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Giorno della Memoria, “non smettere mai di ricordare le atrocità della guerra”

“Non smettere mai di ricordare le atrocità della guerra per tornare a gran voce a chiedere la pace”. Lo ha detto il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, partecipando questa mattina all’iniziativa sulla Giornata della Memoria “La voce di Elie Wisiel – Dal campo di sterminio al premio Nobel per la pace”, organizzata dall’Istituto di istruzione superiore Artistica Classica e Professionale di Orvieto con la collaborazione della Scuola comunale di musica “Adriano Casasole” e il patrocinio del Comune di Orvieto.

Alla Sala del Carmine gli studenti della classe III A dell’indirizzo Audiovisivo e Multimediale del Liceo Artistico, accompagnati al pianoforte dal maestro Riccardo Cambri, hanno letto gli scritti del filosofo, scrittore, giornalista e diplomatico, premio Nobel per la Pace nel 1986, deportato a soli 15 anni nei campi di sterminio di Auschwitz e successivamente di Buchenwald.

Un momento toccante – ha detto il sindaco – una scelta profondamente significativa e quanto mai attuale. Wiesel aspettò anni prima di parlare e scrivere di quello che aveva vissuto. A volte, nella retorica che spesso accompagna queste giornate, diamo per scontate tante cose, anche le parole di chi ha toccato con mano le atrocità della guerra. Diamo per scontata la pace ma poi, osservando tristemente quello che avviene in Ucraina, vediamo come la drammatica lezione della storia non abbia ancora insegnato niente sul rispetto della vita e dei diritti umani. Per questo le parole di Wiesel, così cariche di angoscia e dolore ma poi diventate di speranza e di stimolo per diffondere un messaggio di pace, devono risuonare oggi ancora più forti e trovare eco tra le giovani generazioni”

In occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, istituita per onorare le vittime della Shoah e delle persecuzioni razziali, sulla facciata del Palazzo Comunale le bandiere sono state esposte a mezz’asta.   




Il 28 gennaio nella Chiesa di San Domenico si fa memoria di San Tommaso d’Aquino, “cittadino orvietano”

In occasione della festa di San Tommaso d’Aquino, sabato 28 gennaio alle 17.30 nella Chiesa di San Domenico, avrà luogo una celebrazione eucaristica dedicata al santo “che – scrive Silvio Manglaviti dell’Associazione Orvieto Città del Corpus Domini – ha vissuto nella nostra città continuativamente in diversi periodi, in particolare tra 1262 e 1264, quando prese parte con Bonaventura di Bagnoregio al processo istitutivo della solennità del Corpus Domini che Urbano IV promulgherà con Bolla Transiturus dalla Sede Apostolica in Orvieto”.

“A Tommaso – continua- si deve l’Officio del Corpus Domini che ancor oggi si celebra in tutto l’universo cristiano. Testi scritti nello Studium presso il convento di San Domenico ad Orvieto. Qui è anche il Crocifisso – uno dei tre, secondo la tradizione (gli altri due erano a Parigi e a Napoli) – che parlò al Doctor Angelicus. Tommaso è nostro concittadino. Espressione altissima della Cultura universale mondiale, non solo filosofica, teologica, letteraria. Cultura, in parte ispirata anche dalla, nella e sulla Rupe di questa Orvieto, Città del Corpus Domini”.




Il fatturato consolidato 2022 di Labomar chiude a 22 milioni, il 41,5% in più del 2021

Labomar SpA (Ticker: LBM), azienda nutraceutica italiana attiva a livello internazionale e quotata nel mercato Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2022 con un fatturato consolidato preliminare pari a circa 92 milioni di euro[1], di cui il 46% realizzato nei mercati internazionali.  L’incremento rispetto al fatturato consolidato realizzato nel 2021, pari a circa 65 milioni di euro, è del 41,5%. Il dato 2021 includeva – oltre ai valori di Labomar Spa e Entreprises ImportFab Inc. – il fatturato delle società acquisite nell’anno (Gruppo Welcare, a partire dal secondo semestre e Labiotre Srl per il solo mese di dicembre).

Il confronto con i dati pro forma del 2021, che includono nel perimetro i ricavi realizzati dalle controllate acquisite nell’esercizio come se le operazioni di acquisizione si fossero perfezionate all’inizio dell’anno solare, mostra una crescita del fatturato di Gruppo pari al 24%. Il fatturato della capogruppo Labomar SpA, nel 2022, è stato pari a circa 71 milioni di euro, con una crescita robusta di 31,5 punti percentuali sul 2021, da attribuirsi in parte al ritorno della piena attività nelle vendite di probiotici e dei prodotti cough&cold, che avevano subito un rallentamento nel 2021 a seguito dell’utilizzo massivo degli strumenti di protezione Covid, e in parte all’importante crescita di fatturato dei principali key account internazionali, oltre ad un generale incremento della produttività, grazie anche ad un efficientamento delle operations.

Concludere un esercizio così complesso e delicato, contraddistinto da molti imprevisti e difficoltà di contesto, con deidati preliminari di fatturato per il gruppo Labomar così brillanti, mi riempie di grande soddisfazione” ha spiegato l’AD e fondatore Walter Bertin, “sono risultati che premiano le scelte strategiche compiute nell’anno appena concluso, anche in termini di revisione della struttura organizzativa, e che esprimono la nostra capacità di interpretare al meglio il mercato. Allo stesso tempo iniziano anche a mettere a frutto il potenziale legato alle acquisizioni realizzate nel 2021, che hanno completato e rafforzato il controllo della catena del valore di riferimento per il settore nutraceutico, affermandoci sempre più quale player globale. Il risultato, frutto dell’impegno del Management e di tutte le persone di Labomar, va ben oltre le più recenti stime degli Analisti, segnale di come anche l’ultimo trimestre abbia contribuito in misura importante al risultato complessivo”.

Il Consiglio di Amministrazione di Labomar approverà il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 il prossimo 29 marzo.




Al via il programma per i servizi di educazione e istruzione del Comune di Acquapendente

Con l’approvazione dell’avviso di manifestazione di interesse, il Comune di Acquapendente avvia la programmazione delle risorse per il 2023 (€ 6.730,58) relative al Decreto Legislativo 13 Aprile 2017 n° 65 fondo nazionale per il sistema integrato dei servizi di educazione ed istruzione dalla nascita sino ai 6 anni.

Queste le cinque linee guida: 1) Attività formative dedicate al personale educativo dei nidi orientate alla specializzazione e/o all’aggiornamento, al fine di implementare le conoscenze di quelle attività educative capaci di fornire ai bambini strumenti che li aiutino a familiarizzare con la nuova realtà della scuola dell’infanzia e nello stesso tempo sviluppare nuove strategie di supporto per i genitori; 2) Attività specialistiche di supervisione (utilizzate come strumento formativo) delle azioni già messe in opera dai nidi e dalle scuole dell’infanzia per la continuità educativa per risolvere le criticità emerse o perfezionare alcun aspetti dell’attività educativa visionata; 3) Progetti sperimentali ed innovativi in forma laboratoriale, costruiti negli stessi ambienti del nido e della scuola dell’infanzia, realizzati con la guida di professionisti o agenzie specializzate, per e con educatori ed educatrici, maestri e maestre, con i bambini e con i genitori, per l’accompagnamento e la preparazione al passaggio; 4) Attività formative per favorire la lettura da parte del gruppo educativo di segnali precoci che consentano la individuazione precoce di disturbi dei bambini, nella sfera cognitiva, relazionale, motoria, ovvero un rilevante disagio sociale del nucleo familiare. Le attività in questione dovranno essere basate su strumentazioni e tecniche scientificamente testate e validate, anche in collaborazione con le ASL, con i distretti e  socio-sanitari e/o le reti regionali di riferimento; 5) Attività di formazione e aggiornamento professionale sulle modalità di relazione con le famiglie, sulla loro partecipazione e sul loro coinvolgimento nel progetto educativo di servizio.




Gli investigatori del Commissariato di Orvieto denunciano due truffatori online

Prosegue senza sosta l’attività del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto per contrastare i numerosi casi di truffe on line di cui sono vittima i cittadini. Nonostante i continui allarmi e nonostante molti acquirenti cerchino di fare acquisti con grande prudenza le tattiche messe in essere dai truffatori spesso riescono a ingannare anche gli acquirenti più accorti. Gli ultimi due casi sui quali gli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto sono riusciti ad identificare i due presunti truffatori riguardano due distinte situazioni: la prima si riferisce all’acquisto di una playstation corredata da diversi videogiochi. Il cittadino orvietano vittima della truffa ha notato su una piattaforma on line una playstation ad un prezzo ritenuto interessante, ha contattato il venditore e dopo aver pattuito la somma ha effettuato un bonifico di 130 euro a beneficio del veditore. Nei giorni successivi, siccome non riceveva quanto acquistato, ha ripetutamente contattato il venditore ma questi non ha mai risposto. Resosi conto di essere stato truffato si è recato presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto dove ha sporto denuncia. Analoga situazione si è verificata ai danni di un altro orvietano, sempre per l’acquisto di videogiochi. In questo secondo caso l’acquirente si è collegato ad un sito di e-commerce ed ha effettuato l’acquisto versando il denaro. Quando ha visto che passava il tempo ed i prodotti ordinati non arrivavano, si è reso conto di essere stato truffato ed ha sporto denuncia presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto.

In entrambe i casi sono immediatamente scattate le indagini nel corso delle quali gli investigatori dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di Orvieto hanno svolto degli accertamenti e, coinvolgendo anche altre articolazioni della Polizia di Stato, sono riusciti a raccogliere una serie di elementi che hanno portato all’identificazione dei presunti responsabili. Si tratta di due cittadini italiani, residenti in altre regioni, che hanno già diverse segnalazioni a loro carico per analoghi comportamenti. Uno dei due, nel frattempo, era stato arrestato per un altro reato ed è stato raggiunto dalla denuncia nel carcere dove è recluso.  Al termine delle indagini il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto ha inviato due diverse segnalazioni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, che aveva coordinato le indagini, con le quali ha denunciato per truffa gli autori dei fatti.

Al fine di fornire ai cittadini degli strumenti per prevenire queste truffe la Polizia di Stato consiglia di utilizzare software e browser completi ed aggiornati; è consigliabile, inoltre, dare la preferenza a siti certificati o ufficiali. Inoltre, bisogna diffidare dai prodotti offerti ad un prezzo molto basso; quando il prezzo ci sembra troppo conveniente è opportuno confrontarlo con quello indicato in altre offerte simili, perché se differisse di molto potrebbe trattarsi di un annuncio non veritiero. Il consiglio è sempre di prediligere lo scambio a mano, ma se proprio non fosse possibile incontrarsi per via delle distanze, è bene utilizzare e richiedere metodi di pagamento sicuri e tracciabili, evitando il trasferimento di denaro o la ricarica di carte prepagate.

Infine, è importante proteggere i propri dati personali e non fornirli mai se non si è certi al 100% del venditore: data di nascita, coordinate bancarie, codice fiscale sono dati estremamente utili per i truffatori.