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Tariffe TARI: aumenti e disattenzioni di un’amministrazione che ignora le determinazioni del Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale ha approvato con il voto contrario della minoranza le tariffe della TARI che comportano un aumento sia per le famiglie che per le imprese tra l’8 e l’11 percento senza che l’amministrazione abbia voluto muovere un dito per ammortizzare e/o mitigare l’impatto dei costi sui cittadini, nonostante gli aumenti fossero prevedibili già dallo scorso anno quando era stato possibile utilizzare le risorse provenienti dai fondi Covid.

Del tutto sottaciuto, inoltre, il “vulnus” già evidenziato in seconda commissione che riguarda i costi dello smaltimento dei rifiuti Covid di cui l’amministrazione ignora sia la procedura sia i relativi oneri che inevitabilmente ricadranno sulle spalle dei cittadini ignari, già provati in questo difficile periodo storico. 

La stessa maggioranza, approvando l’atto obtorto collo, non ha potuto fare a meno di rilevare come del tutto disattesa da parte dell’amministrazione sia rimasta la risoluzione approvata un anno fa all’unanimità dei consiglieri, che impegnava il Sindaco a dare mandato all’ ufficio legale di attivare uno studio  finalizzato ad approfondire, a tutela dei cittadini, i contratti in essere con il gestore e di intraprendere un confronto fattivo con la Regione al fine di intervenire per riequilibrare e bilanciare i costi a carico dei comuni.

Ancora una volta questa amministrazione ignora le deliberazioni del consiglio comunale, dimostrando di sapere governare solo con le chiacchiere a discapito delle azioni concrete che rimangono mera aspirazione e lettera morta.

Cristina Croce-Martina Mescolini-Federico Giovannini-Franco Raimondo Barbabella-Giuseppe Germani




TARI, approvate le nuove tariffe con aumenti e tre rate a luglio, settembre e dicembre

Il Consiglio Comunale ha approvato (9 favorevoli: maggioranza; 5 contrari: opposizione) le tariffe TARI per l’anno 2022 già stabilite dall’esecutivo nonché le rate di pagamento e le scadenze relative all’anno 2022 (utenze domesticheutenze non domestiche) che sono:

– prima rata: 31 luglio 2022

– seconda rata: 30 settembre 2022

– terza rata: 02 dicembre 2022

– con possibilità di versamento delle tre rate entro il 31 luglio 2022

Relatore dell’atto è stato l’assessore al bilancio e tributi, Piergiorgio Pizzo che ha spiegato: “il Consiglio Comunale è chiamato a deliberare sulla tassa rifiuti scelta da questo Comune che, finché la normativa lo permetterà, intende continuare a portare avanti la tassa in luogo della tariffa. Quest’anno non ci sono le misure del governo. Dal 2022 la redazione del Piano Economico Finanziario della Tari dovrà essere effettuata in coerenza con la Deliberazione ARERA del 2021 che ha approvato il ‘Metodo Tariffario Servizio Integrato di gestione dei rifiuti 2022/2025’, stabilendo nuovi principi per procedere all’individuazione dei costi per la determinazione delle tariffe TARI. Il Piano Economico e Finanziario per il triennio 2022-2025 evidenzia costi complessivi per 4.604.079 euro (IVA inclusa) che, per effetto delle economie di spesa risultanti dallo scostamento tra costi approvati nel PEF 2020 e costi a consuntivo approvati nel PEF 2021 pari a 184.079,00 euro, portano l’importo del PEF a 4.400.000,00 euro. L’Amministrazione ha ritenuto di ripartire i costi fissi e variabili tra utenze domestiche e non domestiche in base alla potenzialità di produzione dei rifiuti, imputando il 60% dei costi fissi e variabili a carico delle utenze domestiche, e il 40% a carico delle utenze non domestiche. Proponiamo quindi di approvare le Tariffe per l’anno 2022 secondo i prospetti delle utenze suddette. Abbiamo approvato di inviare la bollettazione in tre scadenze di pagamento relative all’anno 2022”.

Dibattito:

Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “il voto del gruppo PD è contrario perché dai confronti che abbiamo fatto le tariffe sono in netto aumento sia per le famiglie che per le imprese con aumenti che in media vanno dall’8 all’11%. Abbiamo capito che ciò dipende dalla delibera ARERA ma l’Assessore ha sorvolato sul perché di questi aumenti e queste percentuali, quindi ci sembra riduttivo dire che quest’anno non ci sono state risorse Covid da utilizzare per mitigare l’impatto. L’Amministrazione non ha alcuna accessibilità finanziaria su cui intervenire e ci troviamo ingessati senza poter prevedere un contenimento degli aumenti che, ripeto, sono davvero impattanti per le imprese che stanno ripartendo lentamente. Lo scorso anno approvammo le tariffe Tari perché ci fu in intervento dell’amministrazione di abbattimento del 50% grazie alle risorse Covid. Questo stallo e questa non volontà di curarsi di trovare risorse seppure ingenti determina la nostra contrarietà”.  

Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “annuncio il voto favorevole, tuttavia esprimo un senso di frustrazione su una questione su cui per anni ci siamo scontrati in modo diretto. Queste tariffe sono l’epilogo di anni e anni di aumenti e dell’impossibilità di Comuni di incidere. Da quanto è arrivata Auri e si è inserita Arera la questione della pressione sui cittadini non cambia. Ma questo non è più tollerabile. Germani che cercava di trattare vie alternative alla fine dovette firmare la convenzione. Oggi di fatto non possiamo dire nulla. Denuncio lo scempio dell’Auri che dal 2015 doveva razionalizzare risorse ed efficientare servizi. Il gestore Cosp deve finire di dire che i mezzi di spazzamento non entrano nei vicoli quando diciamo che la città è sporca. Di positivo nella delibera c’è il ripristino delle tre scadenze di pagamento che speriamo possano almeno andare incontro alle esigenze economiche di famiglie e imprese. Il Comune ha messo 200 mila euro. Il problema è che dobbiamo garantire altri servizi. Lo scorso anno grazie ad una iniziativa di Olimpieri votammo all’unanimità una risoluzione che dava mandato all’Amministrazione Comunale di incaricare il proprio ufficio legale ad attivare uno studio finalizzato ad agire in via giudiziaria per tutelare gli interessi del Comune e dei propri cittadini, in relazione ai rapporti contrattuali stipulati con il gestore; e perché intraprendesse un confronto immediato con gli organi regionali competenti in materia, per intervenire fattivamente per superare le forti differenze in relazione al costo di smaltimento in discarica ed agire per riequilibrare e bilanciare i medesimi costi a carico dei Comuni umbri. La mia sollecitazione è finalizzata a che il mio Sindaco applichi ciò che è stato approvato”.

Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “prima gli Orvietani”): “se Sacripanti è sconcertato figuriamo noi! Io lo sono moltissimo e ha fatto bene a ricordare i punti della risoluzione approvata un anno fa. Dopo un anno siamo preoccupati perché c’è una fase storica difficile che tutti sappiamo, c’è un costo delle attività che sta diventando insopportabile per tutti (il suolo pubblico ad esempio), con questo aumento il quadro è estremamente preoccupante per il funzionamento delle attività sociali e della sussistenza sociale. Io non ho visto una vera azione amministrativa seria né del Comune né della Regine che deve fare qualcosa sull’Auri. Questo non è un ragionamento contro la regione ma contro un modo di approcciare e gestire questi problemi e questo sistema. Voto contro”.

Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “condivido le considerazioni fatte dai colleghi e anche il richiamo alla risoluzione da noi approvata un anno fa. Il problema è più complesso e rimanda al ‘decreto semplificazioni’ con la gestione privatizzata di tutti i servizi locali, attraverso provvedimenti capestro messi in atto in questi anni dai governi nazionali. Giustissimo sollecitare la Regione ma il punto è il decreto semplificazioni. Il punto politico è che i Comuni sono stati completamente esautorati dalla gestione di questi servizi il che ha determinato gravi problemi per le comunità e i comuni. Oggi si deve invertire la rotta ma è un percorso in salita perché il costo non lo decide il comune ma il gestore privato con scadenze capestro. Il Comune ha messo 200 mila euro che sono in aggiunta per attenuare in parte minima il Pef. Tutti i Comuni dell’Umbria pagheranno di più. Chi è già passato da tassa a tariffa vedrà un aumento esponenziale verso i propri concittadini. La rateazione certo è una piccola cosa ma è un segnale. Ribadisco che la risoluzione approvata lo sorso anno venga attuata, peraltro ci sono già dei contenziosi in atto fra gestori e Auri. Certe operazioni vanno fatte in tempi brevi per avere la certezza che in futuro la situazione non degeneri ancora”.

Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): “oggi apprendiamo che dopo un anno una disposizione come quella votata all’unanimità dal Consiglio Comunale non è stata attuata dal Sindaco che fa il suo piano di bilancio mettendo le mani nelle tasche dei suoi concittadini. Cosa che non ci aspettavamo dato che era paladina di famiglie, commercianti e imprese. Oggi prendiamo atto che le strade asfaltate le paghiamo con l’aumento della Tari. Questo è il risultato tecnico e politico”.

Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”): “annuncio il voto contrario. Mi fa piacere che anche dai banchi di maggioranza alla prova dei fatti si dica che la risoluzione di un anno fa non è stata praticata dal Sindaco. Ulteriore vulnus alla questione tariffe è quello dei costi dei kit di smaltimento dei rifiuti Covid gestiti da Cosp ma di cui ignoriamo la quantificazione dei costi che dovranno ricadere sui cittadini. A quanto ammontano questi e chi li pagherà?”.

Umberto Garbini (Capogruppo “Fratelli d’Italia”): “sulla privatizzazione prendo atto della certificazione del fallimento del sistema delle Pubbliche Amministrazioni chiamate a cedere la gestione di servizi come rifiuti e acqua ai soggetti privati. La legge supera i Comuni e questo è un dato. Non abbiamo la certezza di poter governare questi importanti comparti con la giusta serenità. Oggi, nonostante gli sforzi fatti, vediamo un aumento dei costi che non sappiamo a cosa sono dovuti in termini di investimenti e costi di esercizio. Costi mascherati perché hanno la funzione di colmare dei vuoti lasciati nel passato. Queste strutture hanno difficoltà economiche e scaricano sui cittadini questa difficoltà. Il senso di responsabilità non sta solo in capo a chi governa ai livelli locali ma soprattutto a chi governa queste grandi agenzie di servizi. Il problema è che se il sistema è ormai diventato insostenibile, chi pagherà? Questo discorso non vuole essere populista né mediocre ma di preoccupazione per il futuro e per chi pagherà questi servizi”.




Alle celebrazioni del 2 giugno a Terni Massimo Bracaccia e Vittorio Cucchiarini nominati cavalieri dell’ordine al merito della Repubblica

Il gonfalone del Comune e una rappresentanza dell’amministrazione ha partecipato alle celebrazioni ufficiali del 76° anniversario della Festa della Repubblica a Terni. Durante la manifestazione ufficiale due cittadini orvietani, Massimo Bracaccia e Vittorio Cucchiarini sono stati insigniti del titolo di Cavalieri dell’Ordine “al Merito della repubblica Italiana”.

Soddisfazione della sindaco Roberta Tardani, “nel congratularci con i nostri concittadini per questo significativo riconoscimento desideriamo augurare a tutta la nostra comunità di trascorrere la ricorrenza della festa della Repubblica manifestando il sentimento di profonda gratitudine verso quanti, all’indomani della conquista della Liberazione, ispirarono la Carta Costituzionale della Repubblica ai valori di libertà, lavoro, solidarietà, uguaglianza, pari dignità e soprattutto pace”. Continua la sindaco, “da sempre il 2 giugno è una festa speciale per tutti gli italiani e credo che finalmente celebriamo con una ritrovata normalità dopo due anni difficili, dobbiamo, idealmente dedicarlo a tutti colore che con determinazione si battono per riconquistare la pace nelle proprie nazioni, in Europa e nel mondo”.




I carabinieri di Castel Giorgio in aiuto di un giovane disabile, della madre e degli operatori domiciliari

Lo scorso 31 maggio verso le 18 alla centrale operativa dei carabinieri di Orvieto è arrivata una telefonata di un giovane di Castel Giorgio che ha chiesto aiuto per collaborare con il personale dell’assistenza domiciliare che in quel momento era a casa con la mamma e il fratello disabile.  Il giovane non era riuscito a tornare per tempo e non era riuscito a trovare un aiuto.

Il comandante della stazione di Castel Giorgio, avvertito dalla centrale, a conoscenza della situazione, è accorso, insieme a un militare, nell’abitazione per prestare il suo aiuto insieme a un militare.

I Carabinieri hanno prestato quindi il proprio apporto aiutando a sollevare dal letto il ragazzo disabile, in maniera che il personale addetto all’assistenza potesse procedere a tutte le operazioni per dare sollievo al giovane. Una volta conclusa l’assistenza, il ragazzo disabile con l’aiuto dei militari intervenuti è stato nuovamente adagiato sul proprio letto.

Il fratello che ha richiesto l’intervento ha espresso la propria gratitudine ai Carabinieri augurandosi una sempre maggiore attenzione della società sulla necessità dei servizi di assistenza domiciliare. Nel frattempo, i militari di Castel Giorgio si sono resi, come sempre disponibili, e presenti per ogni esigenza. 




Tre giorni di festa con “Orvieto in Fiore”, come cambia il traffico veicolare nel centro storico

In occasione dello svolgimento della manifestazione “Orvieto in Fiore” che si terrà ad Orvieto nelle giornate di venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 giugno 2022 a cura dell’Associazione “Comitato Cittadino dei Quartieri”, del tradizionale evento della “Palombella” nella solennità della Pentecoste e del “Palio della Palombella” che si terranno rispettivamente domenica mattina in Piazza Duomo e domenica pomeriggio in piazza del Popolo, il Settore Polizia Locale del Comune ha emanato la seguente ordinanza della circolazione nel centro storico: 

• Durante le giornate di venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 giugno, la circolazione veicolare in ingresso al centro storico potrà essere interrotta all’altezza della rotatoria di Porta Romana ed all’altezza di Piazza Cahen, con deviazione dei flussi veicolari all’interno dei parcheggi insilati o in alternativa verso le direttrici esterne al centro storico; da tale disciplina sono esentatati i veicoli dei residenti del Centro Storico, i veicoli diretti agli Hotel, i mezzi adibiti alla raccolta differenziata, i veicoli di pronto intervento e soccorso ed i veicoli del servizio del Trasporto Pubblico Locale.

• Dalle ore 08:00 di venerdì 3 fino alle 21:00 di domenica 5 giugno, è previsto il divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli su una parte di parcheggio a strisce blu situato in Piazza D’Armi nell’area antistante la sala riunioni della protezione civile.

• Dalle ore 08:00 di venerdì 3 alle 21:00 di domenica 5 giugno vige il divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Via Belisario, su tutta l’area di parcheggio a strisce bianche riservata ai residenti del centro storico, per consentire l’allestimento della infiorata. 

• A partire dalle ore 18:00 di sabato 4 giugno, in occasione del giro delle infiorate da parte delle autorità e della giuria, sarà temporaneamente interrotto il transito veicolare per il tempo strettamente necessario nelle seguenti vie:  Corso Cavour – Via Belisario – Via Angelo da Orvieto – Via Roma – Piazza XXIX Marzo – Via Felice Cavallotti – Piazza Gualterio – Piazza della Repubblica – Via Garibaldi – Piazza Ranieri – Via Loggia dei Mercanti – Via Filippeschi – Via Malabranca – Piazza San Giovenale.

• Dalle ore 18:00 alle 20:00 di sabato 4 giugno il divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli sarà anche in Piazza San Giovenale per consentire l’arrivo del corteo della giuria del giro delle infiorate.

• Dalle ore 14:00 alle 24:00 di sabato 4 giugno è programmato il divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Simoncelli per consentire lo svolgimento della premiazione dei concorsi “Balconi e vetrine fiorite” e lo svolgimento dell’evento musicale “Tombolamenti” La Festa in piazza.

• Dalle ore 13:00 alle 24:00 di sabato 4 giugno è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Piazza XXIX Marzo, su tutta l’area di parcheggio a strisce blu adiacente la chiesa, per consentire lo svolgimento dell’evento “Ritorno al Passato” scuola di danza Scarpette Rosse.

 Dalle ore 10:00 alle 13:00 di domenica 5 giugno il divieto assoluto di transito e sosta riguarda tutta Piazza Duomo per consentire lo svolgimento della discesa della “Palombella”.

• Dalle ore 15:00 di sabato 4 fino alle 21:00 di domenica 5 giugno il divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli interesserà Piazza del Popolo, Piazza Vivaria e Piazza Mazzini per consentire l’allestimento e lo svolgimento del “Palio della Palombella”.

• Dalle ore 08:00 alle 21:00 di domenica 5 giugno divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli anche in Piazza d’Armi, sui posti auto a strisce bianche disciplinate a disco orario situate nell’area lato antistante il Liceo Artistico per consentire l’uscita e il rientro del corteo dei figuranti della Palombella e del corteo dei balestrieri.

 A partire dalle ore 17:00 di domenica 5 giugno, in occasione del passaggio del corteo dei Balestrieri e figuranti da Piazza d’Armi fino a Piazza del Popolo, sarà interrotta la circolazione veicolare nelle seguenti zone:

Piazza Cahen – Corso Cavour – Piazza della Repubblica – Via Garibaldi – Piazza Ranieri – Piazza della Repubblica – Torre del Moro – Via della Costituente – Piazza del Popolo – Corso Cavour con rientro del corteo all’interno di Piazza d’Armi.

• Dalle ore 17:00 alle 19:00 di domenica 5 giugno e comunque fino al termine del passaggio del corteo in Piazza della Repubblica, tutte le linee del trasporto pubblico locale effettueranno capolinea in Strada di Porta Romana (Area Fiorenzi) anziché Piazza della Repubblica.

Per il periodo indicato nell’ordinanza, tutti gli utenti della circolazione stradale dovranno osservare scrupolosamente la segnaletica posta in essere, a norma della vigente disciplina del Codice della Strada e relativo Regolamento di esecuzione.

In caso di estrema necessità la Polizia Locale adotterà tutti i provvedimenti finalizzati al regolare svolgimento del traffico e della circolazione stradale.




A Bolsena il 4 e 5 giugno convegno sui miracoli eucaristici

Il 4 e il 5 giugno a Bolsena si terrà un convegno sui miracoli eucaristici, organizzato dal Comune di Bolsena, dalla Basilica di Santa Cristina, dalla  Confederazione delle Confraternite diocesi d’Italia e dal Forum paneuropeo delle Confraternite.
Saranno presenti al convegno mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, mons. Michele Pennisi, amministratore apostolico della Diocesi di Monreale, padre Eugenio Barbosa Martin, superiore generale della Congregazione del SS. Sacramento, padre Fiorenzo Salvi, direttore responsabile Edizioni Centro eucaristico, Franco Serafini, cardiologo e studioso di eventi  miracolosi, Rino Bisignano, presidente della Confederazione delle Confraternite diocesi d’Italia, don Stefano Puri, vicario generale diocesi Orvieto-Todi, il sindaco della città Paolo Dottarelli, oltre a numerosi relatori provenienti da città dove sono avvenuti importanti miracoli eucaristici: Alatri, Bolsena, Dronero, Lanciano, Mogoro, Torino, Trani, per l’Italia, e Avignone, Ettiswill, Lugano, Santarem e Segovia, per l’Europa.

“Si parlerà – si legge in una nota – delle ricadute che il miracolo ha avuto nell’animo delle persone (credenti o meno) e nella società. Si racconterà di come il miracolo viene vissuto oggi in un’epoca convissuta con il Covid e macchiata da guerre fratricide, ma vedremo anche come la pietà popolare, nata intorno al miracolo, sia fonte e ispirazione per la nuova evangelizzazione”.
Insieme al convegno verrà riproposta la mostra sui miracoli eucaristici ideata dal giovane beato Carlo Acutis utilizzando i pannelli illustrativi preparati dalla Editrice Shalom. La mostra sarà visitabile fino al 20 giugno.