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La USL Umbria2 assicura la riapertura dei centri vaccinali chiusi a partire dalla prossima settimana

Dopo la pausa festiva e la chiusura di alcuni centri vaccinali, anche a causa delle poche richieste degli assistiti, dalla prossima settimana i Punti Vaccinali anti Covid dei sei distretti sanitari dell’Azienda Usl Umbria 2 (Terni, Narni-Amelia, Orvieto per la provincia di Terni, Foligno, Spoleto, Valnerina per quella di Perugia) torneranno ad essere operativi ed andranno ad ampliare l’offerta garantita dalla rete degli ambulatori medici e delle farmacie impegnate nella somministrazione delle dosi (medici di medicina generale e farmacie aderenti alla campagna regionale, elenco consultabile nel portale regionale).

Dalla prossima settimana verranno quindi riaperte le agende e sarà possibile prenotare l’appuntamento, oltre che nelle farmacie e negli studi dei medici curanti, anche in tutti i PVT, Punti Vaccinali Territoriali della Usl Umbria 2, con ampia facoltà di scelta di orario, tramite il portale regionale: https://vaccinocovid.regione.umbria.it/


Nel ribadire l’importanza della vaccinazione, che risulta essere lo strumento di protezione più efficace, sicuro ed utile ad evitare forme gravi della malattia, si invita la popolazione, in particolare le fasce più esposte e deboli, a prenotare l’appuntamento per ricevere la dose contro il Covid. 




Torna la manifestazione Arriva la Befana! in piazza del Popolo e il presepe vivente a San Giovenale

Venerdì 6 gennaio torna nel rispetto della tradizione, la manifestazione  Arriva la Befana! e il presepe vivente a San Giovenale. Per questi due eventi ci saranno alcuni cambiamenti e limitazioni nella circolazione stradale in gran parte del centro storico

Dopo due anni di riposo forzato per la pandemia, infatti, grazie al personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Terni coadiuvati dal personale del Distaccamento VV.FF. di Orvieto, quest’anno la Befana ricompare più gagliarda che mai, destreggiandosi tra il Palazzo del Popolo ed altri edifici che affacciano sull’omonima piazza, per fare festa nel giorno dell’Epifania insieme a bambini e famiglie. All’iniziativa che si terrà alle ore 17:00 collabora la Protezione Civile di Orvieto. Per consentire lo stazionamento dei mezzi di pronto intervento dei Vigili del Fuoco a supporto della manifestazione, dalle ore 14:00 alle 21:00 è fatto divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in tutta Piazza del Popolo e Piazza Vivaria.

Ma ad Orvieto, l’appuntamento dell’Epifania sarà anche con la Sacra Rappresentazione del Presepe Vivente che, dopo le due precedenti date del 26 dicembre e 1° gennaio scorsi, dalla piazza di San Giovenale accompagna sul luogo della natività il cammino dei Magi fino alla Grotta naturale del Giardino ai piedi dell’omonima antichissima chiesa. Lungo il percorso si potrà assiste a scene di vita che animeranno il presepe tra canti della tradizione e musiche e letture scelte a tema. L’appuntamento è alle ore 18:00 a cura dall’Associazione Presepe&Orvieto. 

Il transito veicolare è vietato dalle ore 14:00 alle 21:00 nelle seguenti vie: Via Filippeschi, Via Malabranca, Piazza San Giovenale, Via Volsinia I^, Piazza Volsinia.

I residenti della zona di San Giovenale potranno avvicinarsi il più possibile alla zona di appartenenza transitando in via Malabranca con deviazione a destra su via Simoncelli. Tutti gli altri veicoli, giunti all’altezza di via Magalotti, saranno deviati a sinistra su via della Commenda con uscita su via Loggia dei Mercanti direzione piazza Ranieri. Il tratto a senso unico di Via Loggia dei Mercanti (da Piazza Ranieri fino all’intersezione con Via della Commenda) sarà invertito in direzione opposta. La regolamentazione del traffico sarà effettuata da personale della Polizia Locale e da personale della Protezione Civile di Orvieto.




L’Orvietana inizia il girone di ritorno in trasferta a casa dell’Arezzo il 7 gennaio

Chiuso il girone di andata con quattro risultati utili consecutivi, due vittorie interne e due pareggi esterni, che hanno ridato speranze di salvezza, dopo la pausa natalizia riprende il campionato. Una pausa solo di calendario agonistico, perché il gruppo tra doppie sedute e amichevole a Narni, in realtà poche soste si è concesso.

Si ricomincia con la squadra fortemente rivoluzionata dal mercato, contro un Arezzo che anch’esso non ha rinunciato a rinnovare la rosa nella finestra di dicembre. Mancheranno gli squalificati Ricci, nell’Orvietana, e Settembrini, tra i padroni di casa. Come all’andata la gara è stata anticipata al sabato. Obiettivo dei biancorossi riprendere da dove si era lasciato, ovvero cercare di continuare a far punti, ma Fiorucci ha anche bisogno di dare minuti ai tanti nuovi arrivati nell’ottica di avere a disposizione più soluzioni possibili, non solo per la gara di sabato, ma per tutto il girone di ritorno cercando di lasciare aperta più possibile la lotta salvezza. All’andata si iniziò con un solo punto in 7 partite, sarà quindi il rendimento di questi primi due mesi del 2023 ad indicare se l’Orvietana potrà puntare a risalire ulteriormente la classifica, indipendentemente dal match di Arezzo, anche se Fiorucci, che da quelle parti è anche un ex, non rinuncerà a giocarsela anche sul campo della seconda in classifica.

Si gioca sabato 7 gennaio alle ore 15.00 allo stadio “Città di Arezzo”, arbitrerà l’incontro Andrea Bortolussi di Nichelino, coadiuvato dagli assistenti Alessia Cerrato di San Donà di Piave e Leo Posterato di Verona.




Covid, sul portale della Regione niente più punti vaccinali a Orvieto. Rimangono solo alcune farmacie

La corsa della covid continua anche se i numeri indicano un piccolo rallentamento. I medici consigliano vivamente di procedere con le quarte dosi ma le vaccinazioni sono andate a rilento almeno fino al periodo di Natale. Ora procedono più velocemente ma con qualche problema logistico almeno nella USL Umbria2, con esclusione di Spoleto.

Molte persone, soprattutto over 60 ci stanno segnalando che i centri vaccinali sono stati chiusi e attualmente chi vuole procedere con la quarta dose può prendere appuntamento solo nel perugino. In alternativa per Orvieto ci sono farmacie e ambulatori che offrono il servizio anche in convenzione ma al 5 gennaio non è possibile prenotare la seduta tramite il portale ufficiale della Regione Umbria.

Per vaccinarsi a Orvieto si devono seguire le indicazioni di parenti e amici o imbattersi nel classico cartello “qui vaccini anti-covid” di solito posto sulle vetrine delle farmacie o degli ambulatori. Rimane una domanda; perché nella USL Umbria1 i centri sono ancora attivi? Da tabella ufficiale estratta dal portale regionale per i vaccini covid sono chiusi dal 1° gennaio i punti di Terni, Foligno e i due di Orvieto mentre per Narni e Amelia è scritto “in attesa di comunicazioni”. Nel territorio di competenza della USL Umbria1 chiude solo Deruta, negli altri centri permane l’apertura magari con giorni e orari ristretti.

Il disagio ci è stato segnalato e ci permettiamo di renderlo pubblico ringraziando quelle farmacie che stanno attualmente assicurando il servizio e disponibili a pubblicare i loro nomi per tutto il territorio orvietano.




Fabio Paparelli, “è sempre più evidente la necessità di un’emodinamica all’ospedale di Orvieto”

“La drammatica morte del giovane Andrea Giudicessa impone alla politica e alle istituzioni una seria e approfondita riflessione su ciò che non è stato fatto e su ciò che si può ancora fare, per realizzare una struttura di emodinamica presso l’Ospedale di Orvieto”. Lo afferma il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd), ricordando che “era il 24 febbraio 2020 quando, dai banchi dell’opposizione, annunciammo la presentazione di una mozione che impegnava la Giunta regionale ad istituire, proprio presso il nosocomio orvietano, un laboratorio di emodinamica e cardiologia interventistica. Vista la disponibilità di una sala operatoria idonea ad ospitare il centro, considerate le distanze per raggiungere gli altri ospedali e tenuto conto delle specifiche caratteristiche geografiche e socio-demografiche del distretto sanitario di Orvieto, questo intervento ci sembrava doveroso e urgente, per permettere alla popolazione di quel territorio, e non solo, di poter trattare d’urgenza patologie importanti come l’infarto miocardico acuto e l’ictus cerebrale”.

“La  mozione – prosegue Paparelli – fu approvata all’unanimità a maggio dello stesso anno impegnando formalmente la presidente Tesei e l’assessore alla sanità Coletto a inserire nel nuovo piano sanitario regionale la previsione di una struttura di emodinamica e di cardiologia interventistica presso l’ospedale di Orvieto. Dopo un anno però, nulla era stato fatto in proposito e allora proposi un ordine del giorno che prevedeva uno stanziamento di fondi da destinare a tale scopo. L’atto fu bocciato dalla maggioranza di destra, segno che l’impegno assunto in precedenza non sarebbe stato rispettato. Ad oggi, infatti, la bozza di nuovo Piano sanitario non prevede questa struttura e non sappiamo quali siano i reali intendimenti della presidente Tesei. Sappiamo invece quanto sia impegnata a dipanare senza successo la matassa del rimpasto della sua Giunta e a far finta di trovare soluzioni per riequilibrare, a soli fini elettorali, i posti letto su base regionale”. 

“Ora però – aggiunge il consigliere di opposizione – le istituzioni non possono più permettersi di perdere altro tempo. A seguito di un dramma come quello accaduto giorni fa, è ancora più chiara l’importanza di realizzare questo centro. Per le realtà come quella orvietana infatti il problema da affrontare sta proprio nella tempistica non adeguata a trasportare in sicurezza i malati nella più vicina emodinamica al fine di eseguire un’angioplastica primaria nel minor tempo possibile. E’ dimostrato che tempi di trasferimento troppo lunghi possono compromettere l’esito dell’intervento a causa del superamento del limite canonico di un’ora, che le linee guida correlate suggeriscono di non oltrepassare mai, tra l’insorgenza dei sintomi ed il lettino di emodinamica. Per altro, se consideriamo l’incidenza generale di queste patologie nella popolazione,  l’ospedale di Orvieto, se debitamente attrezzato, avrebbe un bacino di utenza ipotetica di circa 100mila individui, con un volume di lavoro di circa 250 angioplastiche coronarie l’anno, cui andrebbero aggiunte le procedure coronografiche di tipo diagnostico.

Questo importante investimento, non più rinviabile, oltre a colmare un deficit sanitario importante dell’area di Orvieto, potrebbe diventare – conclude – il punto di riferimento ospedaliero più vicino per i malati acuti provenienti anche da altri territori come quelli della bassa Toscana e dell’alto Lazio (Provincie di Grosseto, Siena e Viterbo) sia per la minore distanza rispetto ai laboratori di emodinamica di loro riferimento, sia per i migliori collegamenti stradali”.




Maurizio Conticelli, Amici della Terra, “e se la matrigna fosse Terni e non Perugia?”

Orvieto e l’Orvietano appaiono in netta difficoltà nello scenario regionale da circa un paio di decenni, subendo scelte che ne penalizzano lo sviluppo. Oggi mi chiedo se esista una matrigna nei confronti del nostro territorio, e se questa debba essere indicata in Terni piuttosto che a Perugia.

Vedi così la sanità con il polo ospedaliero di Terni e quello costruendo di Narni-Amelia rispetto al nostro nosocomio in completa emergenza (altro che ospedale di emergenza-urgenza!), vedi il polo universitario che cresce a Terni-Narni mentre è stato chiuso quello di Orvieto, vedi l’ampliamento della discarica delle Crete necessario per il diniego di Terni e Narni a bruciare i rifiuti nel loro inceneritore (ove bruciano roba molto più inquinante e proveniente da fuori regione) ed ora, cosa di minor rilievo ma emblematica delle mie perplessità, vado a scoprire che i canoni pagati dalle società che gestiscono le grandi derivazioni idroelettriche (sono tali quelle che, in caso di produzione di forza motrice, superano la potenza nominale media annua KW 3.000), vengono ripartiti con criteri che escludono Orvieto per il bacino di Corbara, Guardea per quello di Alviano e con ulteriori criteri basati sulla popolazione residente cosicché il riparto 2022 in favore dei comuni interessati (Baschi, Alviano, Narni, Terni e Cerreto di Spoleto), pari 1.600.000 € (importo che l’anno corrente potrebbe raddoppiare), prevede € 1.300.000 solo per il Comune di Terni. Suvvia, non scherziamo e diamoci da fare per superare questa ingiustizia che viene da lontano, subito dopo il trasferimento delle competenze dalle Province alla Regione Umbria avvenuto nel 2015.

Sono stato rassicurato dall’assessore al bilancio del Comune di Orvieto che in effetti l’argomento è all’ordine del giorno, anche perché nel frattempo è in discussione presso l’Assemblea legislativa il disegno di legge della Giunta regionale sulla disciplina delle concessioni per le grandi derivazioni idroelettriche, su cui evidentemente sarà opportuno far valere le ragioni del buon senso prima ancora dei confronti dal sapore campanilistico. Un ultimo pensiero riguarda poi la destinazione di questi preziosi fondi, che la normativa regionale esistente prevede di utilizzare per il decoro urbano, la viabilità, gli impianti sportivi, i grandi eventi, dimenticandosi clamorosamente degli aspetti di carattere ambientale, che invece sarebbero prioritari vista anche la presenza, tanto per rimanere nel comprensorio orvietano, del Parco Tevere, dell’Oasi di Alviano e dei siti archeologici di Pagliano e Scoppieto.

Per tali motivi mi sono adoperato, all’interno degli Amici della Terra e coinvolgendo anche il Circolo culturale di Corbara, per favorire ogni iniziativa tesa a ripristinare un corretto equilibrio nella definizione dei criteri che riguardano sia l’individuazione dei comuni beneficiari, sia la ripartizione delle risorse.

Maurizio Conticelli – socio di “Amici della Terra” onlus




Giallo a Baschi, proseguono le indagini sull’anziana trovata morta nella sua casa a Morre

La mattina del 4 gennaio una telefonata al 118 è arrivata, sembrerebbe, da parte dei familiari di un’anziana donna di 80 anni preoccupati perché non riuscivano a mettersi in contatto con lei. I sanitari, giunti sul posto, hanno potuto solo constatare il decesso della donna. Poi sono iniziati gli accertamenti perché non erano ben chiare le dinamiche dell’accaduto. E’ giunto sul posto anche il personale del Reparto Investigativo Scientifico dei Carabinieri.

Nella casa dell’anziana nella frazione di Morre del Comune di Baschi potrebbe essere successo qualcosa di drammatico tanto che, secondo quanto scritto sul sito della TGR della Rai, il procuratore avrebbe deciso di procedere con l’esame autoptico per stabilire con precisione le cause della morte dell’anziana signora. Intanto le indagini continuano nel massimo riserbo e nessuna ipotesi viene esclusa dagli investigatori.