COSP, “USB non rappresenta i lavoratori dell’azienda a Orvieto ma solo una piccola parte” e respinge tutte le accuse al mittente

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la replica di COSP Tecnoservice alla lettera firmata da lavoratori USB dell’azienda stessa. La lettera è pubblicata integralmente per ottemperare agli obblighi di diritto di replica e con eguale evidenza. Ai sensi delle norme vigenti in materia di tutela delle fonti e di privacy non riteniamo opportuno divulgare l’indirizzo mail di chi ha inviato la lettera firmata USB ma rimaniamo sempre pronti a accogliere le informazioni provenienti da COSP Tecnoservice.

La scrivente Cosp Tecno Service, con riferimento all’articolo apparso in data 4 gennaio 2022 intitolato “lettera aperta dei lavoratori della Cosp Tecno Service alla Città di Orvieto”, ai sensi della normativa di settore in materia di editoria e, comunque, a tutti i sensi di legge, significa quanto segue.

In primo luogo, occorre stigmatizzare l’assoluta falsità di quanto asserito in tale “lettera aperta”, in quanto:

La Cosp Tecno Service applica correttamente e legittimamente in favore di tutti i propri lavoratori del settore il Contratto Nazionale Igiene Ambientale — Fise Assoambiente rinnovato dalle sigle sindacali FP-CGIL, FIT-CISL, UIL-TRASPORTI, FIADEL in data 19 dicembre 2021, attualmente vigente ed operante.

 La Cosp Tecno Service ha stipulato un contratto integrativo aziendale, migliorativo di quello nazionale, con le rappresentazioni sindacali rappresentative dei lavoratori ai sensi di legge;

 La Cosp Tecno Service applica scrupolosamente ogni normativa in materia di salute e sicurezza dei dipendenti;

La Cosp Tecno Service rispetta pedissequamente gli obblighi normativi in materia di approvazione dei bilanci e – contrariamente da quanto falsamente assunto – Cosp approva annualmente il bilancio di esercizio in sede di assemblea annuale dei Soci, come avvenuto, fra l’altro in data 29 giugno 2021 per l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2020.

I bilanci e tutte le informazioni sull’ andamento economico e produttivo dell’azienda sono pubblicate, a libera consultazione di chiunque, presso la Camera di Commercio e, comunque, sono disponibili per libera consultazione da qualunque Socio volesse farne richiesta;

La Cosp Tecno Service rispetta puntualmente la legge 81/2008 rispettando i carichi di lavoro previsti dalla normativa, utilizzando mezzi nuovi e certificati, mettendo a disposizione spogliatoi e strutture come per legge.

In ordine poi all’incontro avuto presso la Prefettura con l’Organizzazione sindacale USB (incontro a cui la Cosp non ha opposto alcuna resistenza), occorre specificare che in tale sede è stato ulteriormente evidenziato:

La perfetta applicazione da parte della Cosp Tecno Service del contratto nazionale di categoria e di quello aziendale;

Il rispetto della normativa di sicurezza e salute;

La mancanza, in capo all’USB, dei requisiti di rappresentatività previsti dallo statuto dei lavoratori per poter essere legittimata alla discussione e/o sottoscrizione di eventuali contratti integrativi aziendali.

Chiarito quanto sopra, la scrivente Cosp Tecno Service chiede

1.        Che venga fornita adeguata pubblicazione e diffusione del presente atto di smentita delle false informazioni contenute nell’articolo suddetto;

2.        Del nominativo del soggetto/soggetti che abbiano sottoscritto la lettera suddetta e/o, comunque, del nominativo del soggetto/soggetti che ha trasmesso tale lettera a Codesta Testata al fine di tutelare l’onorabilità dei 1180 soci e lavoratori della Cosp Tecno Service che non hanno partecipato alla stesura della lettera e che non erano a conoscenza di tale iniziativa realizzata soltanto da pochissimi soggetti.

Con riserva di tutelare la propria posizione giuridica dinanzi all’Autorità giudiziaria competente e di perseguire, anche penalmente, i responsabili.

Il presidente

Danilo Valenti




Lettera dei dipendenti della COSP ai cittadini di Orvieto per spiegare le ragioni dello sciopero del 7 gennaio

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera aperta scritta dai lavoratori della COSP aderenti al sindacato USB e indirizzata ai cittadini di Orvieto per spiegare le ragioni del nuovo sciopero degli addetti alla raccolta dei rifiuti che si svolgerà il giorno 7 gennaio. A tale proposito ricordiamo che nel caso in cui la raccolta non venisse effettuata la stessa frazione rimasta dovrà essere posta nuovamente fuori la settimana successiva oppure portata all’isola ecologica di Bardano negli orari di apertura.

Il 7 gennaio 2022 gli operatori dei servizi d’igiene ambientali di Orvieto si troveranno costretti a scioperare per difendere la propria dignità di lavoratori offesa dall’arroganza della COSP Tecno Service, azienda appaltatrice del servizio pubblico affidato dal Comune di Orvieto e pagato con le tasse dei contribuenti. Da anni segnaliamo le innumerevoli inadempienze dell’azienda in merito alla corretta applicazione del contratto e alla tutela della salute e sicurezza dei dipendenti, ma riceviamo solo minacce e ritorsioni messe in atto per intimidire e dividere i lavoratori. Da anni assistiamo alla latitanza di talune organizzazioni sindacali firmatarie di contratto, interessate a compiacere l’azienda e ad accaparrarsi i pacchetti di permessi sindacali, piuttosto che difendere i diritti dei lavoratori.

Eppure le nostre richieste sono legittime, perché regolate da leggi dello stato e dal contratto di nazionale d’igiene ambientale a cui la COSP aderisce:

  • Chiediamo un contratto di secondo livello come previsto dal contratto nazionale di categoria che riconosca produttività economica e professionalità  per i lavoratori;
  • Chiediamo trasparenza e informazione sull’andamento economico e produttivo dell’azienda, un dovere nei confronti dei contribuenti che pagano il servizio pubblico, ma anche un obbligo nei confronti dei lavoratori/soci in quanto la COSP è un azienda cooperativa e preleva mensilmente la quota sociale dalle buste paga dei propri dipendenti, ma non rispetta l’obbligo di assemblea annuale dei soci per l’approvazione dei bilanci;
  • Rispetto della legge 81/2008 in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Chiediamo di lavorare con mezzi e carichi di lavoro adeguati, mentre riteniamo inaccettabile che in alcuni cantieri ci sia un solo servizio igienico per 40 dipendenti, e addirittura in altri sono assenti spogliatoi, armadietti e docce, per cui gli operatori sono costretti a fine turno a tornare nelle proprie abitazioni con le divise da lavoro con cui hanno trattato i rifiuti, mettendo a rischio anche i propri familiari da contaminazioni virali e batteriologiche.

Di fronte all’arroganza della COSP e alla complicità dei sindacati compiacenti, abbiamo dato mandato all’organizzazione sindacale USB di rappresentare le nostre legittime richieste, mentre con senso di responsabilità i lavoratori hanno continuato a garantire il servizio essenziale d’igiene ambientale, confidando in una apertura di dialogo che avrebbe apportato benefici al servizio, ai cittadini, ma anche accresciuto il senso di appartenenza dei lavoratori all’azienda stessa. Purtroppo la COSP non riconosce neanche il diritto dei lavoratori di scegliere liberamente da chi farsi rappresentare, oppure più realisticamente ha paura di USB, e non è preparata a trattare con un sindacato che sta dalla parte dei lavoratori e ne difende i diritti.

Lo sciopero rappresenta un sacrificio per i lavoratori che vivono di salario perchè la perdita di una giornata di lavoro pesa sulle famiglie. Ma non ci hanno dato scelta, numerose richieste d’incontro con la COSP non hanno ricevuto nessuna risposta. Persino le istituzioni come il Comune di Orvieto, che appalta il servizio e dovrebbe pretendere il rispetto delle regole contrattuali dall’azienda a cui ha affidato il servizio pubblico, la ASL che dovrebbe vigilare sulla prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, ma anche il Prefetto che ha presenziato al tavolo di conciliazione fra USB e COSP per evitare lo sciopero, insomma tutte le istituzioni preposte a intervenire per evitare di creare disservizio alla città, come pilato, si sono lavati le mani al contrario del senso di responsabilità dimostrato sinora dai lavoratori.

Ci scusiamo anticipatamente con i cittadini per il disservizio nella raccolta dei rifiuti, ma il 7 gennaio sciopereremo e continueremo lo stato di agitazione finchè non si aprirà un tavolo di confronto con i lavoratori

I lavoratori di Orvieto della COSP del sindacato USB




Parrano, uffici comunali solo con appuntamento telefonico fino al 31 gennaio per contenere i contagi

Nel Comune di Parrano i positivi sono 8, stabili da alcuni giorni, ma il sindaco Valentino Filippetti ha comunque emesso un’ordinanza che stabilisce la chiusura degli uffici comunali fino al prossimo 31 gennaio tranne che nella giornata del sabato. La presentazione di ogni richiesta avverrà solo dopo avere fissato un appuntamento telefonico. Nel comunicato pubblicato sul sito del Comune di Parrano è confermata l’attività di screening gratuita al rientro a scuola, il prossimo 10 gennaio così come previsto dalla nuova ordinanza della Regione, per gli studenti dell’asilo e della primaria e del personale scolastico. Secondo il primo cittadino questa nuova ordinanza si è resa necessaria soprattutto perché i dati della dashboard potrebbero non essere aggiornati con puntualità visto che, come spiega nel comunicato i casi di positività “sono sicuramente il doppio”.

Nel frattempo sono stato annullate già alcuni giorni prima di Natale tutte le manifestazioni previste fino al prossimo 6 gennaio e il Comune ha provveduto a ripristinare la tensostruttura nella piazza per chi attende il proprio turno all’ambulatorio o alla farmacia. All’ingresso del Municipio c’è il misuratore di temperatura e il lettore del green pass. Filippetti ha colto l’occasione anche per fornire alcuni dati sui tamponi e i vaccini. Al Centro Salute di Fabro Scalo sono stati effettuati circa 26 mila tamponi mentre a Parrano sono stati 574 e 102 solo a dicembre con 5 casi di positività. Per quanto riguarda i vaccini a Fabro Scalo a dicembre ne sono stati fatti 1200 mentre a Parrano 17 e 12 sono già programmati nei prossimi giorni. In questo quadro emergenziale il sindaco ricorda come la politica abbia un ruolo importante in un momento così complesso e per questo nell’ultimo consiglio comunale sono state avanzate delle richieste alla Regione per non ridurre i distretti sanitari, per frenare la privatizzazione della sanità e rilanciare l’ospedale di Orvieto.