Fulmine a ciel sereno a Bari si dimette l’ad della banca Giampiero Bergami

Continua la girandola di dimissioni alla Banca Popolare di Bari. Prima è stata la volta dei revisori dei conti mentre questa volta la notizia riguarda l’amministratore delegato del gruppo bancario barese, Giampiero Bergami. Le dimissioni erano nell’aria da qualche settimana per il deteriorarsi dei rapporti tra lo stesso ad e Bernardo Matterella, amministratore delegato di MCC, controllante della BPBari. Il comunicato ufficiale della banca è molto scarno e spiega come le dimissioni avranno effetto “a decorrere dalla riunione consiliare, che sarà convocata a breve per deliberare la sostituzione”.

Bergami ha traghettato la banca dal periodo commissariale al riposizionamento continuando a gestire l’era post-Jacobini che ancora sta avendo strascichi piuttosto pesanti anche e soprattutto sulla gestione finanziaria dell’istituto e della capogruppo MCC. Tra la fine dell’anno e il prossimo sono molti gli appuntamenti per MCC a partire dal pagamento delle obbligazioni entro il 31 dicembre. Per il prossimo, invece, c’è da supportare l’aumento di capitale della Cassa di Risparmio di Orvieto indicato in almeno 22 milioni di euro da dividere tra BPBari e Fondazione CRO.




“Paolo e Francesca” musicato da Luigi Mancinelli offerto dalla Fondazione Marco Besso incanta il pubblico del Teatro

Sabato è stato un grande giorno per il Teatro Luigi Mancinelli. E’ stata la giornata del dramma lirico “Paolo e Francesca” musicato proprio dall’autore orvietano a cui è dedicato il teatro. Un’esecuzione dentro casa, si potrebbe definire, e soprattutto di grande classe, merito dell’orchestra da Camera Roma Sinfonietta e del coro diretti dal maestro Marcello Panni.

A fare gli onori di casa è stato il presidente della Fondazione Marco Besso, Lucio Caracciolo che ha rivolto un ringraziamento all’amministrazione comunale e ai cittadini presenti per assistere alla rappresentazione. Le voci dei solisti hanno riempito la platea, chiare e decise. La musica è di effetto, complessa, a tratti virtuosa così come Luigi Mancinelli era solito fare, mai scontato. In platea in forma strettamente privata erano presenti numerose personalità. fra le quali il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti. Al termine della rappresentazione il Consorzio del Vino ha offerto un aperitivo arricchito dagli assaggi del Bar Montanucci e dal buffet offerto da Ceprini Costruzioni. Sia il presidente della Fondazione Caracciolo che il segretario generale Zampetti hanno deciso di prolungare la loro permanenza ad Orvieto per l’intera giornata di domenica e molto probabilmente quella di sabato potrebbe essere stata una sorta di prova generale di future collaborazioni tra la città e la Fondazione. Il consigliere delegato dell’Ente, Lucio Riccetti, conferma la riuscita dell’evento e la buona risposta della città in una giornata comunque piena di appuntamenti di ogni tipo. La platea era piena nei limiti delle normative e dei protocolli anti-covid, mentre per eventuali future collaborazioni lo stesso Riccetti non conferma le indiscrezioni.




Ci siamo, la pista del ghiaccio apre ufficialmente il 13 dicembre

Sarà aperta al pubblico da lunedì 13 dicembre, alle ore 15 la pista del ghiaccio in piazzale Mario Frustalupi (spazio superiore del parcheggio di via Roma), una delle novità del programma della quinta edizione di “A Natale regalati Orvieto”. L’inaugurazione ufficiale e l’apertura dell’area food è in programma martedì 14 dicembre sempre alle ore 15. L’impianto, che resterà aperto fino al 9 gennaio, sarà raggiungibile anche con il servizio “Orvieto Christmas Tour”, il minibus elettrico che attraversa il centro storico ed effettuerà una fermata in piazzale Frustalupi. L’apertura della pista di pattinaggio, inizialmente programmata per sabato 4 dicembre, è slittata a causa del maltempo che ha fatto rinviare le operazioni di montaggio e ghiacciamento.




Torna la troupe del film “Il principe di Roma”, nuova piccola rivoluzione della circolazione e dei parcheggi nel centro

Dopo quelle effettuate dal 21 al 27 novembre scorso, inizia in questi giorni nel centro storico di Orvieto, il nuovo ciclo di riprese del film “Il Principe di Roma”, prodotto da Lucky Red con Rai Cinema in collaborazione con Sky. La circolazione dei veicoli nel centro storico viene disciplinata dalla seguente ordinanza: 

• Dalle ore 08.00 di domenica 12 dicembre 2021 fino alle ore 20.00 di venerdì 17 dicembre 2021 è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Piazza d’Armi, nella parte di parcheggio a strisce blu adiacente i posti riservati ai bus turistici per posizionamento mezzi della troupe, ed in Piazza del Popolo nella parte di parcheggio a strisce blu situata sul lato destro della Piazza per consentire lo stazionamento dei mezzi della produzione.

• Durante la giornata di giovedì 16 dicembre 2021, a seguito dello spostamento del mercato da Piazza del Popolo a Piazza Cahendalle ore 05.00 alle ore 15.00 è fatto divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Cahen

• Dalle ore 08.00 alle ore 12.00 di domenica 12 dicembre 2021 e dalle ore 14.00 alle ore 20.00 di venerdì 17 dicembre 2021, è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Vivaria (prima fila di parcheggi a strisce blu adiacenti il palazzo dei Congressi) e sui posti riservati al carico e scarico delle merci, ed in Piazza Corsica sul primo posto a strisce gialle riservato a veicoli al servizio di portatori di handicap.

• Dalle ore 07.00 alle ore 22.00 di lunedì 13 dicembre 2021 è vietato il transito veicolare in Via Pianzola.

• Dalle ore 07.00 alle ore 22.00 di lunedì 13 dicembre 2021, è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Via Loggia dei Mercanti e precisamente:- sul posto a strisce gialle riservato a veicoli al servizio di portatori di handicap situato all’intersezione con via delle Commenda;- sui posti a strisce gialle riservate ai mezzi del Comune di Orvieto;

• Dalle ore 06.00 alle ore 20.00 di martedì 14 dicembre 2021 è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Febei, in Largo Orazio Valentini e in Piazza Ippolito Scalza.

• Durante la giornata di martedì 14 dicembre 2021, nell’arco orario tra le ore 06.00 e le ore 20.00, sarà temporaneamente interrotto il transito veicolare, per il tempo strettamente necessaria alla effettuazione delle riprese cinematografiche, in Via Beato Angelico con deviazione dei flussi veicolare su Via Lorenzo Maitani. Durante tutto il periodo suddetto sarà consentito il transito per tutte le categorie di veicoli in Via Lorenzo Maitani direzione Piazza DuomoI veicoli dei residenti di Via dei Gualtieri muniti di garage saranno autorizzati al transito lungo Via del Duomo.  

• Dalle ore 06.00 di martedì 14 dicembre 2021 fino alle ore 21.00 di mercoledì 15 dicembre 2021, è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Via MagalottiNella sola giornata di mercoledì 15 dicembre 2021 sarà vietato il transito veicolare in via Magalotti con deviazione dei flussi veicolare a sinistra su Piazza della Repubblica.

• Dalle ore 06.00 alle ore 20.00 di venerdì 17 dicembre 2021, è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Via dei Gualtieri, lato sinistro, sui posti auto riservati ai residenti.

Tutta la rimozione ed il posizionamento della segnaletica verticale, compresi dissuasori di sosta, nonché la cancellazione ed il ripristino della segnaletica orizzontale sono a carico della produzione del film con il coordinamento del personale del servizio segnaletica del Comune di Orvieto.  Tutta la gestione della viabilità, deviazioni e interruzioni, è a carico della Polizia Locale con ausilio del personale della produzione.   Il Comando di Polizia Locale adotterà tutti i provvedimenti contingibili dettati da ragioni di emergenza, ordine pubblico o circolazione veicolare e pedonale. 




Rete Nazionale Scuola in Presenza, “ma come stanno davvero i giovani”?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota della Rete nazionale Scuola in Presenza che traccia il punto sulla situazione della scuola e soprattutto dei giovani che in questi due anni hanno visto totalmente stravolta la loro “vita scolastica” quotidiana a causa del covid.

Nelle scorse settimane, in seguito alla partecipazione della nostra portavoce Maddalena Loy ad alcune trasmissioni televisive, in molti si sono domandati chi fossimo e purtroppo in molti hanno deciso di stamparci addosso etichette antipatiche e riduttive. Crediamo sia utile in poche righe spiegare, ancora una volta, chi siamo e quali sono le nostre posizioni.

La Rete Nazionale Scuola in Presenza conta al suo interno più di 40 comitati distribuiti in tutto il territorio nazionale, alcuni spontanei, altri costituiti formalmente. I Comitati, a seguito delle numerose chiusure scolastiche decretate da sindaci e Presidenti Regionali, hanno deciso di unirsi, al fine di lottare per avere una Scuola che fosse in presenza, e, come recita la nostra Costituzione, aperta a tutti.

Siamo apartitici e nessuno di noi riceve compensi: lavoriamo in maniera volontaria, mettendo in campo le nostre professionalità, risorse ed esperienze al fine di tutelare il diritto all’istruzione. Ma non solo: vogliamo tutelare anche una crescita che sia rispettosa dei bisogni delle nostre figlie e dei nostri figli.

Siamo stati promotori di molti ricorsi ai TAR nelle varie Regioni e molti li abbiamo vinti, grazie al supporto di giuristi e scienziati (su tutti il gruppo di Goccia a Goccia) che ci hanno sostenuto con dati e studi di letteratura scientifica internazionale sui contagi in ambiente scolastico. Abbiamo ottenuto ad aprile scorso, grazie alla sentenza del TAR del Lazio, la riapertura delle scuole: i dati non autorizzano a considerare la scuola luogo di contagio.

Ogni giorno sui vari territori i nostri comitati si interfacciano con le Asl, con i Prefetti, i Sindaci, richiedono accessi agli atti, studiano i dashboard regionali COVID-19, vigilano sull’attuazione dei protocolli ministeriali: insomma facciamo un gran lavoro, che ai più rimane invisibile, tutelando i diritti di tutti.

Poiché siamo una parte del Paese reale, all’interno della Rete convivono vaccinati e non, e riusciamo ogni giorno a dialogare, trovando sempre una sintesi che rispetta la posizione di tutti. Non ci piace il clima di scontro instaurato dalla classe politica e dai media di questo paese. Per questo non adoperiamo l’espressione “no-vax” per designare quelli che prima di optare per il vaccino vogliono soppesarne i rischi e i benefici.

Per i minori crediamo nella libertà di scelta, poiché al momento vediamo la comunità scientifica divisa sull’effettiva utilità del vaccino. Riteniamo il green pass una misura non applicabile su ragazze e ragazzi: la scelta della vaccinazione deve avvenire in maniera consapevole e individuale per loro, che sono soggetti in crescita. Vogliamo, quindi, confrontarci con i pediatri di famiglia e scegliere in serenità, senza dover mettere sulla bilancia benefici che non siano di tipo sanitario, e su questo chiediamo un dibattito equo.

Vorremmo anche poter parlare di cosa offre la scuola italiana ai più piccoli e ai ragazzi. Guardiamo con apprensione alla transizione digitale nella scuola, e siamo convinti che gli ultimi due anni hanno dimostrato che la Didattica a Distanza non è una proposta percorribile. Le nostre scuole cadono a pezzi, la società sembra sempre di più mettere all’angolo i giovani che non hanno ambienti di crescita idonei. In questo scenario si collocano dati allarmanti in termini di disagio psichico, suicidi infantili e adolescenziali. Ecco, di questo noi vorremmo parlare.

Rete nazionale Scuola in Presenza




Sanità, la grande malata, le proposte di CiviciX l’Umbria, Italia Viva e Azione

Tre gruppi politici viaggiano insieme sui grandi temi del territorio e della Regione. Si tratta di CiviciX, Italia Viva e Azione. In realtà il primo, CiviciX l’Umbria e poi nelle declinazioni locali vuole andare oltre i partiti e far ripartire la politica dal basso in una sorta di piramide rovesciata che faccia tornare i cittadini al centro della scena politica. Non poteva mancare, all’interno dei grandi temi, la sanità anche alla luce del nuovo Piano Sanitario Regionale preadottato dalla giunta guidata dalla presidente Donatella Tesei e in attesa di essere approvato, magari con alcune modifiche, dal consiglio regionale entro il prossimo febbraio. Così Franco Raimondo Barbabella, Massimo Gnagnarini e Massimo Morcella hanno messo intorno ad un tavolo vari soggetti per discutere del tema dei temi, la sanità. C’erano amministratori, il presidente della Provincia, in campagna elettorale, il sindacato con Ciro Zeno e Stefano Moretti, già assessore alla sanità in tempi che oggi sembrano remoti ma che ha presentato una vera proposta per tentare di contrastare il depotenziamento de facto del nosocomio orvietano e della sanità di territorio insiti nel Piano elaborato dall’assessore Coletto.

Il leit motiv della giornata è stato sicuramente: uniamoci e combattiamo contro questo piano che penalizza i territorio, non solo Orvieto. C’era il Trasimeno che se dovesse passare così il Piano, si vedrebbe catapultato con Città di Castello e la provincia di Perugia più lontana, abbandonando quel territorio più familiare e contiguo che è l’Alto orvietano. C’era Narni che ormai da decenni sente ripetere la storia del nuovo ospedale insieme a Amelia, ma ancora non c’è nulla di concreto.

Sotto accusa, dunque, il nuovo PSR triennale che nelle sue oltre 84 pagine è piuttosto deludente, secondo Lattanzi, che affonda “non vengono affrontati i problemi della sanità dei territori, niente, non c’è niente”. Per contrastare una regione che sembra sempre più orientata sui poli di Perugia, soprattutto, e Terni, con qualche concessione a Foligno. Per contrastare questa idea di sanità verticistica e peggiorativa dei servizi su un territorio già piuttosto penalizzato, CiviciX, Italia Viva e Azione chiedono ai cittadini di reagire, di discutere e agli amministratori di mettere in campo tutte quelle iniziative possibili per cambiare la rotta. Da questo punto di vista Stefano Moretti ha presentato una bozza di “proposta di Legge Regionale” che può essere votata dal consiglio provinciale, da un Comune con più di 10 mila abitanti, da più Comuni per un totale di almeno 10 mila abitanti che prevede la creazione di un’azienda ospedaliera universitaria unica tra Terni-Narni-Orvieto. Si può ripartire da qui per cambiare e salvare la sanità come servizio pubblico.