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Giusto il “Ricordo” di chi ha sofferto, è morto, è fuggito solo perché italiano

Il 14 febbraio doveva essere il giorno del convegno “negazionista” all’istituto Majorana e Maitani. Già il titolo fa comprendere l’intenzione degli organizzatori, “Le vicende del confine orientale d’Italia durante la seconda guerra mondiale e il contributo dei partigiani slavi alla liberazione”. Ogni anno, in coincidenza della “Giornata del Ricordo” viene organizzato un appuntamento contro dove si parte dal presupposto che le foibe non “esistono” e le violenze nei confronti degli italiani sono giustificate da quelle perpetrate precedentemente dal regime fascista nei confronti degli slavi. In ultimo gli italiani sono definiti “occupanti”, tutti, anche quelli che si trovavano lì da generazioni. Siamo andati alla scuola e, chiaramente, nessuna spazio è stato concesso e il convegno si è tenuto in un’altra sede, in forma privata, cioè riservata ai docenti.

Rimane l’amaro in bocca per il titolo che sembra dimenticare la violenza dei partigiani “titini”, sembra dimenticare le tante famiglie costrette in poche ore a lasciare le loro case, il loro lavoro, le loro attività per andare incontro all’ignoto e con il terrore di essere improvvisamente bloccati solo perché italiani. Nessuno dimentica gli errori e gli orrori, le violenze squadriste, le violenze di leggi razziali e da pulizia etnica promulgate dal regime fascista. Ma tanti italiani, troppi, sono stati uccisi, forse è meglio dire trucidati, imprigionati, costretti a lasciare la loro storia familiare in pochissime ore. La colpa? Il cognome, la lingua e basta. E in Italia, si sono sentiti ancora una volta stranieri, profughi e non a casa.

Per i tanti italiani che hanno sofferto, che sono stati trucidati nelle foibe; per loro è stata istituita la “Giornata del Ricordo” che non dimentica “le complesse vicende del confine orientale” ma troppi innocenti hanno pagato spesso con la vita errori di altri. E’ giusto, quindi, che vengano ricordati, che vengano onorati come meritano e finalmente accolti come non fu allora.




Dal 20 al 26 agosto a Todi e Orvieto la scuola internazionale di gestione del territorio

Todi e Orvieto ospiteranno dal 20 al 26 agosto la International Summer School sul tema “Foreste, territorio, acqua e paesaggio”. Il programma del corso di perfezionamento, che coinvolgerà  Università pubbliche di Algeria, Tunisia, Siria, Moldavia, Romania, Argentina, Paraguay, Brasile, Usa (Arizona) e Italia, è stato messo a punto dalla Scuola di Alta Specializzazione e Centro Studi per la Manutenzione e Conservazione dei Centri Storici in Territori Instabili istituita dalla Regione Umbria e dai Comuni di Orvieto e Todi nel 1999. “L’iniziativa – informa l’assessore ai lavori pubblici Moreno Primieri, che sta coordinando gli aspetti logistici e organizzativi – prevede la partecipazione al programma elaborato in collaborazione con il professor Mourad Maroc del Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università di Blida (Algeria), di 56 partecipanti, tra studenti e docenti”.
Nei giorni scorsi, presso il Comune di Todi, si è tenuta una riunione organizzativa alla presenza del Sindaco Antonino Ruggiano, del presidente di Alta Scuola Ing. Giovanni Selli, del geologo ambientale Endro Martini e del professor Mourad Maroc. Al momento hanno aderito al progetto, sottoscrivendo una lettera di intenti, l’Università di Blida 1 in Algeria, l’Università Politecnica di Chisinau in Moldavia, l’IRET CNR di Porano, il CIRIAF CRB dell’Università di Perugia, il Consiglio Nazionale dei Geologi, la Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA APS), il Parco Archeologico Orvietano, i Comuni di Orvieto e Todi. Sono in corso contatti che porteranno a breve alla configurazione definitiva del partenariato, dopo di che si procederà alla formalizzazione di un accordo di collaborazione internazionale costituendo una aggregazione temporanea di scopo con Alta Scuola capofila.”Sarà un importante scambio di conoscenze – sottolinea l’assessore Moreno Primieri – nella gestione del suolo, del territorio e del paesaggio, con studi dei rischi naturali e analisi della prevenzione e pianificazione urbanistica. Il fine è anche di fare riferimento alla cultura antica, alla storia e alle buone pratiche originali di gestione del territorio, dell’acqua e delle foreste e del paesaggio che i territori di Orvieto e Todi possono offrire”.
Il Comune di Todi si potrà avvalere della struttura del convitto e della sala conferenze dell’Istituto Agrario, meta di un sopralluogo e di un incontro tra la delegazione e la dirigenza della scuola.




Alle elezioni regionali Acquapendente sceglie il centro-destra, primo partito FdI, calano Lega e Pd

Il baluardo viterbese del centrosinistra si inchina a Francesco Rocca. Il neopresidente regionale espressione di centrodestra si impone con 1.294 voti (57.43%). Alle sue spalle Alessio D’Amato del centrosinistra con 793 voti (35.20%), Donatella Bianchi con 126 (5.59%), la comunista Sonia Pecorilli con 35 voti (1.55%) e Rosa Rinaldi con 5 (0.22%).

Artefice del successo nell’alto viterbese Fratelli d’Italia: 773 voti (+653 rispetto al 2018)  e 36.45 % (+27.92%). Paterna 332 preferenze, Sabatini 89, Fortuna 12, Menegalli 4. In crescita anche Forza Italia: 348 (+ 96 rispetto al 2018) e percentuale di 16.41 (+7.88 %). Per l’aquesiana Federica Friggi 336 voti, Parroccini 25, Marini 18, Salviani 2. 49 voti  ed una percentuale del 2.31 % per la Lista Civica Rocca  (Bacciardi 29, Lo Verde 3, Aniello 1). Crollo verticale della Lega. 23 voti (-468 rispetto al 2018) ed 1.08 % (-15.54%). Bartolini 2 preferenze, Pellegrini 1. Leggero aumento UDC rispetto al 2018: 20 voti (+6) e percentuale dello 0.94 % (+0.47%). Scatolini 2, Stella 2. Per la lista Sgarbi 14 voti (0.66 %) Gentili 5, Sgarbi 2, Marocchi 1. Flessione PD rispetto al 2018. 669 voti (-329) e 31.54 % (-2.24%). L’aquesiana Simona Rossini (nella fotografia) con 396 voti risulta essere la più votata in assoluto. Panunzi 232, Troncarelli 23, Brunelli 5. Demos 1 voto (0.05 %),. Calenda 47 (2.22%). Trani 2, Barelli 2, Goglia 2. Lista D’Amato 11 (0.52 %). Cinalli 2, Baratelli 1, Marino 1 In calo +Europa rispetto al 2018 7 voti ((-17) e 0.33% (-0.48 %) Crollo di consensi per i 5 stelle. 94 voti (-702 rispetto al 2018) e percentuale del 4.43 % (-19.37%). Bianchi 4, Sassara 1, Erbetti 1, Serafinelli 1. Lista Verdi 22 (1.04 %). Nella lista Ranaldi Di Marino 1 preferenza.

Rispetto al 2018 una moltitudine di gente non si è recata alle urne. “Non ci riconosciamo in nessun candidato”, ci dicono alcuni. “Non crediamo più alla politica dicono altri”. Su 4.342 aventi diritti di voto hanno votato solo 2.334. In pillole il 53.75%. 106 aventi diritto in meno rispetto al 2018. In quell’anno votarono in 3.498 (+1.164) per una percentuale del 77.94 % (+24.19%). Quest’anno 21 schede bianche (-45 rispetto al 2018). Nulle 60 (-94 rispetto al 2018).




“Come back home” dal 25 febbraio tornano gli spettacoli al Teatro Santa Cristina di Porano

Dopo i due anni dell’emergenza covid, in cui gli spettacoli sono stati spostati all’ aperto in estate, si ritorna in questi giorni a fare prosa e musica sulle tavole dello storico teatrino poranese.   Come sempre, il Teatro Santa Cristina desidera offrire un palcoscenico a quegli artisti del territorio che hanno qualcosa di interessante da proporre e promuovere.   Si inizia il 25 e 26 febbraio con due giorni consecutivi di forti emozioni.

Sabato 25, il duo Caponeri – Lombardozzi (Jukebox all’ esofago) presenteranno un intenso e appassionato omaggio al “principe” dei cantautori italiani: “PEZZI DI VETRO”, pagine chiare e pagine scure di Francesco De Gregori.

Domenica 26, in pomeridiana, sarà invece la volta della compagnia teatrale romana Sofia Amendolea, che si produrrà nella piece “Illusion”, regia di Fabio Omodei, una favola surreale che parla d’amore, che racconta il senso di colpa, che racconta la morte e lo fa attraverso ombre, corpi e coreografie. Protagonista l’orvietana Sophia Angelozzi che si sta affermando in Italia come talentuosissima attrice.

Un altro talento orvietano, questa volta della musica, che da tempo fa parlare di se anche fuori, è senz’altro Lisa Primavera, cantante Jazz dalla voce e dallo stile raffinato che insieme a una band di straordinari musicisti presenta, sabato 11 marzo, il concerto “Alberi”, una interessante rilettura in chiave jazz del cantautorato italiano più alto. Lo spettacolo sarà arricchito inoltre da una suggestiva performance dell’artista poranese Cristina Sacchetti.

Domenica 19 marzo l’Associazione “Oltre le nuvole per Roberta” ci propone un recital emotivamente molto intenso, diretto da Andrea Olimpieri, al centro del quale ci sarà il ricordo della concittadina (e sempre presente nel cuore dei poranesi) Roberta Trucca, insieme ad altre “memorie di donne”.

Sabato 25 marzo il coro Vox Et Jubilum del Duomo di Orvieto, i Cherries on a Swing set e gli Ultimo Secondo live band, saranno di nuovo i protagonisti de “La Buona Novella” di Fabrizio De André, questo appassionato omaggio diretto da Stefano Benini, che ha già registrato il sold out lo scorso anno al Teatro Mancinelli e in piazza Duomo. Al Santa Cristina verrà eseguito in una ancora più intima versione acustica.

La rassegna si concluderà sabato 15 aprile con la compagnia teatrale poranese La Batreccola che festeggerà il trentennale dalla sua fondazione riprendendo il meglio degli sketch di questi tre decenni con risata assicurata come da copione. Il tutto rigorosamente firmato da Felicita Farina.

La rassegna è organizzata dal Comune di Porano in partenariato con la Pro Loco di Porano e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.

La direzione artistica della rassegna è curata dal Maestro Stefano Benini. Info e prenotazioni 3515955389 dal Lunedì al Venerdì ore 10.00-18.00.