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Il terzo anno di “Pink Parade 2022” è stato un successo di partecipazione e condivisione

Le volontarie di Orvieto di Fondazione Umberto Veronesi ringraziano tutti coloro che domenica 16 ottobre hanno partecipato alla camminata “Pink Parade 2022” evento diffuso in tutta Italia, organizzato da Pittarosso per Fondazione Umberto Veronesi per sostenere il progetto di ricerca “Pink is Good”. Per il terzo anno consecutivo anche Orvieto si è colorata di rosa.

È stata una mattinata di gioia, di condivisione e sostegno. La camminata è un modo per sensibilizzare l’importanza della prevenzione dei tumori e della ricerca, indispensabile per individuare la malattia nelle primissime fasi e permettere così che la guarigione sia proporzionale alla tempestività della diagnosi. Con la camminata vogliamo ricordare chi sta lottando, chi ha vinto e chi non ci è riuscito. Il sostegno e la partecipazione di tanta gente, per noi volontarie è motivo di incoraggiamento e per continuare ad organizzare eventi di raccolta fondi per la ricerca.

Ringraziamo Don Luca Conticelli, che ci ha dato la possibilità di visitare l’Oratorio della Misericordia e Patrizio Dominici che ci ha accolto e guidato in questo luogo pieno di arte e storia.  Grazie alla generosità della Famiglia Oreto, dell’Officina del Gelato e di Casalinda di Antonio Basilici che ci hanno ospitati ed offerto ristoro, dolcezze ed allestimento scenografico. Un ringraziamento a Roberta Cotigni e Carlotta Montenero che con i loro scatti fotografici hanno reso ancora più bella la nostra camminata in rosa!!!

Arrivederci al prossimo anno!!!

Sabrina Grisci – Referente Territoriale di Orvieto Fondazione Umberto Veronesi




All’Orvietana torna per la quarta volta come allenatore Silvano Fiorucci

Per la quarta volta Silvano Fiorucci viene chiamato sulla panchina dell’Orvietana da Roberto Biagioli: era successo diversi anni fa, sempre in Serie D, quando il tecnico tifernate intervenne nelle ultime giornate di campionato trascinando l’Orvietana in entrambi i casi dagli ultimi posti della classifica fino a due salvezze tutt’altro che scontate. Poi Fiorucci era stato richiamato in Eccellenza nel 2018/19 e confermato la stagione successiva quando il Covid non consentì all’Orvietana di terminare un campionato che la vedeva al quinto posto, non lontana dal primato. Ed ora ecco di nuovo la soluzione Fiorucci per questo complicato inizio di torneo.

Fiorucci ha accettato subito, queste le sue parole: “è raro nel calcio essere richiamati per 4 volte nello stesso posto, questo significa che il rapporto, prima umano che sportivo, con Orvieto e con l’Orvietana è saldissimo. Mi dispiace solo che questa situazione si sia venuta a creare a danno di due persone che conosco bene, Alvaro Arcipreti è un ottimo direttore, Ciccone lo ho avuto per due anni come calciatore e per altrettanti come mio vice allenatore, è uno che ci sa fare. Ma il calcio è questo”.

Nei prossimi giorni sarà definito anche il resto dello staff tecnico.




La Regione trova i soldi per due ospedali mentre a Orvieto solo maquillage e poco altro

Passo dopo passo va avanti la programmazione sanitaria regionale con una nuova riunione operativa tra la presidente Tesei, l’assessore Coletto e il direttore generale D’Angelo. Sul tavolo la realizzazione di due nuovi ospedali, quello di Narni-Amelia e l’altro a Terni. Il dato certo riguarda i soldi con il decreto firmato sempre il 17 ottobre che prevede il finanziamento da parte dell’Inail di 84 milioni per il polo ospedaliero di Narni-Amelia e di 100 milioni per il nuovo policlinico di Terni. I primi 84 milioni andranno a finanziare l’opera di Narni-Amelia, mentre gli altri 100 contribuiranno al project financing previsto per l’ospedale di Terni così da rendere sostenibile finanziariamente la realizzazione.

Il comunicato ufficiale si conclude con una frase interessante, “…equilibrio tra i territori, nel rispetto di norme e procedure amministrative”. Resta da intendersi sulla parole “riequilibrio” che non sembra, nei fatti, essere reale per Orvieto. Si chiude e si allontana l’ultimo centro decisionale e cioè il Distretto, si opera un maquillage profondo dell’ospedale, ma sempre di maquillage si tratta, si investono soldi sull’ex-ospedale in piazza Duomo per la realizzazione, 12 anni dopo, della Casa di Comunità abbandonando il sito individuato fin dal 2008 nella ex-mensa della Caserma Piave e poi rientriamo come territorio in quello calderone di investimenti tecnologici previsti per l’intera Regione.

Certamente se si vuole ottenere un mero e secco risparmio economico nel breve termine indebolire, stabilizzare i posti letto, e favorire il trasferimento presso altri ospedali individuati come eccellenze, questa è la strada maestra ma la sanità non può essere trattata solo e esclusivamente come voce di finanza publica, c’è una parte fondamentale che riguarda la cura e la prevenzione per i cittadini senza alcuna distinzione. E nel medio periodo e addirittura nel lungo? Ci penserà, se vorrà, chi ci sarà, magari rimettendo nuovamente mano al PSR, ai livelli di assistenza, nella distribuzione, che purtroppo non corrisponde quasi mai alle vere esigenze dei territori, di incarichi, direzioni, uffici che vedono Orvieto sempre retrocedere nelle retrovie, con la politica sempre allineata e coperta sui desiderata dei referenti regionali, magari in cambio di qualche prebenda e strapuntino. Poco importa se dalle “eccellenze” siamo a circa un’ora, se per una visita o un esame clinico ci si deve sobbarcare un giro dell’Umbria, bella sicuramente ma in altri frangenti, se su Orvieto passano due linee ferroviarie e l’autostrada e l’afflusso turistico è piuttosto alto, se il territorio ha un’età media più altra di quella già abbondante dell’Umbria.

Tutto questo lo dovrebbe ricordare la politica locale, soprattutto quando da opposizione diventa maggioranza, perché da ormai troppi anni le urla dei banchi dell’opposizione diventano cinguettii quando si diventa maggioranza in ossequio al quieto vivere regionale che in altri territori è bilanciato dalla rappresentanza negli organi istituzionali, consiglio e giunta regionale, con Orvieto che mestamente è fuori da ogni gioco da molto, troppo tempo e intanto a Perugia decidono, disfano, declassano, nominano, trasferiscono negli altri territori non sempre capoluoghi provinciali o regionali.




Mattina di intenso lavoro per la Polizia Stradale, Autostrada in tilt tra Attigliano e Fabro per un doppio incidente

Mattina piuttosto complicata quella del 18 ottobre per il tratto tra Fabro e Attigliano della A1. Nelle prime ore della mattina, verso le 6 circa un mezzo pesante ha perso le cosiddette “ruote gemellate” sbandando e provocando un rallentamento del traffico. Nel frattempo proprio tra Orvieto e Attigliano all’altezza dello scambio di carreggiata dovuto alla perdita degli pneumatici da parte di un camion, tre TIR si sono tamponati. I soccorritori, coordinati dalla Polizia Stradale, giunti sul posto hanno prestato le prime cure a due persone. L’incidente ha causato una perdita di gasolio che ha costretto alla chiusura temporanea della A! con conseguente intensissimo traffico e fino a 13 km di code.

Successivamente, questa volta nel tratto tra Fabro e Orvieto in direzione Roma, un TIR e tre auto sono state coinvolte in un incidente che ha costretto la Polizia Stradale a un nuovo intervento. Traffico fortemente compromesso anche nell’area di Orvieto Scalo perché il casello di Orvieto era consigliato per le percorrenze verso Roma.