Nasce il gruppo consiliare Civitas-Progetto Orvieto con capogruppo Anna Celentano

Progetto Orvieto, la compagine civica nata nel 2019 a sostegno della candidatura a sindaco di Roberta Tardani, aderisce a Civitas Umbria.  Nell’ultimo consiglio comunale è stata formalizzata la costituzione del nuovo gruppo consiliare, composto dalla capogruppo Anna Celentano e dalla consigliera Beatrice Casasole, che assumerà la denominazione Civitas-Progetto Orvieto a partire dalla prossima seduta.  “Per noi – affermano congiuntamente Anna Celentano, Beatrice Casasole e l’assessore Carlo Moscatelli – questa è la ideale evoluzione del percorso iniziato nel 2019 che ha portato all’elezione a sindaco di Roberta Tardani. Progetto Orvieto aderisce a Civitas Umbria, di cui il sindaco Tardani è presidente, per dare corpo a un progetto più ampio di dimensione regionale, condividendo lo spirito e l’approccio del movimento che mette insieme molti sindaci e amministratori della nostra regione. Un’azione fatta di ascolto e concretezza che Progetto Orvieto e la Giunta Tardani hanno portato avanti in questi anni.

È grazie a questo che la città ha saputo reagire ai problemi del post pandemia e tornare a crescere dopo anni di immobilismo e inefficienze. Gli importanti interventi di manutenzione su tutto il territorio comunale, la capacità di intercettare le opportunità arrivate dal Pnrr, la visione strategica sui contenitori della città che oggi hanno finalmente una destinazione e una missione, l’innovazione dei servizi turistici e la grande promozione della città hanno prodotto e produrranno risultati evidenti e tangibili che stanno dando una prospettiva al nostro territorio e alle sue vocazioni. Il lavoro fatto dal sindaco Tardani e dall’amministrazione comunale ha dato finalmente una nuova dimensione a Orvieto anche nel contesto regionale. Ringraziamo – concludono – Civitas e l’assessore regionale Paola Agabiti per averci accolto. Siamo convinti che la strada intrapresa ci porterà ancora lontano nel bene della nostra città e dei nostri territori”. 




L’Orvietana ci crede ma il calendario propone lo scontro con la Pianese capolista

Calendario ancora difficile per l’Orvietana, dopo aver incontrato il Poggibonsi, terzo in classifica, ecco la trasferta in casa della Pianese, attualmente capolista in solitario del campionato con 3 punti di vantaggio sull’Arezzo, anch’esso già affrontato dai biancorossi in questo avvio di girone di ritorno. La Pianese, dopo aver vinto domenica scorsa a San Giovanni Valdarno, ha recuperato mercoledì la gara rinviata per neve contro il Follonica Gavorrano, pareggiando per 1-1.

Sull’Amiata ci sarà da soffrire, ma i biancorossi nell’ultimo mese e mezzo hanno dimostrato di potersela giocare con tutti. I primi allenamenti della settimana hanno visto lavorare a parte Alagia per un risentimento, lo staff spera che sia recuperabile per domenica. All’andata, con la Pianese sempre lanciatissima, arrivò una sconfitta ad Orvieto che fu quasi una beffa, il gol decisivo arrivò dopo una buona prestazione e dopo un paio di occasioni fallite.

Si gioca a Piancastagnaio (SI) domenica 5 febbraio alle 14.30. Arbitrerà l’incontro Edoardo Manedo Mazzoni di Prato (Marco Alfieri di Prato – Christian Giannetti di Firenze).

Ricordiamo che potete trovare tutti i risultati e i resoconti del settore giovanile e della scuola calcio alla pagina Facebook della nostra Academy:

https://it-it.facebook.com/orvietanacalcioacademy

PROGRAMMA WEEKEND 4-5 FEBBRAIO

Campionato nazionale Serie D, girone E: PIANESE – ORVIETANA, stadio comunale, Piancastagnaio (SI). Domenica 5 febbraio ore 14.30.

Campionato nazionale Under 19, girone F: ORVIETANA – PIANESE, antistadio O. Achilli, Orvieto. Sabato 4 febbraio ore 15.00.

Campionato regionale Under 17 Serie A1, girone unico: ORVIETANA – CAMPITELLO, antistadio O. Achilli, Orvieto. Domenica 5 febbraio ore 11.00

Campionato regionale Under 16, girone C: NESTOR – ORVIETANA, antistadio L. Ricci, Marsciano. Sabato 4 febbraio, ore 15.00.

Campionato regionale Under 15 Serie A2, girone B: VIRTUS FOLIGNO – ORVIETANA, Campo Monte Podgora, Foligno. Sabato 4 febbraio ore 15.15

Campionato regionale Under 14, girone C: ORVIETANA – VIS NUOVA ALBA, antistadio O. Achilli, Orvieto. Sabato 4 febbraio ore 17.45.




Castellana del cinquantenario, si parte con un corso per commissari di percorso

Dall’Associazione della Castellana arrivano i primi segnali di fumo ad annunciare l’inizio dei preparativi per l’edizione del cinquantenario. Appuntamento, quanto mai importante, per gli organizzatori, per la città di Orvieto, oltre che, per tutti coloro e non sono pochi, amanti del motorsport delle quattro ruote.
Mancano poco meno di nove mesi al grande evento, quasi duecentosettanta giorni, moltissimi per chi godrà dello spettacolo, appena sufficienti per mettere in piedi un avvenimento che ambisce a farsi ricordare. Lo sa benissimo il presidente, Luciano Carboni, quando afferma “ci stiamo guardando intorno per non deludere le tante aspettative, sono fiducioso che, qualcosa di buono, riusciremo a fare”. E, per come ci hanno abituati, le speranze, solitamente, diventano certezze.
Il primo passo, ad ogni modo, è già stato fatto. Da qualche tempo, è in essere il “Gruppo Ufficiali di Gara Orvieto”. Ne è Presidente, Luca Portarena, raccoglie tutti quei soggetti, abbastanza simili agli arbitri di calcio e di altre discipline, in assenza dei quali gare o partite non potrebbero prendere il via.
Orvieto, grazie, anche, all’Automobil Club di Terni ,nella veste di promotore istituzionale, vanta, da tempo, un buon numero di addetti validi qualitativamente, ma il ricambio e l’integrazione sono quanto mai opportuni.
Ecco, allora, quale primo atto della nuova struttura, che opera in stretto collegamento con l’Associazione, l’organizzazione di un corso per “Ufficiali di Gara” con qualifica da “Commissario di Percorso”. Esistono già le date e il luogo dello svolgimento: 24 e 28 Febbraio, 2 Marzo, presso la “Sala Corsica” in Via degli Aceri, 25 a Ciconìa.
La durata sarà di circa sei ore, due per ciascun incontro, in orario compreso fra le 19.30 e le 21.30. Importante, ricordare che, la partecipazione è gratuita, una volta formalizzata l’iscrizione. Per informazioni più dettagliate e iscrizione è disponibile la e-mail: ufficiosportivo@terni.aci.it o il rum. Tel. 3669245412.




Orvietano 30enne condannato a più di 4 anni per furto e spaccio a Roma arrestato dalla polizia

La Polizia di Stato ha eseguito l’arresto di un giovane residente ad Orvieto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma. Il trentenne si era reso responsabile di furto e spaccio di sostanze stupefacenti e per questi motivi era stato sottoposto a diversi procedimenti penali per episodi verificatisi anche nel quartiere romano di Tor Bella Monaca. Al termine dell’iter processuale, l’autorità giudiziaria ha emesso un provvedimento di unificazione pene concorrenti, in base al quale il trentenne dovrà scontare quattro anni e due mesi di carcere e pagare una multa di circa 7.000 euro.

A seguito di tale provvedimento il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto si è messo alla ricerca del giovane che risultava essere irreperibile; poiché non si trovava presso la propria abitazione, solamente dopo una serie di indagini e di approfondimenti investigativi durati diverso tempo la Polizia di Stato di Orvieto è riuscita ad individuare l’appartamento orvietano in cui si trovava, intestato però ad un’altra persona, e ad eseguire il provvedimento di cattura del condannato che non ha opposto resistenza.

A seguito di ciò il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto ha condotto il giovane presso il locale carcere di via Roma.




PrometeOrvieto, “tante segnalazioni su liste d’attesa nella sanità, ora le inviamo alle istituzioni sperando che così comprendano meglio i problemi”

Il 6 dicembre sorso, durante un partecipato incontro pubblico che abbiamo organizzato a Ciconia di Orvieto, ci siamo assunti l’onere di raccogliere segnalazioni di quanto non va nelle prestazioni sanitarie e di trasferirle alla Regione e al Comune di Orvieto.
Abbiamo anche aperto un indirizzo email dilloaprometeorvieto@mail.com
Il fine che perseguiamo è quello di “fare qualcosa”, di aiutare gli amministratori regionali a comprendere i problemi attraverso la loro puntuale casistica e chi subisce disagi di non sentirsi soli, che si può agire e che faremo tutto quanto ci è possibile.
Di seguito pubblicheremo brani di alcune comunicazioni emblematiche. Da quanto abbiamo rilevato risultano almeno due fatti chiarissimi.
Uno: in tutta la Regione le prenotazioni hanno tempistiche folli, di mesi o anni, che si riducono a due o tre giorni nel caso si scelga l’intramoenia.
Due: le prenotazioni non seguono una logica geografica o di età, per cui la prenotazione può essere a Orvieto per un paziente di Norcia o il contrario.
Tutti i ragionamenti relativi ai problemi creati dal Covid e alla mancanza di risorse, comuni a tutt’Italia, non servono a risolvere i problemi, ma soltanto a segnalarli. Ancor più se la presidente Tesei dichiara ufficialmente, in risposta al consigliere Tommaso Bori, che “abbiamo 2,35 medici ogni mille abitanti e 5,66 infermieri ogni mille abitanti: dati massimi a livello nazionale. Visto che però sembrano pochi, si rende necessaria una loro nuova redistribuzione per coprire le esigenze. Il costo degli amministrativi è del 20% della spesa totale: si tratta di un sovrannumero che toglie risorse per il resto del personale.
Insomma, ci sembra proprio che ci sia da lavorare senza dilungarsi sui danni lasciati da “quelli di prima”, sul Governo (di destra) che non investe, sugli strascichi del Covid “cancellato per decreto” dal Governo (di destra). Bisogna sapere come operare, avere l’autorevolezza necessaria e soprattutto volerlo.
Certo è che così non va, non va bene e non è giusto. La constatazione che tutto si risolve facilmente e velocemente soltanto pagando segnala una realtà inaccettabile.
Scrive CR che “ho iscritto mio figlio alla lista in oggetto (dentista) a Novembre 2016 al compimento dei 6 anni (ossia appena consentito dalla USL di competenza) ma ad oggi, a distanza di 4 anni, non siamo stati ancora chiamati.”.
D.C. ci segnala che “dall’11 marzo che sono in attesa di un esame senologico strumentale e ancora non mi hanno chiamato. Ho fatto diverse telefonate, chiaramente, non sa niente nessuno. Per assurdo mi hanno chiamato per lo screening mammografico ma sono stata esclusa perché io la prevenzione non la devo fare perché il tumore già l’ho avuto.”.
E poi un altro caso emblematico di incomprensibile confusione: “Racconto la storia di mio marito: 75 anni senza problematiche particolari, a giugno inizia ad accusare giramenti di testa che si fanno sempre più frequenti. Il medico prescrive visita otorino ed ecodoppler dei vasi del collo richiedendo lui stesso la prenotazione con urgenza entro i 30 GG. Questo accade a fine giugno. Arriva il messaggio visita otorino a Terni a fine luglio. Ecocolor doppler inserito in lista d’attesa. Siamo andati al CUP per capire se fosse possibile fare la visita otorino ad Orvieto, ci è stato detto di sì, abbiamo annullato la precedente prenotazione ed il giorno successivo fatta la visita dal dottor Carboni, esattamente 20 giorni prima della visita prenotata per Terni. Prima domanda: perché accadono queste cose? Il meglio è arrivato dopo. Per l’altro esame non arrivava mai la comunicazione della data, telefonate su telefonate al CUP, ore interminabili di attesa senza giungere a soluzione. Poi mi sono arrabbiata ed ho preso a male parole il povero operatore, dopo 10 minuti arriva il messaggio, appuntamento fissato per il 16 di ottobre a Terni in una struttura convenzionata. Fatti due conti abbiamo deciso di andare al Cidat a pagamento. Per fortuna nulla di grave. Purtroppo questa è la situazione, dall’alto vogliono la sanità privata e ci stanno riuscendo perché creano il problema che si risolve solo rivolgendosi al privato. Che schifo.
Il tono deluso e arrabbiato di F.M. è comprensibile, anche di fronte a un evidente incomunicabilità nel CUP.
Ancora: “ mio padre si frattura un dito, va al pronto soccorso di Orvieto, dopo una lunga attesa gli comunicano che è banale frattura che prevede un intervento.
Gli viene comunicato che questo intervento non lo fanno più ad Orvieto e che deve andare a Terni, quindi passare dal loro pronto soccorso, meglio se di pomeriggio. Nessun invio quindi è stato fatto da Orvieto, mio padre è andato al pronto soccorso di Terni e ha fatto nuovamente la trafila.
Qui gli hanno confermato che era da operare e lo hanno chiamato per la settimana successiva. Poi è dovuto andare per il controllo, una visita in cui gli hanno tolto la fasciatura, guardato i punti e messo il disinfettante. Dovrà tornare per togliere i punti. 4 viaggi a Terni, in cui non potendo guidare, ha chiesto a noi familiari di accompagnarlo. Quindi abbiamo preso permessi/ferie etc e in parte si è organizzato da solo andando con il treno, quindi attendendo due ore prima e due ore dopo la visita perché il treno non c’era.
Posso capire essere inviati a Terni per interventi importanti che richiedono specializzazione e reparti dedicati, ma per interventi come questo è possibile che si debba chiedere alla cittadinanza di andare a Terni quando potrebbe essere risolto sul territorio?  Almeno evitare l’accesso al pronto soccorso di Terni e la visita di controllo
”.
Ci racconta S.M. che “sembra che in tutta l’Umbria, quindi Usl Umbria 2 e 1, non ci sia più un dermatologo disponibile in regime SSN. Da 2 mesi esatti, prescrizione alla mano, provo a prenotare una visita dermatologica tramite cup.regione.umbria.it e non trovo disponibilità pur estendendo la ricerca a tutta la regione. Non appaiono nemmeno appuntamenti a 6/12 mesi, nulla.

È credibile che tutti i dermatologi delle Usl umbre siano già impegnati per tutto il 2023 e oltre?Mi rivolgo a voi sperando che la voce di noi cittadini e contribuenti possa essere ascoltata da chi si occupa della gestione del servizio sanitario.”.

M.Z. segnala che “Ma non è che dall’altra parte dell’Umbria le cose vadano meglio.”

R.B. ci racconta che “sono due mesi che cerco di prenotare una visita oculistica per mia madre, 83 anni, che ha avuto in passato delle piccole ischemie in un occhio. Non la cerco dietro la porta, ma nemmeno così lontano da dover traversare mezza regione o più. Ad oggi, le uniche opportunità, che non ho accettato, erano Orvieto, oppure Branca. Partendo da Cascia, con una persona anziana e malata. Ditemi voi se va tutto bene.”
Questi sono soltanto alcuni casi, tutti uguali, tutti determinati dalla sciagurata scelta di organizzazione della prenotazione, senza filtro di età e di residenza, con un evidente utilizzazione dei medici irrazionale e comunque non funzionale, soprattutto alla luce della disponibilità di medici superiore alla media nazionale.

Spediremo al Presidente della Regione, all’Assessore alla Sanità, al Direttore generale della USL UMBRIA2 e anche per conoscenza al Sindaco di Orvieto, al Responsabile del distretto e al Direttore sanitario del territorio tutte le segnalazioni pervenute con la speranza che vogliano attivarsi per fare di più per i cittadini che sono a disagio; chiederemo inoltre un appuntamento all’assessore per poter meglio comprendere e, eventualmente, essere utili.

Aiutiamoci ad aiutarci. dilloaprometeorvieto@gmail.com

Firma la petizione: https://chng.it/tFKg7Hp6RC




Cosp è un’azienda d’eccellenza per la differenziata. Porano è “borgo riciclone”

L’azienda Cosp Tecno Service di Terni è riconosciuta come eccellenza nazionale nel settore dell’igiene ambientale. Cosp svolge il servizio di raccolta differenziata in 24 comuni della provincia di Terni e da marzo 2020 a Matera. Nei giorni scorsi la città dei Sassi ha ottenuto da Legambiente la menzione speciale come “Capoluogo di provincia del Sud con più alto tasso di raccolta differenziata”. Il riconoscimento è frutto dei numeri: una media di incremento del 30% nell’ultimo anno sulle altre città meridionali nella raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e un più 5% rispetto al 2021. La raccolta oggi si attesta al 75% e inserisce Matera tra i comuni più “ricicloni” nella classifica di Legambiente.

I numeri della raccolta differenziata in Basilicata costituiscono il prosieguo dell’esperienza maturata da Cosp anche in Umbria: la percentuale media dei 24 comuni della provincia di Terni nel 2022 si è attestata stabilmente al di sopra del 72%, con alcuni esempi degni di nota: Amelia 74,8% (un incremento di 2 punti nell’ultimo anno e di oltre 5 in un biennio) e i “borghi ricicloni” di Attigliano (81,16%) e Porano (81,38%). 

Il sindaco di Matera Domenico Bennardi ha espresso «viva soddisfazione per il riconoscimento di Legambiente, che premia l’impegno profuso dal settore ambiente del Comune, dall’assessore Giuseppe Digillo e dalla Cosp, azienda affidataria del servizio di raccolta “porta a porta”, e riconosce il grande sacrificio di tutti i cittadini materani che differenziano in modo preciso e puntuale, affinché possano essere modello ed esempio per i pochi che ancora non fanno un’ottima differenziata».

Dietro i numeri ci sono le idee. Cosp crede fortemente nel valore della cultura del rispetto dell’ambiente e del riciclo, per questo il 15 febbraio organizzerà a Matera un’iniziativa che coinvolgerà tutte le scuole della città e circa 4mila e 500 studenti: “Il carnevale del riciclo”. I più piccoli parteciperanno con costumi di carnevale prodotti esclusivamente con materiali riciclati e i ragazzi più grandi racconteranno il ciclo dei rifiuti attraverso un fumetto scritto e disegnato da loro.

Fonte: Cosp




PD, la Regione dice l’emodinamica non si deve fare, ma il sindaco che ne pensa?

Il reparto di emodinamica a Orvieto non si farà. Non sono bastate la mozione di maggio 2020 votata all’unanimità dal Consiglio Regionale né le oggettive necessità di un territorio di confine lontano dai grandi centri di erogazione di servizi sanitari e proprio per questo inserito tra le aree interne della regione.  L’assessore regionale Morroni ha detto che un laboratorio di emodinamica a Orvieto “non è sostenibile per l’appropriatezza degli interventi e per l’impegno economico che sarebbe richiesto”. Per le persone colpite da infarto e da ictus ci sarà, confidando nella clemenza e sulla potenza della divina provvidenza, l’elisoccorso. Peccato che la convenzione con la regione Marche sia scaduta da oltre un anno.
Lo schema di questa giunta regionale è chiaro: da una parte si mostrano i vetrini colorati della chirurgia robotica mentre dall’altra si condanna l’Ospedale di Orvieto all’irrilevanza. A cosa è servita la passerella del 29 novembre 2022 quando tutti i vertici regionali e locali proclamavano una serie di interventi ed investimenti sulla sanità del territorio?
Si velocizzano le liste d’attesa cancellando quelli che da mesi o anni erano in attesa di visite perché si è deciso – oggi – che sulla richiesta doveva essere indicato l’esigenza diagnostica. E quando le prenotazioni rimangono, si indicano sedi improbabili e lontane, cosicché il malato si trova sballottato tra le diverse sedi sanitarie, come se girare le impervie strade dell’Umbria fosse un piacevole e amabile privilegio che tutti i cittadini possono permettersi (non si pensa a chi non è minuto di un mezzo, agli anziani soli)
Questo governo regionale di destra è un campione del gioco dell’oca sulla pelle della salute dei cittadini. Ci saremmo aspettati una presa di posizione da parte del sindaco di Orvieto, impegnato così intensamente a difesa del diritto alla salute e all’accesso alle cure dei nostri concittadini, ma così non é stato.  Tanto ci pensano da Perugia. Sul laboratorio di emodinamica la prima cittadina non ha pronunciato una parola che fosse una, così come sulle altre e numerose questioni sanitarie. Sulla REMS ha tentato un cauto sostegno ma poi è tornata sui suoi passi sospinta dalla pubblica esecrazione. 
L’importante oggi, in via Garibaldi, sembra essere una debole e fantasiosa idea di città in cui avremo tra qualche anno l’Ospedale vero, infiacchito e minimale, e un Ospedale di Comunità, quello nella scomoda e costosissima soluzione di piazza Duomo, destinato, prima o poi, a diventare struttura privata per la felicità di quanti pensano che la salute non sia più un diritto costituzionale.

Partito Democratico di Orvieto




Al Museo della Ceramica di Tarquinia via ai nuovi corsi di merletto della scuola “Intrecci d’incanto”

Nel Museo della Ceramica di Tarquinia torna a echeggiare il suono dei fuselli del “tombolo” della scuola “Intrecci d’incanto”. La Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas) ha aperto nuovamente le porte della propria sede, in via delle Torri, per i corsi di ricamo curati dalla signora Loriana Luccioli, con l’obiettivo di preservare e valorizzare un’antica arte di lavorazione del merletto apprezzata per qualità e raffinatezza.

“La Stas ha tra i suoi obiettivi la conservazione delle tradizioni culturali tarquiniesi – afferma la presidente Alessandra Sileoni – La scuola di tombolo realizzato dalla nostra Loriana è un patrimonio dell’intera comunità. Per questo abbiamo, anche quest’anno, messo a disposizione le sale del museo per tenere le lezioni”. Aperti a persone di tutte le età, compresi i bambini dai 6 anni in su, e di vari livelli, i corsi si svolgono il mercoledì e il sabato dalle 15.30 alle 17,30. Per tutte le informazioni è possibile contattare la segreteria della Stas allo 0766 858194 o all’email tarquiniense@gmail.com. “In questi anni abbiamo avuto tanti allievi, donne e anche qualche uomo – afferma Loriana Luccioli -. Il merletto a tombolo è un pizzo fatto a mano che viene fatto in varie regioni d’Italia. Il pizzo è realizzato con filo di cotone, lino, seta, lana o fibre sintetiche, mentre il tombolo è un cuscino di forma cilindrica. Una volta realizzata la lavorazione e preparato il disegno, il pizzo viene staccato dai punti di supporto per essere fissato a una stoffa come ornamento o viene utilizzato così com’è. 

Ringrazio la presidente Alessandra Sileoni che, fin dall’inizio, di questa esperienza non mi ha mai fatto mancare il suo supporto”. La scuola “Intrecci d’incanto” sarà protagonista a “Filum Roma”, la fiera del merletto e raduno delle merlettaie che si svolgerà dal 17 al 19 marzo nella Capitale.




Intervista a Fabio Paparelli, consigliere regionale PD sulla vicenda del “no” all’emodinamica a Orvieto

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Torna ZOOM con una puntata dedicata alla questione dell’emodinamica a Orvieto. Fabio Paparelli, consigliere regionale del PD, ha spiegato cosa è successo e perché l’assessore Luca Coletto ha praticamente deciso di porre una pietra tombale sull’emodinamica e la chirurgia interventistica.

La palla passa ora alla conferenza dei sindaci e a Roberta Tardani che rappresenta Orvieto per tentare di forzare il diktat di Coletto e portare un servizio fondamentale per un territorio cosiddetto marginale e inserito nell’Area Interna. Paparelli ha sottolineato anche il silenzio di Fratelli d’Italia durante il consiglio regionale come se, in realtà, anche all’interno della maggioranza non ci sia la condivisione massima sulla decisione presa.




Le telecamere della tv francese TF1 a Orvieto per raccontare i legami tra il Pozzo di San Patrizio e il Castello di Chambord

A Orvieto sono arrivate le telecamere di TF1 per raccontare la città e il suo territorio. In questi giorni la troupe del telegiornale del primo canale francese ha realizzato le riprese per un servizio che andrà in onda nelle prossime settimane all’interno della rubrica “Évasion” dedicata ai viaggi. Oltre ai monumenti più importanti e agli scorci più caratteristici del centro storico, l’attenzione della televisione francese si è concentrata in particolare sul Pozzo di San Patrizio non solo per l’incredibile e affascinante opera architettonica ma anche per il suggestivo legame con il Castello di Chambord, nella valle della Loira.
Nella parte centrale del mastio del castello, infatti, è presente una scala a doppia elica del tutto simile a quella del Pozzo di San Patrizio di Orvieto. Costruite entrambe in un periodo molto vicino, l’una nel 1519 e l’altra nel 1527, entrambe hanno forme architettoniche paragonabili. La scala di Chambord nasce presumibilmente da un progetto di Leonardo Da Vinci che tanto studiò questa tipologia di struttura, l’altra progettata da Antonio da Sangallo il Giovane dalla quale potrebbe aver preso spunto. L’ipotesi è che a fare da tramite fra i due progetti sia stata la presenza dei due capomastri, Domenico da Cortona per il Castello di Chambord e Giovan Battista da Cortona per il Pozzo.
Le telecamere di TF1 si sono poi spostate nel piccolo borgo di Titignano dove, dall’alto di un panorama spettacolare sulla vallata del Tevere e il lago di Corbara, è stata realizzata e assaggiata la gallina ‘mbriaca, ricetta tipica del territorio, e successivamente sono arrivate fino a Montegabbione e alla Scarzuola, la visionaria “Città ideale” costruita dall’architetto Tomaso Buzzi.