L’America con le sue contraddizioni

E’davvero curiosa la notizia che arriva dalla Florida, dove il David di Michelangelo viene considerata un’opera pornografica. La preside di una scuola di Tallahasee, capitale dello Stato, è stata costretta a dimettersi a causa delle pressioni delle famiglie dei ragazzi di 11 anni ai quali la professoressa aveva mostrato una delle opere più belle e celebrate nella storia dell’arte, il capolavoro di Michelangelo considerato da questi genitori alla stregua di un’immagine porno. È questo l’ultimo capitolo di una serie di provvedimenti paradossali che stanno susseguendosi negli Stati americani conservatori, governati da repubblicani e che impongono scelte bizzarre nel sistema scolastico americano.
Solo qualche giorno fa era arrivata la notizia della proibizione ai docenti della scuola primaria dello stesso stato dell’America meridionale di parlare di mestruazioni e vietare ogni argomento legato alla sessualità o alla contraccezione. Ed ancora la proibizione di qualche mese fa in Texas, oltre che in Florida stessa, di diffondere libri con contenuti politici includendo tra gli stessi Il Diario di Anna Frank accusato di indottrinare gli alunni con tematiche socio-emotive.
Le vittorie elettorali degli ultraconservatori Ron De Santis in Florida e Glam Youngkin in Virginia  non hanno fatto altro che aumentare campagne di questo genere alle quali spesso si contrappongono campagne opposte, altrettanto estreme, da parte degli Stati governati da democratici che utilizzano a fini propagandistici le tematiche Lgbt o Transgender con insegnanti che stimolano i ragazzi nel percorso, a volte di nascosto dalle famiglie.
Viene da chiedersi se tutto questo sia normale e coerente  nel paese dove più si fanno sentire le pressioni delle lobby delle armi o del tabacco, con conseguenze devastanti, dove troppo spesso vediamo poliziotti picchiare fino a togliere  la vita a giovani fermati magari solo per essere perquisiti o identificati, il paese dove i cartelli delle droghe spargono a piene mani veleno e morte e i movimenti estremisti suprematisti bianchi neonazisti imperversano con il loro odio e le loro azioni violente.
È proprio il caso di censurare il David di Michelangelo o forse è il caso per gli Stati Uniti d’America, patria delle libertà e dei diritti nelle idee dei padri fondatori, di tornare in se e combattere un puritanesimo che risulta schizofrenico e porta al distacco dai problemi veri esistenti e dalla realtà?
In questa guerra culturale messa in atto da forze oscurantiste un dato rimane certo nelle statistiche americane ed è l’insoddisfazione delle famiglie riguardo il livello di istruzione dei giovani di quel paese e su ciò’ forse le forze politiche di una  grande democrazia  come sono gli USA dovrebbero riflettere e concentrare i propri sforzi.