Il 10 marzo proiezione del documentario sul restauro della Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto

Venerdì 10 marzo alle17, al MODO: Museo Emilio Greco in piazza del Duomo nel corso dell’evento “Signorelli e Perugino: due pilastri del primo Rinascimento”, con l’organizzazione di Incontri con la storia e l’attualità: Signorelli 1523-2023, il Lions Club Orvieto, l’Istituto Storico-artistico orvietano e il Panathlon Club Orvieto, sarà proiettato, per la prima volta assoluta, il video-documentario ufficiale sui restauri della Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto. Fu incaricato di questo lavoro il Centro di Produzione Astravox (attualmente Astravideo di Alessio Goti) che seguì tutte le operazioni dal montaggio allo smontaggio delle impalcature per seguire, ai vari livelli, il restauro dei preziosi affreschi. Operatori di ripresa Massimo Santopaolo e Alessio Goti autore anche del montaggio. Regia di Gino Goti che aveva già al suo attivo un premio internazionale per il documentario turistico e il video “Oltre il restauro verso un museo intelligente”: il restauro della Natività del Perugino da allora esposta alla Galleria Nazionale dell’Umbria cui Mino Damato dedicò un collegamento diretto nella sua trasmissione “Alla ricerca dell’Arca”.
L’appuntamento per la proiezione del video sul restauro del Signorelli alle 17.00 di venerdì
10 marzo sarà seguita da una conferenza di Claudio Strinati, notissimo storico dell’arte,
conduttore televisivo e divulgatore di storia dell’arte.




Scossa di terremoto di magnitudo 4,4 a Umbertide avvertita in tutta l’Umbria, paura ma nessun danno

Alle 16.05 del 9 marzo una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Umbria. L’epicentro è stato individuato a Umbertide e la magnitudo è stata del 4,4. Il sisma è stato chiaramente avvertito in tutto il perugino fino a Firenze e nel resto dell’Umbria. Si è immediatamente attivata la macchina dei controlli in particolare a Umbertide e Gubbio, le zone più vicine all’epicentro. La scossa è stata piuttosto breve e anche a Orvieto sono molteplici le segnalazioni di chi ha avvertito il movimento tellurico.

A Umbertide è stato aperto il COC anche se non sono stati evidenziati danni gradi alle strutture ma per sicurezza è stata decisa la chiusura delle scuole per il 10 marzo. Dalla Regione fanno sapere che è in fase di verifica la segnalazione di un danno a una abitazione singola sita nel territorio di Umbertide. Alla scossa delle 16,05 sono seguite altre scosse più leggere “con risentimenti nella piana di Gubbio, Pietralunga e nel territorio circostante”. La Protezione Civile regionale non ha ricevuto segnalazioni particolari mentre dalla sala operativa è in contatto continuo con i sindaci dei Comuni interessati più direttamente dalla scossa. A Orvieto, sono scattati i controlli di routine al Duomo ma non vengono segnalati danni o situazioni particolari

La presidente della Regione Donatella Tesei e l’assessore Enrico Melasecche si sono messi subito in contatto con i vertici della Protezione civile e la Sala operativa per informarsi e seguire l’evolversi della situazione.  




Olimpieri presenta un’interpellanza su eventuali progetti per Palazzo Monaldeschi della Cervara

Palazzo Monaldeschi, la storica sede dell’Istituto d’Arte è ormai chiuso, dichiarato inagibile ormai da più di un decennio.  Ciclicamente se ne torna a discutere per cercare una soluzione.  Sono passati almeno quattro sindaci, compresa l’attuale, e il Palazzo è sempre lì, chiuso.  Il consigliere comunale Stefano Olimpieri ha presentato una nuova interpellanza per conoscere lo stato dell’arte.  Seguiamo la storia così come descritta dallo stesso Olimpieri. “la scuola venne trasferita alla ex-palazzina comando della ex-caserma Piave: la scuola venne spostata con l’intento di riqualificare Palazzo Monaldeschi della Cervara in tempi brevi, al fine di riportare gli studenti nella sede storica”.  All’epoca tutti hanno creduto nel progetto nonostante le proteste per il trasferimento alla Piave.  Era considerata una sede periferica, non adatta e tutta da creare.  Con il passare degli anni sono cambiate le carte in tavola.  “Nel settembre 2014, come scrive sempre Olimpieri – venne stipulato un accordo di programma tra Prefettura e Provincia di Terni, Comune di Orvieto e, ovviamente, Diocesi di Orvieto-Todi, proprietaria dell’immobile: la finalità era quella di reperire fondi pubblici per procedere nel più breve tempo possibile alla ristrutturazione e il ritorno dell’Istituto d’Arte all’interno del Palazzo”.  Tutto è rimasto cristallizzato al 2014.  La Diocesi ha spiegato che non è stata autorizzata ad accendere un mutuo o comunque a chiedere un prestito per procedere con la ristrutturazione e da allora non si è mossa paglia.  E Olimpieri sottolinea che “vederlo chiuso (ed abbandonato) rappresenta per la città un fatto che colpisce e che pone molte perplessità”.

A più riprese si è tentata la strada della forzatura ma il Palazzo è nella piena disponibilità della Diocesi come legato testamentario che tra l’altro, prevede l’obbligo di utilizzare l’immobile di pregio per istruzione e formazione gratuita di studenti orvietani.  A distanza di così tanto tempo c’è da capire, prima di tutto, se esistono in vita ancora legittimi eredi e poi aprire un dialogo tra gli Enti per definirne una destinazione.  In ultima analisi la Diocesi potrebbe procedere anche all0’alienazione, una volta sciolto il vincolo testamentario.  Ma Olimpieri pensa che si possa tornare alla destinazione primaria, il Liceo Artistico, o meglio “rendere nuovamente fruibile l’immobile come sede per la formazione”.

Il consigliere ha quindi intrapreso la strada della discussione in consiglio comunale e nell’interpellanza chiede, “se è intenzione di questa amministrazione aprire un tavolo di confronto con la Diocesi di Orvieto-Todi, proprietaria del Palazzo Monaldeschi della Cervara, al fine di poter trovare soluzione per riqualificare in tutto o in parte l’immobile e farlo tornare ad essere sede e luogo di formazione per i giovani del territorio”.

Di certo c’è che un palazzo di grande pregio non è fruibile alla città e, magari ai turisti, con i saloni, gli affreschi che sono off-limits fatta salva l’occasione dell’apertura straordinaria operata dal FAI in collaborazione con la Diocesi.  D’altro canto gli investimenti fatti negli ultimi anni alla Palazzina Comando per il Liceo Artistico andrebbero a cozzare con ulteriori spese per Palazzo Monaldeschi della Cervara soprattutto per la Corte dei Conti.  Sicuramente potrebbe esserci un certo interesse da parte del Liceo Classico che, non è una novità, ha problemi di spazio e anche una piccola parte dell’immobile potrebbe rivelarsi di grande sollievo.  In tal modo si limiterebbero le spese di riqualificazione e ristrutturazione ad una sola ala assicurando alla Diocesi un rientro della spesa con il canone di affitto annuo. Le ipotesi messe in campo le conosceremo solo in sede di consiglio comunale ma è chiaro che qualcosa si sta muovendo per il recupero di un Palazzo storico e simbolico per Orvieto.