Il “podere la Spicca” dal 16 marzo è sotto tutela perché d’interesse storico-artistico e culturale

La Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, con decreto n. 32 del 16 marzo 2022, ha dichiarato di interesse particolarmente importante e sottoposto a tutte le relative disposizioni di tutela, il PODERE SPICCA.

Una decisione quella della Soprintendenza, come è scritto nella relazione inviata anche al Comune di Orvieto, contro il “rischio di perdita per possibili lavori di ampliamento della limitrofa cava di basalto denominata ‘La Spicca’”, all’esito del relativo procedimento, ai sensi dell’art. 10 comma 3 lett. a) e comma 4 lett. l) del D. Lgs. 42/2004.

Il Podere in questione si trova proprio al centro del I° stralcio del nuovo progetto di ampliamento presentato dalla società La Spicca, che sarà a breve oggetto della Conferenza dei Servizi della Regione. Come sottolinea la Soprintendenza nella sua nota:

“L’immobile si caratterizza per la presenza di una torre seicentesca attorno alla quale si sono successivamente addossate in più fasi le abitazioni e le stalle. L’insieme ora appare come un casale agricolo di forma quadrata sul quale al centro svetta la torre seicentesca, che nella parte alta conserva i motivi tipici delle colombaie. Nell’insieme si ravvisa sia l’interesse artistico, per la presenza architettonica della torre, che l’interesse di architettura rurale di interesse storico quale testimonianza dell’economia rurale tradizionale”.

L’importanza storica-architettonica e culturale che riveste il Podere è peraltro confermata dalla presenza nelle immediate vicinanze delle cisterne romane, già sotto vincolo, a testimoniare la continuità secolare di coltivazioni in un territorio connotato da forte struttura identitaria.

Un’importante notizia, dunque, per gli abitanti del Botto e delle Velette che si stanno battendo da mesi per evitare un nuovo ampliamento della cava, che avrebbe creato un’orrenda voragine al posto dell’intera collina sulla quale è ubicato il Podere in questione, per fortuna adesso protetto.

Un progetto di ampliamento della cava, ricordiamolo, passato sotto silenzio e neppure sottoposto a VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Motivo per cui è stato presentato un ricorso al Tar Umbria su cui è attesa a breve una decisione.




Rubata nella notte “la Palombella” affidata lo scorso anno al Liceo Artistico

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile qualcuno si è introdotto nell’area scolastica del Liceo Artistico di Orvieto e ha aperto la gabbia dove era custodita la colomba bianca che era stata affidata lo scorso anno dall’Opera del Duomo proprio alla scuola. Naturalmente non è chiaro se è stato un vero e proprio furto oppure la volontà di liberarla dalla gabbia dove era gelosamente custodita e curata dal personale scolastico.

“La Palombella” lo scorso anno si era svolta in maniera ridotta e senza il tradizionale volo che simboleggia lo Spirito Santo, e era stato deciso di affidare non alla coppia di sposi, come di solito avviene, ma alla scuola per ricordare i grandi sacrifici affrontati dai ragazzi in particolare, ma anche dai docenti e da tutto il personale nel lungo periodo di lockdown e di Dad. La consegna ufficiale è avvenuta lo scorso 22 giugno con tanto di festa di “benvenuta” alla colomba.

Il tam tam del furto della “palombella” è stato piuttosto rapido nonostante il periodo di chiusura delle scuole anche per il forte impatto simbolico e per il legame che c’è con la città.

Chi ha aperto la gabbia si è introdotto nell’area scolastica scavalcando un cancello e per questo il fatto è stato denunciato alla polizia.




Il Sabato delle grandi occasioni per l’Orvietana e gli under 17. La prima squadra a un passo dalla Serie D

È il sabato delle capoliste, la prima squadra ad Assisi e l’Under 17 a Narni Scalo. La compagine allenata da Gianfranco Ciccone (foto di Filiberto Mariani/Orvietosport.it) sarà di scena ad Assisi alle ore 15.00 allo stadio degli Ulivi in via F.lli Canonichetti. Una vittoria e la Serie D sarà realtà, senza bisogno di attendere risultati dagli altri campi. Viceversa una non vittoria del Lama contro l’Ellera, porterebbe l’Orvietana nella 4° serie nazionale, con qualsiasi risultato dei biancorossi.

Gianfranco Ciccone (foto di Filiberto Mariani/Orvietosport)

L’avversario, ultimo in classifica, non può certo permettersi distrazioni, altrimenti rischierebbe a sua volta di trovare un altro verdetto matematico, la retrocessione in Promozione. Arbitrerà l’incontro Tommaso Capoccia di Perugia, coadiuvato da Andrea Silvioli e Gianluca Innocenzi, ambedue di Foligno. Se la matematica dovesse certificare la vittoria del campionato, l’appuntamento è in centro, a piazza della Repubblica dalle ore 19, quando orientativamente è previsto il ritorno della squadra dalla trasferta, per la festa.

La mattina alle 10.30, sempre in trasferta, sarà la volta dell’Under 17 di Andrea Valterio, prima in classifica nel girone unico del massimo campionato regionale, a scendere in campo a Narni Scalo contro l’Accademia Calcio Terni. Campionato ancora lungo per gli Allievi che stanno lottando con Cannara e Campitello (dietro rispettivamente 3 e 4 punti) per il titolo regionale e la partecipazione alla fase nazionale.




Vincenzo Cecci, Consorzio Vini Orvieto, “il nostro vino protagonista al Vinitaly e a breve un’iniziativa importante”

Il vino di Orvieto tra i grandi protagonisti della 54esima edizione di #Vinitaly. I produttori del Consorzio Tutela Vini di Orvieto hanno dato prova di ciò che il territorio che ruota attorno alla Rupe è in grado di esprimere in termini di qualità enologica. “I nostri vini sono stati tra i più apprezzati anche dai visitatori e buyer stranieri e questo, oltre ad essere motivo di orgoglio, ci fa ben sperare per il futuro. Malgrado il momento particolarmente delicato”, dice il presidente del Consorzio, Vincenzo Cecci.

“I produttori orvietani e tutti i nostri soci presenti al Vinitaly hanno avuto ottimi riscontri sulla qualità dei nostri vini. La strada intrapresa – aggiunge Cecci – è quella giusta, adesso non ci resta che proseguirla con l’obiettivo di andare sempre migliorando la qualità dei prodotti e la comunicazione degli stessi, oltre che del nostro territorio”. “Non abbiamo nulla da invidiare ad altre denominazioni e i riscontri positivi che sono giunti a Verona, dopo due anni di pausa della kermesse, ne sono una riprova importante”, sottolinea il presidente.

“Nei prossimi giorni – conclude – subito dopo le festività Pasquali, presenteremo una importante iniziativa promossa dal Consorzio che si terrà ad Orvieto”.




Stefano Martucci, Federalberghi, “Le prenotazioni a Pasqua sono arrivate last minute. Ora intervenire sugli aumenti altrimenti sarà difficile il futuro”

Il turismo sta ripartendo con molta fatica ma sicuramente i segnali positivi ci sono. Si rivedono soprattutto quelli provenienti dagli Stati Uniti che in questi anni di pandemia sono stati i veri assenti. Sono piccoli ma grandi segnali di un cambiamento che però potrebbe essere rallentato dalla guerra e dalle conseguenze anche nel medio-lungo termine, primo fra tutti l’aumento vertiginoso di utenze e beni di prima necessità. Stefano Martucci, vice-presidente regionale e presidente provinciale di Federalberghi, ha sottolineato che “gli aumenti sono stati nell’ordine del 50% circa e i riverberi sui costi medi delle camere sono evidenti, ma i clienti stanno reagendo con comprensione anche perché gli stessi aumenti valgono anche per le utenze private, quindi tutti conoscono il problema.

Finalmente torniamo a parlare di turismo dopo una lunghissima parentesi. Giornali e Tv stanno presentando il prossimo ponte di Pasqua come estremamente positivo per il turismo. E’ così anche per Orvieto?

Io direi che sta andando abbastanza bene anche se le prenotazioni sono iniziate con grande ritardo. In pratica si sono mosse negli ultimi giorni ma posso dire che siamo soddisfatti, visto il periodo comunque difficile.

Ma se le chiedo di spingersi più in avanti, almeno sino alle fine del mese che dati abbiamo?

Come ho appena detto le prenotazioni di Pasqua, per la maggiora parte, stanno arrivando proprio in questa settimana, a pochissimi giorni dall’effettivo arrivo. Questa tendenza spero si replichi anche per il 25 aprile e i giorni successivi.

Proprio ora che il turismo sta ripartendo c’è la guerra che potrebbe cambiare repentinamente e in peggio le prospettive. Sicuramente ha già portato un forte aumento dei costi delle utenze e non solo. Di quanto sono cresciuti questi costi per le strutture albeghiere?

E’ sicuramente la voce che più incide sui nostri bilanci anche perché si è creato un effetto domino per cui gli aumenti sono generalizzati per tutti i beni e i servizi. A dire la verità i primi segnali di crescita dei costi erano già ben presenti a settembre/ottobre dello scorso anno, ma gli aumenti pià rilevanti sono arrivati tra dicembre e gennaio, proprio quando si utilizzano di più il gas e l’energia. Pr intenderci gli aumenti sono almeno del 50%, fatti salvi coloro che hanno sottoscritto contratti di fornitura calmierati e pluriennali, ma la gran parte delle stretture alberghiere ha normali contratti per energia e gas. E’ una spirale altamente pericolosa che da una parte vede l’aumento dei costi di gestione e dall’altra ci obbliga a ritoccare i prezzi dei servizi che offriamo ma se la tendenza non s’inverte c’è forte e reale il rischio che alcune strutture decidano di non aprire.

Se non ricordo male già ora, in Italia, alcune strutture alberghiere hanno deciso di non aprire o hanno annunciato che non saranno operativi nella prossima stagione estiva…

Confermo, a seconda del tasso di riempimento, soprattutto in bassa stagione, molto spesso non conviene stare aperti.

Facciamo una domanda a Stefano Martucci imprenditore, quanto sono aumentate le bollette e di quanto avete aumentato i prezzi delle camere?

Come ho già detto le bollette sono cresciute almeno del 50% e chiaramente siamo stati costretti ad aumentare i prezzi delle camere minimo del 20%. Devo però sottolineare che questa volta la clientela non si è lamentata anche perché i rincari stanno colpendo tutto e tutti. Insomma, anche i clienti hanno compreso la difficoltà e quasi si sentono vicini a noi.

Anche a Orvieto vedo spesso annunci e cartelli di ricerca del personale, in particolare per ristoranti e bar. Ci sono difficoltà anche nel settore alberghiero?

Ci sono molte difficoltà anche nel nostro settore e non sono di quest’anno. Già lo scorso anno, nel momento della ripartenza estiva, è stato estremamente difficoltoso riuscire a trovare personale soprattutto qualificato. Oggi i giovani che si approcciano al mondo del lavoro trovano mille difficoltà probabilmente perché non vengono stimolati in maniera corretta. Sicuramente le tutele introdotte negli ultimi anni hanno creato un corto circuito tra domanda e offerta che deve essere assolutamente “riparato”.

Cosa intende quando dice “i giovani non vengono stimolati in maniera corretta”?

Le strutture alberghiere hanno necessità di avere personale qualificato per servizi delicati, di personale cha conosca almeno una lingua straniera, tanto per citare i primi due esempi che ho in mente. Magari si potrebbe ipotizzare di creare corsi professionalizzanti e di aggiornamento, ma sicuramente è necessario che vengano anche rispettati i contratti e le regole vigenti in materia.

Chiudiamo con un’ultima domanda riguardante le azioni messe in campo dal governo per alleviare l’onere di costi e degli aumenti. Innanzitutto ci sono questi aiuti e sono arrivati?

Attualmente non abbiamo notizie in merito. Si leggono tanti annunci, tante promesse sui giornali ma di concreto anche non si è visto nulla. Mi auguro che tali promesse diventino realtà in brevissimo tempo perché i bilanci delle aziende soffrono e non so ancora per quanto tempo riusciremo a pagare tutto i tasca nostra.