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Dopo due anni di stop forzato torna il 21 maggio l’atteso premio “Orvietosport” giunto alla 13ma edizione

Promosso dalla testata sportiva OrvietoSport.it e con patrocinio del Comune di Orvieto / Assessorato allo Sportsabato 21 maggio a partire dalle ore 17 nell’Atrio del Palazzo dei Sette si svolgerà la 13^ edizione del Premio “OrvietoSport” che premia le eccellenze dello sport orvietano nella stagione agonistica 2021/2022.“Ci eravamo lasciati nel 2019 con l’edizione numero 10 – dicono gli organizzatori – poi la pandemia Covid ha stravolto lo sport fermandolo quasi del tutto e senza lo sport orvietano non aveva senso assegnare riconoscimenti. Ora però il Premio OrvietoSport torna e, dopo la consegna simbolica dell’edizione 2020 alla Città di Orvieto, come Squadra dell’Anno per il grande impegno contro il Covid, nella stagione 2021/2022 lo sport ce l’ha fatta a tornare in campo, su tutti i campi, e così è giusto che torni anche il Premio OrvietoSport a premiarne i successi. Sin dalla prima edizione il Premio OrvietoSport dà risalto, premiandole, alle prestazioni vincenti dello sport orvietano, ed è per questo un appuntamento a cui la testata sportiva OrvietoSport non intende rinunciare”. 
Come nelle precedenti edizioni, nell’ambito del Premio verrà assegnato il riconoscimento alla “Squadra dell’Anno” e allo “Sportivo dell’Anno” e numerose menzioni a squadre e atleti che nel corso della stagione, a giudizio della redazione di OrvietoSport, si sono particolarmente distinti nelle rispettive discipline sportive. Oltre ai riconoscimenti alla carriera, alla memoria, alla giovane promessa e alle altre menzioni, sarà consegnata la Targa “Giulio Ladi” promossa dalla testata OrvietoSport con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e della USSI Unione Stampa Sportiva Italia / Umbria in collaborazione con le famiglie Ladi/Palazzetti. Questo riconoscimento intende premiare, attraverso il nome e il ricordo del compianto giornalista orvietano, un giornalista/comunicatore/addetto stampa particolarmente attivo e rappresentativo in ambito sportivo. In collaborazione con le famiglie Zappitelli/Gribaudo torna inoltre la Targa “Valeria Gribaudo” che, nel ricordo dell’amata e stimata allenatrice di minibasket che ha cresciuto generazioni di piccoli cestisti, intende sottolineare l’impegno e la passione che ogni giorno gli allenatori, specie quelli dei settori giovanili delle varie discipline sportive, portano avanti per la crescita sportiva e personale dei giovanissimi orvietani. Nel corso della manifestazione sarà consegnato, infine, il premio “Squadra dell’Anno” edizione 2021 che, come quello del 2020, sarà simbolico e andrà a premiare una “squadra” a cui tutta la comunità deve molto. 

A condurre la cerimonia delle premiazioni saranno Marco Gobbino, Luisa Calistri, Luisiana Nenna e Giovanni Ruggeri che dal 2008 raccontano lo sport locale dalle testata sportiva orvietana.  Oltre all’Assessore allo Sport del Comune di Orvieto, Carlo Moscatelli saranno presenti numerosi altri ospiti.




I diritti umani al centro del primo disco di Stefano Corradino, “Note di Cronaca” online dal 21 maggio

Sabato 21 maggio esce “Note di Cronaca”. E’ l’esordio discografico del giornalista Stefano Corradino (da 20 anni in Rai) che ha combinato la passione giornalistica con quella musicale.
Da giovanissimo Stefano canta e suona il pianoforte. Il disco (sette canzoni) è ispirato a sette storie che ha raccontato in questi anni nei suoi servizi per Rainews24.
Storie di cronaca e attualità. L’immigrazione, i morti sul lavoro, le donne vittime di soprusi, le mafie, i diritti umani violati, i giornalisti uccisi, il coraggio del personale sanitario durante la pandemia. “Note di Cronaca” è un concept album, le cui canzoni sono tutte collegate da un tema di fondo: i diritti umani. “Per questo – spiega Corradino – ho voluto che gran parte del ricavato del disco sia destinato ad Amnesty International, organizzazione di straordinaria sensibilità sul tema dei diritti umani negati”.

Brani cantautoriali, di cui Stefano Corradino ha scritto parole e musica. Un linguaggio musicale melodico ed elastico, a tratti con venature swing, che lasciano spazio al testo e alle qualità interpretative della sua voce. Stefano ha lanciato sulla piattaforma gofundme una raccolta fondi per autofinanziarlo che ha raccolto oltre 14mila euro in poche settimane, e che ha già stimolato l’interesse di tv, radio e giornali.

L’album, con la copertina realizzata da Mauro Biani, noto vignettista e illustratore e con la produzione artistica di Stefano Profeta, esce con l’etichetta Carpe Diem in download e streaming  su tutte le piattaforme e sarà pubblicato in vinile in edizione limitata nelle prossime settimane.
Dal mese di giugno saranno disponibili anche i videoclip di tutti i brani. 




Il calendario degli eventi 2022 promossi dal GAL Trasimeno-Orvietano

Anche per l’anno 2022 il Gal Trasimeno-Orvietano ha proposto un ricco programma di eventi come ormai di consueto che sostengono il marketing, e la promozione di un territorio che ha da vendere, tradizione, cultura, natura e un patrimonio storico artistico che il passato ci ha regalato e che è la base del nostro futuro sviluppo.

Si sono appena conclusi i primi due eventi delle iniziative di primavera, in contemporanea DE.CO a Monteleone di Orvieto e la Festa del Tulipano a Castiglione del Lago che hanno registrato una più che ottima partecipazione di pubblico, con grande attrazione anche sotto l’aspetto turistico, e siamo in attesa della festa dei pugnaloni ad Allerona che riprende dopo due anni di stop a causa del covid e della 1000 miglia di Passignano il 16 giugno prossimo.

Abbiamo, anche quest’anno, reso omaggio ad un ricco calendario di eventi con l’impegno che va nella direzione di selezionare e di qualificare l’intervento sostenendo iniziative di livello e possibilmente diffuse in tutto il territorio, facendo lo sforzo di programmare anche in condivisione con il territorio, ma soprattutto con quella autonomia di iniziativa, che ha portato anche alla proposta del 2022 ad una rigida selezione dei contenuti e degli eventi. Siamo convinti che dobbiamo con impegno continuare in questa direzione, il Gal non può essere, sia per scelta politica che per le rigide regole tecniche che dobbiamo giustamente adottare ai fini della trasparenza, un portafoglio aperto ad ogni richiesta che ci venga sollecitata dall’esterno, ma siamo noi, in completa autonomia, che abbiamo il dovere di ascoltare, ma anche quello di fare una rigida selezione delle proposte. Anche quest’anno, a distanza di poco più di un anno dalla formazione di questo direttivo, abbiamo cercato di coordinare al meglio ciò che oggi è il programma degli eventi 2022 che possiamo considerare la prima proposta di questo nuovo Consiglio di amministrazione. Abbiamo lavorato mesi e mesi, con accanto il conforto tecnico del nostro direttore, e oggi con soddisfazione dico che, anche per l’anno 2022, si sta proponendo un salto di qualità negli eventi, considerando che il programma contiene iniziative che da tanti anni il Gal finanzia e che probabilmente se venisse meno questo sostegno non si potrebbero più realizzare. Preso atto quindi che esiste una storicizzazione degli eventi proposti, ogni anno si cerca di migliorare la proposta.

Il programma di quest’anno infatti vede due iniziative ampliarsi a tutto il territorio del nostro Gal ed in particolare Castiglione Cinema che oltre la 5 edizione a Castiglione del Lago nel Giugno, vedrà una prima edizione nell’autunno inoltrato ad Orvieto e Orvieto con Gusto e con l’Arte che vedrà una prima edizione verso la fine di Giugno con la proposta Trasimeno Terra del gusto dell’arte e del Lavoro. Tra le novità c’è poi un evento di grande spessore culturale, che abbiamo presentato a settembre scorso, che sono le iniziative relative ai 500 anni dalla morte di Perugino e Signorelli sul quale c’è il progetto territoriale ma anche quello interregionale con altri due Gal dell’Italia centrale. L’altra novità riguarda il coinvolgimento dei giovani nell’attenzione al fenomeno dei cambiamenti climatici in abbinamento con il futuro dell’innovazione tecnologica (Game Over Future C(o)ulture 2022) proposto a Città della Pieve con il coinvolgimento dell’amministrazione locale. L’anno 2021 è stato l’anno dove sono nate alcune nuove iniziative, anche in relazione al fatto che la pandemia ha richiesto, a volte, un cambiamento anche negli eventi, ed è nato così Giallo Trasimeno, Cartoline dal Trasimeno ed altri eventi che hanno, da subito riscontrato un successo, a volte inaspettato, quindi abbiamo deciso di riproporli. Ormai storicamente in forma crescente sono diventati eventi importanti e diffusi in tutto il territorio la kermesse del merletto e del ricamo, per le quali il 2022 speriamo riprendano anche le altre iniziative oltre fili in Trama che ha resistito anche al covid, così come il Green Music Fest che ha coinvolto quasi tutti i nostri comuni con concerti di grande livello e che quest’anno abbiamo saputo con piacere sarà sostenuto anche da un altro Gal umbro, ma anche l’isola del libro, le iniziative legate al cinema e tanto altro.

Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo ambizioso programma e mi auguro che il 2022 sia l’anno della ripartenza per ritornare a quella normalità di cui l’economia ma anche le persone hanno tanto bisogno, sicuri che il nostro impegno sarà utile anche a questo.

Fonte: Gionni Moscetti – presidente GAL Trasimeno-Orvietano




I sindacati di polizia penitenziaria, stato d’agitazione per la sospensione delle ferie degli agenti del carcere di Orvieto

Il 18 maggio si è svolta l’assemblea dei lavoratori della Polizia Penitenziaria del Carcere di Orvieto indetta in maniera unitaria dalle sigle sindacali Sappe, Osapp, Uspp e CGIL-FP. L’argomento trattato verteva sulla mancata concessione delle ferie al personale fino a data da destinarsi.  La mancata concessione è stata notificata ai poliziotti penitenziari con comunicazione scritta nei giorni scorsi dando l’ultimo colpo alle speranze di un po’ di riposo al personale, già provato da due anni di turni massacranti per fronteggiare le carenze organiche e la pandemia da Covid-19.  L’assemblea è stata molto partecipata vista l’importanza dell’argomento e le sue ripercussioni dirette sulla salute, sul diniego di un diritto costituzionalmente garantito e sulle esigenze familiari dei poliziotti.

Poliziotti che hanno ribadito la richiesta ai propri sindacati di organizzare e mettere in atto tutte le forme di protesta e di tutela legale per il riconoscimento di un diritto sancito da leggi primarie e inaccettabilmente compresso da una semplice comunicazione amministrativa.  La mancanza di personale, oltre a non garantire i diritti dei poliziotti penitenziari costituisce grave pregiudizio per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza del penitenziario orvietano con possibili e non auspicabili ripercussioni anche sulla sicurezza e l’ordine pubblico dell’intera cittadinanza.

Per questo motivo dall’assemblea è emersa anche la richiesta di coinvolgere anche le autorità di pubblica sicurezza competenti per territorio.




Ex-Ospedale, via alla conferenza dei servizi a giugno, intanto fermi i lavori sul tetto per il caro materiali

Nel consiglio comunale del 19 maggio durante il tempo dedicato al question time il consigliere e capogruppo della Lega, Andrea Sacripanti, è tornato sul delicato e dibattuto tema di casa e ospedale di comunità che dovrebbe sorgere nell’ex-ospedale in piazza Duomo. Sacripanti ha voluto ricordare l’ampio dibattito e la divisione nella città sull’opportunità o meno di costruire proprio di fronte al Duomo ambulatori e uffici sanitari. Sempre il capogruppo della Lega ha sottolineato il forte sostegno della Lega al progetto che impegna risorse pubbliche derivanti dal PNRR e che assicurerebbe il compimento dell’opera entro il 2026. L’intervento si è concluso con una domanda relativa alla tempistica.

A rispondere il vice-sindaco Mario Angelo Mazzi che si sta occupando di tutta la parte progettuale in coordinamento con la USl Umbria 2 proprietaria dell’immobile tramite l’architetto Farina. Mazzi ha comunicato che il prossimo mese di giugno è stata convocata la conferenza dei servizi per prendere visioni delle eventuali osservazioni dei vari enti sulla location e sul progetto in essere. Nel frattempo sta andando avanti anche la progettazione della parte frontale che rimarrà nella disponibilità del Comune ma “non posso anticipare nulla finché i contatti già in atto non si concretizzano”.

La novità di giornata riguarda invece la comunicazione, sempre di Mazzi, relativa alla ristrutturazione della copertura che interessa anche la parte frontale. “I lavori già affidati sono momentaneamente bloccati per il forte aumento dei costi delle materie prime – ha spiegato Mazzi – ma con la revisione dei costi si dovrebbe sbloccare tutto”. Proprio su quest’argomento come OrvietoLife ci eravamo concentrati in uno degli articoli sull’ex-ospedale. I costi di ristrutturazione potrebbero essere piuttosto alti e i soldi previsti rischiano di non bastare rendendo un miraggio la scadenza tassativa del 2026. Anche l’altra questione dei tanti palazzi vuoti nel centro storico non giustifica l’utilizzo spot per servizi di sanità pubblica. Serve un progetto complessivo. Anzi ormai rischia di essere piuttosto tardi e il PNRR poteva essere il volano per riqualificare, ristrutturare, destinare e completare rendendoli fruibili i tanti “contenitori” vuoti o male utilizzati in città, mentre, confermiamo ancora di più le nostre perplessità sulla location prescelta mentre già da tempo avremmo dovuto avere un palazzo dedicato alla sanità, alla Caserma Pive, altro pesantissimo “ex” e con il PNRR sicuramente sarebbe stato pronto ben prima del 2026 senza stravolgimenti di alcun tipo anche per il sistema della viabilità nel centro storico.




Assegnati con il PNRR quasi 4 milioni di euro alle zone sociali di Orvieto, Terni e Narni

Ammontano a quasi 4 milioni di euro i finanziamenti assegnati dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali alle zone sociali di Orvieto, Terni e Narni nell’ambito del PNRR nel contesto della Missione 5 “Inclusione e coesione”.  Nello specifico 211.500 euro per il sostegno alle capacità genitoriali (capofila Orvieto), 2 milioni 460mila euro per l’autonomia degli anziani non autosufficienti (capofila Narni), 330.000 euro per il rafforzamento dei servizi domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione (capofila Terni), 210.00 euro per la prevenzione del burn out tra gli operatori sociali (capofila Terni), 715.00 euro per i percorsi di autonomia per persone con disabilità (capofila Terni).

“Un risultato importante – commenta l’assessore alle Politiche Sociali, Alda Coppolacentrato grazie alla capacità degli uffici di mettere in campo una progettazione complessa ma soprattutto grazie alla scelta di partecipare in partenariato con le Zone sociali di Terni e Narni che si è rivelata vincente per intercettare tutte le opportunità offerte dal PNRR. I progetti finanziati ci consentiranno di mettere in sinergia i territori e creare una rete tra azienda ospedaliera, azienda sanitaria e comuni per migliorare i servizi e le politiche di inclusione sociale rivolte ai cittadini maggiormente svantaggiati. Per questo ringrazio gli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali che hanno saputo coordinare la progettazione dei Comuni dell’Ambito confrontandosi con le esigenze dei sindaci e delle loro comunità ma anche coordinarsi con le altre zone sociali per costruire progetti di territorio. Nei prossimi giorni è in programma una riunione a Terni fra i responsabili delle Zone Sociali coinvolte per discutere le modalità organizzative e di avvio dei singoli progetti”.

“Il Comune di Orvieto – prosegue – come capofila della Zona sociale n. 12 ha inoltre chiesto anche un finanziamento di 105.000 euro a valere sui fondi POC Inclusione FSE 2014/2020 per azioni di contrasto agli effetti del Covid e per la presentazione di progetti di Intervento Sociale da parte dei soggetti del Terzo Settore. Si tratta dell’implementazione del servizio di pronto intervento sociale, già presente sul nostro territorio, da estendere H24 per 365 giorni l’anno in caso di emergenze ed urgenze sociali per garantire risposte tempestive alle persone che versano in una situazione di particolare disagio ed emergenza di rilevanza sociale segnalando le varie situazioni ai servizi competenti per l’eventuale presa in carico”.

“I finanziamenti ottenuti per i progetti di inclusione e coesione sociale sul nostro territorio – afferma soddisfatta il sindaco, Roberta Tardanisono l’ennesima dimostrazione della capacità di questa amministrazione di saper cogliere le occasioni del PNRR e di saper costruire relazioni e progettazioni congiunte con le altre Zone sociali della provincia di Terni nell’ottica di un miglioramento complessivo dei servizi a livello territoriale e della capacità di dare risposte alle emergenze sociali derivate dalla pandemia”.

“Queste risorse – aggiunge – seguono quelle già ottenute per l’importante progetto del Centro per le politiche sociali da realizzare nell’ex scuola media di Orvieto scalo per cui si sta entrando nel dettaglio della progettazione che sarà illustrata e condivisa con la cittadinanza. Come Comune siamo inoltre impegnati in ogni ambito di intervento del PNRR, dal sociale allo sport passando per la cultura, l’edilizia scolastica, la sicurezza stradale, la viabilità, la riqualificazione dei giardini storici e il contenimento del dissesto idrogeologico, con progetti già presentati e altri in fase di definizione per spingere la città verso lo sviluppo”.




L’artista orvietano Maurizio Rosella presenta il suo “circus” dove realtà e anarchia si intrecciano

Tanto affascinante quanto misterioso, il circo ha da sempre costituito una dimensione in cui realtà e anarchia si intrecciano in un filo sottilissimo, quasi invisibile, non dissimile da quello sul quale gli equilibristi compiono le loro acrobazie. È incredibile pensare come un piccolo spazio, delimitato da tende triangolari e dal colore sgargiante, possa nascondere al suo interno un mondo completamente a sé stante, in grado di suscitare quella sensazione di euforico stordimento che ci scombussola e ci lascia appagati, sognanti, meravigliati.

È proprio questa la sensazione che l’artista Maurizio Rosella ripropone nella sua collezione Circus, allestita nella chiesa di San Giacomo nella monumentale piazza del Duomo, ad Orvieto. Oltrepassando la soglia della chiesa, l’occhio è attratto da teli di plastica trasparente che, grazie ai fasci di luce, contribuiscono a rendere l’atmosfera fumosa delle luci da palco. A seguire, quadri di grandi dimensioni in bianco e nero, posti su cavalletti, ci accompagnano verso l’altare dove, alzando lo sguardo, erge il busto imponente di un’antica statua colossale e dalle tinte rosso fuoco che, tuttavia, sembra quasi potersi librare in aria, con una leggerezza tipica di una ballerina (1). Al circo, infatti, la realtà lascia il posto alla fantasia ed è in base a questa consapevolezza che l’artista, in Futura (2), dipinge il mondo secondo i propri desideri, offrendo alla sua nipotina, nata da poco, una manciata di colori affinché anche lei possa fare lo stesso.

Molto diversa è invece l’atmosfera onirica nell’opera Nocturn (3), nella quale regna l’ambiguità dell’immagine ibrida: una mano alzata che impugna una spada dalla punta animalesca. Le forme contorte incutono un senso di disagio e punteggiano uno scenario distorto e angosciante, quasi a trovarsi all’interno di una gabbia di leoni.

L’opera Achtung Baby (4) è invece introspettiva e irriverente: due volti molto vicini si guardano intensamente, del tutto assorti l’uno dall’altro, con labbra che sono sul punto di sfiorarsi. Tuttavia essi non si toccano mai, ma rimangono bloccati in un attimo di attesa infinito, che sembra scioglierli e raggrumarli. Del resto, il titolo è ripreso dall’album musicale del gruppo irlandese U2 che parla di separazioni e inadeguatezze che consumano il corpo e lo spirito.

A seguire Seduzione ionica (5), che parte da un mito classico – il ratto di Proserpina – e si traduce in una composizione nella quale immagini e combinazioni di colori offrono prospettive sempre nuove e inesplorate: da una nuvola di particelle si arriva a scorgere uno sciame, tramutatosi poi in un abbraccio soffocante. La scomposizione in forze contrarie rende bene l’anarchia del circo, una dimensione caotica in cui anche le leggi della fisica vengono sfidate. A tal proposito, nell’opera Spazio di Hilbert (6), l’artista cerca di trasporre in arte il concetto di spazio e di coordinate cartesiane acquisendo svariate interpretazioni a seconda della distanza, dell’angolo, della traslazione e della rotazione dei movimenti, come ad accentuare il fatto che tutto sia ambiguo e ingannevole. La particolarità del lavoro d Rosella risiede nel suo modo di creare perché, dipingendo sul retro del vetro, sembra quasi mettere l’opera al riparo, renderla inafferrabile. Come dice lui stesso: “Tutti abbiamo un’anima privata e irraggiungibile. Io ho afferrato quest’irraggiungibilità e l’ho applicata all’arte”.




Il Panathlon Club di Orvieto premia i ragazzi delle scuole, “le medaglie non sono fatte d’oro ma di fair play”

Momento festoso, nello stupendo sito che ospita il Liceo Artistico, per la consegna dei premi FAIR PLAY, iniziativa portata avanti da diversi anni, con grande successo, dal Club Panathlon di Orvieto. Non a caso, la cerimonia si è svolta nello spazio adiacente la palazzina comando dell’ex Caserma Piave, sede istituzionale dell’I.I.S.A.C.P. (Istituto Istruzione Superiore Artistica, Classica, Professionale), diretto da Cristiana Casaburo, chiamata, nella circostanza, a fare gli onori di casa. Destinatari del riconoscimento Panathlon gli studenti della classe 3D del Liceo Artistico (Sezione Grafica) e quelli della classe 2D, Scuola Media Luca Signorelli, dell’Istituto Comprensivo Orvieto Baschi, rappresentato dalla Dirigente Scolastica, Antonella Meatta. L’occasione ha dato modo di integrare altre sez. dell’ IISACP, con gli studenti del Professionale Alberghiero, Luca Coscioni, impegnati nella preparazione del momento di ristoro, molto gradito, con il quale si è poi chiuso l’evento, cui è intervenuto, a rappresentare il Comune di Orvieto, l’assessore allo Sport, Carlo Moscatelli. Iniziato con il saluto di Lucia Custodi, presidente del Panathlon Orvieto, che ha illustrato, brevemente, il tema sul quale si è mosso il Fair Play 2021/2022. Con i ragazzi della Scuola Media, coordinati dalla docente, Francesca Compagnucci, impegnati nella ricerca della formula che meglio rappresentasse lo spirito dell’iniziativa. Quello vincente: Le medaglie non sono fatte d’oro ma di fair play, a giudizio della Commissione di valutazione, integra, perfettamente, il vissuto dei giovani del terzo millennio, con la promozione e la diffusione della cultura etica e sportiva, alla base del movimento Panathletico.

Dal risultato del lavoro dei ragazzi delle medie, trasferito ai più grandi dell’Artistico e la regia delle docenti Silvia Valentini e Daniela Torsello, è uscito il calendario, ”a impatto immediato – così lo ha presentato Lucia Custodi”, riprodotto nella foto. Particolarmente apprezzato dal Governatore Panathlon dell’Umbria, Rita Custodi e dal Presidente Regionale del CONI, Domenico Ignozza. Presenza, quest’ultima, di particolare valore, per dare lustro al lavoro del Panathlon, a livello locale e regionale. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano è l’ente di Promozione Sportiva che meglio rappresenta il sistema sport italiano. Il fatto della partecipazione del presidente, a un evento organizzato dal Panathlon, offre una lettura, oltremodo positiva, sulla direzione intrapresa dal Club della presidente, Lucia Custodi, come del governatore, Rita Custodi. Il Premio Fair Play, ha detto, tra le altre cose, Ignozza, è molto significante, ma non l’unico che il Panathlon orvietano e quello regionale portano avanti con successo. “Il Panathlon è fatto di volontari al servizio dei più giovani. Il volontariato è alla base di ogni iniziativa, sportiva e no. E’ un valore aggiunto alla nostra vita, dobbiamo cercare di mantenerne e consolidarne lo spirito”. Il governatore, entusiasta di una platea tanto giovane, ha, anche, chiesto la collaborazione dei ragazzi per costruire un mondo migliore : ”Voi, rispetto a noi adulti, fate dell’immediatezza il vostro punto di forza. In questo siete migliori. Dobbiamo imparare da voi”.
Questi i vincitori:
CLASSE 3D Settore Grafica – Liceo Artistico: Docenti Daniela Torsello/Silvia Valentini
1) MATTEO VORRARO Diploma + Buono Spesa mater. Didattico
2) FLAVIA NOCENTINI
3) ex equo: JOANA VICTORIA D’ANNA – ANTONELLA QUISPE ARAOZ
CLASSE 2D S.M. LUCA SIGNORELLI – I.C. ORVIETO-BASCHI: Docente Francesca Compagnucci
1) MANUELA BROSCELLO




Comitato Amici del Botto, “via alla raccolta di firme contro l’ampliamento della cava La Spicca”

È scattata la raccolta firme da parte del Comitato Amici del Botto di Orvieto per evitare l’ampliamento della cava di basalto denominata La Spicca. Un’operazione che sta procedendo speditamente in questa battaglia contro un ulteriore prolungarsi dell’attività della cava, che da oltre 30 anni opera sul territorio orvietano. Nel testo della petizione il Comitato fa presente il profilarsi di un nuovo scempio con un ampliamento della cava di circa 32 ettari per una durata prevista dell’attività di 20 anni. 32 ettari che se sommati a quella parte della cava già attiva danno un totale di 70 ettari di terreno sconvolto per l’estrazione del basalto.

“Un progetto di ampliamento – come è scritto  nella petizione – presentato nonostante diverse segnalazioni  fatte negli anni passati, con esposti alle autorità competenti, dagli abitanti delle Velette e del Botto per i disturbi legati all’attività della cava, dovuti sia alle vibrazioni indotte dal brillamento delle mine che mettono a repentaglio la statica delle abitazioni private, che al rumore (assordante) dell’impianto di frantumazione, del quale peraltro si vogliono aumentare le ore lavorative e soprattutto i giorni lavorativi all’anno, così che nemmeno nei giorni festivi ci sarà un po’ di pace”.

Nel testo della raccolta firme il Comitato ricorda alcuni punti di fondamentale importanza:

“Il Comune non ha ritenuto necessario procedere alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), strumento di pianificazione che a nostro avviso è più che necessario per tenere in debita considerazione le esigenze di tutela dell’ambiente e della salute umana” ed anche che “Il piano Regionale delle Attività Estrattive è fermo al 2005, dunque non è più idoneo ad interpretare i fabbisogni attuali, in un momento storico nel quale si sta andando verso un riciclo dei materiali anziché che verso un ulteriore sfruttamento delle risorse”. Il Comitato non è disposto a stare in silenzio di fronte a questa nuova e grave distruzione di un territorio vocato alle attività eno-gastronomiche di qualità, al turismo, che ha nel paesaggio uno dei maggiori suoi punti di forza; senza considerare le preoccupazioni legate alla sicurezza e alla salute delle persone. Una distruzione che non interessa solo i residenti della zona in cui insiste la cava ma tutto il territorio di Orvieto e della regione Umbria in generale.

La petizione termina con un appello a tutte le forze politiche e alle Associazioni per fermare questa nuova ferita che si profila per il territorio e chiede a tutti i cittadini, “sia a quelli residenti nella zona che a quelli residenti nel Comune di Orvieto o in altri comuni della Regione, ma anche a chiunque abbia a cuore il territorio e l’ambiente, di aderire alle iniziative che stiamo promuovendo per far sentire ancor più forte la nostra voce”.




Lucio Riccetti, “bene stigmatizzare l’utilizzo improprio dei monumenti che il sindaco deve salvaguardare”

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Questa è la seconda parte dell’intervista a Lucio Riccetti, consigliere nazionale di Italia Nostra, su Orvieto, sui monumenti “sacrificati”, sui giardini e su possibili soluzioni per la viabilità nel centro storico. Riccetti sottolinea il timore per la parola “riqualificazione” che spesso significa interventi slegati e insensati che poi non possono essere recuperati. Per il centro storico ritiene sia necessaria un’opera prima di sensibilizzazione e prevenzione contro la sosta selvaggia, gli arredi urbani, le indicazioni fuori regolamento, per poi passare, laddove necessario, alla repressione delle infrazioni perché il “turista vuole vivere la città, non vuole solo ammirare le bellezze e i monumenti, è un nuovo tipo di turismo, più consapevole e parte integrante della città”.