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Roberto Morroni, “sui rifiuti basta con la fake news per convenienza politica”

Si alzano i toni dello scontro sulla questione dei rifiuti dopo la presentazione della bozza del Piano regionale dei rifiuti da parte della giunta Tesei. In particolare a Orvieto non è piaciuta l’eventualità di un nuovo riprofilamento della discarica “Le Crete”, dopo quello del 2018. Per tentare di fare chiarezza sull’intera materia è intervenuto con una nota il vice-presidente e assessore regionale Roberto Morroni.

“Credo sia opportuno, dinnanzi alle strumentalizzazioni e mistificazioni cui stiamo assistendo in questi giorni, ricondurre la discussione sulla nuova programmazione per la gestione integrata dei rifiuti in Umbria nei termini corretti – dichiara il vicepresidente e assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Roberto Morroni”. “La scelta operata dalla Giunta regionale e dalle forze politiche che sostengono la maggioranza di governo va in una direzione chiara e inequivocabile: il recupero di materia e di energia. Infatti, in molti parlano astrattamente di green economy – prosegue Morroni – mentre, grazie al nuovo piano, l’Umbria potrà concretamente intraprendere un percorso all’insegna dello sviluppo sostenibile, facendo leva su due elementi qualificanti.  Il primo riguarda il potenziamento del riciclo dei rifiuti tramite l’innalzamento della raccolta differenziata al 75%, rispetto all’attuale 66,2%; un livello importante ed economicamente sostenibile, cui si aggiunge il secondo elemento rappresentato dal recupero di energia da rifiuto indifferenziato, con la costruzione di un impianto di termovalorizzazione sul modello dei sistemi di gestione già attuati nei Paesi sviluppati europei e nelle regioni italiane del Nord”. 

Morroni sottolinea con forza la scelta di chiudere il ciclo dei rifiuti anche con la termovalorizzazione, “priorità del piano è la chiusura del ciclo dei rifiuti, concepiti come risorsa. Sarà importante, per ottenere questo risultato, anche la collaborazione dei cittadini, al fine di selezionare in modo corretto i rifiuti prodotti da destinare a riciclo, mentre, per la parte residuale dell’indifferenziato, la soluzione ottimale è la termovalorizzazione, cioè la valorizzazione energetica, perché il ricorso al conferimento in discarica rappresenta la peggiore pratica sotto il profilo ambientale. A questo proposito – continua l’assessore – mi preme sottolineare che la riprofilatura delle discariche non è una scelta, ma un passaggio obbligato, a fronte di anni di ritardi, di inerzia e di immobilismo politico. Dobbiamo assicurare la tenuta del sistema di gestione dei rifiuti ed evitare l’insorgere di situazioni emergenziali con le conseguenti gravi implicazioni”. 

I numeri sono impietosi e l’obiettivo che si è prefissato la giunta è quello di di raggiungere un indice di riciclo superiore al 65% per rendere il ricorso alle discariche sempre più marginale. “Oggi, in Umbria, vengono prodotte più di 450.000 tonnellate annue di rifiuti urbani, dei quali circa 190.000 tonnellate, comprensive di una quota minima di rifiuti speciali, finisce in discarica. Una quantità enorme – commenta Morroni – che colloca l’Umbria agli ultimi posti tra le regioni italiane. Per superare questa criticità ereditata dalle precedenti amministrazioni, l’attuale Giunta regionale, con lo scenario adottato, si impegna quindi a portare in discarica meno del 10% dei rifiuti prodotti e raggiungere un indice di riciclo di almeno il 65% entro il 2030, quindi 5 anni in anticipo rispetto a quanto stabilito dall’Europa. È guardando alle buone pratiche – evidenzia Roberto Morroni – che l’Umbria può voltare pagina, rendendosi una regione moderna e attenta all’ecosistema”.   “Invito – conclude Morroni – a non diffondere fake news per mera speculazione politica. La responsabilità di governo della Regione impone a chi amministra di adottare una strategia che sia, allo stesso tempo, pragmatica ed efficace, in linea con gli indirizzi nazionali e comunitari”.




Roberta Tardani, “sui rifiuti è sempre no alla discarica e per l’ospedale vogliamo risorse adeguate all’emergenza-urgenza”

La tradizionale conferenza di fine anno del sindaco Roberta Tardani si è svolta, quest’anno, in modalità telematica e è stata l’occasione per fare il punto della situazione, e rilanciare sui alcuni grandi temi a partire da sanità e rifiuti per arrivare alla Caserma Piave.

La prima cittadina ha sottolineato che il 2022 sarà un anno “comunque ricco di soddisfazioni e opportunità colte il sui resoconto diventa anche il bilancio di metà mandato di questa amministrazione“. Già, il metà mandato, quando spesso si ha una rivisitazione delle deleghe assessorili e s’inizia a programmare per il secondo mandato magari allargando i cordoni della borsa. Questa volta è tutto rivoluzionato dall’emergenza covid di questi ultimi due anni e dal PNRR che potrebbe essere la grande occasione oppure l’ultimo treno mancato segnando il definitivo declino della città. E’ una grande responsabilità sia per chi governa che per chi è all’opposizione ma sicuramente grandissima per sindaco e giunta. Le sfide sono tutte sul tappeto e sono questioni piuttosto spinose per la città e il suo futuro.

Partiamo con un breve accenno all’emergenza, “la città ha saputo affrontare con maturità, senso di responsabilità e coraggio questo anno ancora contraddistinto dalla pandemia. Gli uffici comunali e la Prociv hanno supportato costantemente la fase della ripartenza economia e sociale di Orvieto. Penso ad esempio – spiega Tardani – a tutte le iniziative e gli eventi, fino al ritorno di UJW. che per tutto l’anno si sono potute svolgere in sicurezza”. Non può mancare un accorato appello alla vaccinazione, “oggi, pur di fronte a una recrudescenza del virus dovuta alle varianti, ci troviamo di fronte a casi non gravi, spesso asintomatici, e lo dobbiamo alla massiccia campagna di vaccinazione che è stata messa in campo e alla quale non può sottrarsi chi vuole e chi chiede un ritorno alla normalità“.

Ma concentriamoci sulle nuove sfide e i grandi temi a partire dal nuovo bando per la gestione integrata di Teatro, Palazzo del Popolo e ufficio turistico che è ai nastri di partenza e che nelle intenzioni della giunta, dovrebbe andare a completare uno dei tasselli del mosaico per il definitivo rilancio turistico della città, affiancandosi alla nuova segnaletica, al portale liveorvieto.com e alla rinnovata Carta Unica, “finalmente uno strumento adeguato”, ha ribadito con forza la sindaco e assessore al turismo. E proprio tra le azioni per rendere più attrattiva la città viene, sollecitata da una domanda, la prima novità che riguarda le isole pedinali. “Stiamo studiando le modalità per rendere pedonali due aree, quella che va da piazza del Duomo a piazza del Popolo e il tratto di corso Cavour dal Teatro a piazza della Repubblica“. E’ una proposta che fu lanciata proprio da OrvietoLife all’allora sindaco Giuseppe Germani e che ora dovrebbe presto divenire realtà insieme a una stretta sui permessi per il centro storico.

Sulla sanità Tardani ha spiegato che “vogliamo tutto quelle che è previsto per un ospedale dell’emergenza-urgenza, senza cosa in più o in meno. Soprattutto riteniamo che sia urgente un adeguamento del personale e un potenziamento della medicina di territorio”. Anche per quanto riguarda la soppressione del Distretto il sindaco ritiene che “si possano applicare delle deroghe vista la particolarità di questo territorio. Insieme ai sindaci dei Comuni interessati, stiamo lavorando per portare la questione con forza in Regione spiegando come il territorio abbia difficoltà di collegamento con il resto dell’Umbria, una popolazione anziana sopra le media regionale e da non sottovalutare, è un’Area Interna e che deve essere supportata e arricchita di servizi e non il contrario”. Per il sindaco una prima vittoria arriva con l’accelerazione sulla “Casa di Comunità” che, in accordo con la USL troverà posto nell’area dell’ex-ospedale accanto al Duomo.

Sui rifiuti la posizione di Roberta Tardani è netta, “siamo contrari a ogni tipo di ampliamento della discarica se non accompagnato da un vero completamento del ciclo dei rifiuti”. Per quanto riguarda il comunicato della Lega di Orvieto la sindaco sottolinea di essere totalmente in accordo ma ritiene ingeneroso incolpare l’attuale maggioranza di inerzia e di aver peso tempo, “voglio ricordare – spiega Tardani – che l’ultimo Piano dei Rifiuti risale al 2009 e da allora non c’è stato alcun investimento ma solo qualche adeguamento che è sempre passato per la discarica. Ora il cambio di passo c’è stato, per questo ritengo ingeneroso quanto scritto nel comunicato che per il resto sottoscrivo, perché c’è un progetto di chiusura del ciclo dei rifiuti con la termovalorizzazione”. E ancora sulla discarica, “Ora servono risorse adeguate per traghettare l’Umbria fuori dall’emergenza e la Regione deve sbrigarsi, a Orvieto, si deve sapere, siamo stufi di soccorrere gli altri. Io non cambio opinione, in AURI lo scorso anno ho votato contro la politica dei flussi e oggi sono pronta alle nuove sfide che ci attendono”.

Il 2022 si prospetta, quindi, un anno impegnativo con tante grandi sfide aperte, dalla Piave alla complanare, fino a ospedale e rifiuti, battaglie che non si devono assolutamente perdere per evitare nuovi scossoni alla città e la perdita di appeal dal punto di vista turistico.