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Il vescovo Sigismondi ricevuto dal Papa in Vaticano insieme al presidente nazionale dell’Azione Cattolica

il 22 gennaio, in Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto in udienza generale Giuseppe Notarstefano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, e monsignor Gualtiero Sigismondi, Assistente ecclesiastico generale dell’associazione.

Molti i temi toccati nel corso del cordiale e paterno incontro. Il Santo Padre ha voluto incoraggiare l’Azione Cattolica ad andare avanti nella sua missione, stando con sempre maggiore impegno nel cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa universale e dalla Chiesa italiana; coltivando il suo essere Chiesa popolare, capace di condividere la quotidianità delle persone. Papa Francesco ha chiesto in particolare dei ragazzi e dei giovani di Azione Cattolica, rivolgendo loro un pensiero affettuoso.

Il Presidente Notarstefano e l’Assistente generale mons. Sigismondi hanno presentato e aggiornato il Santo Padre sugli impegni e i progetti associativi attualmente in corso, evidenziando quanto questi, e più in generale, l’intero agire dell’Azione Cattolica sia il frutto di un discernimento pienamente ispirato al magistero di Papa Francesco.

Al termine dell’udienza, il Presidente Notarstefano e mons. Sigismondi hanno donato al Santo Padre alcuni libri pubblicati dall’Editrice Ave, tra questi il testo Sorella maggiore racconta, memorie della fondatrice della Gioventù femminile di Azione Cattolica, Armida Barelli, che sarà beatificata a Milano il prossimo 30 aprile 2022.

Fonte: Azione Cattolica Italiana




La sindrome “Hitler” spazza via Sartini e ora? Si apre il dialogo Tardani-Lega

Un uragano si è abbattuto sull’assessore Angela Maria Sartini. A provocarlo lei stessa con un post su FB che raffigura Hitler che al telefono si complimenta con Mario, Draghi…Troppo anche per gli alleati e il suo stesso partito, la Lega, che l’ha immediatamente sospesa mentre la sindaco Roberta Tardani le ha ritirato le deleghe.

Come un’improvvisa tempesta Sartini si è ritrovata senza partito e senza deleghe e la sindaco ha già aperto la fase di interlocuzione con la Lega per la sostituzione. Certo che Hitler è veramente galeotto per gli assessori orvietani; prima ci è cascato Massimo Gnagnarini, delega al bilancio nella giunta Germani, che ha chattato una frase chiaramente ironica ma fuori delle righe. La gogna mediatica in quel caso è partita a scoppio ritardato ma travolse Gnagnarini che alla fine si dimise con tanto di lettera di spiegazione. Ora è la volta di un altro assessore “scomodo” sicuramente non popolare, Angela Maria Sartini, provocatoria così come il suo predecessore che in silenzio, per ora senza alcuna lettera, è stata licenziata in tronco. Anche in questo caso ironia, pesantissima, corrosiva così come è l’ironia e la satira. Può non piacere, essere molto sopra le righe, dissacrante ma è satira. C’è però il ruolo di chi fa satira. Quando un comico assurge a politico, lo abbiamo visto, difficilmente riesce a separare i due ruoli, ma quando un politico, un rappresentante delle istituzioni decide improvvisamente di fare il comico il risultato è lo sconquasso, in tutti i sensi. Chi ha incarichi istituzionali deve avere equilibrio, attenzione e non usare i social a ogni starnuto, forse il “giovane” presidente Garbini non aveva proprio torto.

E ora? Ancora una volta i social hanno avuto un tempismo politico incredibile. Ieri Gnagnarini, che nella maggioranza in molti volevano sostituire, inciampò in “zio Adolfo”; oggi Sartini, che in molti vogliono sostituire, è inciampata sempre nello stesso “Adolf” e proprio mentre qualche scossone nella maggioranza c’è stato con Beatrice Casasole uscita sbattendo la porta da Fratelli d’Italia e le esternazioni del presidente Umberto Garbini non gradite alla minoranza, ovvio, e a parte della maggioranza. Ecco, la consigliera Casasole è delegata proprio a parte delle deleghe, perdonate il gioco di parole, dell’assessore uscente e magari…certo bisogna convincere la Lega che non ne vorrà proprio sapere di perdere un assessore dopo il sacrificio “Mazzi”.

Dunque la palla passa a Roberta Tardani che dopo aver tirato fuori dal cilindro il vice-sindaco Mazzi e spento velocemente le polemiche su Sartini, ora ha l’arduo compito di scegliere il nuovo assessore, già perché è lei a decidere, senza alterare gli equilibri apparentemente stabili della maggioranza e garantendo una presenza femminile ora largamente minoritaria in giunta.