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Pier Giorgio Oliveti, Cittaslow International, “vivere slow si può anche nelle metropoli”

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Con Pier Giorgio Oliveti abbiamo fatto il punto sull’assemblea generale di Cittaslow International che si è svolta a Orvieto lo scorso 10 e 11 giugno. In particolare abbiamo posto l’accento sul nuovo progetto, molto ambizioso, “Metropolis” che vuole portare il vivere slow anche nelle grandi città. Oliveti, segretario generale dell’associazione, ha ricordato che “entro il 2050 la gran parte della popolazione vivrà nelle grandi aree metropolitane è quindi necessario programmare e progettare in sintonia con l’ambiente punto centrale del buon vivere”. Cittaslow International è una realtà affermata che vede in Orvieto il suo fulcro centrale e che in città apporta il proprio contributo anche in termini di Pil come rete sovranazionale.

Ma CittaSlow è anche sociale e attenzione per chi soffre e naturalmente, anche con lo scoppio della guerra in Ucraina la rete si è attivata per portare il proprio aiuto concreto in particolare in Polonia.




Laura Dimiziani, CNA, “allarme superbonus, nel ternano sono almeno 125 le imprese a rischio fallimento”

Il blocco della cessione del credito e di conseguenza lo stop al Superbonus sta facendo sentire i propri effetti anche nella provincia di Terni. In base all’indagine condotta dalla CNA nazionale delle oltre 33.000 imprese italiane a rischio fallimento almeno 125 sono ternane.

“Nel nostro territorio – afferma Laura Dimiziani – sarebbero devastanti gli effetti negativi oltre che sul sistema delle imprese, già messo a dura prova negli anni passati, anche sul fronte occupazionale con oltre 700 posti di lavoro a rischio. In questo momento le imprese più in difficoltà – continua Dimiziani – sono quelle che hanno rilasciato ai propri clienti e committenti lo sconto in fattura per tutti i lavori eseguiti in riferimento al superbonus e a tutti gli altri bonus edilizi.”

Le imprese hanno i cassetti fiscali pieni di crediti maturati a seguito dei lavori svolti ma purtroppo le tasche vuote per l’impossibilità, sopraggiunta improvvisamente di cedere il credito alle banche e alle Poste Italiane che fino a pochi giorni fa sono stati i principali interlocutori ai quali si sono rivolte le imprese per la cessione. Ora le banche hanno comunicato ufficialmente la loro indisponibilità ad acquisire nuovi crediti e stanno rallentando le acquisizioni dei crediti già concordati tra la fine del 2021 ed i primi mesi del 2022, L’ENEA annuncia che sono terminate le risorse disponibili per il 2022 e le imprese, che rappresentano l’anello debole della catena, rischiano di fallire perché hanno creduto e scommesso su un’opportunità prevista dalle norme statali. Non si possono far fallire tutte imprese che hanno scommesso sulla ripresa, realizzato investimenti importanti e assunto nuovo personale.

Pertanto come CNA stiamo chiedendo un intervento urgente del governo che abbia come obiettivo principale quello di riattivare la cessione del credito almeno per tutti i lavori già avviati e per quelli per i quali sono stati già rilasciati i permessi a costruire. Poi dovranno essere affrontate, per evitare l’insorgere di contenziosi tra i committenti, i tecnici e le imprese, tutte quelle situazioni per le quali sono già stati stipulati contratti d’appalto o realizzati progetti di fattibilità. Solo successivamente magari in sede di discussione della nuova legge di bilancio si potrà ragionare sul futuro rispetto al quale, una volta messe in sicurezza tutte le imprese, siamo disponibili ad un ampio confronto.

Nell’immediato per la nostra associazione le migliori soluzioni potrebbero essere rappresentate dalla possibilità di trasformare i crediti d’imposta in BTP direttamente acquisibili anche dalle imprese, oppure di allungare le tempistiche entro le quali gli intermediari finanziari possono usufruire delle detrazioni portandoli da cinque a dieci anni ampliando così i loro plafond disponibili permettendo di fatto il riavvio della cessione del credito. Quello che è certo è che la cessione del credito nei prossimi mesi costerà molto di più sia ai committenti privati che alle imprese; d’altronde l’inflazione galoppante, l’incremento degli spread e gli annunci della BCE già stanno provocando l’innalzamento dei tassi d’interesse per tutte le tipologie di finanziamento. Ad oggi le nostre continue sollecitazioni a livello nazionale e regionale hanno indotto il Senato della Repubblica ad adottare un atto di indirizzo che impegna il Governo a trovare una soluzione accettabile per tutte le parti in causa a partire dalle imprese e dalle banche, ma il tempo non è una variabile indipendente per cui è necessario fare presto. Da ultimo, ma non per ordine d’importanza, è opportuno un occhio di riguardo soprattutto nei confronti dei cittadini, a partire da quelli meno abbienti, che credendo nelle leggi dello Stato italiano si sono avventurati nella riqualificazione delle proprie abitazioni, senza avere le necessarie risorse finanziarie personali e tantomeno capienza reddituale per portare i crediti in detrazione.

Bene la lotta alle frodi – conclude Dimiziani – ma da parte del governo ora servono tutele per i più deboli: le imprese ed i cittadini, anche quelli ternani.




E’ Andrea Mazza il nuovo direttore della struttura complessa di cardiologia dell’ospedale di Orvieto

Lo scorso 23 maggio sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature per il concorso interno per il nuovo direttore della struttura complessa di cardiologia dell’ospedale di Orvieto, come facente funzione. La scelta è caduta su Andrea Mazza, già in forza alla stessa struttura. Si chiude così un vuoto che si era aperto lo scorso marzo con il pensionamento del primario, De Cristoforo.

Il reparto di cardiologia del nosocomio orvietano rimane comunque in sofferenza sia per numero di medici che di infermieri ma ora ha un responsabile che potrà decidere e operare con pieni poteri. Andrea Mazza è presidente dell’Aiac Umbria (Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione) e spesso partecipa a convegni internazionali come relatore. E’, quindi, una punta di diamante per l’ospedale di Orvieto e ora potrebbe sicuramente apportare novità e attrarre nuovi investimenti da parte della sanità pubblica regionale.

Da parte di OrvietoLife gli auguri di buon lavoro al dottor Andrea Mazza




“La sagrestia di Tonino. L’8 per mille non è solo una firma”, nella Chiesa di Sant’Andrea il 23 giugno alle 18

Giovedì 23 giugno alle 18, nella Chiesa di Sant’Andrea, si terrà un incontro dal titolo “La Sagrestia di Tonino. L’8xMille non è solo una firma”. All’iniziativa, organizzata dal Servizio Diocesano per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica, interverranno monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, Massimo Monzio Compagnoni, direttore nazionale dell’Ufficio Sovvenire CEI e don Luca Conticelli, parroco di Sant’Andrea. Coordinerà il giornalista Alessandro Maria Li Donni, direttore di OrvietoLife.it.