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Beppe Grillo parte il 15 febbraio da Orvieto con il tour dello spettacolo “Io sono il peggiore”

S’intitola “Io sono il peggiore” lo spettacolo che segna il ritorno sulle scene di Beppe Grillo dopo un lungo periodo di silenzio. Per l’esordio il comico genovese ha scelto il Teatro Mancinelli di Orvieto con uno spettacolo definito delle rivelazioni , dove tutti sono coinvolti e nessuno è escluso. Grillo porterà sul palcoscenico tanta attualità passando dalla religione alle guerre economiche, fino al lato oscuro dell’ambientalismo e al metaverso.

Lo spettacolo, organizzato da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per la Ventidieci e con la produzione di Marangoni Spettacolo, è in calendario al Mancinelli il prossimo 15 febbraio.

Il grande ritorno sulle scene del comico italiano più spiazzante, caustico e odiato di tutti i tempi, come non lo avete mai visto.




Scossa di magnitudo 5,7 al largo della costa marchigiana avvertita in tutta l’Umbria

Alle ore 7,07 del 9 novembre è stata avvertita una scossa di terremoto in tutto il centro Italia e anche in Umbria ha avuto come epicentro, secondo i primi dati diffusi dall’INGV, la costa marchigiana con magnitudo 5,7.

La scossa è stata distintamente avvertita nelle Marche, in Umbria, in Emilia e in parte del Veneto. La stessa scossa è stata avvertita anche a Roma e in Croazia.

Secondo l’INGV dopo la scossa delle 7,07 ne sono seguite altre 9 con una magnitudo compresa tra 3,4 e 4, l’ultima alle 7,35. Dalla centrale operativa dei Vigili del Fuoco si specifica che numerose sono state le telefonate ricevute dai cittadini ma non ci sono richieste di soccorso. Le prime verifiche non hanno rilevato danni a persone o cose.

(notizia in aggiornamento)




Rinnovato l’accordo tra farmacie e Regione per i vaccini antinfluenzali e anti-covid

Continua la proficua collaborazione tra la Regione Umbria e le associazioni delle farmacie pubbliche e private convenzionate del territorio regionale: grazie all’accordo sottoscritto il 28 ottobre (delibera nr. 1125) anche i farmacisti abilitati tramite adeguata formazione teorica e pratica, potranno somministrare i vaccini antinfluenzali e, contestualmente, proseguire con le vaccinazioni anti-Covid-19 e i test antigenici rapidi. “La rete delle farmacie umbre rappresenta un ulteriore riferimento del sistema sanitario sul territorio – afferma l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – grazie al quale viene garantita la prossimità e la tempestività di risposta ai cittadini, soprattutto in merito alle varie campagne vaccinali. A partire dal 10 novembre, infatti, i cittadini potranno ricevere gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale anche nelle farmacie aderenti”.

“Proseguire sulla strada tracciata dalla Farmacia dei Servizi è determinante, perché si possono offrire ulteriori prestazioni per la tutela della salute. Esprimiamo soddisfazione e ringraziamo l’assessore alla Salute Luca Coletto e il direttore Massimo D’Angelo per aver nuovamente evidenziato come le farmacie siano dei presidi sanitari strategici per la popolazione”, sottolineano il presidente di Federfarma Umbria, Augusto Luciani, e la presidente di Federfarma Perugia, Silvia Pagliacci. Negli ultimi quindici mesi le 73 farmacie umbre aderenti hanno somministrato circa 57mila vaccini anti-covid e adesso saranno a disposizione anche per la campagna vaccinale antinfluenzale. I cittadini potranno prenotare l’appuntamento contattando le stesse farmacie, le quali gestiranno l’agenda andando incontro alle loro disponibilità. Le farmacie umbre aderenti saranno anche a disposizione come punti di consegna dei vaccini per i medici di medicina generale, un ulteriore servizio questo, teso a fare rete con l’obiettivo di rispondere efficacemente ai bisogni dei cittadini.

L’elenco delle farmacie è consultabile al sito www.umbria.federfarma.it nella sezione Servizi al Cittadino




Sanità, via della Regione al terzo polo ospedaliero per la Valnerina e Orvieto perde un’altra occasione

A Orvieto si parla e si discute di tutto e si dice che “va tutto bene”, intanto ecco cosa succede in Regione: “mettere  a sistema i 5 presidi ospedalieri di Foligno, Spoleto, Norcia, Trevi e Cascia, per un totale di 560 posti letto, individuando per ognuno una specifica mission in modo da garantire ai pazienti i giusti percorsi di cura: questo in sintesi l’obiettivo del Terzo polo ospedaliero dell’Umbria”. E ancora, “questa programmazione – ha detto la presidente Tesei – è frutto di un lavoro corposo che, se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria, sarebbe già stato fatto due anni fa. Abbiamo ritenuto importante creare una rete con gli ospedali di Spoleto e Foligno al centro”. La presidente ha quindi ricordato l’altro importante percorso che è quello dell’elisoccorso “che stazionerà a Foligno e diventerà importantissimo per la gestione in particolare delle patologie tempo dipendenti e sarà di grande ausilio per i territori della Valnerina che per motivi logistici, hanno difficoltà a raggiungere in tempi brevi gli ospedali”.

Quanti punti in comune con la situazione dell’interno territorio orvietano; a partire proprio dalla difficoltà nel raggiungere gli altri ospedali di riferimento: Terni, Narni, Foligno. Se a cavallo delle due province ci si muove per risolvere reali esigenze da queste parti, con la stessa USL di riferimento non si riesce a cavare un ragno dal buco. Gli investimenti arriveranno per una (in)utile Casa di Comunità accanto al Duomo e probabilmente i fondi non saranno sufficienti, come anche a livello nazionale stanno spiegando in Europa, per i progetti legati al PNRR. L’idea di un polo ospedaliero al servizio della corrispondente Area Interna non sarebbe peregrina e andrebbe a potenziare, di fatto, l’ospedale di Orvieto rendendolo un punto di riferimento insieme a Terni e Narni. Ma di questa parte dell’Umbria ci si occupa solo per il turismo e i maquillage sanitari non per la reale vita quotidiana dei cittadini che hanno bisogno di cure veloci, puntuali e gratuite. L’elisoccorso unico dell’Umbria sarà a Foligno, quindi anch’esso distante da Orvieto e territori limitrofi; il Distretto viene sacrificato in nome della razionalizzazione e del risparmio; le assunzioni sono bloccate dalla Regione almeno fino al 2023. E intanto l’ospedale di Orvieto langue e anche per gli esami diagnostici più semplici ci vuole tempo, tanto tempo, a meno che non si abbia la possibilità di pagare, allora le porte si aprono miracolosamente.

A pensarci bene, poi, Orvieto potrebbe entrare nel secondo polo ospedaliero, quello già costituito da Terni e Narni, ma regna il silenzio più completo. La stessa Regione ha spiegato che Orvieto è fondamentale anche per le prestazioni sanitarie extra-regionali, quelle provenienti dal viterbese e dalla bassa Toscana, ma fino a quando? C’è chi sostiene che la Regione stia investendo su Orvieto e indubbiamente le risorse vengono destinate al territorio ma non laddove effettivamente servono. Lo stesso direttore sanitario facente funzione, in un editoriale scritto su orvietonews.it spiega che spesso mancano risorse per riparare i macchinari, ecco basterebbe almeno questo, ma niente anche questa sembra essere una “mission impossible” in Umbria e in particolare a Orvieto.

Va tutto bene? La Regione investe su Orvieto? La sanità funziona anche se con qualche evidente difficoltà…e tutta la vulgata per non disturbare il macchinista che lavora per tutti noi. Ma il macchinista dovrebbe anche usare gli specchietti per controllare che all’interno vada tutto per il verso giusto e che intorno non ci siano minacce per l’incolumità dei passeggeri-cittadini. Invece ci si dimentica troppo spesso della sanità, o meglio si risponde in maniera stizzita che a Orvieto va tutto bene, che sta migliorando la situazione delle liste d’attesa, che si sta procedendo con le assunzioni, che si sta potenziando la sanità, nel senso del servizio e non delle ristrutturazioni. Ma se il cittadino non nota differenze, non vede miglioramenti chi è in torto? Solo ed esclusivamente i menagrami, coloro che sperano nel peggio, oppure c’è oggettivamente un problema e un lento ma inesorabile isolamento e depotenziamento dell’ospedale in favore di Narni-Amelia, ben più vicini al polo ospedaliero di Terni? In Valnerina si pensa a creare una rete ospedaliera mentre a Orvieto si lascia tutto così e si obbligano i cittadini a viaggi della speranza in giro per l’Umbria, ma va tutto bene.




Le stoccate di Roberta Tardani, non disturbare il macchinista e si ricandida per i prossimi 5 anni

La presentazione di UJW è stata l’occasione per una controffensiva a tutto campo da parte del sindaco Roberta Tardani che, dal palco dell’auditorium Gioacchino Messina alla Fondazione CRO, non ha dimenticato le critiche e chi ha tifato per lo stop alla manifestazione.  Ma la vera notizia è la ricandidatura con una frase quasi buttata lì per caso, ma un’indicazione precisa per tutti, “Come tutti i sindaci sono di passaggio, cinque anni, anche se mi auguro di farne altri cinque.…”.  Messaggio lanciato, ora è da capire se è stato recepito e come dagli attuali alleati di maggioranza e dalle opposizioni.  Ha poi snocciolato i successi mediatici di Orvieto, le sfide per rilanciare la città che “abbiamo preso nella preistoria mentre ora è all’avanguardia e digitale”. 

L’ultima stoccata l’ha riservata a chi in questi ultimi giorni sui social ha messo in dubbio lo svolgimento di UJW o la presenza dei Funk Off o il possibile passaggio a Spoleto o Terni dell’edizione invernale di UJ.  “Vorrei che ci fosse maggiore consapevolezza di questo e che la città intera cammini con ottimismo e fiducia verso la stessa direzione evitando il piagnisteo continuo che ho sentito anche a ridosso della presentazione di questa edizione di Ujw.   Vedere qualcuno giocare a perdere e sperare nelle disgrazie mi ha veramente stancato”.  In verità la prima cittadina ha utilizzato una parola leggermente più colorita di stancato ma il senso è piuttosto chiaro. 

Le stoccate di spada più che di fioretto hanno colpito il bersaglio sicuramente e Tardani ha poi sottolineato il successo personale e della città entrata nel Metaverso con la presentazione nella casa di Facebook, la multinazionale che ha lanciato il prodotto globale e che fino a oggi, in realtà, ha perso oltre 9 miliardi rivelandosi, ad oggi, un flop globale.

A questo punto si attendono le repliche di chi si sente oggetto delle critiche.  Il macchinista non si può disturbare, questo sembra il messaggio lanciato dalla sindaca, chiaro come non mai. 




UJW#29, si parte il 28 dicembre con tanta qualità e il concerto dei Funk Off il 31 notte in piazza Duomo

L’edizione 29 di Umbria Jazz Winter Orvieto è ufficialmente pronta a partire con l’esordio il 28 dicembre e la chiusura il 1° gennaio. Quest’anno è quello della ripartenza vera e senza limitazioni se non quelle relative al buon senso ma con difficoltà nuove dovute alla crisi economica internazionale che ha reso più difficile reperire le risorse necessarie per avviare la kermesse più attesa dell’anno a Orvieto. E ancora una volta il “piccolo miracolo” è stato compiuto con artisti di grande valore, una novità di non poco conto e location più concentrate. Il logo di questa edizione è stato affidato all’artista orvietano d’adozione Salvatore Ravo che l’ha dedicato proprio alla città.

Andiamo con ordine. Il presidente Gian Luca Laurenzi ha sottolineato proprio le difficoltà con le quali ha combattuto e combatte la Fondazione UJ per organizzare le proprie manifestazioni e che vengono risolte cercando di far convergere le esigenze artistiche con quelle di bilancio. Il sindaco Roberta Tardani ha attaccato chi in città “tifa per la disgrazia, per la chiusura, insomma per il peggio”. Ha poi ricordato come “orvieto è cambiata in questi tre anni e in meglio, è più digitale, più viva, più conosciuta e su questa strada andiamo avanti”. Il direttore artistico Carlo Pagnotta, “ogni anno mi trovo a dover rispondere alla solita domanda tutta orvietana, ma si fa UJW? Siamo alla 29ma edizione, e il 2023 sarà l’anno del 50mo di UJ Perugia e del 30mo di UJW Orvieto due appuntamenti a cui ci prepareremo al meglio”. Poi ha presentato i tanti artisti con alcune chicche di grandissimo valore assoluto, “Innanzitutto voglio sottolineare la presenza di Dianne Reeves, un’artista che difficilmente si muove e invece in questo caso ha condiviso e sposato il progetto e canterà le canzoni di Burt Bacharach insieme all’inseparabile Romero Lubambo che si esibirà anche come solista. Ma non è finita qui siamo riusciti ad avere Vinicio Capossela e poi Allan Harris l’orchestra di Umbria Jazz e tanto altro. Siamo tornati alle origini quando non c’era il San Francesco, così come oggi, e non si organizzavano i cenoni. Non abbiamo tagliato sulla qualità ma abbiamo ristretto laddove possibile. E poi i Funk Off che quest’anno si esibiranno sul sagrato del Duomo per la notte del 31 e la Santa Messa della Pace con i gospel che torna dopo la fermata forzata dello scorso anno”. Libero Mario Mari, presidente della Fondazione CRO, padrone di casa, “noi ci siamo, la Fondazione è anche quest’anno al fianco di UJW perché è una manifestazione ormai storica e non poteva mancare il nostro supporto anche e soprattutto in una fase storica di grandi difficoltà economiche perché crediamo in UJ e nel suo progetto”.

Un’edizione all’insegna, dunque, del risparmio e della qualità e con il rinnovato appuntamento con Uj Kids con le due location di Palazzo del Popolo alla Sala dei 400 e del Teatro Mancinelli, la street parade con i Funk Off, il concerto di capodanno dalla mezzanotte del 31 in piazza Duomo sempre con la band italiana e i bambini con la loro location della Sala del Carmine.

Tutto il programma giorno per giorno




L’Orvietana in Coppa vince in trasferta contro il Trestina e domenica è di nuovo campionato

Se in campionato non sono mai arrivate vittorie, in coppa l’Orvietana ne ha collezionate tre su tre. Battendo nell’ordine Grosseto, Follonica Gavorrano e ora anche il Trestina. Tutti successi arrivati in trasferta nelle tre gare uniche disputate ad eliminazione diretta.

Malgrado i tanti infortunati, Fiorucci riesce a mandare in campo una formazione competitiva con Rossi in porta, Lanzi e Carletti esterni bassi con Frabotta e Borgo centrali. A centrocampo hanno operato Ricci, Onishchenko e Guazzaroni, mentre la linea offensiva era formata da Nicodemo, Di Natale e Omohonria. Turn over anche nel Trestina.

La gara si decide a metà primo tempo con l’uno due che di fatto consegna all’Orvietana il passaggio del turno. Prima arriva il gol di testa di Ricci, su palla proveniente da corner di Guazzaroni. Pochi minuti dopo tocca a Nicodemo gonfiare la rete anticipando il portiere su assist di Onishchenko. Nella ripresa il risultato non si rimette in discussione e così l’Orvietana supera anche questo terzo turno, qualificandosi per i sedicesimi di finale che si disputeranno mercoledì 7 dicembre contro la vincente di Lupa Frascati – Arezzo, che si incontreranno la settimana prossima. Quindi solo mercoledì 9 novembre conosceremo i prossimi avversari.

Domenica invece al Muzi torna il campionato con la gara interna contro il Terranuova Traiana (ore 14.30).

TRESTINA – ORVIETANA 0-2

TRESTINA: Montanari, Magalotti, Signorelli (27’st Della Spoletina), Grea (1’st Cenerini), Sensi, Sirci, Brevi (22’st Convito), Barbarossa, Laurenzi, Brunetti (13’st Bazzoffia), Mariucci (35’st Bucci). A disp.: Vaccarecci, Gramaccia, Di Cato, Mariotti. All.: Maromorini.

ORVIETANA: Rossi, Lanzi, Carletti, Frabotta, Ricci, Borgo, Guazzaroni (40’st Biancalana), Onishchenko, Omohonria (45’st Bahrii), Di Natale (27’st Proietti), Nicodemo. A disp.: Bracaj, Bracaletti, Brondi, Albani, Chiaverini, Caravaggi. All.: Fiorucci.

ARBITRO: Falleni di Livorno (Camilli di Roma 1 – Elisino di Ostia Lido).

MARCATORI: 21’pt Ricci, 26’pt Nicodemo.

NOTE: ammoniti: Ricci, Onishchenko (O), Sensi, Grea (T). Recupero: 0’+4′.




Lavori alla rete idrica il 3 novembre dalle 8 alle 12 a Corbara, possibili mancanze o carenze d’acqua

Il Sii / Servizio Idrico Integrato di Terni comunica che giovedì 3 novembre dalle 8 alle 12 sono si svolgeranno alcuni lavori di manutenzione straordinaria nella frazione di Corbara nel territorio del Comune di Orvieto. Il cantiere interesserà l’intera frazione e durante l’intervento potrebbero verificarsi intorbidimenti dell’acqua, accompagnati da fenomeni di temporanea mancanza o carenza idrica localizzata.

Nel rispetto della normativa e tenendo conto delle esigenze dei cittadini, delle attività economiche e dei servizi pubblici delle zone interessate, sono state effettuate le necessarie comunicazioni preventive. Il Sii metterà a disposizione servizi potenziati di contact center ai numeri 800.093.966 da telefono fisso e 0744.441562 da mobile.




Una giornata di ricordi “Strada facendo” per Claudio Baglioni, cittadino onorario di Ficulle

Per un giorno Claudio Baglioni torna il ragazzo di campagna nella “sua” Ficulle. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di conferire la cittadinanza onoraria al concittadino Baglioni, padre di Ficulle e madre di Allerona. Questa la motivazione, “Grazie a 60 milioni di dischi venduti, un’ammirevole capacità di rinnovamento stilistico, un’inusitata capacità di conduttore televisivo e innumerevoli premi e riconoscimenti alla sua carriera di cantautore Claudio Baglioni è un apprezzato ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Nella vita privata l’impegno sociale e l’attenzione ai più deboli, ne fanno un modello per le nuove generazioni. Un sincero legame di affetto lega Baglioni a Ficulle ed alla bellezza della natura che circondano l’antico borgo. È un segno identitario per noi ricordare che le origini della sua famiglia rimandano al nostro Comune, ed è lo stesso cantautore a raccontare come diverse sue canzoni giovanili abbiano trovato ispirazione in scene ed emozioni scaturite nei periodi di vacanza trascorsi nel nostro paese, come la ben nota e poetica canzone ‘Ragazza di campagna’. Con il conferimento della cittadinanza onoraria – conclude la motivazione – l’Amministrazione comunale intende suggellare una carriera che esemplifica ad altissimo livello la vocazione nazional-popolare dell’impegno di cantautore, esprimendo all’artista l’apprezzamento e la riconoscenza di generazioni di ficullesi e proponendo allo stesso tempo un modello positivo per le nuove generazioni”.

Il 28 ottobre è stata una giornata intensa per i ficullesi e non solo che hanno atteso Baglioni lungo le strade fin dalla tarda mattinata. Il nuovo Teatro San Lorenzo ha fatto da cornice per la parte ufficiale. Baglioni è arrivato con un po’ di ritardo ma l’affetto dei tanti cittadini presenti lo ha travolto e sul palco l’emozione traspariva a tratti piuttosto chiara. Un’emozione sincera che ha portato il cantautore a ricordare la sua infanzia e la sua giovinezza. Ha ricordato i suoi giorni di festa nel borgo fra parenti e amici. Le lunghe giornate che iniziavano con la Santa Messa e poi il “pellegrinaggio” per salutare i parenti e terminavano con il ritorno in città con “polli e conigli rigorosamente vivi”. Di raconto in raconto Baglioni ha aperto il suo personale libro dei ricordi per terminare la parte ufficiale cantando insieme al “suo” pubblico e ai “suoi” concittadini “Strada Facendo”, ricordando, idealmente, quel ragazzo di città che tornava alle sue radici senza mai dimenticarle e dove, come ha spiegato, in un momento difficile è tornato per ritrovare la carica e affrontare con rinnovato vigore il mondo.