre esternazioni hanno capito perfettamente di cosa ci lamentiamo, anche perché gli stessi utenti sono protagonisti tutti i giorni di vicende in cui di fatto si nega il diritto alla cura ed alla prevenzione sanitaria.

Ci perdoni, Dott. De Fino, ma utilizzare le rarissime lettere di encomio (peraltro rivolte direttamente al personale, con nomi e cognomi, della Ausl Umbria 2), da Lei ricevute da pazienti e/o familiari di pazienti, per sostenere sui media la tesi di un’erogazione dei servizi sanitari impeccabile non ci convince minimamente, così come non convince in alcun modo gli utenti che continuano ad essere sbattuti a 100 km di distanza e fatti attendere mesi, se non anni, per vedere garantito un diritto costituzionalmente riconosciuto come il diritto alla salute.

E allora, viste le grandi sfide che attendono in siffatta materia il Governo nazionale ed il Governo della nostra Regione, in particolare dunque la piena attuazione del piano di ristrutturazione della Sanità Umbra, Le rivolgiamo alcune domande sull’erogazione dei servizi nel nostro territorio che, a nostro avviso, meritano risposta urgente ed esauriente:

1 – Come si intende fornire i servizi di medicina territoriale in attesa che sia resa operativa la Casa di Comunità dell’Orvietano nel 2026?

2 – A quanto ammontano su base settimanale le prestazioni ambulatoriali di medicina specialistica, suddivise per tipologia, fornite nel territorio Orvietano dall’Ausl Umbria 2 ed a quanto quelle in attesa?

3 – Come intende ed in che tempi smaltire le liste di attesa?

4 – Come intende sistemare il CUP che, lo sa anche Lei, non funziona e genera forte disagio per l’utenza?

5 – Quando saranno effettivamente ripristinati i servizi specialistici di medicina preventiva, ad oggi non prenotabili?

6 – Quali sono i LEA attuali, quali si intende raggiungere ed in che tempi?

7 – Quando sarà reso pienamente operativo l’Ospedale di Orvieto come DEA di primo livello attraverso il completamento degli organici mancanti?

8 – Quando sarà implementato l’Utic nell’Ospedale di Orvieto?

9 – Si intende o no fornire l’Ospedale di Orvieto di un reparto di Emodinamica?

10 – Non ritiene che una gestione trasparente imponga di attivare un tavolo con i rappresentanti del territorio, da incontrare periodicamente per monitorare l’andamento dell’attuazione del programma?

Restiamo a Sua disposizione: pensiamo che i cittadini abbiano diritto di sapere e di interagire con le Istituzioni per il miglioramento della propria qualità della vita, così come le Istituzioni abbiano il dovere di rispondere alle sacrosante istanze dei cittadini.

Fonte: PrometeOrvieto




Un cardiografo e una poltrona sono stati donati al reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale

Un cardiografo e una poltrona sono state donate, dalle famiglie Basili, Testore e Paolocci, alla struttura complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto diretta dal dott. Tommaso Ciacca.

Una testimonianza di vicinanza, affetto, solidarietà attraverso una donazione utile alle attività ospedaliere che rappresenta un riconoscimento importante per il prezioso lavoro quotidiano svolto dai professionisti che operano nel reparto.  

Il 17 aprile la consegna del materiale, alla presenza dello staff sanitario, del direttore dott. Ciacca, del direttore del presidio ospedaliero “Santa Maria della Stella” dott. Patrizio Angelozzi, della dottoressa Maria Quaranta, responsabile della struttura semplice di terapia intensiva e della coordinatrice infermieristica Daniela Ciuco che hanno rivolto un sentito ringraziamento per il generoso gesto di vicinanza.

Alle famiglie Basili, Testore e Paolocci il ringraziamento anche della direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2, del direttore generale dott. Massimo De Fino, del direttore sanitario dott.ssa Simona Bianchi e del direttore amministrativo dott. Piero Carsili. 




A San Venanzo la mostra della pittrice Giuseppina Anselmi Faina in collaborazione con la Fondazione per il Museo Claudio Faina

Il Comune di San Venanzo e la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” hanno organizzato congiuntamente, nel quadro di un accordo di collaborazione sottoscritto alcuni mesi fa, la mostra Giuseppina Anselmi Faina. Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria.
L’esposizione è allestita negli spazi del secondo piano del Palazzo Comunale di San Venanzo, già una delle residenze dei Faina sul Monte Peglia, zona legata alle origini della famiglia. È stata
inaugurata ieri, sabato 15 aprile, e resterà visitabile sino al 21 maggio 2023. All’inaugurazione, aperta dagli interventi di Marsilio Marinelli (sindaco di San Venanzo), Daniele Di Loreto (presidente Fondazione per il Museo “Claudio Faina”), Luca Montecchi e Giuseppe M. Della Fina, hanno partecipato il senatore Walter Verini, la deputata Emma Pavanelli e i consiglieri regionali Simona Meloni e Michele Bettarelli. Nel corso della cerimonia sono state presentate – a sorpresa – due
nuove tele, dipinte probabilmente dalla pittrice, da parte dell’attuale proprietaria. Lungo il percorso espositivo si racconta la vita di una donna dell’Ottocento che cercò di affermare il diritto ad essere una pittrice. Sullo sfondo si snodano vicende familiari, avvenimenti significativi del Risorgimento italiano, incontri con artisti di primo piano del suo tempo.
La mostra, curata da Giuseppe M. Della Fina, è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo, che costituisce il secondo numero della collana Letture Fainiane. Il catalogo (Intermedia Edizioni) è firmato dallo storico Luca Montecchi, autore già di una monografia sulla pittrice.

Sempre nell’ambito della mostra sono previsti altri due appuntamenti ad arricchire il calendario:

venerdì 5 maggio alle 18 al Centro Congressi “La Serra” ci terrà la presentazione del libro “Zeffirino Faina. L’attività politico-amministrativa nel Consiglio Provinciale dell’Umbria (1861-1892)” curato da Rita Rossetti e pubblicato nel 2017 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Sabato 20 maggio, si terrà la presentazione di “Una storia di brigantaggio. Il rapimento e l’uccisione del Conte Claudio Faina”, primo volume della collana Letture Fainiane, curato da Luca Montecchi e Giuseppe Maria Della Fina che ripercorre la vicenda che, nel 1874, vide coinvolto l’esponente della nobile famiglia e il brigante David Biscarini, originario di Marsciano.




Orvietana, corsara a Ponsacco, in piena zona salvezza. Domenica al Muzi altro spareggio con Città di Castello

L’Orvietana riesce ad avere ragione del Ponsacco e lo raggiunge in classifica, portandosi per la prima volta in stagione in zona salvezza diretta. Gara ben giocata, dopo un primo tempo in cui i biancorossi, oltre al gol, hanno avuto almeno altre due occasioni, ma allo stesso tempo ci sono voluti un paio di interventi di Marricchi per difendere la propria porta, nella ripresa la prevalenza dei biancorossi è stata netta. Malgrado né Tomassini, né Mignani siano riusciti a chiudere anzitempo la contesa, alla fine i tre punti sono stati portati a casa.

Fiorucci sorprende un po’ tutti lasciando in panchina Borgo e confermando la coppia di centrali mancini Bassini – Siciliano. Praticamente è la stessa formazione vista all’opera contro il Ghiviborgo. Alagia addirittura non va nemmeno in panchina, scelta “conservativa” di Fiorucci, viste anche le condizioni del campo di Ponsacco, tutt’altro che perfette.

L’Orvietana gioca a tutto campo, il Ponsacco, sebbene schierato con il 4-3-3, inizialmente sembra più preoccupato a non subire, quasi difendendo i tre punti di vantaggio che la classifica gli concede prima di questa gara. È l’Orvietana la prima a sfiorare il gol, poi però con il passare del tempo anche Marricchi dovrà farsi trovare pronto sulle conclusioni di Mencagli e compagni. Quando ormai il primo tempo era prossimo a concludersi, ecco il gol che decide la partita, arriva palla in area, si accende una mischia, Mignani riesce a procurarsi il pallone nello stretto e da distanza ravvicinata conclude in porta, il portiere para ma non respinge e lo stesso Mignani riprende palla e segna.

Nel secondo tempo l’Orvietana controlla, non rischia quasi mai, potrebbe chiuderla in almeno un paio di occasioni, ma malgrado non arrivi il raddoppio, il gioco dei biancorossi consente di arrivare al triplice fischio senza grossi patemi. Con questa vittoria l’Orvietana sale all’undicesimo posto agganciando proprio il Ponsacco (anzi virtualmente superandolo visto entrambi gli scontri diretti vinti).

Domenica prossima al Muzi ci sarà un altro spareggio, contro il Città di Castello, che ha tre punti in meno. Sarà una partita forse decisiva, essendo la terzultima di campionato. Campionato che, proprio in questa giornata, ha trovato il suo vincitore: l’Arezzo è matematicamente in Serie C.

NOMI E NUMERI DELLA PARTITA

MOBILIERI PONSACCO (4-3-1-2): Pagnini; Rossi, Martucci (45’ st Bellucci), De Vito (34’ st Lici), Patronelli (34’ st Zaccagnini); Bardini (37’ st Carli), Fratini (21’ st Bertolini), Marcucci; Remorini; Nieri, Mencagli. A dis.: Sbrana, Macchi, Regoli, Turini. All.: Francesco Bozzi.

ORVIETANA (4-4-2): Marricchi; Frabotta, Bassini, Siciliano, Caravaggi; Rosini (36’ st Carletti), Ricci, Proietto, Omohonria (28’ st Siragusa); Tomassini, Mignani. A dis.: Rossi, Borgo, Rinaldi, Megaro, Purgatori, Chiaverini, Vicaroni. All.: Silvano Fiorucci.

ARBITRO: Santerano di Monza (Maroni di Fermo – Preci di Macerata).

MARCATORE: 44’ pt Mignani.

NOTE: Ammoniti: Siciliano, Proietto (O); Lici, Remorini, Fratini (P). Angoli: 1-4; recupero: 1’+5’.




Gli Sfacciati al Teatro Boni di Acquapendente il 22 e 23 aprile con la commedia Via Caracciolo 9

La Compagnia aquesiana “Gli Sfacciati “presenterà sabato 22 alle 21 e domenica 23 aprile alle 17,30 al Teatro Boni, la commedia “Via Caracciolo 9” ideata e scritta da Luca Lanteri che curerà la regia assieme a Valentina Izzo e Valeria Fratangeli. Saliranno sul palco Adele Buzzico, Alice Mariotti, Andrea Cecconi, Antonella Federici, Barbara Melini, Corrado Vaccarella, Dario Cecconi, Emnuele Buzzico, Emanuele Maurizi, Emilia Tiribocchi, Fabio Pelosi, Fulvio Medici, Giovanni Carrelli, Giulia Ronca, Ilaria Pelosi, Lorenzo Forti, Luca Lanteri, Lucia Fabbri, Meri Pelosi, Michele Maurizi, Pietro Cecconi, Serena Tini, Simona Bianchi, Valentina Izzo, Valeria Fratangeli. Scenografie curate da Andrea Cecconi, Eleonora Serafinelli, Emilia Tiribocchi, Giovanni Carrelli, Luca Lanteri, Meri Pelosi, Pietro Cecconi.

Obbligatoria prenotazione posti (334-1615504). Costumi Meri Pelosi.




Un 65enne americano colto da infarto viene salvato dal pronto intervento della Polizia

Lo scorso 5 aprile un uomo è stato colto da infarto acuto al miocardio a piazza Cahen, nei pressi del commissariato di Orvieto. Erano circa le 11,30 quando un cittadino ha notato l’uomo che si era accasciato a terra. Immediatamente è entrato in commissariato per avvertire il personale e i due assistenti presenti nella sala operativa hanno preso il defibrillatore e sono usciti per soccorrere lo statunitense che mostrava difficoltà respiratorie e scarsissima reattività agli stimoli visivi e sonori.

I poliziotti, come poi accertato successivamente dal medico di emergenza territoriale del 118, hanno applicato prontamente, e soprattutto correttamente, gli elettrodi, ponendo, come da protocollo, la persona in condizioni da favorirne il primo soccorso, per effettuare l’analisi da parte del macchinario, che non ha richiesto l’attivazione della scarica elettrica, consigliando invece la rianimazione cardiopolmonare, pratica subito avviata da uno dei due, ma poi sospesa poco dopo perché le pulsazioni del cuore si mantenevano buone. L’uomo, leggermente ripresosi, era riuscito anche a pronunciare qualche parola in inglese, chiedendo di cercare la moglie, rintracciata poi alla stazione ferroviaria, dove, preoccupata, stava aspettando il marito.

All’arrivo del 118, l’uomo lamentava ancora forti dolori al petto, ma i sanitari costatavano che il battito cardiaco era apprezzabile e i parametri vitali ancora buoni e diagnosticavano un infarto in corso. Mentre l’uomo veniva trasportato in ambulanza al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Terni e la Squadra Volante accompagnava la moglie al Centro Studi di Orvieto – dove il cittadino americano insegna – uno dei due poliziotti intervenuti, era stato tutto il tempo al telefono con il medico per fornirgli più informazioni possibili, chiedendo anche dettagli alla donna sulle sue condizioni sanitarie, informazioni preziose, che hanno permesso ai medici di stabilizzare il paziente.

Il giorno successivo, con un’email inviata al Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, il medico dell’emergenza territoriale del 118 ha voluto ringraziare il personale intervenuto che aveva “tempestivamente e correttamente eseguito le manovre previste” e, proseguendo “la catena della sopravvivenza è una fase importantissima in tutta la sua applicazione, ma non può prescindere dal primo anello della chiamata e gestione in attesa del personale qualificato, così esemplarmente svolto dagli agenti del Commissariato di Orvieto (sul posto e in Centrale Operativa)”.




Fondazione Cotarella apre a Orvieto il centro di ascolto per i disturbi alimentari

Ascoltare, informare e indirizzare: saranno le principali attività del Centro di ascolto sui Disturbi del Comportamento Alimentare realizzato da Fondazione Cotarella nel cuore di Orvieto, inaugurato sabato 15 aprile in via Michelangeli, 2.  All’interno della sede di Fondazione Cotarella sarà a disposizione gratuitamente un team di esperti in grado di fornire ai pazienti, ma anche ai loro familiari e amici, agli insegnanti e al personale scolastico, tutte le informazioni utili per un primo approccio, adeguato e tempestivo, ai DCA. 

Ad accogliere chi ha bisogno di aiuto o anche semplicemente di informazioni e supporto saranno persone che hanno provato sulla loro pelle cosa significa soffrire di Disturbi del Comportamento Alimentare, sono riusciti a uscirne e, adesso, hanno scelto di mettersi a disposizione degli altri. –spiega Dominga Cotarella, Presidente della Fondazione– Al loro fianco, un team specializzato di psicologi e nutrizionisti sarà a disposizione per un primo intervento, propedeutico all’avvio del percorso di cura più specifico e adeguato, che sarà individuato dalle apposite strutture mediche. È fondamentale -afferma- creare maggiore consapevolezza su questo tipo di patologie, di cui si parla ancora troppo poco, quando, in realtà, rappresentano un fenomeno in vertiginosa crescita. Il Centro di ascolto di Orvieto nasce proprio –conclude la Presidente– dalla volontà di Fondazione Cotarella di essere al fianco dei giovani, delle famiglie e della scuola contribuendo a prevenire, riconoscere e, quindi, intervenire con tempestività sul disturbo.

Per poter usufruire dei servizi del Centro di Ascolto di Fondazione Cotarella sarà sufficiente telefonare al numero telefonico 346/1185435 o inviare una mail a info@fondazionecotarella.it o, ancora, recarsi presso il Centro il martedì e il venerdì, dalle 10 alle 17. Per intraprendere il percorso terapeutico più adeguato sarà comunque fondamentale rivolgersi a una struttura specializzata. Oggi, grazie alla collaborazione tra il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, gli operatori del settore e le associazioni, esiste una mappa, in continuo aggiornamento, delle associazioni e dei servizi specificamente dedicati al trattamento dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, che è consultabile al sito www.disturbialimentarionline.it. È attivo anche l’apposito Numero verde S.O.S. Disturbi Alimentari 800 180969.

Il Centro di ascolto, collocato nella nuova sede di Fondazione Cotarella a Orvieto, è stato inaugurato alla presenza delle istituzioni, tra cui la sindaca di Orvieto Roberta Tardani e il prefetto di Terni Giovanni Bruno. A fare gli onori di casa Dominga Cotarella, insieme alle sorella Marta ed Enrica, e il Direttore Generale Ruggero Parrotto. Il taglio del nastro è stato preceduto dall’esibizione dei bambini della scuola di musica Sarabanda, di Orvieto, che hanno cantato il noto brano sanremese di Mr. Rain, Supereroi, quindi dalle testimonianze di giovani pazienti, oggi guarite, una mamma e dai medici che supportano Fondazione Cotarella. La sindaca di Orvieto Roberta Tardani, rivolgendosi ai bambini al termine della loro esibizione, li ha invitati ad avere coraggio e fiducia. “Non dovete sentirvi soli perché c’è chi vi vuole bene. Dovete credere in quello che si vuole e avere il coraggio e la forza di realizzarlo.” La sindaca ha elogiato Fondazione Cotarella è in particolare le sorelle Dominga, Enrica e Marta per il grande contributo che danno al territorio di Orvieto e dell’Umbria.

Anche la scelta dello spazio non è casuale; da un lato, la necessità di individuare una sede facilmente accessibile e, al tempo stesso, riservata, dall’altro la volontà della Famiglia Cotarella di valorizzare la figura di Gualviero Michelangeli, artigiano e artista del legno orvietano rinomato in tutto il mondo, le cui opere abbelliscono la via a lui intitolata.




La sindrome cinese

Quanto accaduto in questi ultimi giorni con le manovre cinesi sull’isola di Taiwan è estremamente preoccupante per la pace e stabilità mondiale, già minati dall’aggressione russa dell’Ucraina e da un Medioriente che è costantemente a rischio polveriera. Le esercitazioni militari avvenute e le dichiarazioni del leader Xi Jinping, confermato da poche settimane presidente della Repubblica Popolare Cinese, con le quali esorta l’esercito a prepararsi ad un conflitto vero e non solo simulato, non lasciano presagire nulla di buono, non solo per Taipei ma per gli equilibri politici, strategici ed economici internazionali.
Fin dalla fondazione della Repubblica popolare nel 1949, quando i comunisti sconfissero i nazionalisti, il mantra cinese è stato e rimane “Esiste una sola Cina e Taiwan ne fa parte”. La domanda che ci si pone riguardo alla  aggressività cinese è se la difesa di Taiwan, messa in atto verbalmente dagli USA e dal suo presidente Biden, possa bastare ad essere il deterrente per non scatenare una guerra di aggressione e di riannessione del territorio taiwanese, che porterebbe la Cina a divenire definitivamente la potenza dominante dell’Asia.
In questo contesto sul piano strategico e diplomatico non si può non ricordare il disgelo avvenuto recentemente tra Iran ed Arabia Saudita, grazie ad i buoni auspici di Xi Jinping, con l’incontro dei ministri degli esteri dei due paesi, preludio alla riapertura delle ambasciate e dei rapporti diplomatici, avvenimento che non fa altro che rafforzare l’idea di una Cina sempre più al centro di strategie di potere a livello mondiale.
Allo stesso tempo la presenza di Vladimir Putin alle scorse Olimpiadi invernali di Pechino 2022, terminate qualche giorno prima dell’aggressione russa all’Ucraina, lasciano pensare che la stessa aggressione abbia avuto la benedizione(o quanto meno la consapevolezza)del leader cinese, rafforzando ancora l’immagine della Cina attiva su scala mondiale.
La stessa recente visita di Xi Jinping a Mosca, con un piano di pace da proporre al leader russo per fermare le ostilità, propone sempre di più la tigre asiatica come interlocutore di primissimo piano a livello planetario.
L’ Europa intanto sul  tema-Taiwan si mostra debole  con la Germania che lancia un generico “appello alla calma” e con il leader francese Emmanuel Macron, alle prese con un crisi interna senza precedenti sul tema riforma delle pensioni, che si smarca anche lui affermando che l’Europa non si deve far coinvolgere in una crisi lontana dagli interessi del vecchio continente e prendendo le distanze dall’amministrazione USA che invece, nei propositi, sembrerebbe voler difendere Taiwan.
Il dubbio che ci si pone e’sapere fino a che punto e fin  dove si spingerà Biden nell’intento di proteggere l’autonomia dell’isola. Sicuramente, come afferma il Segretario di Stato Blinken, una crisi  avrebbe effetti dirompenti sull’economia globale, ma viene da chiedersi piuttosto: chi pensa ai cittadini di Taiwan, alla loro incolumità fisica ed al pericolo di rimanere vittime di un paese brutale come la Cina, che non tutela e non tiene in considerazione i diritti umani in alcuna maniera?
A peggiorare il quadro le ultime rivelazioni emerse in seguito al caso della giovane talpa americana Jack Texeira, che tra i documenti riservati del Pentagono ne diffonde uno attraverso il quale si parla di un test missilistico compiuto lo scorso 25 febbraio  dai cinesi, i quali hanno lanciato un razzo che ha volato per 12 minuti coprendo 2100 km, con alta probabilità di penetrare i sistemi di difesa antimissilistica americani.
Dopo le immagini alle quali stiamo assistendo quotidianamente che ci arrivano dall’Ucraina di morte e distruzione, di tutto avremmo bisogno meno che di un conflitto nel cuore dell’Asia che ci riporti allo stesso drammatico scenario.