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Gianni Daniele è stato nominato capogruppo della Lega in Provincia

Gianni Daniele, consigliere della Lega a Narni,  nel corso della prima riunione del consiglio provinciale, è stato nominato capogruppo della maggioranza. “Vorrei innanzitutto ringraziare i consiglieri di Provincia Libera e i referenti dei gruppi politici di maggioranza, nonché la neo Presidente, che hanno indicato nella mia persona il capogruppo dell’intera compagine di maggioranza”. Il neo capogruppo della Lega aggiunge, “un incarico che mi onora e al tempo stesso mi responsabilizza , ancor più oggi che la nostra alleanza è maggioranza. Questo conferimento conferma, ancora una volta, la compattezza del centro destra che, ogniqualvolta si presenta unito, ottiene risultati eccellenti”.
“Mi adopererò – ha continuato il leghista- fin da subito, mettendomi a disposizione, affinché la fiducia in me riposta venga ripagata nell’interesse dell’intera compagine e dell’amministrazione stessa”.
Daniele ha concluso invitando la minoranza alla collaborazione. Rivolgo un saluto ai colleghi della minoranza auspicando un lavoro sinergico e costruttivo come del resto è stato nella precedente consiliatura”.

Soddisfazione esprime anche il referente provinciale della Lega Terni, David Veller, ” Daniele è un consigliere al secondo mandato, con esperienza e capacità, che si è speso molto per i territori portando avanti le istanze di tutti”.




Stop alle quarantene per i vaccinati con il booster. Dal 10 gennaio vita difficile per i no-vax

Il consiglio dei ministri del 29 dicembre ha approvato un nuovo decreto di contenimento che segna anche una svolta importante sulla gestione delle quarantene e dei no-vax convinti. Dopo la pubblicazione in GU, infatti entrano in vigore le nuove regole che riguardano la quarantene per i contatti diretti con un positivo e già qui si notano delle forti differenziazioni tra cittadini. Ecco cosa prevede il nuovo decreto fortemente voluto dalla Regioni e dai rappresentanti delle categorie produttive.

In caso di contatto diretto con un positivo, ad esempio un familiare, chi ha ricevuto già la terza dose o ha completato il ciclo con due dosi o è guarito dal covid da meno di 4 mesi non dovrà più sottostare alla quarantena, ma potrà uscire, andare a lavorare indossando sempre una mascherina FFP2. al termine dei dieci giorni di autosorveglianza serve un testo molecolare o antigenico per tornare alla più completa normalità Al quinto giorno dall’ultimo contatto con un positivo, se con sintomi, serve un tampone molecolare o antigenico. Per chi ha completato un ciclo vaccinale con due dosi da più di 120 giorni la quarantena passa a 5 giorni con tampone in uscita. Per chi non è vaccinato per scelta o per gravi motivi di salute rimane l’attuale regole dei 10 giorni di quarantena e tampone negativo in uscita.

Ma le novità più importanti arrivano con la seconda parte delle misure, quelle che entreranno in vigore a partire dal 10 gennaio e che sono il frutto di una mediazione tra chi voleva il green pass rafforzato per tutti i lavoratori e la vaccinazione obbligatoria per gran parte dei dipendenti e chi invece insiste su un giro di vite più blando. Al termine della riunione del consiglio di ministri è passata le linea del premier che ha cercato di accontentare tutti promettendo anche che la questione della vaccinazione obbligatoria e del super-green passa per andare a lavoro verrà riproposta ad inizio anno.

Intanto dal 10 gennaio diventa veramente difficile la vita per un non vaccinato. sarà impossibile accedere ad alberghi e strutture ricettive, entri benessere anche all’aperto, partecipare a cerimonie conseguenti a eventi civili o religiosi come matrimoni o battesimi, visitare sagre e fiere, recarsi in centri congressi, utilizzare impianti di risalita anche se ubicati in comprensori sciistici, praticare sporta di squadra o allenarsi in centri natatori o piscine. Non si potrà neanche utilizzare gli spazi all’aperto per la ristorazione, recarsi in centri culturali, sociali e ricreativi.

feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (ad esempio matrimoni e battesimi); sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi. L’esecuti ha anche deciso una nuova e più decisa stretta per i mezzi di trasporto pubblici e per gli eventi sportivi sia all’aperto che al chiuso. Infatti sempre dal prossimo 10 gennaio, in concomitanza con la riapertura ufficiale di molte scuole e delle attività lavorative in generale, si potranno utilizzare i mezzi pubblici, compresi autobus e metropolitane, solo se vaccinati o guariti, non basterà più, quindi, il tampone. Per gli eventi sportivi all’aperto il limite di occupazione dei posti sarà del 50% mentre nei palazzetti del 35% e tutti gli spettatori avranno l’obbligo di indossare mascherine FFp2.