PrometeOrvieto chiede un incontro con i sindaci della Zona Sociale 12 per discutere di sanità

La nostra associazione PrometeOrvieto nasce per affrontare singoli problemi, studiarli e
rendere noto a tutti i risultati del nostro studio, nonché cercare di aiutare le persone che
subiscono tali problemi e soprattutto trovare ciò che può essere fatto a favore della
collettività.
PrometeOrvieto, quindi, è sempre per qualcosa e mai contro qualcosa. Abbiamo appreso dalle ultime notizie che, in conseguenza del fatto che i Servizi sanitari pubblici in Umbria sono fuori controllo, in altre città (Spoleto, Terni, Narni, Amelia) sono gli stessi Sindaci che guidano i cittadini imbufaliti, chiedendo pubblicamente con forza ed a gran voce che vengano trovate soluzioni, grida che giungono anche da parte di Sindaci della stessa maggioranza politica che governa in Regione. Ad Orvieto tutto questo non è finora accaduto poiché ogni iniziativa pubblica, anche volta al conseguimento del bene della generalità dei cittadini, viene recepita e poi bollata come partitica, come strumentale per cercare di mettere in difficoltà l’Amministrazione comunale e regionale.
Riteniamo che sia ora di proporre quelle politiche che possano contribuire a risolvere i
problemi dei cittadini, in primis i problemi dell’assistenza sanitaria pubblica umbra, ormai
ridotta al fantasma di ciò che era soltanto pochi anni fa.
Noi lo faremo, anche se non siamo un partito politico, non siamo un sindacato, non siamo
un corpo intermedio tra il potere ed i cittadini, ma siamo soltanto un gruppo di persone che
con un po’ di buona volontà cerca di trovare soluzioni ai problemi.
Sinora non abbiamo avuto riscontro da parte di chi comanda, abbiamo avuto certamente
attenzione dai Media (anch’essi preoccupati per la deriva del Welfare umbro e soprattutto
orvietano), ma non dal potere locale istituzionale della cosiddetta “Zona sociale 12”.
A questo punto, dopo aver letto il rapporto Welfare Italia index 2022 (si veda l’allegato),
che conferma inesorabilmente ciò che ogni cittadino orvietano ed umbro sta sentendo
sulla propria pelle, e cioè che l’Umbria è scesa (dal 2021) dal 5* al 13* posto in Italia in
quanto ad “efficacia, efficienza ed appropriatezza dell’offerta sanitaria”, PrometeOrvieto

C h i e d e

un incontro con il Sindaco di Orvieto e con tutti i Sindaci dei Comuni della zona sociale 12
(Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio,
Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano, Porano) nel quale poter
rappresentare in dettaglio quanto segnalato dai nostri numerosi associati e da noi rilevato
e chiedere quindi che le Istituzioni pongano in atto azioni concrete ed energiche a favore
della salvaguardia della salute dei cittadini del nostro territorio.
Disponibilità piena da parte nostra in ordine a luogo, giorno ed orario per incontrarci.




Giornata ecologica ad Acquapendente per la salvaguardia ambientale

Si è svolta durante lo scorso week-end la prima giornata ecologica nei territori del Comune di Acquapendente che pubblica alcune foto per documentare la grande quantità di rifiuti raccolti dai volontari. Soprattutto anche per sensibilizzare tutti ancora di più su la cura e la salvaguardia del territorio. Organizzata dall’Istituto Onnicomprensivo Leonardo da Vinci di Acquapendente, ha visto la partecipazione del Comando Stazione dei Carabinieri Forestale di Acquapendente, della Polizia Locale, del Consiglio di Frazione di Torre Alfina, Società Idealservice, Sez. Enpa di Acquapendente, squadre di Caccia al cinghiale C 30, C30 2001 e Zanna Bianca. Attivissimo il Consiglio dei Giovani di Acquapendente, sempre sensibile e partecipe alle tematiche ambientali legate al territorio, che, tramite il suo Presidente Lucia Perinelli, ha contribuito all’organizzazione di questa importante giornata. Per il Comune di Acquapendente in prima linea la vicesindaca Monica Putano Bisti e l’Assessore Glauco Clementucci.

Prossimamente verranno organizzati altre giornate ecologiche per pulire altri luoghi.




Il 24 marzo Giordano Conticelli presenta “Epifanie divine. Orvieto e il teatro sacro di maniera”

Venerdì 24 marzo alle ore 17,30, presso il Palazzo Coelli, sede della Fondazione CRO, nell’Auditorium Gioacchino Messina, Giordano Conticelli, Art History Ph.D Student (il nostro Dottorando di Ricerca) all’Università dello Stato di Washington a Seattle, presenterà una lezione dal titolo “Epifanie divine. Orvieto e il teatro sacro di maniera”. La conferenza è compresa nell’insieme delle manifestazioni che l’Istituto Storico Artistico Orvietano ha organizzato in occasione del V Centenario dalla morte di Luca Signorelli e Pietro Perugino.

La lezione di Giordano Conticelli analizzerà il complesso ruolo dell’artista nel contesto della produzione del XVI secolo, in particolare nell’epoca caratterizzata dallo stile chiamato Maniera che per molto tempo fu considerato erroneamente come il vizio che distrusse la pittura, specie dopo la presa di posizione di Giovanni Pietro Bellori. La pittura in realtà conobbe un grande momento di rivalsa sulla scultura al punto tale da diventare quasi egemone: ed in questo contesto il laboratorio orvietano conobbe una sua particolare autonomia dove pittura e scultura accompagnano di pari passo la realizzazione del nuovo Duomo controriformato. Nel secolo a cavallo tra gli affreschi del Signorelli e l’Annunciazione del Mochi, l’identità dell’artista entra in una fase di piena consapevolezza del proprio ruolo. È proprio nella Cappella Nova, all’alba del Cinquecento, che l’artista cortonese rivendicò con orgoglio un suo ruolo di creatore, così come sarà Francesco Mochi riportando la scultura sul grande palcoscenico dell’arte. Ad Orvieto, dove l’arte si confonde con il mondo reale e l’artista si immedesima in un taumaturgo che infonde miracolosamente vita alle proprie creazioni, si trovano i germogli dell’artificioso e complesso, ma innovatore, Teatro della Maniera.

Oltre alle numerose attività che Giordano Conticelli ha svolto negli Stati Uniti, anche nel campo di organizzazioni di mostre, ricordiamo solamente due interventi, molto seguiti, che ha presentato ad Orvieto: nel 2019: a febbraio, Il Martirio di san Matteo del Caravaggio, presso l’Unitre; e ad aprile Il Corpo Umano nel Duomo di Orvieto, proprio questo stesso Istituto Storico Artistico Orvietano. E infine, oltre alle molte pubblicazioni in lingua inglese, ricordiamo solamente il suo capitolo su La Cappella del Signorelli, in Museo Civico. 50 Opere della Storia di Orvieto, a cura di Giuseppe M. Della Fina, Milano 2021.




Mandato di arresto per Putin

Il mandato di cattura internazionale firmato la scorsa settimana dalla corte penale dell’Aia nei confronti del presidente Vladimir Putin, ufficialmente ricercato con l’accusa di crimini di guerra per aver deportato bambini e adolescenti ucraini in Russia, segna sicuramente un punto di svolta in quella che è la storia del conflitto tra Russia e Ucraina ormai in atto da oltre un anno. Stesso provvedimento nei confronti di Maria Lvova-Belovs, la commissaria di Mosca per i diritti dei bambini che ha curato personalmente all’inizio dell’invasione russa  i trasferimenti e l’organizzazione degli orfanotrofi dei minori nelle nuove famiglie e negli orfanotrofi  di bambini ucraini.

Sono almeno 6000 le deportazioni documentate dai  rapporti internazionali e si tratta di bambini ed adolescenti strappati  alle famiglie ma anche di orfani che sono stati chiusi nelle strutture russe per essere “russificati” e sottratti  all’influenza della patria natia.È di queste ore anche la notizia della scomparsa di un bimbo di 6 anni italiano, figlio di un veronese e di una ucraina filorussa e portato via dal Donbass dove lo aveva condotto la mamma poco dopo la nascita.
Assieme alle immagini dei bombardamenti e di morte e distruzione causati dall’invasione russa in Ucraina è forse questo l’elemento più atroce e sconvolgente di una guerra della quale si faticano a capire motivazioni ed obiettivi. Sapere di bambini utilizzati come bottino di guerra o merce di scambio, strappati alle proprie famiglie e rieducati facendo perdere loro le origini e gli affetti, è qualcosa che fa tornare  alla mente in maniera raccapricciante i periodi più brutti dello scorso secolo, quelli legati alla seconda guerra mondiale, alle deportazioni ed alle persecuzioni naziste.
È questo il primo passo perché si arrivi all’incriminazione per genocidio del  nuovo zar di Russia, che pone Putin sullo stesso piano di dittatori e criminali di guerra come il serbo Milosevic, il presidente del Sudan Bashir oppure il leader libico Muammar Ghedaffi.
Un colpo mortale all’immagine del presidente russo che lo rende un paria nei 123 stati che aderiscono al Trattato di Roma del 1998 dove si istituì il Tribunale Internazionale per crimini di guerra.
Il rischio di ritorsioni russe nei confronti dei paesi europei è altissimo ed allo stesso tempo e’ questo l’ennesimo capitolo di un conflitto, quello tra Putin con la sua nomenclatura ed i paesi  occidentali, per il quale sta diventando sempre più difficile trovare una soluzione negoziale e il ricatto dell’uso dell’arma atomica da parte del leader di Mosca un pericolo sempre più incombente.
Anche se gli effetti pratici di questa sentenza saranno nulli e’comunque un capitolo che può cambiare le sorti della storia in maniera sostanziale e dare una svolta al conflitto.




La Cassa di Risparmio di Orvieto targata Mediocredito Centrale torna all’utile per 2,61 milioni di euro

Il consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto appartenente al gruppo bancario Mediocredito Centrale ha approvato il progetto di Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. La Cassa ha proseguito – in un contesto generale caratterizzato da incertezza – la politica aziendale di crescita dell’attività commerciale a sostegno della propria clientela, in coerenza con gli indirizzi strategici previsti dall’aggiornamento del Piano Industriale 2023-2025. Riguardo all’attività di intermediazione, la Cassa presenta uno stock di impieghi, non considerando l’esposizione in titoli di debito, pari a 1,12 miliardi di euro al 31 dicembre 2022, in crescita del 10,2% rispetto al dato di fine 2021 (1,02 miliardi di euro). La raccolta totale presenta un saldo pari a 1,61 miliardi di euro al 31 dicembre 2022 (vs 1,63 miliardi al 31 dicembre 2021, -1,3%). In dettaglio, la componente diretta si attesta a 1,10 miliardi di euro (vs 1,13 miliardi di euro al 31 dicembre 2021), mentre quella indiretta a complessivi 507,49 milioni di euro (495,73 milioni a fine 2021). Quanto alla qualità del credito, l’incidenza percentuale dei crediti non-performing lordi rispetto al totale impieghi lordi (NPLs ratio lordo) si posiziona al 9,27%, in calo rispetto al 10,71% di fine 2021. Analogamente, si riduce l’indicatore al netto delle rettifiche di valore (NPL ratio netto) pari al 3,45% (4,90% al 31 dicembre 2021). In significativa crescita il grado di copertura complessivo dei crediti deteriorati che passa dal 57,22% dell’esercizio precedente al 65,15% al 31 dicembre 2022.
Con riferimento ai liquidity ratio, la Cassa conferma adeguati livelli di liquidità: indice LCR al 122,2% (239,3% al 31 dicembre 2021), indice NSFR al 126,2% (157,6% al 31 dicembre 2021). Il CET1/Tier1 ratio e il Total Capital ratio si posizionano al 12,63% (9,33% al 31 dicembre 2021), su un livello superiore alle soglie minime regolamentari. A dicembre 2022 si è perfezionato l’aumento di capitale in esecuzione di quanto deliberato dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti dell’8 novembre 2022. Complessivamente, sono state emesse 18.246.292 azioni, per un valore complessivo versato di 26.999.038,27 euro, di cui 5.399.077,80 imputati a capitale sociale e 21.599.960,47 a riserva sovraprezzo azioni.

A seguito della cessione della partecipazione di controllo, in data 21 dicembre 2022, dalla Banca Popolare di Bari SpA alla Capogruppo Mediocredito Centrale S.p.A., quest’ultima ha assunto il controllo diretto della Cassa.
In termini reddituali, l’esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto di 2,61 milioni di euro a fronte della perdita netta di 0,13 milioni di euro dell’esercizio 2021. Più specificamente, per quanto attiene ai principali aggregati economici, il margine di intermediazione aumenta del 7,1% rispetto all’esercizio precedente (46,41 milioni di euro vs 43,35 milioni di euro), per effetto, della performance del margine di interesse (26,41 milioni di euro vs 23,44 milioni di euro, +12,7%) e delle commissioni nette (19,26 milioni di euro vs 15,53 milioni di euro, +24,1%). Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 35,81 milioni di euro (28,73 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +24,6%) in conseguenza sia del suddetto miglioramento del margine di intermediazione sia dell’andamento delle rettifiche di valore nette per rischio di credito (10,60 milioni di euro vs gli 14,61 milioni del dato comparativo, -27,4%). I costi operativi ammontano a 31,94 milioni di euro (28,84 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +10,7%) essenzialmente per maggiori accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1,10 milioni di euro rispetto al saldo positivo, al 31 dicembre 2021, di 2,97 milioni di euro).
Tenendo conto delle imposte di competenza dell’esercizio (1,27 milioni di euro), l’esercizio 2022 chiude con un utile netto pari a 2,61 milioni di euro.

Fonte: umbriaeconomia.it




Due giorni a tutto teatro con Fabrizio Moro il 17 e Andrea Delogu il 18 marzo al Mancinelli

Doppio appuntamento con musica e teatro al Mancinelli di Orvieto. Già sold out la data zero del tour di Fabrizio Moro “Live 2023 – Racconti Unplugged” in programma venerdì 17 marzo alle 21 mentre sabato 18 marzo, alla stessa ora, salirà sul palco l’esuberante Andrea Delogu reduce dal successo del “Prima Festival” di Sanremo con il divertente “40esto”.
Il concerto di Fabrizio Moro rientra nell’ambito della stagione Tourné promossa da Aucma e Mea Concerti. Un evento realizzato in collaborazione con il Comune di Orvieto. Il cantante romano  regalerà al pubblico uno spettacolo unico ed emozionante in una dimensione teatrale intima e coinvolgente. Un viaggio in musica tra le più belle canzoni del suo repertorio per l’occasione riarrangiate e rivisitate. In scaletta brani tratti da ogni suo disco, in ordine cronologico, che hanno segnato le tappe più importanti del suo percorso dall’inizio della sua carriera fino ad oggi. Il cantautore presenterà inoltre per la prima volta live anche brani che saranno contenuti all’interno del suo nuovo progetto discografico, in uscita in primavera.
“40 e sto” di Andrea Delogu è invece un folle spettacolo che racconta le donne alla soglia dei 40anni: il giro di boa, la crisi e la rinascita, la libertà e le battaglie contro i luoghi comuni. Districandosi tra bizzarri pretendenti, traslochi, social, supermercati per single, Max Pezzali, paparazzi, viaggi, libri, auto, fogli di giornale… Andrea Delogu attinge a piene mani dalla sua vita privata, raccontandosi senza filtri in un esilarante flusso di coscienza in cui il pubblico si riconoscerà. In questo sorprendente viaggio, Andrea si metterà a nudo trascinandoci nella sua nuova vita, quella di una quarantenne che, riappropriatasi della propria indipendenza, si metterà in gioco esplorando le mode, i vizi e le ossessioni di questa strana epoca che viviamo. Sorpresa dall’approccio e le aspettative degli uomini, dal giudizio di una società che ti vuole madre a tutti i costi e dal seduttivo desiderio di sentirsi accettata, Andrea capirà che quando compi 40 anni si gioca un’altra partita. Dove è in palio la cosa più importante di tutte la libertà di essere sé stessi. Trasversale pungente, stravagante Andrea Delogu non le manda a dire e ce n’è per tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne, madri e padri, femministe arrabbiate, poliamorosi convinti, animalisti in crisi, hippy mancati e monoteisti part time.

Biglietti disponibili:

– in prevendita on line su TicketOne

– alla biglietteria del Teatro Mancinelli sabato 18 marzo dalle 16 alle 21

Il prossimo appuntamento al Teatro Mancinelli, inserito nel programma in abbonamento della stagione “Sipario!”, è in calendario per il 21 aprile alle 21 con lo spettacolo “Bloccati dalla neve” con Vittoria Belvedere ed Enzo Iacchetti.




CNA, pronti per l’edizione del 2023 del “pialletto d’oro” il 16 marzo in sala consiliare

Torna puntuale, come avviene ormai da trentotto anni, la cerimonia di consegna del Pialletto d’oro, premio artigiano istituito dalla CNA e diventato una tappa fissa all’interno delle celebrazioni per un altro artigiano d’eccellenza, San Giuseppe, patrono della città di Orvieto. “Perché l’artigianato è cambiato dal giorno in cui il premio venne istituito, di pari passo con le trasformazioni che hanno investito la tecnologia e la società – afferma Gianluca Mancinetti, presidente territoriale della CNA -, ma il talento resta intatto e va onorato”. L’appuntamento, dunque, è fissato per il 16 marzo a partire dalle ore 18 nella sala consiliare del Comune di Orvieto, per premiare l’artigiano dell’anno con il pialletto d’oro realizzato dal maestro orafo Fabrizio Trequattrini. Oltre al Pialletto verranno conferiti altri due riconoscimenti: il primo è il premio “Artigiano ad Honorem” intitolato nel 2014 alla memoria di Renzo Anselmi, artigiano e dirigente CNA, il secondo è il premio speciale alla Carriera.

La manifestazione, organizzata da CNA Umbria e patrocinata dal Comune di Orvieto, ospiterà anche un altro evento. Da due anni a questa parte, infatti, su iniziativa della famiglia Conticelli e con il patrocinio CNA, verrà attribuita una borsa di studio intitolata all’indimenticato mastro artigiano del ferro battuto, Marcello Conticelli. Inoltre, si procederà alla premiazione per le “Botteghe Antiche”, un riconoscimento promosso dal Comune di Orvieto con il patrocinio di CNA Umbria. All’evento interverranno il vescovo della diocesi di Orvieto-Todi, Gualtiero Sigismondi, e i sindaci di Orvieto e Porano, Roberta Tardani e Marco Conticelli. La CNA sarà rappresentata dal presidente territoriale, Gianluca Mancinetti, dall’imprenditore e membro della presidenza regionale, Ciro Schiaroli, e dal direttore regionale, Roberto Giannangeli.

A coordinare i lavori sarà il referente politico sindacale della CNA territoriale, Claudio Pagliaccia.




Avviato un progetto pilota tra Comune di Montefiascone e biodistretto del lago di Bolsena

Il Comune di Montefiascone nello spirito di collaborazione con il Biodistretto Lago di Bolsena, ha individuato un’area per un nuovo modello di gestione per la vegetazione ripariale lacuale. Nell’area individuata verrà realizzato un progetto condiviso che si pone come obiettivo principale quello di sperimentare modalità più idonee per ripristinare fasce di vegetazione ripariale (arborea, arbustiva, ed olofitica) lungo un tratto di riva proponendo al contempo una modalità di fruizione turistica rispettosa della natura dei luoghi. Il tutto grazie ad apposito finanziamento regionale. Obiettivo quello di arrivare ad una gestione unica della vegetazione ripariale stessa. Una sorta di progetto pilota di tipo sperimentale con la messa a dimora di specie autoctone di vegetazione ripariale. Verrà rimossa la canna domestica (Arundo donax) specie archeofita invasiva creando le condizioni per lasciare spazio alla cannuccia di palude (Phragmites australis).




Per la ricorrenza di San Giuseppe al Museo Greco il 17 marzo “il custode del Redentore” attraverso l’arte ceramica moderna

Il complesso profilo iconografico di San Giuseppe torna al centro di un nuovo approfondimento, promosso dall’Opera del Duomo di Orvieto a cura del MODO, che si terrà venerdì 17 marzo 2023 alle 16,30 al Museo Emilio Greco, con il titolo Il “Custode del Redentore” attraverso l’arte ceramica moderna.

Al Santo Patrono della città di Orvieto e della Diocesi di Orvieto – Todi è dedicato quest’anno un percorso attraverso l’arte ceramica che da secoli ne illustra le diverse posture materiali e morali in particolare nell’ambito del tema della Natività. Questo soggetto, amatissimo dalla devozione popolare ma anche dalla tradizione artistica, è esemplificato da splendidi esemplari che si soffermano spesso sugli aspetti più intimi e sulle sfumature poetiche di un racconto di portata universale.  Ci guideranno in questo percorso i relatori dell’incontro. Inizierà Stefania Colafranceschi, specialista nel campo degli studi iconografici con molte pubblicazioni al suo attivo in materia, nonché animatrice culturale ormai affezionata a Orvieto dove sarà anche sabato 18 marzo per una sessione didattica del corso per volontari della Diocesi. Quindi Maria Selene Sconci, studiosa della ceramica ben nota anche a Orvieto come curatrice di cataloghi, in particolare quello della collezione dell’Opera del Duomo, e mostre di settore. Infine Marino Moretti, maestro e artista che da Orvieto porta nel mondo una tradizione che ha contribuito a rinnovare e rilanciare con continue sperimentazioni e lavoro critico.

L’evento, che vede la collaborazione di UniTre Orvieto, sarà anche l’occasione per conoscere una particolare raccolta di Presepi di Stefano Rappuoli appassionato e competente collezionista che illustrerà e farà ammirare in una piccola selezione di preziosi esemplari.




Ciconia, via dei Tigli e il marciapiede fantasma

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Era il 2016 quando in via dei Tigli vennero tagliati alcuni alberi malati. Ci furono polemiche allora proprio per il taglio ma gli abitanti già lamentavano grossi problemi per il regolare utilizzo del marciapiede. Le mattonelle sconnesse hanno reso il marciapiede praticamente inutilizzabile per chi utilizza carrozzine. Genitori e persone diversamente abili sono costrette a scendere e occupare una parte della carreggiata della SS 71, non proprio una strada secondaria, per poter camminare.

Giuseppe Calabrò, residente in via dei Tigli, ha lanciato un appello tramite OrvietolifeTv al Comune perché risolva un problema che si trascina ormai da sette lunghissimi anni e con rimpalli di responsabilità tra Anas e amministrazione che fanno rimanere, però, tutto fermo con i residenti, le famiglie, i giovani che non possono utilizzare il marciapiede ma sono obbligati a camminare lungo una strada a intenso traffico senza alcuna sicurezza.