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“Un giro particolare” del centro storico, un regalo per le feste di fine anno

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Un modo diverso di visitare Orvieto, di conoscere gli angoli nascosti del quartiere medievale e non solo. Abbiamo fatto un giro sulla vettura di “Babbo Natale” e abbiamo intervistato Daniele Martinelli e Daniele Perali, le due persone che hanno fortemente voluto questo primo esperimento che si svilupperà, sicuramente la prossima estate.




Gli auguri di Buon Natale da S.E. Gualtiero Sigismondi vescovo della diocesi di Orvieto-Todi

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Un breve ma intenso augurio di Buon Natale dal vescovo Gualtiero Sigismondi…

AUGURI DI BUON NATALE DA ORVIETOLIFE.IT




La Provincia di Terni protagonista della buona scuola a Orvieto, l’esempio dell’IISACP

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I progetti scolastici che riguardano la solidarietà sono importanti per la crescita dei ragazzi. E’ questo che è stato fatto all’Ipisia “Luca Coscioni” con i dolcetti di Natale e i piccoli elettrodomestici e oggetti per la casa riparati per essere distribuiti alle famiglie bisognose. C’è poi il ruolo della Provincia di Terni, fondamentale per migliorare le strutture scolastiche e renderle sempre di più un luogo della cultura, della formazione, dell0incontro, del dialogo e della solidarietà. Questo ci hanno raccontato Tiziana Bocchino, dsga dell’Iisacp di Orvieto e Maria Caterina Leonardi, docente e collaboratrice della dirigente scolastica Cristiana Casaburo.




“Chi è di scena” al Mancinelli parte seconda da febbraio. Pivetti, Conticini, Brilli e la novità della promo sui biglietti

Si è appena conclusa la prima parte di “Chi è di scena”, la stagione teatrale del Teatro Mancinelli che ecco pronta la seconda parte sempre con bei nomi come Drusilla Foer, Yari Gagliucci, Veronica Pivetti, Paolo Conticini, Nancy Brilli e Chiara Noschese. Il secondo tempo partirà a febbraio con una promozione speciale pensata dal Comune e dalla direzione artistica per invitare il pubblico a teatro, in tutta sicurezza. A gennaio verranno messi in vendita 150 posti tra platea e palchi del I ordine a 75 euro, con uno sconto del 40% sul prezzo pieno, mentre il costo dei biglietti è stato ribassato rispetto alla prima parte della stagione anche in virtù delle norma sul riempimento dei teatri che hanno permesso un maggiore accesso di pubblico già a partire da novembre. Chi vorrà acquistare i biglietti con il 40% di sconto lo potrà fare dal 10 gennaio prossimo all’Ufficio turistico di piazza Duomo il lunedì, martedì e venerdì dalle a0 alle 15 e il mercoledì e giovedì dalle 10 alle 18.

Veniamo al cartellone che partirà il 18 febbraio con Drusilla Foer, irriverente cantante, attrice e autrice toscana con il recital “Eleganzissima”. Due giorni dopo, il 20 febbraio arriverà al Teatro l’attore Yuri Gagliucci con “L’ombra di Totò”, un racconto del principe De Curtis inedito, visto dalla parte della sua storica controfigura. Il 13 marzo ritorna Veronica Pivetti con la commedia-show, “Stanno sparando sulla nostra canzone”. L’8 aprile arriva Paolo Conticini con “La prima volta” il racconto con aneddoti e canzoni delle sue prime volte. A chiudere la stazione ci penseranno Nancy Brilli e Chiara Noschese protagoniste in “Manola”, spettacolo tratto dal libro di Margareth Mazzantini.

“Considerata la situazione del teatro in Italia, dove la ripartenza non è stata affatto facile da nessuna parte – commenta il direttore artistico del Teatro Mancinelli, Pino Strabioli – il bilancio di questa prima parte è comunque più che positivo a partire dal doppio sold out di Vincenzo Salemme, che ha un rapporto speciale con Orvieto, e dall’apprezzamento riscontrato per le proposte di due prime donne dello spettacolo come Monica Guerritore ed Elena Sofia Ricci. Fortunata anche l’idea di utilizzare la bellissima sala del Ridotto per l’omaggio a Paolo Poli motivo per cui stiamo pensando di allestire una sorta di cartellone ‘off’ del teatro per dare spazio anche alle proposte locali e sperimentali e allo stesso tempo far vivere tutti gli spazi del Mancinelli. Nel secondo tempo della stagione – prosegue – torneremo alla formula di una sola data per spettacolo e proponiamo  un ampio panorama che riflette quello che c’è oggi nel nostro Paese: dal teatro sperimentale e innovativo di Drusilla Foer a quello più popolare di Paolo Conticini passando per due volti noti e amati del cinema e della tv come Nancy Brilli e Veronica Pivetti”.  

“La programmazione e la gestione della prima parte della stagione – spiega il Sindaco di Orvieto e Assessore alla Cultura, Roberta Tardani – è stata fortemente condizionata dall’evolversi dell’emergenza sanitaria e dai provvedimenti del Governo. Eravamo partiti con una capienza al 50%, e per questo non avevamo nemmeno proposto formule di abbonamento ma avevamo pianificato due repliche di ogni spettacolo per dare a più persone possibile l’opportunità di andare a teatro, salvo poi ritornare al pieno della capienza in corso d’opera. Per noi è l’anno zero – e non solo per via della pandemia – e da questo primo tempo della stagione abbiamo già tratto indicazioni importanti per il futuro. Il primo obiettivo è stato comunque centrato: siamo tornati a riaccendere i riflettori sul nostro teatro che è amato dai grandi personaggi e interpreti dello spettacolo che anche in questi mesi lo hanno pubblicamente ricordato e riconosciuto. Tutto poi si è svolto nella massima sicurezza e nel pieno delle normative anti contagio, grazie al lavoro degli uffici comunali, di chi si occupa della gestione dei servizi del teatro e della disciplina degli spettatori, cosa che diventa ancor più fondamentale in questo delicato momento in cui nel Paese si sta assistendo a una nuova impennata dei contagi”. “Per questo – prosegue – anche questa seconda parte della stagione inizia tra le incertezze di quelle che potranno essere le evoluzioni della situazione sanitaria ma non ci scoraggia ad andare avanti e seguiremo strada facendo quelle che saranno le indicazioni del Governo. Non ci saranno ancora formule di abbonamento ma lanciamo una promozione speciale #tuttialmancinelli per cui da gennaio si potranno acquistare tutti e cinque gli spettacoli a un prezzo fortemente scontato, questo per incentivare le persone a tornare a teatro e fidelizzarle. Allo stesso modo abbiamo ritoccato al ribasso anche i prezzi dei singoli biglietti. Dopo un inizio faticoso – conclude – la gente si sta riabituando pian piano a tornare a teatro e speriamo che la situazione sanitaria non ci faccia tornare indietro. Orvieto ha bisogno del Mancinelli e il Mancinelli ha bisogno degli orvietani che ora più che mai hanno l’occasione per dimostrare concretamente, e non solo a parole, l’amore per il nostro teatro”. 




Regione Umbria, obbligo di mascherine all’aperto e tamponi per degenti e operatori sanitari

A seguito dell’aumento di contagi da virus SARS-COV-2/COVID-19, la Regione Umbria ha emanato una nuova ordinanza che prevede alcune prescrizioni. Tra queste vi è l’obbligo dell’uso delle mascherine all’aperto, la raccomandazione dell’uso delle mascherine FFP2 al chiuso e nei mezzi di trasporto oltre ad una serie di provvedimenti che interessano il personale sanitario, pazienti e visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali residenziali. Infine vi è la raccomandazione di limitare i contatti, soprattutto al chiuso, con soggetti fragili e in ogni caso di effettuare tamponi prima di tali visite domiciliari

   In sintesi gli obblighi a decorrere da domani, giovedì 23 dicembre, e sino al 9 gennaio:

-usare dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie – mascherine chirurgiche o FFP2 – in tutti i luoghi all’aperto, pubblici o aperti al pubblico, ad eccezione dei bambini di età inferiore a sei anni e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina;

-effettuare un test ogni 5 giorni per tutti gli operatori in servizio presso strutture sanitarie ospedaliere e socio-sanitarie territoriali pubbliche e private, residenziali e semi- residenziali;

-effettuare un test di entrata e uno ogni 5 giorni per i degenti;

-consentire l’accesso a una sola persona all’interno delle strutture sanitarie per accompagnare pazienti ed utenti;

-consentire l’accesso a una sola persona nelle strutture sanitarie, socio- sanitarie e socio-assistenziali residenziali per far visita a pazienti ed ospiti;

-sospendere l’accesso alle strutture residenziali per anziani e non autosufficienti da parte di minori di anni 12 per le visite degli ospiti;

-effettuare al momento dell’ingresso test e quarantena di 7 giorni, con ulteriore test, per gli ospiti delle strutture socio-sanitarie o socio-assistenziali residenziali pubbliche e private;

-non recarsi in farmacia e laboratori privati per l’esecuzione di test diagnostici SARS COV 2 da parte di soggetti che presentano sintomatologie;

Queste invece le raccomandazioni contenute nell’ordinanza valide sempre per il medesimo periodo:

-adozione da parte degli Enti Locali ed Enti Pubblici, di tutte le misure possibili finalizzate a prevenire gli assembramenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico;

-effettuazione da parte delle Amministrazioni pubbliche di riunioni e incontri di lavoro in videoconferenza, prevedendo ove possibile nell’ambito del quadro normativo vigente il ricorso allo smart working;

-effettuazione di test SARS-CoV-2 da parte della cittadinanza, anche in autoprelievo, preventivamente rispetto a momenti di aggregazione familiare e conviviale, con particolare riferimento alla presenza negli stessi di persone anziane e/o fragili;

-utilizzazione nei luoghi chiusi, pubblici e privati, di dispostivi di protezione individuale FFP2;

-utilizzazione nei mezzi di trasporto pubblico di dispositivi di protezione individuale FFP2;

-la sospensione delle attività sportive non agonistiche e ludico-ricreative per i soggetti di età inferiore a 12 anni;

-la rigorosa osservanza delle disposizioni di cui all’Ordinanza del Ministro della Salute del 2 dicembre 2021 con riferimento ai contenuti e prescrizioni di cui alla scheda commercio al dettaglio ed in particolare al distanziamento interpersonale all’interno ed all’esterno degli esercizi commerciali.




La Scuola Comunale di Musica fa gli auguri di Natale al Teatro Macinelli il 23 dicembre

Tornano i tradizionali auguri in musica promossi dal Comune di Orvieto e dalla presidenza del consiglio comunale. L’appuntamento è per giovedì 23 dicembre ore 21 al Teatro Mancinelli grazie alla Scuola Comunale di musica “Adriano Casasole”.

L’appuntamento con gli auguri in musica mancava dal 2019 e quest’anno, grazie alla Scuola Comunale, il supporto della Fondazione CRO e la collaborazione di Unitre e Filarmonica Luigi Mancinelli, il programma prevede una prima parte con la partecipazione degli Sparring Partners mentre nella seconda protagonista sarà l’orchestra d’archi con il coro della Scuola. Sparring Partners è un gruppo interamente dedicato alla musica di Paolo Conte. IN verità è un vero progetto culturale e musicale nato in pieno lockdown grazie alla determinazione dei musicisti che con l’home recording hanno continuato a suonare. Il loro primo videoclip è stato girato nel Teatro Mancinelli e sarà l’apertura della serata. La seconda parte è tutta della Scuola Comunale di Musica con l’orchestra d’archi e il coro che presenteranno musiche e canti della tradizione natalizia internazionale.

Il concerto sarà ad ingresso gratuito, ma nel rispetto delle normative vigenti è necessaria la prenotazione al numero 339.2619440 o alla mail musicaorvieto@gmail.com. L’accesso è consentito solo ai possessori di Super Green Pass.




La “buona scuola”, due progetti solidali dell’IPSIA per i soggetti più deboli

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Natale fa quasi rima con solidarietà. Una bella sorpresa è stata quella presentata il 21 dicembre in piazza della Repubblica con due progetti realizzati dagli studenti dell’IPSIA “Luca Coscioni” di Orvieto. I due indirizzi della scuola hanno presentato “dolci messaggi” e “laboratorio di recupero solidale”. Questo è stato possibile grazie al contributo determinante della Provincia di Terni che ha concesso dei fondi per ristrutturare l’area lavaggio del reparto “Sala” , destinata alla attività di laboratorio dell’indirizzo e di inclusione di tutti gli spazi destinati all’enogastronomia e all’accoglienza turistica.

La scuola ha dato il via a una grande azione di solidarietà per i soggetti più deboli. Due progetti interessanti; gli studenti di enogastronomia hanno preparato e confezionato dei dolcetti natalizi accompagnati da messaggi personalizzati tratti dal “Libro dei Proverbi”. La distribuzione delle confezioni sarà curata dalle associazioni di solidarietà coordinate da Beatrice Casasole, presidente dell’associazione “Diamoci una mano” e consigliere comunale. Il secondo progetto solidale denominato “Laboratorio di recupero solidale” realizzato dagli studenti dell’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica. E’ stata organizzata una raccolta di piccoli elettrodomestici e oggetti meccanici rotti. Docenti e studenti, insieme, hanno provveduto a ripararli per farne dono alle associazioni. Il laboratorio proseguirà per l’intero anno scolastico.

Gli oggetti e i dolcetti sono stati ufficialmente consegnati alla presenza del sindaco Roberta Tardani e del dirigente scolastico, Cristiana Casaburo, nelle mani dell’associazione Diamoci una Mano proprio il 21 dicembre per riuscire a distribuirli proprio a ridosso del Natale. Un esempio di “buona scuola” in collaborazione tra istituzioni, enti e associazioni che speriamo si ripeta ogni anno.




La spada di Damocle della variante omicron sulle feste e i veglioni

Ci siamo. Il Natale è all’uscio e Capodanno è subito dietro l’angolo e ecco che arriva puntuale la variante covid-19, si chiama omicron. L’alfabeto greco in chi ha fatto il liceo classico evoca versioni e ore di studio, pronunce a volte improbabili, oggi indica l’orologio della pandemia. Omicron è la variante che fa paura in questo Natale 2021. A mano a mano in Europa tutti tornano a chiudere, torna a riecheggiare la parola “lockdown” che ormai sembra un lontano e drammatico ricordo e invece…Irlanda, Belgio, Gran Bretagna, Olanda e Germania uno dopo l’altro impongono restrizioni sempre maggiori. A Londra la “Premier League” è nel dramma, troppi giocatori contagiati ma il tradizionale boxing day sembrerebbe salvo, per ora. In Austria il 2022 porterà l’obbligo vaccinale e in gran parte d’Europa s’inizia a discutere dell’argomento e del lockdown “riservato” agli irriducibili no-vax. E in Italia? Fino a due settimane fa tutto sembrava filare abbastanza liscio, poi sono tornate a salire le positività, i ricoveri e le terapie intensive. Non sono numeri drammatici ma l’attenzione è alta, anzi altissima anche perché le feste tradizionalmente più da assembramenti sono alle porte. Il 23 dicembre il governo prenderà una decisione definitiva ma intanto le ripercussioni già si fanno sentire. Le indiscrezioni, poi, non aiutano il settore della ricettività ad uscire dalla crisi profonda legata alla pandemia. Lo stesso discorso vale anche per la ristorazione. Intanto post sui social ci invitano a veglioni e feste, concerti con cene, come nel caso di UJW e poi c’è il tam-tam delle feste private, dei veglioni in casolari di campagna senza alcun controllo. E il virus non attende altro che trovare un posto comodo dove potersi replicare in tutta tranquillità.

I tecnici stanno raccomandando prudenza e soprattutto una stretta, forte, proprio sui grandi eventi, sui veglioni, sugli eventi sportivi, insomma su tutto quello che raduna troppe persone in un luogo magari al chiuso e senza mascherina per ovvi motivi. Gli stessi tecnici hanno anche raccomandato un’ulteriore stretta sui resistenti al vaccino proprio per tentare di arginare questa nuova ondata guidata dalla variante “omicron”. Che il clima sia totalmente cambiato nel giro di poche settimane è chiaro. I vacanzieri convinti ora lo sono molti meno e aumenta il numero delle disdette, così come confermato dal presidente di Federalberghi Umbria, Simone Fittuccia. Il pacatissimo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto con insolita durezza stigmatizzando le televisioni che danno troppo spazio ai no-vax e alle loro teorie non supportate dalla scienza ufficiale. Nelle scuole si torna a discutere di eventuale DAD dopo le feste e di protocolli più stringenti per mettere in quarantena le classi e il sottosegretario Sileri ha aperto la strada al prolungamento delle vacanze natalizie.

La variante omicron rischia di essere il vero convitato di pietra di queste festività di fine anno. I numeri dei contagi nella piccola Umbria sono repentinamente cresciuti così come nel resto del Paese e tornano i divieti, gli obblighi, le mascherine all’aperto sempre, riaccendendo nella memoria collettiva paure e insicurezze che non fanno bene all’economia del divertimento, dello svago, del turismo, dell’enogastronomia, insomma in quei settori che ora dovrebbero tirare e che rischiano di finire nel tritacarne delle restrizioni sia nazionali che regionali. E allora non resta che attendere il 23 dicembre per conoscere le decisioni del governo sperando che venga premiato chi ha rispettato tutte le regole e ha ascoltato la scienza.




Praesidium, “gli arzigogoli di BPBari e il silenzio sul futuro di CariOrvieto”

Stiamo assistendo a dei veri e propri “contorcimenti” della Banca Popolare di Bari e, volendo essere buoni, potremmo dire che sta faticando per trovare la sua rotta: i numeri non quadrano, si accumulano e si accumuleranno perdite consumando il capitale, si dimettono Amministratori e componenti del Collegio sindacale, si fa fatica (se crediamo all’articolo di Repubblica) a trovare manager esterni che guidino il risanamento. A nostro avviso, permangono una serie di equivoci che devono essere sciolti.

E’ noto a tutti che la vecchia gestione ha accumulato perdite ingentissime, che per sopravvivere ha privilegiato la liquidità a breve compromettendo la marginalità futura, che non ha affrontato nei tempi giusti la ristrutturazione necessaria al nuovo modello di business delle banche, che non ha saputo o potuto allentare i rapporti con la Pubblica Amministrazione. La gestione commissariale ha poi determinato un anno di fermo operativo e organizzativo. Oggi, la Banca Popolare di Bari è uno strano Istituto in cui la P.A. centrale e locale è presente in modo importante e determina le scelte, ma, contemporaneamente, ha necessità di stare su un mercato che è in forte trasformazione. Il Fondo Interbancario, che ha messo soldi per evitare un disastro per lei più costoso, è uscito dal capitale sociale mettendo tutto in mano al Mediocredito Centrale. In tutto questo piano necessitava un “arzigogolo” amministrativo che desse una parvenza di continuità e, per questo motivo, sono stati tenuti in vita “virtualmente” a prezzi di saldo i vecchi azionisti. Diciamo “virtualmente” perché in nessun modo è stato tenuto conto della loro esistenza: 69.000 persone che non sono presenti negli organi di governo e di indirizzo della banca e che non hanno alcuna voce in capitolo. A ciò si aggiunga che, avendo perduto molti soldi a causa di pressioni e consigli sbagliati, sono giustamente arrabbiati. Sono, ricordiamo, anche clienti di una fascia mediamente importante per la stessa banca con un rapporto fiducia con la stessa quanto meno da ricostruire. Anche il misero valore di sei centesimi di euro per azione si è ormai ridotto a quattro centesimi, ma pure questo è virtuale perché in nessun modo il titolo è vendibile sul mercato ed è destinato ancora a diminuire.

La banca è quindi chiamata a scegliere se tentare di trovare dei meccanismi di ricucitura con i suoi clienti storici ed agevolarne la partecipazione alle decisioni o mettere in piedi una nuova organizzazione commerciale che reperisca altri clienti di pari disponibilità sul mercato. Crediamo che BpB debba aprirsi e comunicare più chiaramente cosa vuol fare senza voli pindarici, certamente non nelle stanze chiuse della Pubblica Amministrazione centrale e locale.

Tutto questo avrà necessariamente impatto sulla Cassa di Risparmio di Orvieto e la Fondazione CRO, che sarà chiamata a scelte importanti e dalla quale ci attendiamo una più trasparente comunicazione e apertura alla Città, nel suo e nostro interesse.

Associazione Praesidium




Carta Unica presenta i risultati e l’accordo di co-marketing con Ternitalia

Da luglio a dicembre 2021, ovvero da quando sono state riaperte a regime le vendite di Carta Unica e attivato il nuovo servizio di ticketing on line, sono state vendute circa 8 mila carte, un numero superiore a quello registrato nel 2020 (6.500) e tornato ai livelli dello stesso periodo del 2019 che si chiuse complessivamente con circa 14mila tessere vendute in un anno. Degli 8.000 biglietti 700 quelli che sono stati acquistati on line. “Prendendo in considerazione il periodo dell’anno tra giugno e dicembre in cui si è potuto circolare – ha spiegato il Presidente di Carta Unica, Gianluca Polegri – nel 2021 le vendite sono tornate ai livelli pre-Covid nonostante siano mancati all’appello moltissimi turisti stranieri, particolarmente avvezzi alle city card e ai servizi digitali, e i viaggi organizzati che in passato hanno sempre privilegiato l’acquisto di Carta Unica grazie alla tariffa agevolata riservata ai gruppi. E’ previsto anche un programma di partnership molto integrato con le strutture ricettive, gli esercizi di ristorazione e le agenzie turistiche e la realizzazione di una App rivolta al cittadino/turista in cui si potranno trovare tutti i servizi offerti dalla carta e tutte le funzionalità utili alla visita della città”.
Nello specifico, a partire dal 1 marzo 2022, saranno realizzate quattro carte tematiche al prezzo intero di 14 euro e ridotto di 10 euroEtruschi, che comprende l’accesso al Museo “Claudio Faina”, alla Necropoli del Crocifisso del Tufo, al Museo Archeologico nazionale e ad Orvieto Underground, Medioevo (Duomo, Museo Modo, Pozzo di San Patrizio e Torre del Moro), Musei (Museo Modo, Museo Faina, Archeologico, Duomo), e Sotterranei (Underground, Pozzo di San Patrizio, Pozzo della Cava e Necropoli). Sempre a partire dal 1 marzo 2022 sarà adeguato anche il prezzo della Carta Unica, fermo ormai da anni (da quando venne introdotto l’euro), che passerà da 20 a 25 euro per il biglietto intero e da 17 a 20 euro per il biglietto ridotto. Nel 2021 sono state inoltre attivate convenzioni con BusItalia, Guardia di Finanza e Opera Romana Pellegrinaggi. Attivo ora anche l’accordo di co-marketing con Trenitalia che prevede l’acquisto a prezzo ridotto della Carta Unica Orvieto a chi utilizzerà i treni regionali per arrivare ad Orvieto. La promozione è valida anche per gli abbonati regionali dell’Umbria. In base a questo accordo Carta Unica e la Città di Orvieto saranno promossi non solo sul sito di Trenitalia ma anche sui monitor delle biglietterie self service e sui monitor a bordo dei treni del circuito regionale umbro e delle regioni limitrofe oltre che nelle biglietterie delle stazioni dell’Umbria.  

“Grazie al nuovo Consiglio – ha detto il Sindaco e Assessore al Turismo, Roberta Tardani – continua il percorso di valorizzazione e crescita di Carta Unica che come Amministrazione Comunale abbiamo fortemente voluto e accompagnato anche investendo direttamente nel rebranding e nella digitalizzazione di quello che è a tutti gli effetti il principale prodotto turistico della città. Dopo il nuovo sito e la vendita on line, i cui risultati sono già incoraggianti, il terzo obiettivo era ed è quello di ampliare e rendere più efficace la rete di vendita. Va in questo senso l’accordo raggiunto con Trenitalia, per cui ringrazio la direzione regionale, che è  frutto anche della costante collaborazione con Sistema Museo che gestisce il Pozzo di San Patrizio, e che ci consentirà di avere a disposizione ulteriori canali di promozione per la nostra città. Stiamo puntando molto sulla digitalizzazione dei nostri servizi turistici – ha concluso – e il nuovo sistema di vendita di Carta Unica permette già oggi di avere a disposizione dati importanti sui flussi e sulle tipologie di turisti che visitano i nostri monumenti così come quelli che possiamo ricavare anche dalle statistiche che quotidianamente abbiamo dalla segnaletica pedonale multimediale. L’auspicio è che, insieme, si possa nel prossimo futuro lavorare sull’analisi di questi dati per orientare strategie, comunicazione e investimenti”.

La direttrice di Trenitalia Umbria, Amelia Italiano da parte sua ha ringraziato infine il Comune di Orvieto e l’Associazione Carta Unica dell’opportunità di “avviare questa collaborazione che ha un orizzonte temporale che va ben oltre il Natale. Un orizzonte che comprende tutto il 2023 e consente di riempire di contenuti più vari, offerte di viaggio rivolte ai turisti ed invogliarli a trascorre ad Orvieto più giornate”. “In Umbria, nelle regioni confinanti e in altre regioni italiane, così come all’estero – ha proseguito – in questo particolare momento tutti desiderano muoversi ed il turismo di prossimità in sicurezza va a cogliere questa esigenza. Il nostro obiettivo è promuovere una partnership straordinaria. Già sul nostro portale è presente una comunicazione mirata, a cui si aggiunge la rete delle biglietterie e dei self service di Trenitalia. Verso il turismo di vicinanza c’è quindi un orizzonte di Trenitalia che ha creato delle promo interessanti. Con Italia in Tour sono proposti viaggi illimitati a bordo dei treni regionali per 3 giorni a soli 29 euro, oppure 5 giorni a 40 euro, e per i bambini fino a 12 anni lo sconto del 50%, ed poi c’è Junior weekend che, fino al 27 marzo, va viaggiare gratuitamente il sabato e la domenica i bambini fino a 15 anni se accompagnati da un adulto (maggiore di 25 anni) pagante. Per gli abbonati regionali, infine, c’è la promo Viaggia con me che consente all’abbonato di viaggiare gratuitamente su qualsiasi tratta regionale se accompagnato da un possessore del biglietto di corsa semplice valido sulla tratta del viaggio”. “Iniziative straordinarie quindi e una Carta Unica valida per un anno che invita a tornare più volte ad Orvieto – ha concluso – una città che, è servita ogni giorno da numerose corse regionali, fino a 29 collegamenti nei feriali. E ancora, collegamenti con Perugia e Terni, sia diretti che con cambio, e collegamenti senza cambio con Roma e Firenze. Quindi grandissime  opportunità di viaggio per tutti, che soddisfano il bisogno di evadere comune a tutte le persone”.