1

Civismo “made in Umbria”, sono inclusivi e esclusivi?

Civici è la nuova parola d’ordine della politica nazionale e locale.  Tanti movimenti sono nati in questi anni, soprattutto a livello locale, per rispondere con immediatezza alle esigenze della popolazione.  E i civici, in origine, avevano questo specifico ruolo.  I movimenti sono un punto nodale per il dibattito politico in città, lo sono sempre stati.  Poi c’è stato il salto di qualità, l’ingresso nell’agone politico con la presentazione delle liste per le elezioni comunali in particolare.  Storicamente a livello nazionale sono stati tre i movimenti che hanno avuto e hanno un peso specifico: L’Uomo Qualunque, che ricorderanno esclusivamente i più âgé e gli appassionati di storia, La Lega Nord, quella originaria con Bossi e Miglio e da ultimo il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.  Storie e esiti diversi ma che hanno dovuto stravolgere le loro origini per poter sedere in Parlamento spesso sciogliendosi come neve al sole.

Ora ci ritroviamo con due movimenti civici umbri e locali, da una parte CiviciX, guidati da Franco Raimondo Barbabella, e Citvitas, con a capo Roberta Tardani, due amministratori, due esponenti della politica locale con esperienza.  Ambedue hanno una storia chiara, nota che li colloca in schieramenti determinati e così anche i loro movimenti si sono colorati annunciando la loro partecipazione nell’agorà, vicino ai partiti tradizionali.

Già, i partiti tradizionali, ma che fine hanno fatto?  Sicuramente hanno estrema difficoltà a attrarre tesserati e allora sempre più spesso si utilizza la “scorciatoia” del civismo per contarsi e contare.  Effettivamente in Italia non si è mai affrontato seriamente il post-Muro di Berlino che ha decretato la fine delle ideologie storiche dei blocchi ma che ha aperto la strada ad altri termini che sicuramente con difficoltà si coniugano con le definizioni storiche presenti anche nel Parlamento Europeo.  D’altra parte, il civismo come travalica il locale ha la necessità di farsi partito e di allearsi con la politica “tradizionale”.  E’ qui il problema.  Perdere la “verginità” o rimanere “duri e puri”?  E’ questo passaggio che decreta spesso la fine del movimentismo che rimane a livello locale ma si perde salendo nella scala politico-amministrativa, generando delusione e rabbia nella cosiddetta base.

Il civismo però ha un suo ruolo specifico, quello di palesare i bisogni reali di una comunità spesso silenziosa che tende a subire le decisioni altrui.  Questa è la vera forza del civismo che deve convivere con la politica e lavorare con essa ma senza perdere la sua terzietà.  E proprio la mancata terzietà dei due movimenti civici umbri rischia di divenire la vera debolezza degli stessi.  CiviciX è pronta a allearsi ma ha fin da subito dichiarato di non volerlo fare con una parte politica, il centro-destra; Civitas è addirittura una costola dell’attuale maggioranza regionale di centro-destra.  Quindi è un civismo targato, come le liste dei sindaci che vanno tanto di moda nelle grandi, medie e piccole città. 

Civismo è partecipazione alla vita sociale e politica di una comunità che va oltre l’appartenenza partitica perché l’obiettivo è ottenere i risultati che ci si è prefissati.  Sgombriamo il campo anche dall’ultimo equivoco, interessarsi al bene comune significa fare politica non essere contro la politica.  Il civismo può, anzi deve essere un pungolo scomodo, scomodissimo per chi intende la politica come vantaggio personale o di pochi, come convenienza, o ancor peggio, guadagno.  Il civismo però, deve essere aperto al dialogo con tutti, senza steccati precostituiti altrimenti rischia di divenire costola del grande partito di turno.  Questo è il rischio che vediamo annidarsi nell’attuale panorama politico umbro e, dopo l’entusiasmo della prima ora, potrebbe essere un vero e proprio boomerang per le stesse liste che da inclusive potrebbero rivelarsi esclusive, fallendo miseramente il loro obiettivo primario: la partecipazione.




“Associazione Famiglie al Museo” tra i soci anche il Museo Claudio Faina di Orvieto

Da alcuni giorni la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” di Orvieto è tra i soci dell’Associazione Famiglie al Museo che opera affinché la cultura sia alla portata di tutti e, in special modo dei bambini e dei ragazzi ed organizza, tra l’altro, la Giornata Nazionale delle Famiglie al museo, divenuta negli anni la manifestazione culturale dedicata alle famiglie con bambini più importante d’Italia. A comunicarlo è la stessa Fondazione Faina che ricorda come l’essere soci di Famiglie al museo offre numerose altre opportunità per segnalare l’attenzione verso il mondo giovanile dei singoli musei, come ad esempio, la presenza su un sito Internet dedicato.

La Fondazione sottolinea infine che l’attenzione di questa istituzione culturale orvietana per tali tematiche non si limita a questo, poiché sta realizzando negli spazi museali una serie d’interventi per ottenere l’assegnazione del marchio “Umbria Culture for Family” promosso dalla Regione Umbria. Impegno che contraddistingue l’attività del museo sin dalla sua riapertura al pubblico nel 1996.




Gara europea per la concessione di Teatro, Palazzo del Capitano del Popolo e servizio turistico

E’ avviato l’iter della gara europea per l’affidamento in concessione della gestione integrata del teatro Mancinelli, del Palazzo del Capitano del Popolo e del servizio di informazione e accoglienza turistica. Il procedimento fa seguito alla recente approvazione in Consiglio Comunale del bilancio di previsione pluriennale 2022-2024 e all’approvazione da parte della Giunta dello schema del capitolato di gara.  Nello specifico i servizi richiesti, per quanto attiene al Teatro, riguardano l’organizzazione e la gestione delle attività culturali compresa la stagione teatrale, proposta dalla direzione artistica  scelta dal Comune di Orvieto, la gestione tecnica, la manutenzione ordinaria, la gestione del bar interno, tutti gli aspetti amministrativi e contabili e la comunicazione. Per quanto riguarda il Palazzo del Capitano del Popolo la programmazione, organizzazione e gestione di eventi e iniziative di carattere socio-culturale, turistico, educativo, commerciale e promozionale, la gestione tecnica e la manutenzione ordinaria, la comunicazione e il marketing finalizzato anche ad attrarre turismo congressuale. Per l’Ufficio turistico, infine, la concessione riguarda in particolare il servizio di front office del Comune di Orvieto e dei 12 Comuni del comprensorio e il supporto amministrativo all’Ente per le attività del settore. L’impegno economico del Comune di Orvieto ammonta complessivamente a 295mila euro annui. La durata della concessione è stabilita in 6 anni, eventualmente rinnovabili per altri tre, a partire dal 1° giugno 2022. Il bando europeo, aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, attribuisce fino a un massimo di 30 punti per l’offerta economica e fino a un massimo di 70 punti per l’offerta tecnica. Quest’ultima sarà valutata in particolare sulla qualità e articolazione della programmazione culturale/artistica, dei partenariati con soggetti culturali del territorio, del piano gestionale e organizzativo, del piano di promozione e comunicazione, sponsor e partnership, della politica tariffaria e delle agevolazioni.  

“La gestione integrata di questi importanti asset della città – spiega il Sindaco e Assessore a Turismo e Cultura, Roberta Tardani – consentirà un razionalizzazione  dei costi e soprattutto un miglioramento dei servizi garantendo finalmente al Comune uno strumento operativo e coordinato per integrare concretamente le politiche culturali e turistiche le cui linee di indirizzo restano in capo all’amministrazione”.“In particolare per quanto riguarda il Teatro – prosegue – la stagione sarà concordata tra gestore e Comune su proposta del direttore artistico che sarà nominato direttamente dall’Ente. Il Comune, come non avveniva in passato, avrà inoltre a disposizione 60 giorni all’anno per le iniziative e i progetti dell’assessorato alla Cultura tra i quali, ad esempio, Umbria Jazz Winter, Spazio Musica, Orvieto Musica, il Festival del Piana del Cavaliere, l’Orvieto Cinema Fest. In aggiunta a questo il gestore dovrà programmare e organizzare una proposta culturale extra stagione articolata su almeno 30 giornate all’anno di apertura al pubblico che dovranno quindi vitalizzare l’attività del Mancinelli”. 
“Anche sul Palazzo del Capitano del Popolo
 – aggiunge il Sindaco – il Comune avrà la disponibilità della struttura per i propri progetti culturali per 30 giorni all’anno mentre il gestore, oltre all’ordinaria attività di affitto delle sale e delle strutture per eventi, manifestazioni e congressi, dovrà presentare annualmente un proprio calendario di almeno 10 iniziative. Sui servizi dell’Ufficio Turistico arriverà la vera svolta. Con questo bando, come abbiamo sottolineato negli incontri avuti con le associazioni di categoria, non appaltiamo certo la politica turistica e la promozione la cui regìa e gestione rimane saldamente in mano all’Ente ma affidiamo il front office e implementiamo e miglioriamo i servizi offerti al turista/visitatore. Innanzitutto questa nuova forma di gestione garantirà l’ampliamento dell’orario di apertura al pubblico che sarà dalle 9 alle 17 da novembre e marzo e dalle 9 alle 19 da aprile e ottobre e potrà essere ulteriormente prolungato in occasione di manifestazioni di notevole importanza per la città. Ma soprattutto il front office sarà potenziato con una serie di attività aggiuntive di co-promozione e co-marketing. Tra questi la prenotazione dei servizi turistici, la vendita di prodotti che valorizzano le eccellenze del territorio, bookshop, visite guidate e tematiche, vendita di servizi attivati direttamente o in accordo con l’amministrazione, vendita dei biglietti per gli eventi culturali della città e la vendita di Orvieto Carta Unica. Al nuovo ufficio turistico, tra le altre cose, saranno affidate anche azioni di remarketing, con la creazione di un database utilizzando le informazioni dai canali di promozione turistica della città quali la vendita on line dei biglietti per monumenti ed eventi, e anche l’implementazione e l’aggiornamento del portale di promozione turistica del territorio liveorvieto.com”.
“Questo bando
 – afferma, inoltre,  il Sindaco – è il frutto di un approfondito lavoro di analisi dei costi e delle attività degli ultimi 10 anni, in particolare del Teatro e del Palazzo del Capitano del Popolo, e soprattutto degli effetti della pandemia sul settore, quelli immediati e quelli prevedibili a medio-lungo termine. Una gestione integrata e coordinata, sotto la regìa dell’Ente, che prende atto degli errori e degli scarsi risultati dei precedenti modelli di gestione proposti e che fornisce, tanto al Comune quanto al gestore, un arco di tempo utile e adeguato per verificare le situazioni e sviluppare le condizioni migliori per i servizi. I motivi che hanno portato alla liquidazione della TeMa sono noti a tutti, a partire dagli evidenti limiti della forma associativa che si sono palesati nel momento in cui era diventato necessario ampliare le attività e aprirsi al mercato. Allo stesso modo non ha funzionato nemmeno la gestione del Palazzo del Popolo le cui criticità erano emerse già prima della pandemia. Quello che proponiamo oggi non è tuttavia paragonabile con le situazioni precedenti perché pur mantenendo i costi in linea con il passato si propone un miglioramento dei servizi, ma soprattutto si fornisce una prospettiva di medio-lungo termine per importanti asset culturali della città”. 




Il Liceo Majorana inizia i festeggiamenti dei 50 anni con la presentazione del libro di Franco R. Barbabella

L’anno 2022 è importantissimo per il Liceo Majorana.  E’ il suo cinquantesimo compleanno e, dopo un rinvio della prima iniziativa per il covid, questa volta c’è la data d’inizio della festa.  Il prossimo 25 febbraio alle 17 nella splendida cornice del Palazzo del Capitano del Popolo si terrà la presentazione del libro di Franco Raimondo Barbabella, “E venne il modo di ripensare il mondo”.  Sarà una presentazione particolare con la partecipazione attiva e propositiva delle classi quarte del Liceo. 

Sarà il primo di una serie di eventi che accompagneranno l’istituto e la città per tutto l’anno e che, attraverso le storie raccontate, stimoleranno la riflessione sul ruolo di diffusione della cultura scientifica che il Liceo ha e ha avuto nel nostro territorio, ma soprattutto permetteranno di definire il ruolo che l’Istituto Majorana-Maitani vorrà interpretare in futuro, non solo come punto di riferimento dell’umanesimo scientifico, ma come centro propulsore della cultura della sostenibilità, ormai imprescindibile per garantire il ben-essere delle future generazioni.

L’evento al quale la cittadinanza è invitata a partecipare potrà essere seguito in diretta streaming e, successivamente, in differita, sul canale https://bit.ly/50annimajorana.




Badante appena licenziata si “vendica” rubando oggetti in casa, fermata dai Carabinieri di Fabro

I Carabinieri della Stazione di Fabro hanno denunciato in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica una donna di 58 anni, di origini brasiliane, con l’accusa di furto aggravato e porto di armi atti ad offendere. I fatti si sono svolti nel tardo pomeriggio del 9 febbraio scorso quando i Carabinieri di Fabro, a seguito della denuncia da parte di una residente del posto nei confronti della badante appena licenziata, si sono attivati per la ricerca della donna brasiliana, rintracciata poco dopo alla stazione ferroviaria dove stava attendendo il treno per fare rientro presso la sua residenza a Roma.

Una volta rintracciata, la ormai ex badante, è stata sottoposta a controllo, rinvenendo nella sua disponibilità numerosi capi di vestiario, profumi ed altre suppellettili per uso domestico, tra cui un grosso coltello da cucina, sottratti all’interno dell’abitazione della denunciante. Secondo quanto ricostruito dai militari, le motivazioni che avrebbero portato la 58enne a compiere quel gesto, sarebbero riconducibili alla disapprovazione per il licenziamento dall’attività di badante presso la vittima. La conoscenza del territorio ed il tempestivo intervento da parte dei Carabinieri hanno fatto in modo che la vicenda si concludesse con un lieto fine, recuperando e restituendo gli oggetti alla legittima proprietaria e il deferimento alla competente autorità giudiziaria dell’autrice.




Il 18 febbraio sold out per Drusilla Foer al Macinelli che riparte con la seconda parte di “Chi è di scena?”

Ricominciati ufficialmente il 9 febbraio scorso, dopo la fortunata e apprezzata parentesi alla co-conduzione della terza serata del 72° Festival di Sanremo al fianco di Amadeus, gli impegni teatrali di DRUSILLA FOER approdano ora ad Orvieto, dove l’artista  – alter ego dell’attore Gianluca Gori – inaugurerà venerdì 18 febbraio alle ore 21 con il recital “Eleganzissima”  la seconda parte della stagione di prosa del Teatro Mancinelli intitolata  “Chi è di scena?”.  

In “Eleganzissima”, di e con Drusilla Foer, l’irriverente autrice, cantante, attrice e pittrice toscana prosegue il suo viaggio raccontando in una nuova versione aggiornata gli aneddoti tratti dalla vita straordinaria di Madame Foer, vissuta fra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, e piena di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. Già sold out da alcuni giorni, il recital svela un po’ di Drusilla coinvolgendo il pubblico in un viaggio nella realtà poco ordinaria di un personaggio realmente straordinario, alternando momenti che strappano la risata a momenti intensi e commoventi. Essenziali al racconto biografico sono le canzoni che Drusilla interpreta dal vivo accompagnata dai suoi musicisti: Loris di Leo (pianoforte) e Nico Gori (clarinetto e sax).Considerata un’icona di stile, irriverente e antiborghese, Drusilla Foer frequenta con successo televisione e cinema, diventando in breve un cult anche nel web. Ha recitato nel film di Ferzan Ozpetek “Magnifica presenza” e in “Sempre più bello” di Claudio Norza, è stata giudice di “Strafactor”, lo speciale di “X Factor”, poi editorialista a “Matrix Chiambretti” su Canale 5, ospite fissa a “CR4 – La Repubblica delle Donne” su Rete 4 e in “Ciao Maschio” su Rai1. In radio ha preso parte come ospite fissa al programma “Facciamo finta che…” di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri su R101.Autrice e interprete anche dello spettacolo teatrale “Venere Nemica”, ispirato alla favola di Amore e Psiche, lo scorso anno Foer è stata la voce narrante in scena dell’Histoire du Soldat di Stravinskij al Teatro Olimpico di Vicenza. Ha scritto “Tu non conosci la vergogna. La mia vita elegantissima” (edizioni Mondadori) e spesso sostiene cause sociali importanti come ha dimostrato a Sanremo dove si è espressa a favore della inclusività e contro i pregiudizi e le discriminazioni di genere.

I prossimi appuntamenti della stagione teatrale del Mancinelli saranno con: Yari Gagliucci in  “L’ombra di Totò” (20 febbraio), Veronica Pivetti e la commedia show “Stanno sparando sulla nostra canzone” (13 marzo), Paolo Conticini in “La prima volta” (8 aprile) e infine, Nancy Brilli e Chiara Noschese sorelle gemelle in “Manola”, spettacolo tratto dal libro di Margareth Mazzantini (12 aprile). 




Il GIP di Terni, archivia la querela di Sartini contro Gnagnarini e altri. Le critiche sono dure ma legittime, “errato partecipare alla manifestazione anti Ddl-Zan”

Lo scorso 15 febbraio il GIP del Tribunale di Terni, Simona Tordelli, ha disposto l’archiviazione per il procedimento che vedeva l’ex-assessore Massimo Gnagnarini e altre nove persone indagate per diffamazione su denuncia dell’allora assessore alle politiche sociali Angela Maria Sartini. Nel frattempo anche Sartini è stata “licenziata” dalla sindaco Roberta Tardani per il post tristemente noto che accostava il premier Mario Draghi a Hitler. I fatti risalgono al 26 luglio del 2020 nel pieno dibattito sul DDL Zan-Scalfarotto con i leghisti guidati dal Senatore Pillon fortemente contrari. Era un momento topico e anche in Piazza della Repubblica, in pieno solleone, un gruppo di manifestanti scese in piazza per un pacifico momento di protesta. Anche l’assessore Angela Maria Sartini, che non aveva mai fatto mistero di appartenere alla linea seguita da Pillon, ha partecipato alla manifestazione in piazza. Sui social si è aperto subito un feroce dibattito sull’opportunità o meno di presenziare a una manifestazione contro il Ddl Zan. I toni si sono immediatamente accesi e oltre Gnagnarini sono stati querelati dall’ex-assessore Sartini anche altri nove autori di post che il GIP riporta nelle motivazioni della sentenza con gli opportuni “omissis”.

Proprio il GIP, Simona Tordelli bacchetta Angela Maria Sartini, “…si osserva come i post censurati debbano essere contestualizzati alla luce del comportamento obiettivamente inopportuno tenuto dalla Sartini nella vicenda, la quale, dotata di una carica istituzionale, ben avrebbe dovuto astenersi dal partecipare, anche a titolo personale, ad una manifestazione politica espressiva di una ideologia indiscutibilmente antitetica rispetto alle funzioni dalla stessa esercitate in materia di prevenzione e contrasto alla discriminazione di genere”. In pratica il GIP spiega, nel seguito, che il diritto alla critica deve essere tutelato e può anche essere dai contenuti forti, apparentemente lesivi ma sempre con attenzione a non ledere “la sfera personale”.

Si conclude, quindi, con un’altra bocciatura di Angela Maria Sartini che non potrà ottenere soddisfazione in Tribunale per le frasi piuttosto dure scritte sui social e che, alla fine, è stata sfiduciata dal suo stesso sindaco così come già all’epoca era stato richiesto a gran voce dall’opposizione in consiglio comunale.




“Grazie Signora Lea”, il 19 febbraio l’omaggio della città all’ideatrice del corteo storico di Orvieto

La città rende omaggio a Lea Pacini, ideatrice nel 1951 e per decenni direttrice artistica del Corteo Storico di Orvieto. Lo fa a trent’anni esatti dalla scomparsa avvenuta il 19 febbraio 1992. “Grazie Signora Lea” è il titolo della giornata di commemorazione per rendere omaggio, con affetto e gratitudine, alla grandezza di una donna e al suo sogno. Quello che l’Associazione che ne porta il nome – costituitasi nel 1991 – si impegna ad onorare. L’iniziativa avrà luogo sabato 19 febbraio alle 17 nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto.

Uno spazio sufficientemente grande a rispettare il distanziamento imposto dall’emergenza sanitaria – la stessa che negli ultimi due anni ha costretto il Corteo ad un’uscita ridotta e statica – che è anche un luogo significativo dal momento che è qui che, prima del trasferimento dei costumi al Complesso di San Giovanni e, successivamente, nei locali dell’ex Caserma Piave – avveniva il reclutamento dei figuranti e il deposito dei materiali. Tante delle foto che ritraggono l’ideatrice e direttrice artistica del Corteo e alcune lettere inedite daranno vita ad una mostra realizzata in collaborazione con Fotoamaorvieto.

Nel corso del pomeriggio, accanto al presidente dell’Associazione Lea Pacini, Silverio Tafuro, e al sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Orvieto, Roberta Tardani, interverranno una serie di persone per condividere con la città ricordi, aneddoti e testimonianze. Saranno, poi, assegnate alcune targhe ai presidenti che si sono avvicendati alla guida dell’Associazione Lea Pacini come riconoscimento all’impegno profuso nella conservazione e nella promozione di questo importante patrimonio che è espressione di artigianato artistico.

Si tratta del Generale Fulvio Guerriero, Spartaco Ladi, Paolo Cingolani, Mario Marino De Felice e Franco Barbabella. L’ingresso all’iniziativa – promossa dall’Associazione Lea Pacini con il patrocinio di Regione Umbria e Comune di Orvieto e la preziosa collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Cassa di Risparmio di Orvieto, Cogesta ed Engineering – è libero, previa esibizione del Green Pass, e con l’obbligo di indossare correttamente la mascherina Ffp2 per l’intera durata.

I ringraziamenti degli organizzatori vanno fin da ora a quanti vorranno partecipare, al Comune di Orvieto per aver partecipato attivamente alla realizzazione di questo ricordo, al Comune di Castel Viscardo per aver gentilmente messo a disposizione le griglie espositive sulle quali saranno in mostra le foto – risale agli anni ’70 quella in bianco e nero, realizzata da Bruno Del Monaco, e scelta come emblema della giornata – e all’Oreficeria “Le Ore” di Tonino Camilli per aver realizzato e donato le targhe.




Al via i servizi di operatore di quartiere e trasporto sociale per l’area Interna “Sud-Ovest Orvietano”

Dal 14 febbraio sono attivi i servizi denominati “Operatore di Quartiere” e “Trasporto Sociale”, ricompresi nel progetto per l’organizzazione e gestione di interventi e servizi da realizzarsi nell’ambito dell’Area Interna “Sud Ovest Orvietano” per le azioni a valere sull’asse II “inclusione sociale e lotta alla povertà” del POR FSE – Umbria 2014-2020.   Queste azioni sono volte a produrre il miglioramento della accessibilità, sostenibilità dei servizi sociali per migliorare la qualità della vita, garantire il permanere dei residenti nel territorio e per incrementare l’attrattività dell’area interna nei confronti di nuovi residenti e l’effettiva realizzazione dei progetti di vita degli individui e delle famiglie.

Tali prestazioni fanno seguito all’Avviso Pubblico emanato dall’Ufficio di Cittadinanza ai fini dell’individuazione di un soggetto del Terzo Settore per la coprogettazione e gestione di entrambi i servizi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta dei servizi socio-sanitari.

Nello specifico, l’Area interna Sud Ovest Orvietano, con una popolazione di circa 62.500 abitanti, è caratterizzata da piccoli comuni quasi tutti sotto i 3000 abitanti ad eccezione del Comune di Orvieto più esteso degli altri. Caratteristica del territorio è l’invecchiamento della popolazione dove gli over 65 sono sempre più numerosi e sempre più bisognosi della compagnia, delle cure e dell’assistenza che la famiglia moderna non è sempre in grado di garantire. Accanto a questa esigenza si registrano altre criticità quali: processi di spopolamento, bassi tassi di natalità, minor partecipazione delle donne alla vita lavorativa attiva, precarietà del sistema di offerta di servizi socio educativi per la prima infanzia che, sommate alle misure di contenimento del virus Covid-19, hanno costretto le persone a limitare per un lungo periodo i rapporti sociali all’interno delle comunità di appartenenza, e il conseguente mutamento dell’esercizio di molti dei propri diritti e delle iniziative di solidarietà sociale in favore dei cittadini più deboli. Ne è scaturito un maggiore carico di cura che si è riversato quasi per intero sulle famiglie trovatesi a surrogare azioni educative di tipo formale in condizioni di disagio spesso sommate alle attività di cura rivolte ai familiari anziani e alle difficoltà economiche sopraggiunte con l’emergenza sanitaria.

L’Operatore di quartiere è un servizio volto a identificare e monitorare bisogni, situazioni di difficoltà e di solitudine delle famiglie fragili e anziani soli, dei minori e dei disabili al fine di fornire un supporto per affrontare problemi legati alla quotidianità, facilitare l’accesso ai servizi pubblici e privati, attivare le risorse presenti sul territorio e contrastare e prevenire l’isolamento sociale, l’emarginazione, il disagio e promuovere il benessere. Il servizio consiste nell’assegnazione di un operatore presso i centri rurali dislocati nell’area, figura presente sul territorio e reperibile telefonicamente, al fine di attivare le risorse presenti: centri sociali, associazioni, farmacie, medici, esercizi commerciali ecc.  Il servizio si configura come un sistema di prestazioni programmate e personalizzate sulle necessità della persona, da svolgersi prevalentemente presso il suo normale domicilio o la sua dimora abituale.

Il Servizio di accompagnamento e trasporto sociale è rivolto a persone in condizioni, anche temporanee, di fragilità (anziani, minori o persone con disabilità), prive di una rete familiare di supporto e/o non in grado di servirsi autonomamente dei mezzi pubblici, finalizzato, a consentirne l’accesso alla rete di servizi sanitari, sociali, educativi, sportivi e ricreativi o eventi aggregativi.  Si configura pertanto come un servizio di prossimità territoriale finalizzato a garantire l’accesso a strutture sanitarie, socio-sanitarie, socio-assistenziali, che e aggregative (ad esempio, la frequenza ai centri aggregativi nei quali potrà socializzare).  Prioritariamente il Trasporto sociale è finalizzato a facilitare l’accesso alle: strutture sanitarie; strutture socio sanitarie e/o sociali; strutture scolastiche e/o di formazione e lavoro; uffici e servizi pubblici e di pubblica utilità; luoghi di iniziative e manifestazioni valide all’integrazione e socializzazione.  Il servizio consiste nella messa a disposizione, senza costi aggiuntivi per i destinatari, di un pulmino attrezzato per gli spostamenti dalla propria abitazione per recarsi nei diversi luoghi di erogazione di interventi e servizi sociali e può essere utilizzato anche per partecipare ad attività ludico-sportive e culturali integrate. Non rientra nel servizio di accompagnamento sociale il trasporto: di ammalati gravi, di persone affette da patologie contagiose o particolarmente debilitanti e l’accompagnamento per ricoveri urgenti in ospedale.

Il contesto di intervento per la realizzazione delle attività sono i comuni della Zona Sociale n. 11 e 12, ovvero: Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano, Porano, Guardea, Alviano, Attigliano, Lugnano in Teverina, Giove, Penna in Teverina e per la Zona Sociale n. 4 il Comune di San Venanzo. I servizi sono attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 20:00. La fascia oraria dedicata al servizio è di 6 ore e per quelle non coperte dal servizio è garantita la reperibilità telefonicaI cittadini potranno rivolgersi al proprio Comune di residenza per avere tutte le informazioni e i numeri dedicati all’attivazione dei 2 servizi.

Il progetto è gestito da un’ATI composta da quattro cooperative sociali radicate sul territorio dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano: Il Quadrifoglio Società Cooperativa Sociale di tipo A e B, CIPSS Società Cooperativa Sociale di tipo A, O.A.S.I. (Organizzazione di Allerona per lo Sviluppo Integrato) e “Luigi Carli” Società Cooperativa Sociale di tipo B.




Il 14 febbraio, Valentina e Fabio lo festeggiano con la loro prima donazione di sangue

Il 14 febbraio è una giornata molto particolare, speciale, e si cerca di offrire il meglio al proprio partner. Per farlo di solito si ricorre al “regalo” classico e invece c’è chi ha fatto una scelta diversa…

Valentina e Fabio hanno deciso che il 14 febbraio lo si deve festeggiare al laboratorio analisi dell’ospedale di Orvieto per la loro prima donazione di sangue. Ci spiega la vice-presidente dell’AVIS Comunale di Allerona Francesca Urbani: “avevamo già concordato la data per farli andare a donare, ma poi, come capita spessissimo in questo periodo, il Covid è arrivato prima e abbiamo dovuto annullare tutto. Ma i due ragazzi non si sono scoraggiati e appena negativizzati mi hanno ricontattato esprimendo il desiderio di festeggiare in questo modo San Valentino.
E poco importa se, come avviene quotidianamente, per salvaguardare la salute del donatore Fabio non c’è riuscito. E’ il pensiero che conta. E il loro è stato bellissimo.
“E noi non possiamo fare altro che ringraziarli per questo gesto di amore incondizionato verso il prossimo. Approfittiamo anche dell’occasione per invitare tutti coloro che sono nelle disponibilità a fare lo stesso in modo che ogni giorno possiamo festeggiare questo semplice ma importantissimo gesto che è la donazione di sangue“.

VI ASPETTIAMO nelle AVIS del vostro Comune.