Il museo Claudio Faina ottiene il riconoscimento “Umbria Culture for Family”

Un riconoscimento importante è stato ottenuto dalla Fondazione per il Museo “Claudio Faina”: il museo ha conseguito infatti il marchio “Umbria Culture for Family” dalla Regione Umbria nell’ambito di un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.  Tra le molte realtà (musei, biblioteche, parchi, fondazioni e associazioni) che avevano fatto domanda, solo sedici sono state quelle che hanno ottenuto l’accreditamento in considerazione dei servizi già messi a disposizione alle famiglie.

Il museo orvietano ha ottenuto il riconoscimento dato che offre numerosi servizi che lo rendono family friendly: dai progetti per la sensibilizzazione delle famiglie, al rispetto del valore e del ruolo della cultura e del patrimonio culturale e ambientale; dall’organizzazione d’iniziative specifiche, alla collaborazione con gli Istituti scolastici; dalle tariffe scontate, alla possibilità di reingresso nell’arco di trenta giorni se la famiglia ha dovuto interrompere la visita; dai supporti alla fruizione e all’orientamento, all’indicazione sulle modalità della raccolta differenziata.  Un traguardo significativo e raggiunto nel quadro di un museo sempre più aperto verso la comunità locale e attento al turismo di qualità e alle sue esigenze.




Siccità, la presidente Tesei firma due ordinanze per limitare l’utilizzo di acqua fino al 30 settembre

La presidente della Regione Donatella Tesei, alla luce della situazione idrica dell’Umbria, ha firmato due ordinanze, entrambe con validità dal 4 luglio: “Ordinanza 01 luglio 2022, n. 7. R.D. n. 1775/1933 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”. Limitazione attingimenti” e “Ordinanza 01 luglio 2022, n. 8 – Piano di Bacino del Fiume Arno. Misure di salvaguardia del Lago di Chiusi. Divieto di prelievo delle acque”.

Con la prima ordinanza, ritenuto necessario emanare un provvedimento per la limitazione degli attingimenti a tutela delle risorse idriche del territorio regionale, si ordina “di limitare gli attingimenti in aggiunta alle prescrizioni già impartite nelle autorizzazioni rilasciate (concessioni e licenze) a: coloro che risultano essere titolari di concessione di derivazione e coloro che hanno presentato domanda di concessione preferenziale o di riconoscimento di antico diritto o domanda di concessione di derivazione in sanatoria o di concessione ordinaria ai sensi dell’art. 264 c. 16 della L. R. n. 1/2015 ad uso irriguo, ad uso irriguo non prevalente, ad uso irriguo finalizzato a produzione agroenergetica; coloro che risultano essere titolari di licenza di attingimento ad uso irriguo, ad uso irriguo non prevalente, ad uso irriguo finalizzato a produzione agroenergetica; coloro che utilizzano a qualsiasi titolo fonti di approvvigionamento idrico per uso irriguo, uso irriguo non prevalente, uso irriguo finalizzato a produzione agroenergetica, da invasi, laghetti collinari, ecc.; dai corpi idrici del territorio regionale, ad esclusione dello specchio lacustre del Lago Trasimeno (già disciplinato dal PS2 – Ambito A – Piano di Bacino per il Lago Trasimeno approvato con D.P.C.M.del 19 Luglio 2002 – Pubblicato in G.U. n. 203 del 30 Agosto 2002), del Lago di Piediluco, del Fiume Nera e del Fiume Velino. Per i prelievi dal Lago di Piediluco, Fiume Nera e Fiume Velino rimangono valide le prescrizioni impartite nelle concessioni/autorizzazioni all’attingimento.

Vengono esclusi dalle limitazioni: gli Enti che gestiscono reti irrigue pubbliche e coloro che prelevano da reti irrigue gestite da soggetti pubblici; coloro che fanno uso di impianti a goccia, microirrigatori a spruzzo statici e dinamici, microgetti o simili in grado di assicurare una piovosità non superiore a 2,8 mm/ora per mq, per i quali si vieta l’attingimento nei giorni festivi fino alle ore 19:00; tale divieto non si applica agli Enti e/o Istituzioni che effettuano studi di ricerca in collaborazione con la Regione”. L’ordinanza “è valida dal 04 luglio fino alle 24.00 del 30 settembre prossimo, in assenza di revoca della stessa precedente a tale data”.

Con l’ordinanza n.8 si ordina “Nelle aree interessate dei Comuni di Castiglione del Lago, Città della Pieve e Paciano della provincia di Perugia: il divieto assoluto di prelievo di acque dagli affluenti immissari del Lago di Chiusi, da attuarsi su tutto il bacino idrografico del lago nonché il divieto assoluto di prelievo di acque dai pozzi che attingono nei terreni alluvionali del subalveo lacuale ad esclusione dei prelievi destinati all’uso potabile”.

L’ordinanza è “valida dal prossimo 4 luglio fino a revoca espressa e comunque per un periodo massimo di 180 giorni dalla data della stessa”.




Patrizio Angelozzi è il nuovo direttore sanitario ospedaliero. De Fino “punto molto su Orvieto”

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Dal 1° luglio l’ospedale di Orvieto ha un nuovo direttore sanitario nella persona di Patrizio Angelozzi che rimane anche responsabile facente funzione della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia dello stesso nosocomio. A presentare il nuovo direttore è stato Massimo De Fino, dg della USL Umbria2 che ha spiegato, “non è una scelta di ripiego perché non c’è stata alcuna risposta al concorso; abbiamo scelto di valorizzare un professionista che vie e lavora nel territorio da molto tempo e che ha la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, così come richiesto per il ruolo di direttore sanitario di presidio ad interim”.

De Fino ha anche sottolineato la grande attenzione della USL nei confronti dell’ospedale e di Orvieto con una serie di importanti investimenti sia per il Santa Maria della Stella che per la medicina di territorio; “sappiamo delle problematiche legate al personale me in questi mesi stiamo riempiendo le caselle vuote così come è già successo per la cardiologia con la nomina del nuovo primario facente funzione, con due nuove figure professionali proprio in ginecologia e ostetricia e nei prossimi mesi punteremo fortemente sul rafforzamento della chirurgia e per ripristinare un livello consono anche a ortopedia. Rimane il grande problema del pronto soccorso, che non è solo di Orvieto. Non si trovano medici in tutta Italia anche in ospedali e USL sicuramente più grandi, centrali e, di solito, molto ambite”. Durante l’incontro di presentazione di Angelozzi ai colleghi e alla stampa De Fino ha anche sottolineato l’esigenza forte di smaltire le liste di attesa, di offrire un servizio ai cittadini sempre migliore e attento, nello stesso tempo, ai costi anche perché il saldo tra ricoveri extra Regione e quelli provenienti da fuori Umbria è stato negativo nel 2020 nonostante il ruolo catalizzatore dell’ospedale orvietano per la provincia di Viterbo e una parte della bassa Toscana.




Umberto Garbini possibile vice-presidente della Provincia al posto della dimissionaria Santini sempre di Fratelli d’Italia

La vice-presidente della Provincia Monia Santini ha praticamente annunciato dalle colonne del quotidiano “Il Messaggero” che si dimetterà dall’incarico ma non da consigliere provinciale per motivi personali. Più avanti nell’intervista ha spiegato che operando nel settore turistico, uno dei più colpiti dalla pandemia, deve tornare a lavorare ma senza venire meno all’impegno istituzionale di consigliere provinciale. Sempre nello stesso articolo è stato ufficialmente proposto Umberto Garbini, come nuovo vice presidente. Il messaggio chiaro di Santini, “largo ai giovani” non lascia dubbi sulle intenzioni anche del partito, Fratelli d’Italia.

Umberto Garbini non rilascia alcuna dichiarazione in merito, in attesa delle decisioni della presidente Pernazza. Si è aperta intanto una campagna sotterranea per provare a bloccare l’avvicendamento soprattutto da alcuni rappresentanti politici del territorio. Rischia di divenire il solito gioco stucchevole che negli anni ha, di fatto, negato alla città di avere un possibile rappresentante in Regione senza badare al colore ma al bene di Orvieto. Anche questa volta il giochino è iniziato con qualche interesse anche oltre i confini territoriali ma da ambienti vicini al partito di Santini e Garbini, sembra che la scelta sia ormai caduta sul presidente del consiglio comunale di Orvieto.