“The tape” film girato a Torre Alfina il 29 marzo al cinema di Acquapendente

Appuntamento cinematografico da non perdere in salsa aquesiana. Grazie al Consiglio dei Giovani di Acquapendente ed alla Cooperativa Ape Regina che mercoledì 29 marzo alle ore 21.00 proietteranno presso il Cinema Olympia il film “The Tape”, lungometraggio di genere horror girato interamente nella Frazione di Torre Alfina da Antonio Bonifacio. Un gruppo di giovani ragazzi interpretati da Gigi Di Schiena, Giulia Spinelli, Annalisa D’Ermo, Agnese Lorenzini, Stefano Di Lauro, Fabio Carlino, Subliminal Crusher, intenzionati a sfondare nel campo della musica rock, per trovare l’ispirazione, affittano un misterioso e lugubre castello, dove anni prima era avvenuto un tremendo fatto di sangue.

Tra macabri eventi e angosciose sparizioni, frutto di una videocassetta infernale, la giovane band rock andrà incontro ad uno sconvolgente ed imprevedibile finale. Lo staff che ha girato il film annovera la presenza di due aquesiani: Lorenzo Capra ed Emiliano Barberini hanno infatti effettuato le riprese aeree. Soggetto e sceneggiatura film Stefano Sudriè, musiche Sandro Di Stefano e Subliminal Crusher, montaggio Federico Stanisci,  costumi Francesca Romana Marzi, scenografia Francesco Paoloni, effetti Silvia Castellucci, fotografia Matteo De Angelis, aiuto regista Francesco Grasso, produttori Antonio Bonifacio e Alessio Gaudio, produttore esecutivo Corrado Lannaioli, make up Silvia Castellucci, segreteria di Edizione Corinne Alborghetti.




Alessio Tempesta, “rivolgiamo il nostro pensiero ai martiri di Camorena. Non c’è futuro senza rispetto”

Il 29.03.1944, sette orvietani, partigiani, uomini liberi nella testa e nel cuore, rifiutarono di percorrere la strada della prevaricazione, dell’antisemitismo, e di una violenza barbara che ha segnato drammaticamente la storia della nostra Nazione.
Per questo furono uccisi con la leggerezza tipica di quel disprezzo della Vita altrui, che solamente l’odio puro ed una feroce e gratuita disumanità possono spiegare, non certo la guerra.
Io ripugno ogni forma di violenza e di disprezzo, ed ho sempre preso le distanze da qualsiasi forma di lettura della storia che giustifichi il contesto.
Alla guerra si arriva partendo dalla pace.
Questa è la colpa quindi di chi la guerra anela e favorisce.
Questa è la colpa di chi vede nell’altro, nel diverso, un nemico e non un proprio simile, un essere umano.
San Francesco diceva che quando parli della Pace, devi fare in modo di averla anche nel tuo cuore.
Il 29 marzo rivolgiamo il nostro pensiero, anche solo un minuto, ai martiri di Camorena. Ricordiamoci attraverso la di loro memoria, e rafforziamoci nella convinzione e con orgoglio, che siamo orvietani, siamo uomini liberi, siamo esseri umani, aperti all’accoglienza, all’aiuto, alla carità.
Non c’è futuro senza rispetto.




Il 3 aprile lavori di manutenzione della SII a Sferracavallo, possibili interruzioni idriche

Il Servizio Idrico Integrato ha programmato per il prossimo 3 aprile, dalle 9 alle 14, alcuni lavori di manutenzione straordinaria a Sferracavallo in particolare su Via Tevere, Via Po, Via Panaro, Via Garigliano, Via Ombrone, Via Tagliamento, Via Metauro, Via Dora Baltea, Piazza Olona, Via Dora Riparia, Via Reno, Largo Tevere, Via Clitunno, Via Tirso, Via Flumendosa.

Durante gli interventi potrebbero verificarsi intorbidimenti dell’acqua, accompagnati da fenomeni di temporanea mancanza o carenza idrica localizzata. Nel rispetto della normativa e tenendo conto delle esigenze dei cittadini, delle attività economiche e dei servizi pubblici delle zone interessate, sono state effettuate le necessarie comunicazioni preventive. Il Sii metterà a disposizione un servizio potenziato di contact center al numero 800.913034, da telefono fisso e da mobile.




Portavano la droga all’interno del carcere di Orvieto, individuati dalla polizia i tre responsabili

La cooperazione tra Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria, sotto la direzione della Procura della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, ha consentito di individuare tre presunti responsabili di un traffico di sostanze stupefacenti verso il carcere di Orvieto. L’indagine è iniziata diversi mesi fa con la consegna, tramite corriere, di un pacco contenente generi alimentari e destinato a un detenuto di origini nordafricane, recluso presso la locale Casa Circondariale. Agli agenti della Polizia Penitenziaria il pacco ha fatto nascere subito dei sospetti, in quanto il detenuto non risultava avere parenti in Italia; hanno proceduto al controllo dell’involucro ed è emerso che, avvolti in un’abbondante quantità di involtini di bresaola, si celavano quasi 130 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana. La Polizia Penitenziaria ha quindi messo a parte di quanto accaduto il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, che ha immediatamente informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, che ha assunto la direzione delle indagini.

É iniziata una serie di accertamenti, che hanno consentito di individuare la persona che aveva spedito il pacco e di risalire alla moglie di un altro detenuto italiano, anch’egli in carcere ad Orvieto. L’attività di indagine, lunga e laboriosa, è proseguita per diversi mesi ed ha portato al deferimento di tre persone per traffico di sostanze stupefacenti. I tre presunti autori del reato sono il detenuto di origini nordafricane che ha fatto da tramite, il detenuto italiano reale destinatario del pacco e la consorte di quest’ultimo, per averlo spedito. A carico dell’italiano vi è anche l’accusa di “Accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti” in quanto è emerso anche l’utilizzo all’interno del carcere di un telefono cellulare, poi sequestrato.