Tutto pronto per il “Festival del Dialogo Giovani” dal 3 al 6 maggio

Tutto pronto per il Festival del Dialogo Giovani che dal 3 al 6 maggio 2022 prevede, sia in modalità telematica che in presenza, una 4 giorni interamente dedicata agli studenti con l’obiettivo di attivare e mantenere vivo un dialogo costante tra più parti sociali e istituzionali. Il tema scelto per l’edizione 2022 è “Globalizzazione: crisi e nuove prospettive” e nel mese di settembre-ottobre gli approfondimenti continueranno con incontri, tavole rotonde, mostre d’arte e spettacoli all’interno di un Festival del Dialogo aperto a tutta la cittadinanza.

Ad aprire il Festival, martedì 3 maggio alle ore 9:30, in diretta streaming, sarà l’intervento inaugurale a cura di Carlo Galli dell’Università di Bologna sul tema del festival “Globalizzazione: crisi e nuove prospettive”. Il pomeriggio ci sarà la maratona degli esperti (sempre in modalità telematica) con inizio alle ore 15:30. Il giornalista Fulvio Scaglione relazionerà su “Politiche internazionali” seguito alle 16:30 dall’intervento di Claudia Paoletti (EFSA) su “Ambiente e sicurezza alimentare”.

La seconda giornata, mercoledì 4 maggio, vedrà protagonisti gli studenti delle scuole elementari con “Bambini in Dialogo” che, nell’aula del Dialogo al Centro Studi Città di Orvieto, alle 9:30 saranno impegnati in Glob … Glob con la presentazione dei lavori delle classi 5A, 5C Ciconia, 5sU Porano – Pluriclasse Parrano (scuole primarie). In diretta streaming, invece, alle ore 9:00 inizierà la maratona degli esperti con l’apertura dei lavori affidata a Guendalina Anzolin (King’s College di Londra) su “Sviluppo ed equità”. Alle 11:00 Domenico Gaudioso (Ispra) interverrà su “Cambiamenti climatici e inquinamento” seguito alle 12:00 dall’intervento su “Salute Mentale” a cura dello psichiatra Massimo Marchino. Il pomeriggio, invece, alle 15:30, chiuderà la giornata Anna Cavaliere (Università di Salerno) su “Uguaglianza di genere”.

La terza giornata, giovedì 5 maggio, vedrà di nuovo protagonisti gli studenti, questa volta delle scuole medie nell’appuntamento “Ragazzi in Dialogo” che si svolgerà in presenza nell’aula del Dialogo del Csco. La mattinata si aprirà alle ore 10:00 con i Lavori delle classi 2A Orvieto – 2E Baschi “Olio d’oliva … risorsa e valori”. Alle 11:30 seguiranno i Lavori della classe 3F Ciconia (scuole secondarie di primo grado) “Muri che dividono”. “Aspettando Ago.Rà” è invece il titolo degli appuntamenti del pomeriggio a Palazzo del Capitano del Popolo. Ad aprire i lavori, alle ore 15:00 sarà “Orienteering” e “Spazi teatrali” per le vie del centro storico, alle 17:00 preparazione di Agorà. Concluderà alle 18:30 la Performance teatrale “Disaster area”.

La 4 giorni si concluderà venerdì 6 maggio alla Sala sei Quattrocento – Palazzo del Popolo con Ago.Rà, simulazione di un dibattito del Parlamento Europeo. Aprirà la mattinata alle ore 8:30 il ricordo di David Sassoli, ex presidente del Parlamento europeo scomparso a gennaio scorso, con l’intervento dell’Europarlamentare Camilla Laureti. Alle 9:30 si entra nel vivo con la Simulazione del Parlamento Europeo. Seguirà il dibattito a cura delle sei commissioni. Il pomeriggio dalle 16 alle 17 si terrà la premiazione con la cerimonia di chiusura.




E’ Simone Cascioli il nuovo direttore generale di Confindustria Umbria

Simone Cascioli, classe 1975, è il nuovo direttore generale di Confindustria Umbria. Cascioli ha appena assunto il nuovo incarico dopo essere stato, negli ultimi due anni, dirigente di un’importante multinazionale. Negli anni precedenti aveva ricoperto il ruolo di Responsabile dei Servizi Associativi e delle Relazioni Industriali di Confindustria Umbria.

Il consiglio di presidenza di Confindustria Umbria ha optato per un profilo che avesse già maturato esperienza in ambito associativo con l’obiettivo di rafforzare il processo di innovazione intrapreso negli ultimi mesi e cogliere con sempre maggiore attenzione le specifiche esigenze associative con un particolare riguardo al tema della rappresentanza e al territorio. “Sono convinto – ha sottolineato il Presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli – che la conoscenza del nostro sistema associativo e la professionalità personale e manageriale maturata in contesti internazionali, permetteranno a Simone Cascioli di svolgere nel migliore dei modi l’incarico che gli è stato affidato. Il nuovo Direttore saprà apportare idee, progettualità e una modalità di lavoro senz’altro rispondenti alle esigenze dei nostri associati, consolidando la rappresentanza, potenziando i servizi presenti e attivandone di nuovi per rispondere alle mutate esigenze di mercato”.




Cna turismo, “le sagre devono essere regolamentate per salvaguardare gli operatori della ristorazione”

Con il progressivo allentamento delle regole dovute alla pandemia si apre un nuovo potenziale fronte di scontro per la ristorazione che riguarda le sagre. Per due anni, infatti, anche nei periodi di riapertura, le sagre sono state bloccate per le regole piuttosto restrittive in materia di prevenzione del covid, ma ora è stato dato il via libera. Immediato l’allarme lanciato da CNA Turismo con una presa di posizione piuttosto energica del presidente Paolo Ercolani che chiede con forza regole severe. E’ un problema “antico, quello della svolgimento della manifestazioni enogastronomiche locali che ora, dopo due anni pesanti e di emergenza torna prepotentemente di attualità

“Dopo due anni difficilissimi dovuti alla pandemia, che hanno ridotto drasticamente i nostri fatturati, e di fronte alla nuova emergenza rappresentata dai rincari di energia e materie prime, ci manca solo la ripresa delle sagre di paese in assenza di regole chiare e stringenti per dare il colpo di grazia alle imprese della ristorazione che, ricordiamolo, rappresentano anche un presidio fondamentale di uno dei fattori di maggiore attrattività della regione: l’enogastronomia umbra di qualità.” Il presidente di Cna turismo spiega che “palazzo Donini debba fare una valutazione molto attenta e concertata delle scelte sul fronte della disciplina delle sagre e delle feste popolari , che in alcuni territori diventano un competitor ulteriore senza però concorrere in condizioni di parità, sia per quanto riguarda i costi generali di esercizio, sia in termini di qualità. E se questo ha sempre costituito un problema, a maggior ragione lo rappresenta oggi, dopo lo tsunami sanitario ed economico che ha investito il nostro come altri settori. Aggiungiamoci i forti rincari energetici e delle materie prime, che aumentano le nostre spese e al tempo stesso contraggono i consumi e le capacità di spesa delle famiglie. Senza dimenticare la tassazione locale: innanzitutto la fine dell’esenzione relativa alla Tosap per coloro che hanno ampliato le superfici esterne per ospitare la clientela in condizioni di sicurezza; ma anche il passaggio alla Taric è un ulteriore elemento di complicazione e di impatto sui nostri bilanci. Non ultimo va tenuto presente quanto le imprese della ristorazione debbano investire per i propri lavoratori anche sul fronte della sicurezza e per conformarsi agli standard di igiene e di qualità richiesti dalla normativa di settore. Tenuto conto di tutti questi fattori, i rischi per il nostro settore legati anche alla ripresa indiscriminata delle sagre sono facilmente intuibili.”

Ma c’è un ultimo elemento sul quale Paolo Ercolani pone l’accento. “Il cibo e la sua filiera sono un fattore fortemente caratterizzante dell’identità dell’Umbria: non dimentichiamo che oltre il 50% dei turisti che scelgono la nostra regione come destinazione lo fanno per l’offerta enogastronomica diffusa su tutto il territorio regionale. La valorizzazione delle produzioni locali e di eccellenze umbre quali la norcineria, l’olio, il cioccolato, il tartufo, la birra, il miele è strategica e – è bene ricordarlo – passa innanzitutto per il sostegno agli operatori della ristorazione di qualità, anch’essi reali ambasciatori dell’immagine di una regione autentica, in cui le produzioni locali sono espressione del territorio, sono sinonimo di genuinità, qualità, sostenibilità e sono il risultato di una lunga e sapiente tradizione delle imprese della filiera agroalimentare. La Regione deve valutare bene chi debba presentare e rappresentare l’offerta enogastronomica umbra, che deve contraddistinguersi per il profilo professionale e per la qualità dei prodotti che offre. Perché il brand Umbria – conclude il portavoce regionale dei ristoratori di Cna Turismo – si costruisce anche ai tavoli dei nostri ristoranti.”