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Si attiva la macchina degli aiuti per l’Ucraina con Prociv. La Lega chiede che Orvieto ospiti i rifiugiati”

Si accende la macchina di aiuti umanitari nei confronti degli ucraini. A partire da lunedì 28 febbraio, infatti, la Funzione di Protezione Civile dell’Orvietano, raccogliendo l’appello della Consulta Regionale, ha dato inizio alla raccolta di presidi sanitari (garze, bende, cerotti, disinfettanti, farmaci) da inviare alla popolazione ucraina. Il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, sottolineando la grande importanza e urgenza ha scritto su FB, “la storia ci racconta gli orrori della guerra, la storia ci dice che la guerra non è mai la risposta. Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è inaccettabile, ci turba e ci preoccupa. Anche la nostra comunità si sta mobilitando per iniziative di solidarietà nei confronti del popolo dell’Ucraina, di migliaia di persone, donne e bambini, che stanno fuggendo dalle bombe”.

Anche la politica s’interessa e chiede risposte. La Lega dell’orvietano, tramite il suo coordinatore Davide Melone spiega che, “in riferimento alla disponibilità dei sindaci della Lega Umbria di accogliere le famiglie ucraine in fuga dalla guerra, proponiamo che anche il comune di Orvieto faccia lo stesso, in linea con quello spirito di solidarietà tipico che caratterizza la comunità orvietana. Di fronte a una tragedia umanitaria come questa, nessuno può tirarsi indietro ed ognuno dovrebbe fare la sua parte in maniera tangibile, per garantire sostegno e assistenza. Ci auguriamo quindi che anche il comune di Orvieto, si impegni per mettere a disposizione le sue strutture per ospitare i profughi in fuga dall’ Ucraina, con particolare riguardo a donne e bambini. Un atto di umanità necessario”.




Bandiere a mezz’asta al Comune di Ficulle per solidarietà con il popolo ucraino

Si è svolta domenica 27 febbraio la cerimonia con cui il sindaco di Ficulle, Gianluigi Maravalle e i consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza, ha esposto a mezz’asta la bandiera del Comune di Ficulle. E’ un segno di unione e di vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. “Un gesto – ha affermato il sindaco Maravalle – che non ha carattere politico ma una forte valenza umanitaria in favore di tutte le persone coinvolte, anche in considerazione di tutte le famiglie ficuellsi che negli anni hanno costruito forti legami con il popolo ucraino”.