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Incidente sulla A1 direzione sud nei pressi della stazione di servizio Tevere, 3 vetture coinvolte e 5 feriti

I Vigili del Fuoco di Orvieto stanno intervenendo sulla A1 direzione sud nei pressi della stazione di servizio Tevere. 3 le autovetture coinvolte nel sinistro con 5 feriti di cui 2 estricati dai VVF. Sul posto polstrada e 4 ambulanze del 118. A1 al momento in direzione sud chiusa al traffico.




La Regione blocca gli aumenti degli abbonamenti ferroviari e autorizza “solo” il +6,2% per il 2023

“La Regione Umbria ha deliberato che, anche per l’anno in corso, non venga applicato l’aumento tariffario del 6,6 per cento previsto per il 2022 sugli abbonamenti per i servizi ferroviari effettuati da Trenitalia. Un ulteriore rinvio, dopo che tale aumento era stato azzerato lo scorso anno, a dimostrazione della massima attenzione e del sostegno che questa Giunta regionale profonde nei confronti dei pendolari e delle famiglie, gravati prima dalle difficoltà generate dalla pandemia da Covid 19 e ora dal caro prezzi e dal caro bollette energetiche”. È quanto dichiara l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche.  “Abbiamo deciso di non ripristinare integralmente gli aumenti tariffari programmati nel Contratto di Servizio 2018-2032 sottoscritto dalla precedente Giunta regionale con Trenitalia – spiega Melasecche – limitando ai soli biglietti di corsa semplice l’applicazione dell’incremento del 13,20% risultante dagli incrementi previsti con decorrenza 1 gennaio 2022, pari al +6,6%, e con decorrenza 1 gennaio 2023, + 6,2 per cento”.

“Tenuto conto della fase congiunturale attuale, che vede ulteriori quanto pesanti problematicità economiche per le famiglie – prosegue l’assessore -, anche nel recepire le istanze del Coordinamento dei Comitati dei pendolari umbri che aveva chiesto di attuare in maniera più graduale il ripristino totale degli aumenti, abbiamo stabilito che per gli abbonamenti venga applicata solo la percentuale di incremento più modesta, del 6,20 per cento, prevista per quest’anno dal Contratto di servizio vigente”.

“In questo modo – conclude l’assessore Melasecche – nonostante l’aumento dell’inflazione sia molto più elevato, siamo di nuovo venuti incontro alle esigenze dei pendolari umbri che quotidianamente si spostano con i servizi ferroviari, per motivi di lavoro o studio, sia all’interno sia fuori regione, calmierando l’incremento in un momento storico in cui permangono notevoli problemi per le famiglie”.




A Todi, la due giorni dedicata all’olio extravergine d’oliva DOP Umbria e alla nuova annata

Una giornata dedicata alla conoscenza e agli assaggi degli oli Dop Umbria, seguita da un educational per conoscere la biodiversità, le cultivar ed il territorio di provenienza dell’olio. Si è tenuta ieri, lunedì 6 febbraio, a Todi, la prima giornata dell’Anteprima dell’Olio extravergine di oliva Dop dell’Umbria, la presentazione della nuova annata Dop Umbria, rivolta a giornalisti, chef, ristoratori ed operatori di settore, interamente dedicata all’assaggio ed alla conoscenza dell’Olio Dop, e che prosegue oggi, martedì 7 febbraio, con un educational tour alla scoperta dell’Umbria rurale, dei frantoi, del paesaggio e delle emergenze culturali umbre.

L’Anteprima Dop, un evento dell’Associazione Strada dell’olio e.v.o. Dop Umbria, realizzato in collaborazione con tutti gli attori del comparto olivicolo umbro, a partire dalla Regione Umbria, il Sistema Camerale dell’Umbria, Promocamera Umbria, Sviluppumbria, il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3A-PTA, il Comune di Todi, l’Istituto Agrario Ciuffelli – Einaudi di Todi, la Strada dei Vini del Cantico, le associazioni di categoria umbre, ha visto la partecipazione di giornalisti delle principali testate nazionali dei settori dell’enogastronomia e del turismo, operatori esteri selezionati dalla Camera di Commercio dell’Umbria, chef umbri del circuito degli Evoo Ambassador, esperti d’enogastronomia ed operatori di settore. La giornata del 6 febbraio, alla quale è intervenuto il vicepresidente della Regione Umbria e assessore all’Agricoltura Roberto Morroni, si è svolta interamente a Todi. La Sala Affrescata del Museo Pinacoteca del Comune è stata lo scenario del “Panel test”, una grande sessione di assaggio di Olio e.v.o. Dop Umbria guidata da Angela Canale, capo panel del Premio Regionale “Oro Verde dell’Umbria” e a cui hanno partecipato oltre 50 persone.

I partecipanti sono stati poi ospitati nella sede dell’Istituto Agrario “Ciuffelli – Einaudi” di Todi, il più antico Istituto Agrario d’Italia fondato nel 1863, dove si è tenuto il Banco di Assaggio con i produttori di Olio Dop Umbria, un momento di assaggio e confronto diretto con i produttori locali (Dop Colli Amerini Azienda Agricola Oliveto di Amelia e Frantoio Suatoni di Amelia (Tr); Dop Colli Assisi – Spoleto Frantoio Di Spello Uccd Soc. Coop di Spello (Pg), Frantoio Gaudenzi di Trevi (Pg), Gnavolini Raccolta Sapore di Bastia Umbra (Pg), Marfuga Azienda Agraria di Campello sul Clitunno (Pg), Olio Melchiorri di Spoleto (Pg); Dop Colli Martani Azienda Agricola Bacci Noemio di Gualdo Cattaneo (Pg), Decimi di Bettona (Pg), Frantoio La Casella di Todi (Pg), La Montagnola Snc di Torgiano (Pg); Dop Colli Orvietani Azienda Agricola Pelagrilli di Monteleone di Orvieto (Tr), Oleificio Cecci di Castel Viscardo (Tr); Dop Colli del Trasimeno Azienda Agricola Gori Maria Paola di Panicale (Pg), Centumbrie di Magione (Pg)). È seguito l’incontro di approfondimento a cura di Luigi Caricato, direttore della rivista OlioOfficina, la visita guidata dell’Istituto Agrario e della città di Todi e nel pomeriggio, alla Sala del Consiglio del Comune di Todi, la conferenza stampa di presentazione della nuova annata dell’olio extra vergine di oliva Dop Umbria. “L’olio – ha detto il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Roberto Morroni – caratterizza l’identità culturale e paesaggistica del nostro territorio. Come amministrazione regionale abbiamo investito per avere frantoi all’avanguardia, per sviluppare un’unione di intenti tra i produttori e sviluppare la filiera corta. Quello che in pochissimi imprenditori illuminati, inizialmente, hanno avuto l’ardire di fare, cioè di trattare l’olio come un elemento culturale di traino per il territorio e per il turismo – ha aggiunto -, come amministrazione regionale abbiamo cercato di farlo fare anche al resto delle aziende olearie dell’Umbria, anche grazie allo studio di un disciplinare sull’oleoturismo, perché oltre alla produzione, questa è la nuova frontiera su cui puntare, rendendo i frantoi al pari delle cantine, dei luoghi di accoglienza. Queste ed altre sono le ragioni per cui oggi l’Umbria è da considerarsi un vero e proprio “laboratorio” ed incubatore per la promozione dell’olio e dell’oleoturismo”.

“Un evento come l’Anteprima Dop non celebra solo la qualità di un prodotto certificato, ma anche la qualità di un territorio, perché dal bello nasce il buono – così ha esordito Paolo Morbidoni, presidente della Strada dell’Olio dell’olio e.v.o. Dop Umbria – La rivoluzione culturale nel settore dell’olio – ha proseguito – si compirà appieno soltanto quando questo prodotto uscirà definitivamente dall’ambito degli addetti ai lavori e diventerà un prodotto culturale legato all’atto edonistico del mangiare. Quando diventerà esperienza da vendere sul mercato turistico e patrimonio di conoscenza, di chi cerca una qualità nel cibo che sia anche sostenibile e salutistica. Anteprima Dop nasce proprio per spingere fino in fondo questa nuova stagione dell’olio”.

Ad intervenire alla conferenza, moderata dal giornalista Luigi Caricato, sono stati inoltre: Antonino Ruggiano, Sindaco di Todi; Michela Sciurpa; Amministratore Unico di Sviluppumbria; Marcello Serafini, Amministratore Unico 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria; Federico Sisti, Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria; Angela Canale e Giulio Scatolini, Capi Panel “Premio Oro Verde dell’Umbria” che hanno dato voce alla preoccupazione che ha caratterizzato il periodo precedente alla raccolta di ottobre/novembre 2022, momento in cui, a seguito della siccità che si è protratta per mesi e del grande caldo estivo, si temeva per il momento della raccolta e frangitura delle olive, ma la sapienza e le capacità ormai consolidate dei produttori, unite alle innovazioni che caratterizzano gli odierni macchinari dei frantoi, hanno fatto sì che per questo anno in Umbria si siano comunque prodotti circa 40.000 quintali di olio extravergine di oliva, a fronte dei 50.000 mediamente prodotti negli anni precedenti. A raccontare le caratteristiche della campagna olearia, Federico Mariotti, key manager Certificazione 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, società che dal 1998 è autorizzata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al controllo e certificazione dell’Olio e.v.o. DOP Umbria, che ha raccontato le caratteristiche dell’annata olearia 2022 e della certificazione Dop Umbria, dicendo che l’olio extravergine d’oliva DOP Umbria è stato il primo registrato, in ambito comunitario, a comprendere l’intero territorio regionale. Le indicazioni sulle modalità produttive sono contenute nel disciplinare e il loro rispetto è controllato, fino all’atto dell’immissione al consumo, dall’Organismo di Certificazione 3A-PTA. Questo meccanismo di controllo, a volte non è percepito appieno nella sua reale importanza dal consumatore: il controllo e la certificazione della produzione e del prodotto, la vigilanza e i controlli dell’ICQRF del Masaf, fanno sì che il sistema dei “controlli” italiano sia tra quelli più efficaci al mondo. Il consumatore che compra un prodotto DOP acquista un prodotto controllato e certificato, un prodotto in possesso delle peculiarità conferite dal territorio di produzione e che contraddistinguono le eccellenze italiane come l’olio della nostra regione. Un prodotto che ha una propria identità e che per caratteristiche procedurali di ottenimento ed intrinseche, si differenzia dalla massa, rientrando in quelle specialità che fanno grande l’Italia.

  I dati della DOP dell’annata 2022. La campagna olearia 2022 della Dop Umbria è caratterizzata da un forte consolidamento e miglioramento rispetto alla precedente. I dati produttivi estrapolati dal SIAN evidenziano come le olive umbre molite e l’olio atto a divenire DOP Umbria, paragonato alla precedente campagna olearia, segna un + 66%. Alla data odierna sono stati effettuati 111 prelievi che hanno consentito la certificazione già di circa 300.000 litri di DOP Umbria; se si considera il fatto che nell’intera campagna olearia 2021 ne sono stati certificati 326.000, è ragionevole ipotizzare che verrà eguagliato il quantitativo della campagna olearia precedente con nove mesi di anticipo. Per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche degli oli della campagna 2022 si riscontra un miglioramento rispetto all’anno precedente per la parte chimica, oltre ad uno splendido equilibrio delle caratteristiche organolettiche in termini di fruttato, amaro e piccante. In particolare “come dato medio riscontrato, abbiamo i seguenti risultati: Ac. % 0,19; N.P. 3,9; PFT 543; Ac. Oleico% 74,3; colore verde, fruttato verde, Mfruttato 3,9; Mamaro 4,0, MPiccante 4,2”. In definitiva è ragionevole affermare che le peculiarità della campagna olearia 2022 rappresentano un elemento di grande attrattiva per il mercato, mercato che sottolinea un grande interesse per “l’oro verde” della nostra regione, rappresentato dalla DOP Umbria.

La prima giornata di “Anteprima Olio Dop Umbria” si è conclusa a Collazzone (Pg) al Frantoio I Potti de Fratini con una cena oleocentrica a otto mani con gli chef: Filippo Artioli, chef de La Trattoria di Oscar; Giancarlo Polito, chef di Tipico Osteria dei Sensi & Locanda del Capitano di Montone; Giulio Gigli, chef di Une Ristorante di Capodacqua di Foligno; Marco Gubbiotti, chef di Cucinaa Progetto Gastronomico di Foligno, che fanno parte del circuito “Evoo Ambassador”, la rete creata dalla Strada dell’olio e.v.o. Dop Umbria che seleziona i migliori ristoranti ed enoteche umbri in cui trovare prodotti di qualità tra cui una ricca selezione di oli extra vergine d’oliva prodotti in Umbria.

Il 7 febbraio, nella seconda giornata di Anteprima Olio Dop Umbria, l’esperienza dedicata a chef, giornalisti e professionisti del settore – con l’intento di rimarcare il peso del territorio di origine che incide sulla qualità organolettica dell’olio, ma che sta sempre più diventando una chiave di lettura originale ed affascinante per i turisti che visitano i territori di produzione – è proseguita con un tour alla scoperta della biodiversità e delle sottozone della Dop Umbria, a partire dalla visita al Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3A-PTA, per proseguire con due percorsi creati ad hoc, nei Colli Martani, Assisi – Spoleto e nel Colli Amerini, per far conoscere ai partecipanti, il paesaggio e le emergenze culturali umbre in inscindibile connubio con i peculiari prodotti della regione, fino a trovarsi per il saluto finale, al Frantoio Suatoni di Amelia (Tr), dove è stato anche presentato “Amerino Tipico”, un progetto di sviluppo territoriale e di valorizzazione del cibo, a partire dall’olio, come elemento chiave per l’innovazione territoriale e nuova opportunità di racconto del paesaggio Amerino.

L’Anteprima dell’Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria è un evento della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, che fa parte del progetto “Esperienze lungo le Strade dell’Olio Dop Umbria” – PSR per l’Umbria 2014-2020 – Misura 16.3.3.




Comune e Museo civico di Acquapendente ricordano il poeta Giovan Battista Casti nell’anniversario della morte

Il Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio, il Comune di Acquapendente ed il Museo Civico Diocesano ricordano con una nota congiunta il poeta aquesiano Giovan Battista Casti morto il 6 Febbraio 1803,  “un prete vecchio, brutto e puzzolente, dal mal franzese tutto quanto guasto,
e che per bizzarria dell’accidente dal nome del casato è detto casto …”. (G. Parini – Contro G. B. Cast, Sonetti, I).  Nato ad Acquapendente il 29 agosto 1724 e diventato professore di Retorica all’età di soli sedici anni, Giovanni Battista Casti si recava spesso a Roma per appagare la sua curiosità intellettuale finché l’ambiente frivolo e la vita mondana della città non finirono per affascinarlo e costellare la sua vita di successi letterari, di incarichi prestigiosi e numerosi viaggi anche fuori dall’Italia. Nei primi anni dell’800 pubblica a Parigi “Animali parlanti”, poema in sestine narrative frutto del suo nuovo interesse per la zooepica che risale al periodo in cui visse a Vienna. Il poema è un mezzo per una satira, neppure troppo velata, nei confronti della politica conservatrice dell’Austria che gli attirò però la diffidenza della corte. Il periodo parigino, lontano dagli intrighi diplomatici, fu sereno e fecondo: all’attività poetica del Casti alternava conversazioni politiche con fuoriusciti italiani e intellettuali francesi pare persino Napoleone. Sulla fama di Casti pesano le testimonianze di contemporanei che ebbero modo di incontrarlo nei suoi viaggi (tra cui Giacomo Casanova), che lo descrivono per lo più con biasimo, come un personaggio impudico e vanitoso, avido, amante del gioco e delle donne, che non faceva onore al suo abito talare; tale giudizio, corroborato da quello assai più sprezzante espresso in un celebre sonetto da Giuseppe Parini, che lo conobbe nel suo soggiorno milanese del 1782 e da quello negativo di Manzoni sulle Novelle galanti, ha fatto sì che il libertinismo di Casti fosse trasmutato, nell’opinione dei posteri, in dissolutezza morale: ciò ha assai nuociuto anche alla considerazione in cui sono state tenute le sue opere, che furono messe al­l’indice nel 1832. Ciononostante, il successo degli Ammali parlanti e delle opere drammatiche fu enorme per tutto l’Ottocento, e il poema zoepico ebbe grande influenza su Leopardi.




Riparte il Corso Base di Fotografia tenuto dal fotografo professionista Filiberto Mariani

Dopo la pausa dovuta alla pandemia, riparte il Corso Base di Fotografia tenuto dal fotografo professionista Filiberto Mariani. Il corso, giunto alla sua 11sima edizione, partirà mercoledì 22 febbraio e si articolerà in nove incontri settimanali spaziando dalla teoria alla pratica, in studio e in esterna. Si parlerà di Still Life, Macrofotografia, Fotografia Ultrarapida, Ritratto, Paesaggio, e
Fotografia in notturna attraverso lezioni teoriche e esercitazioni pratiche. Obiettivo del corso è offrire agli appassionati autodidatta gli strumenti professionali per conoscere la Fotografia e i vari aspetti della materia, e per chi non ha mai, o quasi mai, preso in mano una macchina fotografica, creare i presupposti per scattare fotografie nei vari ambiti di applicazione e fornire gli strumenti per progredire anche autonomamente nell’apprendimento delle varie tecniche.

Filiberto Mariani, fotografo professionista, titolare dell’Agenzia YmagencY, è specializzato in fotografia sportiva, fotografia di danza, fotografia di eventi e fotografia di ritratto. Dopo un primo libro fotografico dedicato allo studio delle armonie nella forma umana, è attualmente impegnato nella preparazione del secondo volume conclusivo dello studio sulle forme umane a cui seguirà una mostra di alcune delle opere comprese nel lavoro editoriale.

Il corso è aperto a tutti, e non richiede il possesso di particolari requisiti, né della macchina fotografica.

Per informazioni filiberto.mariani@gmail.com oppure 3482700390.




Orvieto la città del Tango. Tutte le date del 2023

Tanti, e tutti di prestigio, gli appuntamenti che nel 2023 vedranno la città di Orvieto far da sfondo al tango. A organizzare gli eventi dedicati agli appassionati, ancora una volta l’associazione Officine Creative Orvietane, guidata da Paolo Selmi: «Orvieto è sempre più città del tango – dice – come sempre le milonghe e la danza popolare argentina saranno le protagoniste ma Orvieto la città del tango non è solo eventi. È anche una scuola, che ha aperto nel 2016, la propria sede al teatro del Carmine e che, oltre ai consueti corsi, promuove l’appuntamento “Vieni a provare il tango argentino”». Tutti gli eventi godono del patrocinio del comune di Orvieto, della Regione Umbria e della Camera di Commercio dell’Umbria.

Tre gli appuntamenti in programma:

ORVIETO TANGO WINTER: 24-25-26 febbraio 2023

Manifestazione dedicati agli appassionati di tango argentino, workshop, esibizioni e milonghe.

ORVIETO TANGO MARATHON: 21-22-24-25 aprile 2023

Prima edizione di un evento di partecipazione internazionale. Ispirata alla maratona di corsa dell’atletica leggera, la Tango Marathon nasce con l’idea di non limitare la voglia di ballare ma di prolungarla a oltranza per almeno tre giorni. «Chi non è dell’ambiente o chi non è mai stato a una manifestazione del genere, non può rendersi conto della realtà dei fatti – spiega Selmi – Rispetto alle gare olimpiche dove talvolta assistiamo a malori, quelle milonguere hanno uno svolgimento meno traumatico e anche se non sono rilasciate medaglie, in coloro che le hanno frequentate rimane sicuramente un segno. Completare una maratona di tango non è considerato uno sforzo supremo e di solito è alla portata di tutti i tangueri disposti a dedicare del tempo alla propria passione».

ORVIETO TANGO FESTIVAL: 7-8-9 luglio 2023

La manifestazione dedicata agli appassionati di tango argentino, workshop, esibizioni e milonghe.

Orvieto Tango Winter è il primo degli appuntamenti in programma. E’ Officine Creative Orvietane a organizzare l’evento di danza sportiva, riservato agli associati “CONI Danza Sportiva” con tessera Acsi-Faitango 2023. Ospiti di questa edizione Alberto Colombo e Yailet Suarez, Special Guest Jonathan Spitel & Betsabet Flores.

IL PROGRAMMA di ORVIETO WINTER TANGO 2023

VENERDI’ 24 FEBBRAIO

ORE 19:00 Location Teatro Mancinelli : Registrazione partecipanti

ORE 20:30 Labirinto di Adriano: Dinner

ORE 21:30 Milonga Criolla Musicaliza Fabrizio Frappi

ORE 23:00 Show dei maestri Alberto Colombo e Yailet Suarez

ORE 02:00 Chiusura Milonga Criolla

SABATO 25 FEBBRAIO

ORE 12,30 Tecnica femminile con Yailet Suarez

ORE 15,00 Location Teatro Mancinelli: WORKSHOP con i maestri Alberto Colombo e Yailet Suarez

ORE 16:15 Chiusura Workshop

ORE 19:30 Milonga Sentimental. Musicaliza Claudio Animali.

ORE 20:30 Dinner Chef Maurizio Labirinto di Adriano

ORE 23:30 Show dei maestri Jonathan Spitel & Betsabet Flores

ORE 03:00 Chiusura Milonga Sentimental

DOMENICA 26 FEBBRAIO

ORE 12,30 Location Teatro Mancinelli: WORKSHOP con i maestri Alberto Colombo e Yailet Suarez

ORE 13:00: Visita al Duomo (solo su prenotazione)

ORE 15:00 Location Teatro Mancinelli: WORKSHOP con i maestri Jonathan Spitel & Betsabet Flores

ORE 16:15 WORKSHOP con i maestri Alberto Colombo e Yailet Suarez

ORE 17:30 Chiusura workshop

ORE 18:00 Apertura Milonga Sentimental.: Musicaliza Michele Racanella

ORE 20:30 Dinner Chef Maurizio Labirinto di Adriano




BolsenArte Winter, Corinne Clery e Francesco Branchetti in scena con “Le relazioni pericolose”

Approda al teatro San Francesco, per BolsenArte Winter, il 12 febbraio, alle 18, la storia di intrighi, passione e gelosie “Le relazioni pericolose” di Choderlos De Laclos tradotto e adattato da David Conati con protagonisti Corinne Clery e Francesco Branchetti che ne cura anche la regia.

“Questo adattamento teatrale viene rappresentato nei principali teatri italiani sempre con successo di pubblico e critica – evidenzia l’assessore alla cultura Raffaella Bruti -. Abbiamo il piacere e l’onore di proporre uno spettacolo teatrale gratuito, con una attrice molto apprezzata e conosciuta come Corinne Clery. Al termine l’attrice, con il regista Francesco Branchetti, avrà il piacere di incontrare i fan e i giornalisti, al massimo 50 persone, nei locali dell’auditorium per rispondere a qualche domanda sulla sua carriera e prestarsi per le fotografie”. Tratto dall’omonimo romanzo epistolare dell’autore settecentesco Choderlos De Laclos, il libro è considerato un classico della letteratura grazie alle sue riflessioni argute e amare sulla natura dei rapporti di potere, sulla volontà di potenza che si rivela alla fine fallimentare. In questa riduzione, la vicenda viene narrata attraverso le lettere di quattro personaggi: la Marchesa di Merteuil, il Visconte di Valmont,  Madame de Tourvel e Cecile Volanges,

La regia ha l’intento di restituire al testo la straordinaria capacità, di parlare, evocare, “far apparire” un mondo di passioni estreme, paure, incubi, umane debolezze, solitudine, lotta disperata per la propria dignità, pulsioni, eros, violenza, in cui tutti noi finiremo per trovare, il nostro presente più dilaniato, il nostro oggi cosi travagliato, sia che si parli di rapporti umani, che di guerre, che di lotta per il potere. Le musiche e le luci daranno un apporto fondamentale in questo viaggio nelle relazioni umane. Organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Bolsena e diretto dal maestro Francesco Traversi, BolsenArte Winter gode del sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, di SIS – Parking Service System, dell’associazione culturale Europa Musica e dell’associazione “100 Città in Musica”. 




PD, “Andrea Oreto e il tentativo puerile di salvare il lavoro della giunta Tardani”

Il consigliere Andrea Oreto si duole del fatto che non ci uniamo al coro plaudente della Giunta Tardani. Avremmo voluto farlo, perché abbiamo a cuore il futuro della città, ma i fatti ce lo impediscono. Quali sono questi fatti?

*Scuola di Sferracavallo* – Andrea Oreto plaude alla scelta di collocare i bambini della Scuola dell’infanzia nella zona industriale di Bardano, che non è esattamente il quartiere di Sferracavallo (la prima destinata ad attività artigianali e industriali, il secondo a quelle residenziali-commerciali). Diciamo che a Oreto fanno difetto i concetti di destinazione urbanistica. La scelta di collocare la scuola dell’infanzia a Bardano, all’interno di un immobile destinato ad altro, è contestabilissima. Intanto perché l’esito della perizia sull’agibilità della vecchia scuola era largamente prevedibile (perizia consegnata a distanza di un anno dalla data dell’incarico) e quindi potevano essere ricercate a tempo debito altre strutture – anche nello stesso quartiere di Sferracavallo- che meritavano di essere considerate ma che con la fretta impressa alla gara non è stato possibile individuare. Infine perché con oltre 400mila euro impegnati a pagare la locazione per 6 anni si potevano fare altri ragionamenti. L’eventuale collocazione temporanea in altre strutture a costo ridotto poteva consentire la verifica di una serie di ipotesi forse migliori, forse più economiche. Oreto dovrebbe chiedersi la ragione per la quale alcuni genitori rassegnandosi ad   un disagio che certamente esiste, hanno trasferito il proprio figlio in altre sedi. Non crede che quel luogo non corrisponda al meglio che questa città può offrire ad un bambino di 3, 4 o 5 anni?
E dovrebbe chiedersi perché il finanziamento richiesto sul PNRR della scuola non sia stato accolto.

*La visione* –  Quello che è veramente infantile è il tentativo di raccontare la favola di una città in cui tutto va bene e tutto va per il meglio. Questa amministrazione ha fatto un rapido dietrofront sulla struttura di Orvieto Scalo (mai sentito parlare di progettazione partecipata?) perché sollecitata dalle associazioni del quartiere; si gloria di aver coinvolto le organizzazioni culturali nel progetto Orvieto Capitale della Cultura e poi si ritrova con una raccolta di firme – prima a siglare Alba Rohwacher –  per una proposta che dovrebbe essere una delle matrici di quello stesso progetto e alle quali la sindaca risponde attivamente soltanto dopo il nostro sollecito pubblico e depositato agli atti come mozione; annuncia trionfante la presentazione di progetti spaziali ( vedi orto di San Giovenale) ma non dice che sono stati cassati.  E tra poco annuncerà trionfante di nuove realizzazioni rese possibili grazie ai programmi delle aree interne tacendo sul fatto che si sono potuti realizzare grazie alla programmazione del 2018 (alla sindaca le aree interne non piacciono).

Vogliamo parlare della visione? Bene, parliamone. Vogliamo parlare della sanità? Vogliamo parlare delle liste di attesa e delle cancellazioni? Vogliamo parlare dell’emodinamica? Vogliamo parlare dell’annichilimento della sanità orvietana? Dell’incapacità di definire che cosa sia il diritto alla salute pubblica e all’accesso alle cure per questa Amministrazione.

Vogliamo parlare di come Orvieto si rimette al centro di un’area vasta (le aree interne sono una grande occasione, ma bisogna essere un pochino attrezzati per governarle)?
Vogliamo parlare dell’uso del patrimonio pubblico? Del “genio guastatori” all’opera sui principali contenitori del centro storico? Vogliamo parlare dei 500 anni del Signorelli?
E qual è il ruolo che la maggioranza intende assegnare a Orvieto? in Umbria ha il peso specifico di un nulla, ha perso gran parte dei treni del PNRR.
La questione forse riguarda una giunta non all’altezza di questi tempi? Oppure è sempre colpa di “quelli di prima”?

Partito Democratico Orvieto




10 febbraio, “Tra memoria e futuro, Orvieto non dimentica la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata”

Tra memoria e futuro, Orvieto non dimentica la tragedia delle Foibe e l’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel Secondo Dopoguerra. “La Generazione del Ricordo. Memoria e futuro del mondo giuliano-dalmata” è il titolo dell’iniziativa promossa dall’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo e patrocinata dal Comune di Orvieto, che si terrà venerdì 10 febbraio alle 11 nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale.

Dopo i saluti istituzionali affidati al vicesindaco del Comune di Orvieto, Mario Angelo Mazzi, a introdurre la discussione sarà Antonio Concina, esule da Zara, sindaco emerito della Città di Orvieto, sindaco del Libero Comune di Zara in esilio e presidente dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo. “Da Memoria a Prospettiva. Il futuro del mondo giuliano-dalmata”, sarà il tema dell’intervento di Antonio Ballarin mentre Adriana Ivanov Danieli, esule da Zara e assessore alla Cultura dell’ADIM parlerà di “Partire o restare. Il dramma della lacerazione per gli Italiani del Confine Orientale”. Modera Marella Pappalardo.

Il Giorno del Ricordo che si celebra ogni anno il 10 febbraio è stato riconosciuto dalla Repubblica Italiana con la legge 92 del 30 marzo 2004 “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel Secondo Dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Nel febbraio 2022, con voto unanime del Consiglio Comunale, è stata approvata l’adesione della Città di Orvieto all’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara, stabilendo un rapporto di sodalizio tra Orvieto e il Libero Comune di Zara.




Volley, Real Azzurra Acquapendente pesante sconfitta in casa contro Montalto

Terza sconfitta in altrettante gare disputate per la formazione femminile Real Azzurra impegnata nel Campionato femminile provinciale di Seconda Divisione. Ad espugnare il Pala Boario di Acquapendente con il risultato di 3-0 (parziali 25-10/25-12/25-11) è stata l’ASD Montalto Volley di coach Roberto Giorgi accompagnato dal Dirigente Francesco Zanoli. Coach Alessandro Bedini affiancato per l’occasione dalla Dirigente Federica Marini e dall’addetta all’arbitro Antonella Calistri, ha messo in campo Carolina Bigini, Gaia Brenci, Giulia Dominici, Lucia Fabbri, Asia Fioravanti, Sara Giamberardino, Jamina Lorenz, Teresa Montanucci, Giorgia Nardini, Sofia Nardini, Rosa Palumbo, Sara Pelosi, Eleonora Rossi, Giorgia Sbarrini, Greta Zampilli.

Per la formazione tirrenica Irene Bevilacqua, Daiana Bonini, Noemi Calandrelli, Patrizia Cavalloro, Martina Cucchiari, Daniela Gufi, Luna Iacotonio, Serena Marianello, Serena Mariani, Elena Mauri, Noemi Moioli, Arianna Truppi. Arbitro della gara Alessandro Tizi coadiuvato dal segnapunti Marco Zanoni.