Auguri di un sereno Santo Natale ai nostri lettori e arrivederci al 27 dicembre

Ci siamo, ecco il Natale che arriva in un periodo complicato con la guerra che non sembra essere a una svolta, con la crisi economica che inizia a toccare la carne viva dei più deboli, l’inflazione che fa il resto. Le luci natalizie si accendono più tardi e si spengono prima per risparmiare energia. Non mancano i regali, un po’ meno e utili.

Ma il Santo Natale è sempre presente. “Venne al mondo al freddo e al gelo…”. Chi? il vero protagonista del 25 dicembre: Gesù. Per festeggiare non servono le luci, i regali, gli auguri da chi fino al giorno prima quasi si girava dall’altra parte per evitare di salutarti. Serve solo l’Amore, sì con la “a” maiuscola. Serve lo sguardo attento e amorevole verso gli ultimi, verso chi è povero, solo, senza casa. E’ chiaro il Santo Padre, “se vogliamo festeggiare davvero il Natale riscopriamo attraverso il presepe la sorpresa e lo stupore della piccolezza, la piccolezza di Dio, che si fa piccolo, non nasce nei fasti dell’apparenza, ma nella povertà di una stalla. Per incontrarlo bisogna raggiungerlo lì, dove Egli sta; occorre abbassarsi, farsi piccoli, lasciare ogni vanità, dove Lui è. E la preghiera è la via migliore per dire grazie di fronte a questo dono d’amore gratuito, dire grazie a Gesù che desidera entrare nelle nostre case, che desidera entrare nei nostri cuori“.

Farsi piccoli, umili e compassionevoli sempre pronti ad ascoltare e aiutare il prossimo, nel senso letterale del termine, chi è vicino a te che spesso guardiamo ma non conosciamo. Poi c’è il prossimo più lontano che è al buio, torturato, violato, senza riscaldamento, senza l’acqua, senza un giocattolo, senza soldi, senza cibo…”Senza”, la preposizione che dobbiamo eliminare, limitare il più possibile per realizzare il vero Santo Natale.

Buon Natale!




Ciro Zeno è il nuovo segretario regionale della Filt-Cgil, “in Umbria sui trasporti abbiamo problemi seri”

Ciro Zeno è il nuovo segretario generale della Filt Cgil dell’Umbria, il sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti, che conta nella nostra regione circa 2900 iscritti. L’elezione è avvenuta al termine del congresso regionale della categoria che si è svolto a Bastia Umbra, alla presenza di Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia, Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria e Michele De Rose, segretario della Filt Cgil nazionale. Zeno – 46 anni, originario di Torre del Greco e residente ad Orvieto, dal 1996 dipendente del gruppo Ferrovie dello Stato, con un lungo percorso nella Filt Cgil Umbria alle spalle – è stato eletto con 53 voti a favore e una scheda bianca. Subentra a Marco Bizzarri, che ha guidato la categoria negli ultimi 6 anni, ed è stato salutato e ringraziato da tutta l’organizzazione per il lavoro svolto.

“In questa regione abbiamo sui trasporti dei problemi seri – ha detto il nuovo segretario nel suo intervento programmatico – Sulla logistica stiamo cercando di affrontarli a testa alta e a schiena dritta e lo faremo convintamente anche in futuro. Navighiamo in piena tempesta nella vertenza sul tpl, a causa di istituzioni miopi, sorde, egoiste che vogliono proiettare questo mondo così delicato ed importante per la società nel più becero mercato. Abbiamo un mondo come quello di RFI che aveva la possibilità di rilanciarsi nel nostro territorio attraverso il Pnrr – ha proseguito Zeno – ma non vi è ad oggi un progetto esecutivo, solo slogan e chiacchiere a fronte di un impasse infrastrutturale di oltre 20 anni”. Anche sull’aeroporto dell’Umbria, secondo il neo-segretario Filt Cgil, i dubbi non mancano: “Gli investimenti tanto sbandierati sono finalizzati soprattutto ad attrarre vettori e compagnie aeree – ha osservato Zeno – ma la pista resta una sola, l’aeroporto non è appetibile da un punto di vista volumetrico, e quando i fondi verranno meno si rischia di mettere in crisi il sistema”.

C’è poi tutto il mondo delle merci e dei camionisti, “che ormai vivono nelle cabine dei loro tir e per i quali dobbiamo ‘fare rumore’, come ci ha chiesto Papa Francesco pochi giorni fa”, ha ricordato Zeno. “Se abbiamo avuto gli angeli delle corsie degli ospedali, nella stessa misura abbiamo avuto gli angeli delle strade e della logistica – ha concluso il nuovo segretario generale – un mondo che non si è mai fermato anche durante il lockdown, un mondo complesso che ci ha dato la possibilità di trovare viveri sui nostri scaffali, materie di prima necessità, medicinali nelle nostre farmacie durante la pandemia. Il mio e il nostro impegno sarà massimo per loro e per tutte le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti dell’Umbria”.




Il neo team principal di Mc Laren, l’orvietano Andrea Stella, premiato dal Comune e dall’Associazione La Castellana

“Orvieto e le mie origini hanno avuto un ruolo importante nella mia carriera ed è un onore poter portare il nome della mia città in giro per il Mondo”. Lo ha detto Andrea Stella, il 51enne ingegnere orvietano recentemente nominato Team Principal della scuderia McLaren, che nella Sala consiliare del Comune ha ricevuto dal Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, e dall’assessore allo Sport, Carlo Moscatelli, un riconoscimento per la carriera sportiva a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città. Presenti anche il presidente de “La Castellana”, Luciano Carboni, insieme ad altri membri dell’associazione che organizza la storica Cronoscalata, e don Danilo Innocenzi, parroco di Sferracavallo, il quartiere di Orvieto dove Stella è cresciuto e dove vive la sua famiglia.

“Era da tempo – ha affermato il Sindaco – che insieme all’Assessore allo Sport Moscatelli avevamo immaginato un momento pubblico per rendere omaggio alla carriera di Andrea Stella e il destino ha voluto che siamo arrivati nel momento in cui ha ottenuto la promozione a Team Principal di una delle più prestigiose scuderie automobilistiche quale è la McLaren. Crediamo che Andrea possa essere la testimonianza di come attraverso la passione, l’impegno e la dedizione si possono raggiungere grandi traguardi e i nostri giovani, che spesso sono costretti a lasciare la città per motivi di studio e di lavoro, possono vedere in lui un esempio di come si può arrivare a grandi risultati e importanti palcoscenici anche partendo da un paese di provincia e rimanendo attaccati alle proprie origini”.

“Andrea – ha commentato l’Assessore allo Sport, Carlo Moscatelli – è la testimonianza che il merito paga sempre ed è arrivato dove è arrivato perché è bravo. E’ un orgoglio per Orvieto e io, da orvietano e uomo di sport, sono onorato di avere persone come lui che ci rappresentano nel Mondo”.

“Siamo orgogliosi di Andrea – ha chiosato don Danilo Innocenzi – che è rimasto sempre cittadino e parrocchiano, semplice e piccolo pur stando in frontiera tra le persone che contanoOggi stiamo celebrando non una persona ma un percorso di vita dove non è stato mai solo e dove non ha mai lasciato solo nessuno con la sua limpidezza e la generosità. Vedendo il suo lavoro i nostri figli e nipoti, anche quelli più in difficoltà, possono avere la speranza nei propri sogni e nei propri ideali. E questa è la battaglia più bella della vita”.

“Sono qui per un riconoscimento che a che fare con la Formula Uno – ha detto Stella – ma quello che ha guidato il mio cammino sono le origini, i fondamenti, le interazioni con le persone, la capacità di motivarle. Non motivi le persone se non con i valori, l’autenticità e se non toccando la loro parte emotiva. Questi aspetti si imparano solo in parte all’università o nel lavoro, si imparano nei posti giusti e io ho avuto la fortuna di essere cresciuto ed educato nel posto giusto. Bisogna essere sempre consapevoli dell’importanza delle origini e per questo ringrazio il Sindaco, l’Assessore e don Danilo non solo per questo riconoscimento ma perché questa occasione mi fa ritrovare la consapevolezza di chi sono, dove sono cresciuto, cosa ho ricevuto dalle persone con cui sono cresciuto e della fede, l’arma in più per gli uomini che quando tendono a mettere un limite scoprono che attraverso la fede si può andare oltre”.

“E’ un onore per me – ha aggiunto – portare Orvieto in giro per il Mondo e parlo della mia città ogni volta che ne ho l’occasione. Noi a Orvieto siamo cresciuti e forse non riconosciamo quanto sia bella, quanto ispiri le persone per la sua bellezza, per la qualità dei suoi prodotti. Ringrazio il Sindaco, l’Amministrazione e Parroco per il servizio che fanno alla città. Molti pensano che stare dalla parte di chi comanda sia un onore. Nel mio lavoro ho tante responsabilità, so che cosa sono gli oneri e voi di oneri ne portate tanti. Spero che la comunità lo riconosca e mi sento di ringraziarvi anche per quella comunità fuori dalla comunità, quella dei non residenti. So che siete di grande supporto a tante iniziative, me lo raccontano tante persone, come gli amici de ‘La Castellana’. Non sarei arrivato in F1 senza ‘La Castellana’ e ho grande ammirazione per Luciano e per tutti coloro che sostengono questa iniziativa. Anche qui ci sono tanti oneri – ha detto – ed è importante che la comunità lo riconosca e sia di supporto a chi permette e organizza iniziative e poi le porta al successo. E infine consentitemi di dire grazie a mia moglie perché io sono qui a prendere onori e oneri della professione mentre lei si prende principalmente gli oneri”.

Ad Andrea Stella è stato consegnato dall’Amministrazione comunale un lavoro in terracotta ad opera di Albero Bellini che raffigura i quattro simboli della città e dall’Associazione “La Castellana” una coppa raffigurante il Duomo di Orvieto.




Per lavori sulla linea ferroviaria veloce tra il 27 e 28 dicembre IC più lenti e regionali, con cancellazioni e sostituzioni

Sulla linea ad alta velocità Roma-Firenze sarà installato il secondo tratto di linea con tecnologia ERTMS (European Railway Traffic Management System), il più avanzato sistema per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, in grado di garantire una migliore regolarità e gestione del trasporto ferroviario. Per consentire lo svolgimento dei lavori la circolazione ferroviaria sarà sospesa dalle ore 17 di martedì 27 dicembre alle ore 11 di mercoledì 28 dicembre in un tratto di 85 chilometri fra Arezzo Sud e Orvieto Sud.

Tutti i treni a lunga percorrenza, alta velocità e Intercity, percorreranno la linea convenzionale con allungamenti dei tempi di viaggio, mentre i treni regionali potranno subire variazioni, cancellazioni e sostituzioni con autobus.

I sistemi di vendita delle imprese ferroviarie sono già aggiornati con le modifiche previste.

Si tratta del secondo intervento di upgrade tecnologico dopo la contestuale attivazione, a dicembre 2020, del primo tratto Rovezzano-Arezzo Sud (64 km). L’attrezzaggio del sistema ERTMS sull’intera linea si concluderà a settembre 2024, con l’attivazione della tecnologia sui restanti 88 chilometri fra Orvieto Sud e Settebagni.




Via ai corsi gratuiti di “Officina per lo Spettacolo” in collaborazione con il Centro Studi Città di Orvieto

Si è svolta mercoledì 21 dicembre, nell’Aula Magna della Fondazione per il “Centro Studi Città di Orvieto”, la conferenza stampa di avvio delle attività formative del Piano Progettuale “Officina per lo Spettacolo”, progetto finanziato da ARPAL Umbria a valere sull’ Avviso pubblico “TECHNE” in favore dell’ATS tra Aris Formazione e Ricerca Soc. Coop., Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca e Fondazione per il “Centro Studi Città di Orvieto”.  Proprio al CSCO si è tenuta la prima lezione del corso di video editing.

Sergio Filippi, consigliere delegato di Aris Formazione e Ricerca, ha espresso grande piacere nel collaborare con partner che già da anni operano nel settore dello spettacolo in maniera fattiva e creativa quali, appunto, la Fondazione per il “Centro Studi Città di Orvieto” e la Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca.  Liliana Grasso, presidente della Fondazione per il “Centro Studi Città di Orvieto”, ha rappresentato la scelta, ormai quasi tre anni fa, della realizzazione del Corso “Filmaker Factory”, per andare verso la direzione della filiera delle professionalità dell’audiovisivo in Umbria, figure ad oggi in parte mancanti nella nostra regione.  E proprio in quest’ottica nasce la partecipazione al Progetto OPS! come sviluppo e rafforzamento di un percorso già intrapreso e nel quale la Fondazione crede fortemente.

Roberta Tardani, sindaco di Orvieto, ha sottolineato come tale si inserisca in un solco che era già stato pensato per la città di Orvieto.  “Il settore dello spettacolo – ha detto – ha grandi capacità di promozione della cultura, ma anche dello sviluppo economico; e in questo senso si interseca in maniera importante la formazione, anche in un’ottica di rilancio”.

I Corsi, interamente gratuiti, sono rivolti a cittadini adulti di età compresa tra 18 anni compiuti e 65 non compiuti, residenti in Umbria e in possesso di diploma di maturità.  Sono volti ad  innalzare e valorizzare il livello di competenze e conoscenze possedute da coloro che già operano a vario titolo nel settore dello spettacolo per qualificarne la permanenza nel mercato del lavoro, e a promuovere l’acquisizione da parte di persone in cerca di occupazione di specifiche competenze tecniche per la propria professionalizzazione, l’occupabilità, la mobilità lavorativa, anche in un’ottica di reinserimento dopo la crisi che il settore ha subito a causa della pandemia Covid-19.  Tale piano vuole contribuire, quindi, alla riqualificazione e alla formazione di nuove professionalità nel settore dello spettacolo in una prospettiva di occupabilità.

Gran parte delle docenze delle Attività Formative proposte sono affidate a: Euromedia S.r.l., azienda leader a livello regionale e nazionale nella produzione digitale; Rete Doc (Doc Servizi e Doc Creativity), che riunisce professionisti dello spettacolo in una rete sinergica di collaborazioni, tra le quali va annoverata anche l’Accademia Internazionale della Luce.

Questi i Corsi di prossima attivazione:

  • VIDEO EDITING presso Fondazione per il “Centro Studi Città di Orvieto” 

1° lezione 21 Dicembre 2022 – Lezioni successive nei giorni di Lunedì e Giovedì dal 12 Gennaio 2023 al 02 Marzo 2023 – Docenti Euromedia srl

  • DIGITAL AUDIO EDITING presso Fondazione per il “Centro Studi Città di Orvieto”: dal 13 Gennaio 2023 tutti i Venerdì fino al 03 Marzo 2023 – Docenti Euromedia srl
  • TECNICO DELLO SPETTACOLO presso Aris Formazione e Ricerca Società Cooperativa sede di PERUGIA: dal 23 Gennaio 2023 con giornate successive in via di definizione  – Docenti Doc Servizi Soc. Coop e Accademia Internazionale della Luce di Umbertide
  • Aiuto Costumista Cinematografico e Audiovisivo presso Fondazione per il “Centro Studi Città di Orvieto” con date in via di definizione a partire dalla fine di Gennaio 2023
  • ASSISTENTE DI PRODUZIONE presso Aris Formazione e Ricerca Società Cooperativa Sede di PERUGIA: dal 08 Febbraio 2023 con giornate successive in via di definizione   – Docenti Doc Servizi Soc. Coop.
  •  VIDEO EDITING presso Aris Formazione e Ricerca Società Cooperativa Sede di Terni: dal 02 Marzo 2023 nei giorni di Lunedì e Giovedì fino al 06 Aprile 2023 – Docenti Euromedia srl
  •  DIGITAL AUDIO EDITING presso Aris Formazione e Ricerca Società Cooperativa Sede di Terni: dal 01 Marzo 2023 – nei giorni di Mercoledì e Venerdì fino al 05 Aprile 2023 – Docenti Euromedia srl

E’ ancora possibile presentare domanda di iscrizione ai Corsi, il Bando di reclutamento Allievi è aperto.




Il Lions Club di Orvieto presenta la mostra del merletto orvietano a Palazzo Coelli dal 28 dicembre al 6 gennaio

Ha l’obiettivo di promuovere il lavoro e la cultura delle merlettaie e di esporre capolavori che sono patrimonio della storia della Città di Orvieto, la mostra intitolata Il merletto orvietano, promossa dal Lions Club di Orvieto che da alcuni anni ha ideato un Service denominato “Il Lions Club di Orvieto adotta il Merletto Orvietano”, che si prefigge la formazione di un Catalogo Generale dei Merletti Orvietani ancora rintracciabili, ovvero un Repertorio fotografico costruito casa per casa.

La mostra che si svolgerà dal 28 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023 in orario 11 / 17 – presso le sale espositive di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto (piazza Febei, 3), costituisce oggi un ulteriore step di quel progetto. Tra le opere d’arte esposte si potranno ammirare anche otto manufatti in Merletto Orvietano di proprietà del Comune di Orvieto che l’Ente, che insieme alla Fondazione CRO patrocina l’esposizione, ha eccezionalmente prestato riconoscendo i significativi risvolti sociali, culturali ed artistici che l’esposizione riveste. E che, nell’intento dei promotoridel Lions Club, intende valorizzare le testimonianze e l’abilità antica di un’arte tutta al femminile risalente all’Ottocento affinché non si disperda, anzi venga riscoperta, studiata, rivitalizzata, reinterpretata e perpetuata dall’impegno di nuove generazioni così da poter conoscere una nuova stagione di rilancio dell’artigianato artistico storico, ma diventare anche attrattiva al pari di altre espressioni dell’arte e della cultura di Orvieto, e catturare la curiosità e l’apprezzamento non solo degli orvietani ma dei numerosissimi turisti che scelgono questa città come meta di viaggio.

Orvieto vanta una grande tradizione particolarmente legata alla storia e ai suoi simboli culturali. Nel giugno del 1907 nacque la società di Patronato denominata Ars Wetana. L’idea era stata lanciata dal senatore conte Eugenio Faina e realizzata grazie alla nipote Maria Vittoria e a Eugenia Petrangeli e Paolina Valentini che si occuparono di individuare un lavoro semplice ma pregevole, che le donne del popolo potessero svolgere a domicilio. La scelta cadde sul merletto di filo di Irlanda che, oltre ad effetti artisticamente suggestivi, presentava sul piano tecnico l’opportunità di suddividere la lavorazione di uno stesso manufatto tra più operaie. Questa tecnica, che consisteva nell’assemblare diversi elementi ripetitivi su un disegno generale predisposto, era ideale per creare manufatti di grande bellezza, come tovaglie, centrotavola, finiture per abiti ed altro; dal punto di vista sociale, inoltre, tentava di sollevare le donne dalla loro secolare perifericità nella vita economica. Sulla scia del revival del merletto e seguendo l’esempio della marchesa Guglielmi che aveva avviato la stessa lavorazione tra le donne dell’Isola Maggiore sul Lago Trasimeno, l’Ars Wetana, si proponeva lo sviluppo del merletto con un nuovo repertorio di disegni anche ispirati alle decorazioni del Duomo. L’apprendimento della realizzazione degli elementi decorativi presso larghi strati della popolazione femminile, e la facile commercializzazione dei prodotti finiti non solo a Orvieto ma anche nelle grandi città ed all’estero, fecero sì che nel giro di pochi anni quasi tutte le famiglie di Orvieto e dintorni fossero coinvolte in questa grande impresa collettiva. A distanza di pochi decenni dalla scomparsa delle ultime protagoniste di quella straordinaria stagione, sono purtroppo difficilmente rintracciabili notizie scritte e certificate di come nacque e si sviluppò quest’Arte in Orvieto; non restano che fonti e testimonianze orali di chi conobbe personalmente le ultime grandi Merlettaie di Orvieto. Moltissimi esempi di quest’arte rimangono ancora gelosamente conservati nelle case di tanti orvietani e presso le sedi di importanti Enti.

Anche dopo la conclusione dell’esperienza dell’associazione Ars Wetana, si cercò tuttavia di mantenere la tradizione dando, negli anni ‘70 un nuovo impulso all’attività artigianale del merletto: proprio nel 1975, nell’ambito di un programma di promozione delle attività artigianali avviato dal Centro di formazione regionale dell’Umbria, il Comune istituì un corso speciale di formazione professionale per la lavorazione artistica delle trine e dei merletti. In seguito, dall’adesione al progetto di candidatura per il riconoscimento del merletto italiano come patrimonio immateriale dell’Unesco e fino ad oggi, il Comune di Orvieto persegue, attraverso varie iniziative di promozione culturale, lo scopo di valorizzazione questa nobile e antica arte.




Finanziato con i fondi del PNRR per 836 mila euro il nuovo asilo nido a Castel Viscardo

L’Unita di Missione Edilizia Scolastica PNRR del Ministero dell’Istruzione ha comunicato al Comune di Castel Viscardo che il progetto presentato per la costruzione del nuovo Asilo nido è stato totalmente finanziato dai fondi del Pnrr. Il Comune ha partecipato, infatti, al bando Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Investimento 1.1 Piano per asili nido, scuole per l’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia con un progetto che ha ottenuto il riconoscimento ministeriale per un importo totale di 836.000 euro. L’esito positivo del bando è stato ottenuto grazie al progetto di fattibilità tecnico economica realizzato dall’amministrazione cha individuato l’appezzamento di terreno di proprietà comunale accanto alla scuola dell’infanzia per la creazione del “Polo infanzia 0-6 anni pubblico”. Il nuovo polo potrà contenere un massimo di 20 bambini, 10 in più rispetto agli attuali ospitati in un’aula ricavata nell’edificio della scuola dell’infanzia. Avrà inoltre uno spazio esterno dove verrà creata un’area giardino ed orti didattici e la sistemazione dell’area parcheggio esistente.

“Anche attraverso questo importante finanziamento prosegue l’attività dell’Amministrazione Comunale rispetto alla riqualificazione e riordino dei plessi scolastici – spiega il sindaco Daniele Longaroni – Grazie agli Uffici comunali che anche in questo caso hanno saputo trovare le migliori soluzioni architettoniche e funzionali per ottenere un importante finanziamento che renderà migliore dal punto di vista infrastrutturale il Comune di Castel Viscardo permettendo di offrire servizi educativi in ambienti appositamente pensati per la primissima infanzia. Inoltre, investendo sulla scuola e sui bambini che sono il nostro futuro, pensiamo sia un passo ulteriore per combattere lo spopolamento dei piccoli centri invogliando anche le giovani coppie a scegliere la vita nei piccoli paesi dove comfort e servizi devono andare di pari passo”.

Va in questa direzione anche il progetto di adeguamento sismico ed efficentamento energetico della scuola dell’infanzia del Comune, finanziato dalla Regione Umbria con fondi PNRR per 435.000 euro che vedrà il via a gennaio 2023. Al fine di consentire il corretto svolgimento delle lezioni e non interrompere l’attività didattica che verrà comunque garantita in locali adeguatamente allestiti, i bambini della scuola dell’Infanzia e dell’asilo nido saranno trasferiti al piano terra della scuola Primaria, recentemente ristrutturata. Alcune classi della primaria saliranno al Primo Piano del plesso mentre le tre classi della Scuola Secondaria di Primo Grado saranno trasferiti nel palazzo comunale. Al termine dei lavori gli studenti ritorneranno ognuno nelle proprie classi. “Ringraziamo per la collaborazione la Dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, tutti i docenti, i ragazzi e le famiglie che in caso di necessità potranno sempre rivolgersi alla dirigente e all’amministrazione comunale. Stiamo lavorando per dare ai nostri giovani una scuola migliore e plessi sempre più funzionali, come giusto che sia” ha concluso il sindaco.




Paolo Pacifici è il nuovo coordinatore per l’orvietano di Confartigianato Imprese

Nella riunione di martedì 20 dicembre nella sede di Confartigianato ad Orvieto Scalo, alla presenza del presidente di Confartigianato Imprese Terni, Mauro Franceschini, e del direttore, Michele Medori, i rappresentanti delle imprese aderenti a Confartigianato hanno eletto Paolo Pacifici, imprenditore nel settore del legno, come nuovo coordinatore del comprensorio orvietano.

Il nuovo Coordinamento è composto da Luca Portarena (edilizia, Orvieto), Marco Cavastracci (vendita e riparazione ciclo bike, Orvieto), Stefano Berilli (soccorso stradale e autoriparazione, Fabro), Andrea Bracaccia (vendita prodotti per la tinteggiatura, Orvieto), Luca Mocetti (autocarrozzeria artigiana, Orvieto), Marco Taramelli (impianti elettrici e climatizzazione, Castel Viscardo), Andrea Oreto (produzione e vendita prodotti alimentari, Orvieto), Michele Tittocchia (servizi alle imprese, Orvieto) e Alessandro Menicacci (impianti idraulici e climatizzazione, Montecchio).

L’Assemblea ha individuato le priorità che saranno alla base dell’azione associativa sul territorio in un momento di particolare difficoltà per le imprese che stanno affrontando la crisi energetica, il caro materie prime e l’inflazione. Presente anche il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, che ha fotografato la congiuntura del territorio e le politiche dell’Amministrazione Comunale che assegnano priorità alle azioni di rilancio economico e nell’augurare buon lavoro al nuovo coordinamento ha sottolineato l’importanza dei contributi concreti e costruttivi delle associazioni di categoria.




Orvietana quasi corsara a Roma, primo tempo super poi il Montespaccato recupera, espulso Ricci

Un tempo per parte ed ecco divisa la posta, al termine di un match con mille emozioni. Rimpianti per l’Orvietana trovatasi avanti di due lunghezze, con la possibilità anche di aumentare il divario nel primo tempo. Un rigore fallito in avvio e una sfortunata autorete poco prima dell’intervallo hanno però rimesso in gara i padroni di casa che hanno spinto molto nella ripresa, trovando il pari e poco dopo ritrovandosi anche in superiorità numerica per l’espulsione di Ricci. Malgrado ciò nell’ultima azione prima del triplice fischio, Tomassini ha fallito l’incredibile occasione per incamerare i tre punti.

Fiorucci conferma la formazione che aveva battuto il Livorno, unica differenza il rientro di Bassini, uno dei tre ex di giornata, al centro della difesa. Per circa mezz’ora è un monologo biancorosso: punizione di Rinaldi, testa di Ricci e primo miracolo di Tassi, quindi Anelli mette giù Mignani in area: è rigore, ma Tassi intuisce l’angolo scelto da Tomassini che, malgrado abbia angolato, non supera il portiere. L’Orvietana gioca in velocità e scioltezza, ancora Rinaldi scende sulla fascia, calibra il pallone sul lato opposto dove Rosini salta più in alto di tutti e di testa mette in rete dopo aver colpito il palo interno. Rosini è scatenato, neanche tre giri di orologio e scappa via, entra in area e si guadagna un altro rigore. Stavolta sul dischetto si presenta Bassini che tira forte e angolato: è 0-2. I romani si vedono solo con dei calci piazzati di Cerone, Marricchi deve intervenire solo in un’occasione su Vitelli. Ma al 43’ ecco che il Montespaccato riapre la partita: Mascella cambia gioco, trova Cerone sulla sinistra, palla che arriva sotto porta dove la sfortunata deviazione di Bassini inganna Marricchi.

Si sentono le urla del tecnico di casa Campolo fino in tribuna nell’intervallo e la strigliata sembra fare effetto. Su un campo così piccolo e stretto le punizioni di Cerone sono sempre un pericolo, Vitelli di testa dopo 10 minuti fallisce il pareggio. L’Orvietana potrebbe chiuderla poco dopo, bella triangolazione tra Mignani e Rosini, con l’attaccante che chiama alla terza super parata di giornata Tassi. Campolo allora rischia il tutto per tutto e inserisce anche Calì, spostando decisamente in avanti il baricentro della squadra. Poco dopo Fiorucci risponde inserendo Alagia per Rinaldi. Gli spazi per l’Orvietana ora aumentano, ma gran parte delle azioni finiscono con falli in attacco di Tomassini che spengono le iniziative. Cerone è sempre un pericolo, ci prova anche lui di testa senza successo. Orvietana che sembra tornata quella del primo tempo al 22’ quando imbastisce un’ottima azione con Alagia che serve Tomassini, tutto di prima per Rosini che manda la palla alta di poco. Ormai è un continuo capovolgimento di fronte e Calì, ben pescato in area da Vitelli, sfiora il palo sempre di testa.

Alla mezz’ora arrivano i cinque minuti che condannano l’Orvietana, un fallo di mani di Tomassini genera la punizione che porta al pareggio: il solito Cerone pennella una traiettoria al bacio per Calì e stavolta il colpo di testa è vincente. Passano appena due minuti e un altro fallo di mani, stavolta di Ricci, causa il secondo giallo per il numero 5 biancorosso: curioso come il precedente mani di Tomassini con il braccio molto più distante dal corpo non fosse valso l’ammonizione e questo sì. Sta di fatto che l’Orvietana rimane in dieci, rischia su un’altra progressione di Vitelli, ma nel recupero addirittura sfiora due volte il clamoroso colpaccio. Al 93’ un errore di Maugeri davanti al proprio portiere, lascia il pallone pericolosamente vagante in area dove si avventa ancora una volta Rosini che per poco non beffa il Montespaccato. Ma è incredibile quanto accade al 95’: l’Orvietana pur in inferiorità numerica chiude in attacco la gara, Alagia suggerisce per Tomassini, la difesa di casa sbaglia il movimento e il capitano ormai solo davanti al portiere prova la conclusione al volo che finisce fuori.

Con questa gara termina il girone di andata, l’Orvietana tornerà in campo domenica 8 gennaio (non si esclude un probabile anticipo a sabato 7) ad Arezzo.

NOMI E NUMERI DELLA PARTITA

MONTESPACCATO – ORVIETANA 2-2

MONTESPACCATO: Tassi, Pollace, Anello, Nanci, Pesarin (1’st Maugeri), Mascella (44’st Laziz), Tataranno (14’st Calì), Attili (44’st Bianchi), Cerone, Bosi (35’st Maurizi), Vitelli. A disp.: Di Maio, Putti, Corelli, Pietrangeli. All.: Campolo.

ORVIETANA: Marricchi, Omohonria (44’st Siciliano), Papale (44’ st Di Loreto), Borgo, Ricci, Bassini, Rosini, Proietto, Tomassini, Rinaldi (21’st Alagia), Mignani (30’st Carletti). A disp.: Rossi, Biancalana, Di Natale, Chiaverini, Bracaletti. All. Fiorucci.

ARBITRO: Lascaro di Matera (Castaldo di Frattamaggiore – Balbo di Caserta).

MARCATORI: 13′ pt Rosini (O), 16′ pt Bassini rig.(O), 43′ pt Bassini aut. (M), 33’st Calì (M).

NOTE: al 5′ pt Tassi para un rigore a Tomassini (O). Espulso: Ricci (O) per doppia ammonizione al 36’st; ammoniti Rinaldi (O); Tataranno, Vitelli, Cerone, Mascella (M), angoli 6-3, recupero: 1+5.




La 33ma edizione del “Presepe nel Pozzo” apre il 23 dicembre con tante novità

Venerdì 23 dicembre apre i battenti il Presepe nel Pozzo, in una edizione totalmente nuova sotto molteplici punti di vista. Ad iniziare dal tema, che inaugura il ciclo degli “Esclusi”, dove a narrare la Natività è qualcuno che non è riuscito ad assistervi: quest’anno tocca ad Artaban, il quarto magio, che ci accompagna nei sotterranei etruschi e medievali del Pozzo della Cava in un viaggio in undici tappe, raccontandoci le sue speranze, i suoi ritardi e i suoi iperbolici slanci di generosità.

Altra grande innovazione è lo stile della scena conclusiva: l’ultima grande grotta pone il visitatore di fronte ad uno scenario completamente inusuale, spoglio, quasi irreale e con forti contaminazioni con la contemporaneità. Per il 33° anno abbiamo voluto soffermarci sul mistero della morte e della resurrezione, ponendo l’accento sull’attualità del messaggio di Gesù, e lo abbiamo fatto anche visivamente, ricorrendo a simboli forti come uno smartphone, il filo spinato e un Gesù Bambino candido realizzato dal maestro degli effetti speciali Andrea Giomaro avvalendosi dell’uso di scanner e stampanti 3D. Non manca però qualche conferma, nell’ormai tradizionale stile del Presepe nel Pozzo: le prime grotte ospitano istallazioni con personaggi a grandezza naturale e l’adorazione dei Magi, dislocata tra la cisterna etrusca e la cantina medievale, è completamente animata.

Tra le conferme, anche un piacevole “ritorno alle origini”, con la Natività posizionata all’interno del Pozzo della Cava. A calarsi, appeso ad una corda, per collocare la Sacra Famiglia nella grotticella sospesa ad oltre 30 metri dalla sorgente, è stato lo speleologo Filippo Baldini, del Gruppo Speleologico CAI Orvieto, nonché figlio di Francesco Baldini, ideatore del primo Presepe nel Pozzo, ormai 33 anni fa.
Da sottolineare come novità e conferme siano tutte legate da un filo invisibile, che si dipana via via, tra i resti etruschi, medievali e rinascimentali dei sotterranei e che si rivela in tutta la sua potenza solo alla fine: l’amore, vissuto come il vero messaggio dirompente di un Gesù percepito anche nella sua assenza e che dà senso al Natale e alla vita.

Insomma, gli elementi per sorprendere ci sono tutti, sappiamo che la sfida è grande, anzi, enorme. Siamo però speranzosi di riuscire a colpire il cuore dei visitatori, che potranno venire tutti i giorni tra le 9 e le 20 (ultimo ingresso alle 19,45) fino al prossimo 8 gennaio incluso. L’evento rientra nei programmi “A Natale regalati Orvieto” del Comune di Orvieto, “Natale alla Cava” dell’Associazione Culturale “La Cava e i Cavajoli” e “Musei in Rete per il Territorio”, realizzato con il contributo della Regione Umbria.