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Neve, a Orvieto è tutto regolare grazie all’intervento degli operai CSM e della Prociv. Il 24 Cosp assicura doppi turni per la raccolta dei rifiuti

In gran parte dell’Umbria il 23 gennaio è stato il giorno della grande nevicata. In molti comuni della Provincia di Terni nella giornata del 24 le scuole rimarranno chiuse a partire dal capoluogo. Nell’orvietano segnaliamo la chiusura dei plessi di Colonia e Civitella del Lago nel Comune di Baschi.

Per quanto riguarda Orvieto è previsto dalle ore 4 del 24 gennaio l’entrata in funzione dei mezzi spargisale del CSM del Comune e della Protezione Civile per far fronte all’allerta meteo ordinario per ghiaccio. Intanto per tutto il 24 gennaio il personale del CSM e circa 15 volontari della Protezione Civile hanno lavorato per liberare le strade da neve, piante e rami caduti in terra. Situazioni critiche si sono registrate intorno al Monte Peglia, a Torre San Severo, Canale, Sugano e Benano. Due persone dializzate residenti a Porano e Colonnetta di Prodo hanno avuto la possibilità di usufruire delle terapie grazie alla collaborazione dei militari della Scuola di Addestramento della Guardia di Finanza.

Non essendo previste criticità particolari non è prevista alcuna interruzione delle attività scolastiche per la giornata del 24 gennaio in tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Orvieto. Per quanto riguarda alcuni disservizi legati alla situazione di maltempo la COSP comunica che nella giornata del 24 verrà assicurata la normale raccolta prevista oltre al recupero di quella del 23 nelle zone interessate dall’interruzione del servizio con turni fino al pomeriggio.




Indagine della UIL, in Umbria sempre meno sportelli bancari e ATM, crescono le transazioni con i POS

Una regione dove prosegue inarrestabile il trend delle chiusure delle agenzie bancarie, ma che vede ridurre anche il numero degli sportelli bancomat mentre arranca l’installazione di nuovi POS. È il quadro di sintesi che emerge dall’analisi della UIL dell’Umbria, basata su uno lavoro condotto dal Centro Studi Orietta Guerra della UILCA nazionale. La regione si scopre sempre più digitale fra trasformazioni nelle abitudini delle persone, nuove norme legislative e fiscali, sviluppo del commercio online e desertificazione bancaria, ma anche con ritardi propri che rendono non sempre agevole l’utilizzo delle carte di pagamento per gli acquisti quotidiani.

Numeri che confermano il calo generalizzato – in Umbria come nel resto d’Italia – del ricorso agli assegni bancari (-40%), dei circolari (-13,7%), delle RI.BA. (-18,8%), degli effetti cambiari, sia tratte che pagherò, ridottisi del 28%, mentre a crescere sono le transazioni con bonifici bancari (+25,1%), gli addebiti diretti in conto corrente (+18,5%), ma soprattutto le operazioni con carte di debito su POS (+74,5%), il tutto realizzato in soli tre anni.

E non è solo una questione di quantità di transazioni, considerato che c’è anche una stretta correlazione tra queste percentuali e i volumi espressi in milioni di euro dove, in valore, i pagamenti POS sono incrementati del 55,9%. Non solo strumenti di pagamento, ovviamente. Partiamo ad esempio dall’inarrestabile e progressiva chiusura delle agenzie bancarie presenti sul territorio, un trend in atto da diversi anni, dove – in linea con le tendenze nazionali – si è assistito in un decennio alla chiusura di circa un terzo degli sportelli, e con un processo tuttora in corso basato sui Piani Industriali dei gruppi bancari presenti in regione. Infatti, su 92 comuni umbri, ben 25 di essi sono ormai totalmente de-bancarizzati (il 27% del totale), con una situazione più grave in provincia di Terni dove si trovano ben dieci comuni senza agenzie (il 30%): Alviano, Arrone, Ferentillo, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Parrano, Penna in Teverina, Polino e Porano. Anche in provincia di Perugia situazione complicata, con quindici comuni ormai senza sportelli (il 25%), e cioè: Castel Ritaldi, Costacciaro, Fratta Todina, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Monteleone di Spoleto, Montone, Paciano, Piegaro, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera e Valtopina. Una situazione che non solo priva oltre 31 mila umbri della fruizione di un servizio fondamentale, ma che rende problematico il semplice approvvigionamento di contante per le esigenze quotidiane, stante la contemporanea chiusura degli ATM, meglio conosciuti come sportelli bancomat.

Se a livello nazionale, nel breve volgere di un decennio, si è passati dai 45 mila sportelli bancomat operativi agli attuali 37 mila (-17%), la situazione umbra è decisamente peggiore in quanto, nello stesso periodo temporale, siamo passati dagli 824 ATM attivi nel 2010 ai 560 di fine 2021, con la chiusura dunque di ben 264 installazioni, l’equivalente del 32%, il peggior dato italiano, subito dopo il Trentino-Alto Adige. In altri termini, se in Italia si contano 90 bancomat ogni 100 mila abitanti, il dato dell’Umbria si riduce ad un misero quantitativo di 65 sportelli, sempre per 100 mila abitanti. Tutto ciò è allo stesso tempo causa ed effetto, insieme ad altri fattori predisponenti, a condurre il sistema dei pagamenti verso una sempre maggiore digitalizzazione, con una spinta che però sembra provenire soprattutto dalle nuove preferenze dei cittadini, piuttosto che dalla crescita dei POS attivi in regione. Infatti, se in Italia, in un quinquennio, i POS sono raddoppiati, passando dai 2,05 milioni di apparecchi ad oltre 4,14 milioni (+98%), l’Umbria sembra procedere con il freno a mano, in quanto si è saliti dai 45 mila apparecchi del 2016, agli attuali 68 mila circa, una percentuale di crescita minimale, se comparata con quella delle altre regioni italiane, facendo dell’Umbria la regione con la performance peggiore in assoluto.

Secondo Fabio Benedetti, Segretario Regionale Confederale UIL Umbria, la chiusura delle agenzie è una problematica delicata in atto oramai da diversi anni.  Nella grande spinta alla completa digitalizzazione dobbiamo pensare anche a chi, per vari motivi, non può o non riesce, e che in un contesto completamente digitale rischia di rimanere isolato e senza servizi considerati di primaria importanza. La UIL Umbria esprime grande preoccupazione per tali comportamenti che vanno a discapito degli ultimi, generando ancora più disuguaglianze in un momento in cui ce ne sono anche troppe. I Segretari Regionali UILCA Umbria Luciano Marini, Luca Cucina e Valentina Gallarato sottolineano le contraddizioni fra la preferenza di fasce sempre più ampie di popolazione, soprattutto giovanili, verso i pagamenti digitali, e alcune scelte di indirizzo sull’uso del contante che sembrano fra loro incongruenti.




“Il pensiero – Studium Civitatis” è la nuova associazione culturale e di impegno civile “per capire e decidere liberamente”

23 persone di diversa provenienza territoriale e di diversa esperienza professionale e orientamento culturale si sono riunite in Orvieto e hanno dato origine ad una nuova associazione con il nome non casuale de “Il Pensiero – Studium Civitatis” allo scopo di contrastare l’impoverimento culturale e contribuire alla diffusione dello spirito critico e della responsabilità civica.

Ne sono soci fondatori: Giancarlo Armenia, Franco Raimondo Barbabella, Fausto Barberani, Maria Virginia Cinti, Maurizio Conticelli, Giuseppe De Ninno, Daniele Di Loreto, Luciano Dottarelli, Carlo Febbraro, Andrea Fora, Dante Freddi, Vincenzo Fumi, Massimo Gnagnarini, Francesco Paolo Li Donni, Silvio Manglaviti, Gian Luigi Maravalle, Fairouz Mohammedi, Stefano Moretti, Massimo Rosmini, Marco Sciarrini, Stefano Talamoni, Luciana Vergaro, Berta Zappitello.

Il nome spiega la cosa. “Il Pensiero”, perché la grande questione del tempo che viviamo non è tanto e solo il diritto alla conoscenza, il “conoscere per deliberare” einaudiano troppo spesso negato, quanto piuttosto la necessità di andare oltre l’apparenza, di sviluppare lo spirito critico, approfondire per capire e decidere liberamente.

“Studium Civitatis”, perché “studium” fin dalle origini medievali, quando designò il sapere laico e libero delle università, indica il luogo in cui la conoscenza si forma nel rapporto dialettico tra chi sa e chi vuole sapere, e “civitatis” specifica studium sia in senso soggettivo che oggettivo, cioè indica sia che il luogo ideale della riflessione è la città, sia che i protagonisti attivi della riflessione sono i cittadini.

Non una associazione dunque che ripropone ruolo e attività che altri svolgono egregiamente, ma una che invece vuole coprire spazi non coperti: la cura dei bisogni culturali di una società depredata dei saperi che servono a capire il mondo e la vita, la stimolazione del civismo attivo insieme alla competenza e alla responsabilità delle classi dirigenti.

Si rivolge particolarmente ai giovani, studenti e no, cui è affidata la futura responsabilità sociale e che oggi con tutta evidenza hanno bisogno di saperi che vanno oltre la preparazione scolastica anche quando egregiamente somministrata. Si rivolge però anche al cittadino maturo che sente di non avere strumenti culturali adeguati al mondo che cambia o semplicemente pensa che sia bene confrontarsi con le novità. Agisce fuori dagli ambienti deputati alla formazione ma ne può rappresentare un supporto e un alleato.

Si pone all’interno del terzo settore. Nasce con il più autentico spirito di servizio e di collaborazione, con le istituzioni, con il mondo della scuola, con le altre associazioni. Nasce ad Orvieto ma guarda oltre la città e il territorio, sia orvietano che regionale.

Ricoprono le cariche statutarie provvisorie: Franco Raimondo Barbabella, presidente; Stefano Talamoni, vice presidente e segretario; Carlo Febbraro, tesoriere. Ora si apre la fase delle iscrizioni, poi seguirà quella della definizione degli organismi regolarmente eletti dall’assemblea e della presentazione del programma di attività.

Speriamo di essere all’altezza degli impegni che prendiamo. Certo metteremo a disposizione le migliori competenze e tutta la nostra passione civile.




Stipulato un nuovo accordo tra Polizia postale e Regione Umbria per la salvaguardia dei sistemi informativi sensibili

Michela Sambuchi, dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica e la Polizia Postale e delle Comunicazioni Umbria e Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo Economico, Innovazione, digitale e semplificazione della Regione, hanno rinnovato con la stipula del nuovo protocollo d’intesa l’impegno posto a salvaguardia della sicurezza informatica.

Al riguardo, al fine di assicurare la continuità dell’erogazione di servizi nevralgici per l’intera collettività, è stata prevista l’adozione condivisa di procedure d’intervento, di scambio d’informazioni utili e di incontri formativi per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici su sistemi preposti alla conservazione e custodia di dati altamente sensibili.   Tale cooperazione, ispirata al principio di sicurezza partecipata, avviata nel settembre del 2019, è stata realizzata condividendo le informazioni acquisite dal Nucleo operativo per la sicurezza cibernetica, composto da personale altamente specializzato deputato, oltre che agli approfondimenti investigativi, allo svolgimento di una performante attività preventiva di analisi tecnica e di approfondimento dell’evoluzione degli strumenti di attacco utilizzati al fine di individuare le misure indispensabili per l’innalzamento del livello di sicurezza informatica.

A tal proposito è risultata determinante, la trasmissione di oltre 2300 alert di sicurezza, comprensivi di decine di migliaia di “indicatori di compromissione” che hanno permesso di identificare e bloccare, sin dalle fasi iniziali, la presenza di possibili minacce di natura cibernetica, nonché di prestare l’eventuale assistenza nella mitigazione delle conseguenze di un eventuale attacco.

“La Polizia di Stato – ha spiegato Michela Sambuchi- mette a disposizione la competenza, le risorse tecnologiche e l’esperienza maturata nel settore del contrasto al cybercrime, in via esclusiva attraverso il C.N.A.I.P.I.C. a livello centrale e mediante i nuclei operativi dislocati sul territorio nell’ambito dei Centri Operativi per la sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni regionali che quotidianamente scendono in campo, per monitorare le “anomalie” presenti nella rete al fine di fornire tempestive ed efficaci risposte alle insidie in essa presenti suscettibili di pregiudicare la regolarità dei servizi di telecomunicazione, dei sistemi informatici e le reti telematiche, identificati come “infrastrutture sensibili di interesse pubblico” a livello regionale”.

L’Assessore Fioroni afferma: “questa iniziativa è un nodo cruciale per consolidare la rete di sicurezza cibernetica, che si inserisce in un contesto più ampio di iniziative messe in campo dalla Regione volte alla difesa dei nostri confini virtuali come l’inaugurazione del CERT UMBRO che opererà a strettissimo contatto con lo CSIRT Nazionale al fine di essere costantemente aggiornato sui principali temi e le minacce informatiche, ma anche la formazione di profili esperti in cybersicurezza in stretta collaborazione con gli ITS. Questa firma – conclude – rappresenta quindi un passo importante per garantire la sicurezza delle infrastrutture informatiche della Regione Umbria e per rafforzare la collaborazione tra la Polizia di Stato e la Regione Umbria nel contrasto dei crimini informatici”.




Nevica da ore in tutto l’orvietano, scuole chiuse a Montecchio e Montegabbione

Nevica dalla prima ore del 23 gennaio su tutto l’orvietano e a metà mattinata è iniziato ad imbiancarsi anche il centro storico di Orvieto. Dalla nottata gran parte della Regione e della provincia di Terni sono interessati da fenomeno nevosi anche intensi. I Comuni di Montecchio e Montegabbione hanno deciso di chiudere le scuole di ogni ordine grado mentre a Orv ieto la situazione sembra essere totalmente sotto controllo. I mezzi spargisale e spazzaneve sono intervenuti nelle frazioni più esposte ai fenomeni come Torre San Severo e Morrano ma dal Comune fanno sapere “che non ci sono disagi particolare e che le scuole sono regolarmente aperte”.

Per quanto riguarda l’intero territorio provinciale la situazione è, invece, critica in alcuni punti. I mezzi dell’Ente sono in azione dalla prime ore del 23 per assicurare la pulizia delle strade anche se si consiglia di non mettersi in viaggio se non strettamente necessario. Alto orvietano, in Valnerina, Valserra e zone di Stroncone sono quelle dove si registrano alcuni disagi mentre i comuni di Montecastrilli, Amelia, Avigliano Umbro, Montecchio, Montegabbione e Montefranco hanno deciso di chiudere le scuole. Le previsioni indicano situazione e in evoluzione con neve ancora presente fino al pomeriggio.

(situazione in aggiornamento)




Rocambolesca vittoria dell’Orvietana in trasferta ad Altopascio, rosso nel finale per Fiorucci

Dopo i tre gol rifilati all’Ostia Mare, eccone quattro segnati al Tau. Arriva così, non senza soffrire, la prima vittoria in trasferta e, sempre per la prima volta, la seconda vittoria di fila. Punti pesanti che accorciano la zona playout. Fiorucci sceglie lo stesso undici titolare che aveva battuto l’Ostia Mare una settimana fa, Cristiani deve fare a meno degli infortunati dell’ultimo momento il portiere Carcani e il difensore Zini.

La gara è rocambolesca, Diop si fa subito vedere dopo pochi minuti dalle parti di Marricchi, ma è l’Orvietana a trovare subito il vantaggio con Mignani che, dalla lunga distanza, trova una traiettoria che inganna Donati. La risposta dei padroni di casa è sempre ad opera del fortissimo Diop che colpisce il palo al 25’. Ma i biancorossi non si scompongono, tengono bene il campo, non arretrano e trovano così il doppio vantaggio prima dell’intervallo. Punizione di Bassini, palla sul secondo palo dove Borgo appoggia dietro per Proietto che trova il diagonale vincente. La ripresa però inizia male per i colori biancorossi in meno di dieci minuti, dal 2’ all’11’ il Tau pareggia: Villanova prova la conclusione che si stampa sulla traversa, pallone che prende una strana traiettoria, Diop, sempre lui, è il più veloce di tutti a colpirlo di testa e ad accorciare così le distanze. A riportare tutto in parità ci pensa poi Capparella che, prima recupera un pallone poi in diagonale lo spedisce in rete. Se l’1-2 si era fatto sentire sui biancorossi, paradossalmente il 2-2 invece li riaccende. Passano pochissimi minuti per il nuovo vantaggio ad opera di Tomassini, che sfrutta un cross di Rosini dalla destra. Nel frattempo fa l’esordio in prima squadra anche il 2005 Purgatori, entrato al posto di Patrizi infortunato.

Ma la gara regala ancora molte emozioni, ancora Tomassini su punizione si fa pericolosissimo, ma due minuti dopo il Tau pareggia di nuovo, calcio d’angolo battuto in mezzo, Cartano di testa non perdona. Ma l’Orvietana che ha imparato a lottare e a non mollare, ha ancora la forza per andare a vincere la partita. Stavolta l’azione si sviluppa sulla sinistra, il neo entrato Carletti arriva in fondo e mette palla in mezzo, dove Rosini anticipa difensore e portiere in uscita per il 3-4 finale.

Nel finale da registrare il rosso per Fiorucci che dovrà così seguire dalla tribuna il prossimo match interno contro il Poggibonsi. L’Orvietana si toglie così dalla zona retrocessione diretta, sale dal penultimo al quartultimo posto, vede la zona salvezza a 4 punti, ma domenica arriverà al Muzi il Poggibonsi che si è portato al terzo posto a meno tre dall’Arezzo.

I NUMERI DELLA PARTITA

TAU ALTOPASCIO – ORVIETANA 3-4

TAU ALTOPASCIO: Donati, Quilici, Mancini (33’st Cartano), Antoni (1’st Villanova), Capparella (25’st Carcani), Vannucci, Alessio, Meucci (33’st Cesaretti), Pietrelli, Diop, Gurini (25’st Borgia). A disp.: Di Cicco, Pratesi, Innocenti, Perillo. All.: Cristiani.

ORVIETANA: Marricchi; Frabotta, Patrizi (14’st Purgatori), Borgo, Ricci, Bassini, Rosini, Proietto (44’st Biancalana), Tomassini, Alagia (44’st Rinaldi), Mignani (34’st Carletti). A disp.: Rossi, Siciliano, Omohonria, Megaro, Di Natale. All.: Fiorucci.

ARBITRO: Rinaldi di Novi Ligure (Cucchiar di La Spezia – Di Maggio di La Spezia).

MARCATORI: 12’pt Mignani (O), 43’pt Proietto (O), 2’st Diop (T), 11’st Capparella (T), 14’st Tomassini (O), 35’st Cartano (T), 41’st Rosini (O).

NOTE: ammoniti: Antoni, Meucci, Mancini, Capparella (T), Proietto, Purgatori (O). Espulso l’allenatore dell’Orvietana Fiorucci al 46’st. Ammonito l’allenatore del Tau Cristiani.




L’Ancescao di Orvieto e dell’Umbria chiedono l’emodinamica all’ospedale Santa Maria della Stella

I centri sociali anziani della struttura comprensoriale ANCESCAO del territorio orvietano, in considerazione della numerosità degli iscritti (circa 2000) nonchè della loro vulnerabilità per ragioni anagrafiche, sentono la necessità di intervenire in merito alla discussione che si è ultimamente generata sui mezzi di informazione a proposito della istituzione di un laboratorio di Emodinamica nell’Ospedale di Orvieto. Considerando che l’Ospedale di Orvieto rappresenta il nosocomio di riferimento per le problematiche sanitarie di un vasto territorio ci corre l’obbligo di rivolgerci alle Istituzioni chiedendo chiarezza.

Ci sono giunte tra i nostri iscritti segnalazioni di ritardi evitabili nella cura di pazienti con infarto miocardico acuto per la enorme distanza esistente tra il nostro territorio e i nosocomi di riferimento dotati di laboratorio di Emodinamica, con grave impatto sulla prognosi dei malati. Apprendiamo dagli articoli diffusi a mezzo stampa che questo bacino di utenza si riferisce a più di 100.000 abitanti e a questo punto non si capiscono i motivi per i quali non viene dato corso alla delibera regionale 26/5/2020 che ha approvato all’unanimità l’istituzione di un laboratorio di Emodinamica presso l’Ospedale dI Orvieto.

Per quanto sopra esposto si chiede una celere risoluzione della problematica, come anche delle varie altre carenze in termini di prestazioni che affliggono il nosocomio orvietano, rivolgendoci alle Istituzioni preposte sia a livello locale che regionale.

Enrico Patrizipresidente struttura comprensoriale Ancescao di Orvieto

Massimo Ciottipresidente struttura regionale Ancescao dell’ Umbria