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Maria Flavia Timperi si dimette da segretaria del PD, “non ci sono strade percorribili per un’azione coesa e proficua”

Da una settimana il Pd di Orvieto non ha più un segretario, anzi una segretaria. La stessa Maria Flavia Timperi ha pubblicato su FB la notizia e la lettera inviata agli organi di partito che pubblichiamo qui di seguito.

“Con la presente sono a rassegnare le mie dimissioni irrevocabili da Segretaria dell’Unione comunale di Orvieto. Con amarezza mi trovo a registrare come non vi siano ad oggi strade percorribili per un’azione coesa e proficua. Uno sforzo leale e condiviso è quello che il delicatissimo contesto attuale imporrebbe, nell’alveo della volontà di dare sostanza ad un serio progetto politico. Logiche e meccanismi che mi auguravo relegati al passato si ripresentano con ostinazione ed il difetto di trasparenza, nella forma e nella sostanza, rende per me frustrante, oltre che sostanzialmente inutile, continuare a ricoprire questo incarico.

Sono certa che altri saranno in grado di interpretare il ruolo di guida del Partito Democratico di Orvieto, con la speranza che riusciranno con più efficacia a dare un nuovo volto e nuovi contenuti a questo Pd, per il bene del Partito stesso, nell’auspicio che ritrovi su solide basi lo slancio per ricostruire e azzerare, laddove necessario. Non mi sottraggo alla responsabilità di non esserci riuscita io, che ho la colpa di aver sottovalutato i tanti nodi o forse di aver sopravvalutato la mia capacità di scioglierli. Me ne rammarico con coloro di cui non mi è mai mancato il sostegno e li ringrazio, così come ringrazio chi mi ha invece sempre percepita come un “corpo estraneo”, è anche merito loro se ho conquistato oggi importanti consapevolezze.

Uno sforzo di autocritica, come imperativo ineludibile per un reale percorso di riedificazione, è quello che deve avviarsi con il Congresso ed è quello che deve operare anche il nostro Pd. Confido che la mia uscita di campo possa favorire un sereno e fruttuoso dibattito sui contenuti, sgombro da schemi precostituiti.

Ad maiora.”




Riparte l’attività del gruppo scout 1 di Orvieto con la gestione della ex-scuola elementare di Ponte del Sole

La scorsa domenica 23 ottobre, presso il Tevere Green Village, si è svolta la giornata di apertura dell’anno scout 2022/23. Una partenza iniziata con il soffio delle candeline da parte del gruppo che festeggia i suoi 25 anni di scoutismo ad Orvieto. Infatti il Gruppo Scout AGESCI Orvieto 1, che conta oltre 100 iscritti tra capi educatori e ragazzi con età compresa tra gli 8 e 21 anni, accoglie ragazzi e ragazze, bambini e bambine in un percorso educativo secondo i principi di un modello che vede i giovani come autentici protagonisti della propria crescita, orientata alla “cittadinanza attiva” (autoeducazione e senso di responsabilità). La sfida del gruppo è quella di a riconoscere valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani, tenendo conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con l’ambiente, con gli altri.  Lo scoutismo offre alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di vivere esperienze educative comuni, al di là di ogni ruolo imposto o artificiosamente costituito, aiutando a scoprire ed accogliere la propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena realizzazione di sé e all’accoglienza dell’altro (coeducazione); ogni attività è vissuta in una dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di etnia, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace.

Il Gruppo Scout Orvieto 1, in accordo col Comune di Orvieto, è prossimo a prendere in carico la gestione dello stabile, ex scuola elementare, sito nella frazione di Ponte del Sole. La struttura necessità di interventi di ristrutturazione che il gruppo con l’aiuto della cittadinanza tutta spera di poter mettere in piedi quanto prima, nell’ottica di valorizzare una risorsa pubblica per tutte e tutti. Un centro aperto all’intera cittadinanza. Una struttura attrezzata in grado di ospitare mostre, laboratori, incontri. Ragazze e ragazzi scout hanno già iniziato attività di pulizia e piccoli lavori nell’area esterna alla struttura, e con l’occasione chiedono a chiunque voglia contribuire con donazioni o materiale utile ai lavori, di contattare il gruppo. Essere cittadini attivi significa fare anche qualcosa per il bene comune e “lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.




Dal 26 ottobre 461 alunni delle scuole dell’orvietano al corso per “guide del Museo Claudio Faina”

Avrà inizio mercoledì 26 ottobre e proseguirà per tutto l’anno scolastico 2022-2023 il progetto didattico “Corso di formazione delle giovani guide del Museo Claudio Faina” che ha lo scopo di avvicinare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze all’importante patrimonio archeologico del territorio orvietano e, attraverso di esso, alla sua storia più antica.

L’iniziativa educativa nasce dalla collaborazione tra la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, ed è rivolta alle Scuole dell’infanzia, alle Scuole primarie e alle Scuole secondarie di primo grado di Orvieto e del territorio.

461 alunni di 28 classi provenienti da Orvieto, Castel Giorgio e Castel Viscardo hanno sinora aderito al progetto che prevede una formazione articolata su due giorni: il primo da trascorrere in classe e il secondo presso il museo dove è prevista una visita guidata e un laboratorio tenuto nell’aula didattica. L’attività è organizzata e condotta da Irene Cucchiarini.




La sindaco di Amelia premiata in Corea per il progetto Amerino© sviluppato con Cittaslow

Nei prossimi giorni Laura Pernazza, Sindaco di Amelia e Presidente della Provincia di Terni, riceverà il premio internazionale “Jeonju World Slowness Forum and Awards”dalle mani del sindaco di Jeonju  Bom-Ki Woo, accompagnata dal segretario generale di Cittaslow International, Pier Giorgio Oliveti.

Il sindaco in partenza per Seoul esprime grande soddisfazione per un premio che certifica in sede internazionale la qualità dell’idea alla base del progetto: “il progetto  Amerino© – afferma Laura Pernazza – prevede azioni integrate per la strategia territoriale del cibo e del paesaggio amerino, e  vede collaborare assieme undici Comuni: oltre ad Amelia capofila, ci sono Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio e Penna in Teverina.  Il nostro progetto porta innovazione e aggregazione in area vasta attraverso la cooperazione fra soggetti pubblici e privati, affermando il brand “Amerino©” come volano per il futuro del territorio stesso”.

Al centro dell’originalità vincente del progetto, riconosciuta oggi anche a livello internazionale, è il coinvolgimento attivo di cittadini e imprese, in perfetto stile Cittaslow, la Rete delle città del buon vivere fondata in Umbria nel 1999.   Il cibo è riconosciuto come elemento chiave che aggrega e distingue una comunità intera come quella dell’Amerino. Il Segretario generale di Cittaslow Oliveti spiega che “non è stato facile ottenere il riconoscimento: Amelia  e l’Amerino si sono fatti largo in una competizione tra progetti di diverse Cittaslow da svariati paesi, dal Giappone alla Polonia, dalla Turchia alla Francia, da Stati Uniti alla Germania. È stata premiata l’idea di “partecipazione” e “codecisione” dei protagonisti di una comunità, che guidati dall’impegno pubblico diventano agenti del proprio sviluppo, sostenibile e durevole”.

CittaSlow partecipa al progetto con la collaborazione e il supporto strategico a marketing e comunicazione del brand; la creazione di pacchetti turistici Cittaslow Tourism nell’Amerino; internazionalizzazione del progetto.

Il progetto, con il  coordinamento scientifico  del Prof. Marco Filippucci e amministrativo del dott. Riccardo Passagrilli, è reso possibile grazie al finanziamento del PSR per l’Umbria 2014 – 2020 Mis. 16.7.1. che prevede 5 assi progettuali: innovazione delle infrastrutture amministrative pubbliche; innovazione delle infrastrutture digitali; innovazione delle modalità di racconto del territorio e creazione e valorizzazione del brand Amerino© con azioni integrate di marketing.




Arrestato dai carabinieri di San Venanzo un cittadino romeno raggiunto da un mandato d’arresto europeo

Nella tarda serata del 24 ottobre i militari del Comando Stazione Carabinieri di San Venanzo hanno proceduto all’arresto di un cittadino romeno, classe ’93, residente nello stesso comune. L’uomo, dedito alla commissione di reati, è stato raggiunto da un mandato di arresto europeo, emesso dal suo Paese d’origine: la Romania. I reati che gli vengono contestati riguardano rapina aggravata e associazione per delinquere, commessi, appunto, in quel Paese.

I militari dell’Arma, conoscitori del territorio e dei soggetti di particolare interesse operativo, non appena hanno constatato che quel mandato era riferito ad un personaggio di loro conoscenza, hanno proceduto alla sua individuazione e, poco dopo, al suo arresto. L’uomo, a seguito delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Terni, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.




Si è chiusa una Castellana a “cinque stelle” protagonisti Orvieto, Simone Faggioli e i piloti orvietani

Castellana a cinque stelle. Tutte meritate. Si parte dal dopo corsa, con il supremo giudizio del pubblico, manifestato, pubblicamente lungo il percorso, si prosegue con quanto diffuso dai social. Il serpentone delle macchine, di ritorno verso il paddock una volta ultimate le premiazioni e riaperto il parco chiuso, era atteso da centinaia di persone, per nulla annoiate dalla lunga pausa, riunite a bordo strada per tributare l’applauso ai protagonisti. Non un episodio isolato, ma ripetuto in ognuna delle zone diventate, per un giorno, tribune naturali. Sui social, centinaia di commenti, tutti entusiasti, senza alcun riscontro negativo. Se, da altre parti, festeggiare i piloti è fatto normale, a Orvieto, fino a ieri, s’era trattato di manifestazioni per pochi irriducibili da passare, quasi, inosservate. Come ,del resto, il bombardamento da tastiera, sempre lontano da punte record.
Altrettanto interessante, esaminare le origini di tanto entusiasmo. Sulle tribune era prevalso un intreccio di dialetti, totale copertura di tutto lo stivale. Risultato, evidente, di una buona promozione (altro merito dell’organizzazione) e di come, l’evento “Finale”, fosse atteso in campo nazionale.
Una dimostrazione di quanto possa valere il “turismo sportivo”, di cui beneficia la città e le più disparate attività.
Ha vinto il migliore, Simone Faggioli, e tutti si sono inchinati, con rispetto, al numero uno italiano, europeo, nonché protagonista alla Pikes Peak, salita USA, per driver veri. Per poco, non ha battuto il record stabilito l’anno scorso, quando il tracciato era privo di chicane. Chapeau.

GLI ORVIETANI PIU’ GIOVANI: Tra i 239 iscritti c’erano quattro orvietani Under 25, grandi appassionati, più o meno affermati. Proviamo ad addentrarci nello loro performance.
Filippo Ferretti , oramai esperto, ha preferito ingraziarsi la Wolf, guidata per la prima volta, con un approccio progressivo. Prudente nelle due prove del sabato, in una delle quali ha testato pneumatici per una Casa prossima a entrare nelle salite, è diventato abbastanza aggressivo in gara uno, addirittura esplosivo in quella conclusiva, tanto da portare in bacheca il primo posto di classe, il secondo di gruppo, oltre al decimo posto della classifica assoluta. Difficile, di solito, assistere alle esternazioni di Filippo su ciò che prova interiormente. Ieri lo ha fatto, anche deliziando, a gomme fumanti, chi lo applaudiva sul percorso di ritorno dopo la gara.
Valentino Polegri ha fatto il suo, andando anche oltre. Il secondo posto dietro Luca Chioccia, che in questo momento rappresenta uno dei migliori connubi pilota/macchina, rispolverando il vecchio motore dopo la breve vita del nuovo contenendo il distacco, vale davvero tanto.
Andrea Pepè ha saputo ben gestire corsa e macchina. La classifica lo trova nella prima metà dei concorrenti della classe RS1.6. E’ stato premiato, quale orvietano più giovane, con la targa Panathlon Junior, consegnata da Flavio Zappitelli, presidente Panathlon Junior Orvieto
Ilaria Prosperini: Per lei, alla seconda gara, macchina al traguardo, nessun problema. Tutto a merito della ragazza che abita sul percorso. Peccato riesca a indossare casco e tuta solo una volta l’anno.
I PIU’ SFIGATI
Quasi tutti i piloti sono soliti accusare piccolo problemi, la maggior parte risolvibili prima della gara. Se succede dopo la partenza allora sono guai. Riccardo Pallottino, Luca Giovannoni, Michele Fattorini fanno parte della cerchia “ritirati”, dopo aver preso regolarmente il via. La macchina di Riccardo ha accusato un guasto serio e irriparabile, almeno in tempi brevi, fin dal sabato. Debutto rinviato per il giovane acconciatore orvietano. Sulla Radical di Luca Giovannoni , in gara 1, si sono verificati problemi con l’elettronica costringendolo alla resa in prossimità del bivio d’Osarella. Sulla macchina, sempre guidata, finora, da Filippo Ferretti, non s’erano mai evidenziati inconvenienti del genere. Kedda, per fortuna, ha risolto il problema nell’intervallo, consentendo a Luca di correre una seconda manche oltremodo discreta, ma, la classifica era ormai andata. E’ stata buona, semmai, per mostrare il casco promozionale, Pro Orvieto, disegnato dallo stesso pilota.
Dal “virus elettronico” non si è salvato neppure Michele Fattorini. Il guaio al sistema elettronico del cambio aveva mandato qualche segnale già alla vigilia. Individuato il problema, s’era cercata una soluzione, ma non c’era tempo materiale per reperire un “attuatore”. In gara 1 è filato tutto abbastanza liscio con la conferma del tempo per entrare tra i primi dieci della classifica generale. La Wolf 1150, però, ha messo di nuovo il broncio nella salita decisiva, con il cambio bloccato in quinta marcia al momento di scalare. La roccia era vicina, ma è andata bene. Si consolerà con l trasferta in India, tester del marchio bresciano in quattro eventi motoristici promozionali.
I LONGEVI: Sono Giancarlo Trippini, Marco Passero, Luciano Posti. Marco, la cui prima Castellana fu quella del 1979, ha voluto provare l’ebbrezza Wolf, macchina, comunque diversa, dalle tante guidate in anni precedenti. L’aveva già provata a Gubbio, oltre che in un paio di test presso Wolf France. Si è ben difeso e, soprattutto, divertito. Ha ricevuto il premio assegnato dal Panathlon Club Orvieto, al pilota orvietano con il maggior numero di partecipazioni.
Giancarlo il civitellese, a digiuno di gare da tantissimo tempo, scelta la macchina giusta per il rientro, ha optato per la regolarità delle prestazioni. E’ salito con tempi abbastanza simili, evidenziano una guida senza sbavature. Bravo Giancarlo.
Luciano, il vetraio/pilota della inconfondibile FIAT 700 di colore giallo ha vissuto una tre giorni particolare. Sabato, era sembrato tradito dal motore. Dopo accertamenti approfonditi si è scoperto che, proprio lui, aveva lasciato lento il blocchetto spinterogeno. Un sospiro di sollievo, condito a un po’ di collera e via di nuovo, a caccia di quel trofeo, poi, regolarmente conquistato
GLI ALTRI PODI: I due Copparoli ++ sono stati Gabriele Bissichini e Riccardo Trippini.
Gabriele, oltre ad aver stravinto la classe di appartenenza, si è classificato secondo nella graduatoria di gruppo. Un risultato ottimo che, però, soddisfa il pilota/preparatore fino a un certo punto: “ Senza la toccatina in gara 1 avrei potuto far meglio”. E fa un’altra considerazione: “ Forse, per dare il meglio quale pilota, dovrei dedicare più tempo alla guida. Oggi è sempre più complicato inventarsi qualcosa e l’allenamento diventa indispensabile”. Riccardo Trippini ha dato tutto ciò che poteva, riuscendo a mettere in fila ben diciannove competitor, fra i quali, il finanziere abruzzese, Claudio Pio, fresco di successo nel CIVM. Riccardo sta vivendo un momento di grazia, l’invito rivoltogli da Achille Guerrera, “partecipa al CIVM”, non è parso fuori luogo. La Castellana 2022 gli ha, anche, fatto omaggio, per meritocrazia, del Memorial Attilio Broccolini, istituito dalla mitica Deborah, figlia di Attilio e al quale i piloti tengono moltissimo. Luca Chioccia continua a collezionare successi (RS Plus 1.4) che contribuiscono a migliorare l’autostima. Adesso che è ben assecondato dalla macchina, sa pure gestirsi meglio. E chissà se può entrarci il cognome, perché il podio lo ha salito anche Mattia Chioccia. Non arrivando al gradino più alto, in quanto occupato da un pilota bravo, quanto esperto, che risponde al nome di Vincenzo Ottaviani. In compenso c’è salito due volte, perché terzo nella classifica di gruppo. Una lieta sorpresa è stato il terzo posto conquistato da Mirko Schiavo. Gli iscritti, classe RS 1.4, erano dodici e ciò fa crescere il valore dell’impresa di un semi-esordiente. Ha gestito la corsa da pilota affermato, togliendo dodici secondi al tempo stabilito in qualifica 1.
IL RESTO DEL GRUPPO: Non hanno staccato tempi clamorosi, ma il fatto che, rotture a parte (vedi Pallottino), abbiano sempre tagliato il traguardo depone a favore per un gruppetto definibile “di sostanza”. Ne fanno parte: Stefano Spagnoli, Luca Ciuco, Cristian Frustagatti, Stefano Gentileschi, Diego Bordino, Gianmario Marrocolo, Rodolfo Lorenzini.
L’Alfa Romeo 155 del comandante ha fatto un po’ le bizze. Per la gara sembrava essersi rimessa, mancando, però, dello spunto che sarebbe servito. Stefano, si è allora affidato alla regolarità, sperando, magari, in qualche piccola disavventura degli altri. Stava per avere ragione, è rimasto a un passo dal podio.
Luca, vicino all’Associazione prima di decidersi a infilare il casco, ha saputo all’ultimo momento che, volendo correre, l’unica macchina, ancora disponibile, era una Peugeot 308. Nulla a che vedere con la Mini che aspettava e che meglio conosceva. Vista, presa e sotto in apprendistato intensivo per capirne, almeno, le particolarità principali. A differenza di come, qualcuno, possa credere, Luca è persona che non s’impressiona. L’ha guidata in scioltezza, senza strafare, segnando tempi di buon rilievo. Si è pure invaghito e sta già pensando all’anno prossimo. Cristian, Stefano, Diego hanno fatto tutto ciò che era possibile per tirar fuori il meglio dalle vetture a disposizione. Siano riusciti o meno, solo loro possono saperlo. A Gianmario sembra aver fatto bene qualche ora in più di competizione, prendendo parte a più di una gara. Appare più sciolto, sicuro e meno arrembante. Buoni segnali per la prossima stagione. Rodolfo, arrivato alla gara leggermente arrabbiato per via della question punteggi, aveva dichiarato che avrebbe dato il massimo. Presumibile, sia riuscito solo a metà.
Essendo, tutti o quasi i piloti, associati alle Scuderie orvietane che crescono, il bilancio di :Kedda , Mocetti Corse, Race Project, Orvieto Corse, Pascucci Racing si chiude in buona salute.




L’Istituto di Francia concede il patrocinio morale al corso “Cuori pulsanti” di Unitre guidato da Laura Ricci

Un altro riconoscimento prestigioso per l’Unitre di Orvieto. Una comunicazione indirizzata al presidente Riccardo Cambri annuncia il patrocinio morale dell’Institut Français Italia al corso “Cuori Pulsanti”, in partenza mercoledì 26 ottobre presso la Sala Unità d’Italia (Palazzo Comunale di Orvieto).
Il programma, ideato e condotto da Laura Ricci, si avvarrà della collaborazione alle letture di Ornella Cioni, Loretta Fuccello ed Alberto Romizi e delle nuances musicali di artisti della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” coordinati dal M° Cambri, e intende tracciare il passaggio dalla forma-romanzo tradizionale a quella moderna, attraverso le figure di tre importanti scrittrici che operarono nell’Ottocento e nel primo Novecento: fra esse, la letterata francese George Sand.
“Non posso che congratularmi con Lei”, si legge nella missiva firmata dalla consigliera culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia, “per l’omaggio fatto a questo monumento della letteratura francese all’avanguardia in quanto donna e scrittrice anticonformista per la sua epoca. Siamo molto lieti della ricchezza del suo programma a sostegno della promozione di un’autrice francese, poiché tale conferenza permetterà al pubblico di scoprire le varie sfaccettature della sua carriera letteraria”.
Il consiglio direttivo Unitre Orvieto esprime i più cordiali rallegramenti alla Professoressa Ricci e a quanti animeranno “Cuori Pulsanti”.




Il comitato di Orvieto della CRI commissariato, nominato Luigi Maria Manieri

il comitato della Croce Rossa Italiana di Orvieto è stato commissariato dopo le dimissioni, il mese scorso, della presidente Anna Petrangeli, del vice-presidente e di un consigliere. Così come prevede lo statuto è, di conseguenza, decaduto l’intero consiglio. La presidente ha spiegato la sua decisione con “motivi di salute” che non le permettono di guidare con continuità il comitato orvietano in un periodo piuttosto complesso.

Il presidente regionale e quello nazionale hanno convenuto di nominare commissario Luigi Maria Manieri per un periodo di sei mesi. Nello stesso provvedimento di commissariamento è spiegato che il nuovo consiglio sarà eletto dopo l’indizione dell’assemblea dei soci da parte dello stesso commissario al termine del 6 mesi previsti nello stesso provvedimento.