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Il 4 dicembre “Cittadinanza Territorio Sviluppo” presenta l’Osservatorio permanente delle prime 20 imprese dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano

Il 4 dicembre alle 10,30 presso Palazzo Corgna a Città della Pieve, si terrà la presentazione dell’Osservatorio permanente delle prime 20 società di capitali dell’Area Interna Sud-Ovest Orvietano che comprende 20 Comuni della Provincia di Terni con l’unica eccezione di Città della Pieve, in Provincia di Perugia.  L’iniziativa è promossa dall’impresa sociale “Cittadinanza Territorio Sviluppo” e patrocinata dal GAL Trasimeno-Orvietano.

Questa prima edizione dell’osservatorio ha analizzato tutti i bilanci dal 2016 al 2019 delle società di capitali che hanno sede e/o sedi operative importanti nel territorio, restituendo la situazione al periodo precedente la pandemia.  A esplorare e commentare i dati raccolti da “Cittadinanza territorio Sviluppo” saranno Matteo Tonelli, commercialista e socio fondatore, Antonio Rossetti, dirigente bancario, presidente del comitato scientifico e socio fondatore, Paolo Fratini, commercialista e docente a contratto dell’Università di Perugia.

L’Osservatorio prende in esame le prime 20 società di capitali per fatturato che, insieme, occupano circa il 7% degli addetti dell’intera area.  Il rapporto, quindi, stila tre distinte classifiche in ordine di numero addetti, ricavi e MOL (Margine Operativo Lordo).  Durante la presentazione, che sarà coordinata dal presidente dell’impresa sociale Francesco Paolo Li Donni, interverrà per i saluti Francesca Caproni, direttore del GAL Trasimeno-Orvietano

Le 98 pagine del rapporto saranno disponibili gratuitamente per chi si iscriverà alla newsletter al link www.osservatoriocts.it




Continua la campagna d’informazione dei Carabinieri contro le truffe alle “fasce deboli e agli anziani”

Continua la campagna informativa per la sicurezza voluta dal Comando Provinciale Carabinieri di Terni rivolta alle persone appartenenti alle fasce deboli come gli “anziani”. Gli incontri, che si sono ripetuti nel corso delle trascorse settimane e che continueranno fino a che l’emergenza sanitaria lo permetterà, si sono tenuti in diversi comuni della provincia, da Avigliano a Montecastrilli presso il locale Centro Fiere, ad Attigliano, a Terni, a Porano, ad Otricoli, nei piccoli e nei grandi centri urbani dove i truffatori cercano di delinquere andando a truffare chi, spesso, è disarmato di fronte alla violenza ed alla tracotanza. L’Arma dei Carabinieri, da tempo, ha avviato, in campo nazionale, l’iniziativa rivolta a tutelare le fasce deboli ed in particolare gli anziani, spesso vittime, mediante artifizi e raggiri, del reato di truffa.

I Comandanti di Compagnia ed i Comandanti di Stazione, a volte anche alla presenza dei Sindaci e di Assessori, si rivolgono ai presenti indicando le modalità attraverso le quali vengono, sovente, consumate le truffe in loro danno, fornendo consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole metodologie utilizzate dai malviventi per introdursi in casa. Tra le più ricorrenti, sono state segnalate le telefonate di presunti avvocati, carabinieri o appartenenti alle forze di polizia, nel corso delle quali vengono comunicati alle ignare vittime incidenti stradali od eventi insoliti, occorsi a loro familiari, per i quali vengono richieste somme di denaro, all’esito delle quali, prontamente, giungono presso la loro abitazione i complici incaricati di prelevare i soldi in contanti od altro valore custodito in casa. Suggerimenti rivolti ad un cospicuo numero di cittadini anziani e non solo, per favorire la cosiddetta “sicurezza partecipata” ovvero quella sicurezza utile a prevenire i reati e promuovere, nel modo più proficuo possibile, l’indispensabile collaborazione con le Forze dell’Ordine. Tra i vari consigli, dispensati anche mediante la distribuzione di un opuscolo realizzato dall’Arma dei Carabinieri, è stato ricordato di: “non aprire a sconosciuti; non tenere in casa oggetti preziosi o denaro; se si utilizza internet non fornire le proprie credenziali o dati bancari; non farsi distrarre per strada da sconosciuti; tenere rapporti di buon vicinato; non fare confidenze al telefono; non farsi raggirare da un semplice tesserino di riconoscimento; ricordarsi di contattare, nell’immediatezza di qualsiasi tentativo di adescamento, il pronto intervento “112” o recarsi personalmente presso il Comando Stazione Carabinieri competente per territorio”.




Il gruppo Scout Orvieto 1 e Acea Ambiente, insieme per il progetto “Sii il cambiamento”

Il gruppo Scout Orvieto 1 ha presentato il progetto “Sii il Cambiamento” ideato e gestito dai ragazzi del clan Cerchio della Luna.  Uno degli obiettivi principali del percorso è quello di sviluppare una sensibilità spiccata verso la tematica ambientale, adottando comportamenti virtuosi.  I ragazzi sono stimolati a ricercare delle soluzioni concrete ai problemi che vengono da loro stessi individuati mettendosi all’opera in prima persona per realizzarli. “In questo contesto – spiegano i ragazzi scout – si è analizzato l’impatto ambientale sul nostro pianeta e, consapevoli dell’enorme portata di questa emergenza, ci siamo accorti che anche i grandi obiettivi si possono raggiungere partendo da piccoli propositi e azioni”. 

Gli obiettivi del progetto sono tre, sviluppo di una coscienza attiva, eduzione alla sostenibilità e consumo critico.  “Vogliamo sensibilizzare – spiegano sempre i ragazzi del gruppo Scout Orvieto 1 – e informare altri giovani come noi su cosa sta succedendo nel nostro paese e nel mondo per poi mettere a disposizioni gli strumenti per costruirsi un’opinione approfondita e consapevole”.  Per raggiungere tale scopo è necessaria un’educazione alla sostenibilità adottando “pratiche che incentivino al riciclo, al riuso e al risparmio per una gestione virtuosa dei beni e delle risorse a nostra disposizione, riducendo gli sprechi e il consumo di plastica nella nostra quotidianità”.  Il passo successivo è un consumo critico e cioè “attenzione a cosa comprimo e mangiamo ogni giorno, cercando di scegliere sempre prodotti che rispettino l’ambiente e l’etica del lavoro e della produzione, avvicinandoci ad un cibo a chilometri zero, per evitare l’impatto inquinante causato dal trasporto, e biologico, per un rispetto dell’equilibrio ambientale, favorendo così la creazione di un personale stile di vita”.

Grazie al finanziamento di Acea Ambiente, da sempre sensibile ai temi dell’economia circolare e del recupero dei materiali, il progetto prevede l’installazione di erogatori di acqua potabile e una fornitura di borracce per i ragazzi di tutte le scuole secondarie superiori di Orvieto, in modo da limitare sempre di più il consumo di plastica. Sempre all’interno del progetto è prevista la realizzazione di pannelli informativi per illustrare le problematiche legate al consumo critico.  “Vogliamo dar vita – scrivono i ragazzi Scout – a occasioni di informazione, con l’aiuto di esperti, sull’emergenza climatica e sulla possibilità di partecipare ad eventi formativi e a manifestazioni sul tema dell’ecologia; vogliamo inserire il motore di ricerca ECOSIA nelle aule e molto altro.  In tutte questo il progetto ha trovato il sostegno delle dirigenti scolastiche dei due poli di istruzione secondaria superiore di Orvieto e dei rispettivi rappresentanti d’istituto.  Durante le assemblee che si sono svolte tra il 25 e il 29 novembre le varie proposte sono state introdotte dai ragazzi e discusse, e è iniziata la distribuzione delle borracce agli alunni degli istituti coinvolti”.




Dura replica dell’associazione Andromeda al Comune sullo spostamento dell’asilo nido a Ciconia

L’Associazione Andromeda, letto il comunicato del Comune di Orvieto del 27.11.2021, prende atto che è stata trovata una soluzione temporanea per l’alloggiamento dei bambini dell’asilo nido comunale “Il Girotondo”.
Si compiace che il Comune abbia adottato la soluzione suggerita proprio da Andromeda in occasione degli incontri già tenutisi con gli uffici responsabili del Comune di Orvieto per affrontare la problematica, nonostante il comunicato non ne faccia menzione.
Rimane, tuttavia, la preoccupazione dell’Associazione, legata alla più volte ribadita temporaneità del provvedimento adottato, che lascia intendere la perseverante volontà del Comune di procedere, in ogni caso e nonostante l’appello di Andromeda, al futuro collocamento dei bambini presso i locali da essa attualmente occupati, con conseguente necessità di un suo trasloco, a discapito dell’intera comunità di soggetti disabili.
Pur consci dei disagi che in questo momento stanno subendo le famiglie dei bambini dell’asilo, alle quali va tutta la nostra solidarietà, riteniamo che nemmeno i diritti degli utenti di Andromeda debbano essere ingiustamente compromessi e, vadano, invece, egualmente salvaguardati e tutelati, considerata soprattutto la loro difficoltà, non solo di natura fisica, ad adattarsi a nuovi ambienti.
Non si comprende la necessità di spostare nuovamente i bambini tra qualche mese, e comunque quando i lavori nella “Sala Corsica” saranno ultimati, visto che, nel frattempo, i piccoli si saranno ambientati nei nuovi locali e potrebbero ritornare tranquillamente presso “Il Girotondo” quando sarà definitivamente ripristinato.
Auspichiamo che l’Amministrazione comunale, consapevole dei suoi doveri di welfare nei confronti delle categorie più svantaggiate, e che il semplice adeguamento strutturale, ammesso che sia possibile, nel caso specifico non basterebbe comunque a garantire l’adattamento dei ragazzi di Andromeda, si determini ad individuare soluzioni logistiche alternative rispetto al paventato trasferimento dell’associazione nella “Sala Corsica”, evitando ingiusti disagi e difficoltà ai suoi utenti.




Neve a novembre. Scuole chiuse in alcuni Comuni e possibili gelate nella notte

Neve, tanta neve e già il 29 novembre. Così molti di prima mattina si sono ritrovati con tetti, strade e campi imbiancati in particolare nei paesi dell’orvietano sopra i 300 metri. Dalle 7 circa la neve ha iniziato a cedere copiosamente anche su Orvieto. In poche ore, verso le 11 è tornato un timido sole, in alcuni punti gli accumuli hanno superato anche i 12 centimetri. Così a Castel Giorgio, Castel Viscardo, Parrano, Porano, Montegabbione, Monteleone, Ficulle e San Venanzo i sindaci hanno deciso di lasciare chiuse le scuole per dare la possibilità ai mezzi di spazzamento e a quelli di emergenza di lavorare con le strade libere dal normale traffico. E’ stata quindi attivata la sala operativa della funzione associata di protezione civile sud-ovest Orvietano. Anche i Vigili del fuoco sono intervenuti fin dalle prime ore della mattina per liberare le strade da alberi e tronchi caduti e per vari interventi.

Il report della Protezione Civile traccia un quadro preciso della situazione e per la giornata del 30, quando si prevede un abbassamento delle temperature con la possibile formazione di ghiaccio sulle strade.

“Nel Comune di Orvieto non si sono registrate particolari criticità per la viabilità salvo nelle frazioni di: Torre San Severo, Sugano e Canonica, con interruzione parziale del transito per caduta di alberi, neve più intensa sul tratto della Comunale di Morrano con allacciamento con la S.p. Marscianese. I comuni di San Venanzo, Parrano, Porano, Montegabbione, Monteleone, Ficulle, hanno predisposto con apposita ordinanza la chiusura delle scuole. Situazione meno complessa si è registrata in tutti gli altri comuni della Funzione Associata. La caduta di un cavo elettrico Enel a Castelviscardo ha interrotto la circolazione sulla variante stradale in direzione Castelgiorgio. Il Servizio della Provincia di Terni ha ripristinato il traffico sulla S.P. 111 della Badia, sulla S.P. 55 è stato rimosso un pullman uscito dalla sede stradale, tutte le strade di competenza nell’alto orvietano sono transitabili. E’ previsto l’abbassamento delle temperature con possibili gelate, pertanto è stato predisposto lo spargimento di sale sulle strade. Complessivamente sono state impegnate oltre alle 10 unità del Centro Servizi Manutentivi del Comune di Orvieto, numerosi anche i volontari della Protezione Civile: 10 di Orvieto, 2 di Baschi, 5 di Castelviscardo, 4 di Allerona, 4 di Montegabbione, 4 di Monteleone.




Disdette negli alberghi per paura del covid ma Orvieto è in controtendenza

A lanciare l’allarme sulle prenotazioni del Natale per primo è stato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, sottolineando come la curva dei contagi in rialzo e soprattutto la situazione in alcuni Paesi europei stava intaccando fortemente la fiducia non solo degli italiani. In un’intervista pubblicata su “La Nazione” del 26 novembre Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria conferma che anche in Umbria si stanno registrando parecchie disdette in particolare per il prossimo ponte dell’Immacolata dell’8 dicembre.

La Regione Umbria così come lo scorso anno e prima dell’estate si è mossa con tempismo per promuovere i territori, le città d’arte, i luoghi dello spirito, i laghi e le bellezze naturali e i risultati, secondo gli operatori e lo stesso Fittuccia, sono stati importanti e per le prossime festività natalizie molto interessanti. Poi prima la Gran Bretagna, poi Germania, Austria, Francia, Olanda, Belgio e ora anche i contagi interni hanno fatto tirare il freno a mano ai turisti potenziali in particolar modo nelle città d’arte e nei luoghi di villeggiatura di montagna. E Orvieto?

Secondo Stefano Martucci, vice-presidente regionale di Federalberghi, per ora il sistema tiene. “Chi ha prenotato è pronto a venire a Orvieto ma – spiega Martucci – la situazione è tutta in divenire quindi bisognerà attendere sicuramente la prima settimana di dicembre per capire se effettivamente la situazione covid avrà dei contraccolpi anche a Orvieto”. Probabilmente anche l’introduzione del green-pass obbligatorio per accedere nelle strutture ricettive e del super green pass per bar, ristoranti e soprattutto feste dal prossimo 6 dicembre da un lato potrebbe portare a qualche disdetta ma dall’altro potrebbe tranquillizzare chi sta vivendo questa fase con preoccupazione. Sempre Martucci spiega che “nelle nostre strutture già ora, nonostante non ci sia alcun obbligo, molti clienti mostrano il green pass e sicuramente regole più severe ma certe potranno essere ben accolte da chi ha voglia di viaggiare in totale sicurezza”.

In città, intanto, si continua ad allestire tutto per i prossimi eventi, dalle luminarie, alla macchina organizzativa per l’evento per eccellenza per Orvieto e cioè Umbria Jazz Winter dal 29 dicembre al 2 gennaio.




Individuato e denunciato l’investitore del 60enne a Bardano grazie alle telecamere, Polizia locale e Carabinieri

Nel tardo pomeriggio dello scorso 14 novembre un uomo di 60 anni è stato investito da un’auto il cui conducente non si è fermato per i soccorsi. Sono scattate immediatamente le indagini da parte delle forze dell’ordine. Dopo una settimana di verifiche incrociate sui sistemi di videosorveglianza comunali e privati presenti nella zona di Fontanelle di Bardano, il personale della Polizia Locale di Orvieto coordinato dal comandante Alessandra Pirro e dal capitano Enrico Sacco, ha identificato l’autore dell’investimento del pedone, avvenuto a Fontanelle di Bardano. L’investitore, complice l’oscurità e le cattive condizioni metereologiche, si era dato alla fuga omettendo di prestare soccorso al pedone che poco dopo, grazie all’intervento del 118 richiesto da alcuni residenti, era stato ricoverato in ospedale in “codice rosso”. Le indagini hanno permesso di individuare un’autovettura di colore bianco che, lanciata ad alta velocità in direzione Allerona/Orvieto, avrebbe colpito il malcapitato con la parte destra del veicolo omettendo di fermarsi e di prestare soccorso. Preziosa anche la collaborazione fornita dai Carabinieri del Comando Stazione di Orvieto. Il responsabile è stato deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria per i reati di lesioni colpose gravi, fuga ed omissione di soccorso




Tentato furto della fede e detenzione di petardi e marijuana, due deferiti dai Carabinieri tra Castel Viscardo e Orvieto

Nella giornata di mercoledì 25 novembre i Carabinieri del Comando Compagnia di Orvieto, in due distinte operazioni di servizio, hanno deferito in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica di Terni due persone.

Nel corso del 25 mattina a Castel Viscardo in via Ponte Giulio i Carabinieri della radiomobile, nel corso di un servizio di controllo alla circolazione stradale, hanno fermato e successivamente deferito in stato di libertà un giovane orvietano di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine, il quale alla guida del veicolo di un conoscente è stato trovato in possesso di 4 petardi privi di etichettatura e fabbricazione artigianale e di quasi 2 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana; la patente di guida gli è stata ritirata, mentre petardi e stupefacente sono stati sottoposti a sequestro;

Verso le 16 dello stesso giorno, ad Orvieto, i Carabinieri del locale Comando Stazione a seguito della presentazione di una denuncia hanno deferito in stato di libertà per il reato di furto con destrezza una donna rumena di 31 anni, domiciliata in un campo nomadi di Roma in zona Tiburtina, già nota alle Forze dell’ordine.  La donna è accusata di aver sottratto al denunciante la propria fede nuziale mentre i due interloquivano tra di loro nei pressi della stazione ferroviaria contrattando il prezzo per un ipotetico rapporto sessuale. In tale circostanza la donna è stata deferita anche per l’inosservanza del provvedimento del divieto di ritorno nel Comune di Orvieto emesso lo scorso mese di agosto.




25 novembre, non solo una data contro la violenza sulle donne. Manifestazioni e convegni in programma

Il 25 novembre è una data drammaticamente importante. E’ la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Non è solo un’enunciazione, ma una realtà drammatica e violenta. La violenza di genere è quotidiana, a volte sottile, altre forte, terrificante. Ogni giorno in Italia dobbiamo registrare una sconfitta del diritto, della convivenza, della libertà e dell’umanità. Ogni giorno si deve ricordare che donna e uomo sono “UGUALI” in tutto e per tutto. Certamente permangono le differenze riproduttive e estetiche, ma null’altro. E non si può differenziare e/o discriminare solo in nome di differenze genetiche. Lo abbiamo già fatto in passato con risultati crudeli e ora ci siamo ricascati perché questa volta è più “raffinata” la discriminazione e la violenza. S’insinua subdolamente con la giustificazione dell’amore, della gelosia, della protezione, della religione interpretata dagli uomini, delle pulsioni ormonali di qualche imbecille.

Sempre più donne, nonostante tutto, sono al timone di aziende e governi locali e nazionali. Però ancora servono le “quote rosa”, ancora si parla di “uguaglianza di salario”. La pandemia ha fatto riemergere un passato che sembrava ormai un ricordo: le donne sono state quelle più penalizzate nel mondo del lavoro. La casalinga non è un lavoro, ma un “dovere” e tanti altri stereotipi che sono difficili a morire per ignoranza e a volte per convenienza.

Per tutti questi motivi e per tanti altri è giusto e importante ricordare il 25 novembre. E’ giusto ricordarlo in ogni città paese, borgo italiano. E’ giusto ricordare, come ha fatto la Fidapa Centro Italia e la sezione di Orvieto il 24 novembre, quelle donne che oggi soffrono per le discriminazioni assurte a leggi dello stato come in Afghanistan. E’ giusto che a ricordare siano prima di tutto gli uomini insieme alle donne, uno vicino all’altra…

Programma 25 novembre

16,30 – Piazza della Repubblica
L’Albero di Antonia (AdA) invita la cittadinanza a partecipare alla giornata internazionale contro la violenza. Accanto alla manifestazione di denuncia e contro-narrazione si terrà la performance musicale del gruppo “Tusciamannate”, appassionate della musica popolare, dei canti e delle danze tradizionali del Centro Sud Italia: calabresi, siciliani, salentini e romani. Il canto polifonico e gli strumenti tradizionali, chitarra, organetto e tamburello, ripropongono celebri e coinvolgenti brani musicali che narrano storie d’amore: passioni lontane o ostacolate, amori che diventano avversione, relazioni che amore non sono ma violenza fino a esplodere in femminicidio. Altri brani parlano del lavoro faticosissimo e sottopagato.

ore 18.30 – Piazza della Repubblica
La facciata del Palazzo Comunale di Orvieto sarà illuminata di rosso e, lungo il loggiato, saranno posizionati 100 palloncini rossi a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.

Programma 27 novembre

ore 16.00 – Sala plenaria della Fondazione CRO in Piazza Febei
La Fidapa presenta il convegno “Violenza sulle donne: Prevenire, Contrastare, Educare”.
Saranno presenti Francesca Compagnucci, presidente Fidapa sezione di Orvieto, Anna Maria Turchetti, presidente distrettuale Fidapa Centro Italia e la sindaco Roberta Tardani. Tra gli interventi Irma Conti, presidente dell’associazione Donne Giuriste Italia, Luciana Delfini, consigliera per i rapporti internazionali della stessa associazione; Aldo Manuali, pedagogista e giudice onorario del Tribunale per i Minori di Perugia; la sociologa Paola Quattoni.
Modera l’incontro Paola Morelli, avvocato e vice-presidente di Fidapa sezione di Orvieto.

17,30 Lo Scalo -Community Hub di Orvieto Scalo
L’Albero di Antonia (AdA) invita la cittadinanza a partecipare alla presentazione del libro “Storie di genere”. Il secondo volume scritto da L’Albero di Antonia, edito dal Cesvol-Centro servizi volontariato, è stato presentato a Umbria Libri a Terni lo scorso 29 ottobre. Alla lettura di brani, a cura delle lettrici Daniela Viola e Alessia Cardinali, si alternerà l’accompagnamento di chitarra di Andrea Vincenti e la voce di Martina Maggi, cantautrice di grande talento di Orvieto, assunta alla ribalta nazionale per aver lavorato in progetti folk, rock-blues e canto multistilistico.




La difficile gimkana tra green e super pass. Il giro di vite giusto per non richiudere

Green Pass, ora super green pass, tamponi, scadenze, terza dose, è sempre più un ginepraio la vita ai tempi della pandemia. Intanto chiariamo subito, la pandemia è ancora nel pieno e anzi ha deciso di spingere sull’acceleratore. In Italia i contagi stanno salendo costantemente anche se con ritmi molto più lenti che in altri Paesi d’Europa. Il merito? E’ di una campagna vaccinale che va avanti in maniera sostenuta anche per la dose “booster”. Un bel risultato, sicuramente, che conferma la grande voglia di ripartire dell’Italia. Ci sono anche i no-vax e i no-green pass, in molti casi le due cose coincidono. Manifestano per una supposta “libertà” di scelta nonostante i maggiori costituzionalisti dicano l’esatto contrario. Sì perché quando si parla di malattia ci si deve affidare alla scienza, che ha spiegato in tutte le salse che allo stato attuale le uniche armi di prevenzione sono vaccino e distanziamento interpersonale, oltre al rispetto delle più elementari norme igieniche; quando si parla di leggi e di Costituzione si deve fare riferimento agli esperti, ai docenti universitari, ai costituzionalisti e così via. Purtroppo in Italia proliferano invece gli esperti da social. La laurea in social è diffusissima purtroppo per loro, però, non ha valore e per fortuna per tutti noi.

Le fake anti-vaccino sono numerose, alcune anche fantasiose, con fondamento scientifico? Assai poche, o meglio, il dubbio sui possibili effetti collaterali c’è, così come c’è per ogni medicinale e ogni vaccino che viene somministrato. E’ così, quando il fisico si trova al suo interno elementi chimici può reagire in maniera avversa. Di scientifico c’è poco altro. C’è invece da sottolineare che la tecnica dei vaccini Pfizer e Moderna è attualmente allo studio per una lunga serie di altri destinati a combattere la diffusione di patologie gravi e gravissime, compresi alcuni tumori. Chissà, allora, cosa si dirà quando dalla sperimentazione si passerà alla somministrazione di questi vaccini. Facciamo una piccola previsione…”perché lo Stato non li inserisce fra la prestazione gratuite?”. Sì perché molto spesso la memoria è corta, anzi cortissima e gli stessi che oggi urlano e gridano al complotto giudaico-capitalista, domani saranno quelli che chiederanno l’accesso universale a tali future cure sempre contro lo stesso nemico.

I numeri ci raccontano la realtà. Oggi la diffusione del virus è molto alta per le fasce di età più giovani e tra i no-vax convinti, soprattutto i ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva sono quasi tutti rientranti in queste categorie. Ma il vaccino non immunizza, è la vulgata più comune fra i resistenti. E’ esattamente così. Scienziati e medici hanno sempre spiegato che il vaccino rende più difficile la vita al virus, ma molto più difficile perché si è meno contagiosi e ci si contagia che più difficoltà. Nel caso di contagio, poi, si riduce fortemente il rischio di essere ricoverati e di morte. In un’ideale bolla di solo vaccinati, ad esempio, si potrebbe tornare ad una vita normale con piccole attenzioni dettate dal buonsenso. Nel caso in cui si fosse in presenza di soggetti fragili allora la vaccinazione sarebbe fortemente auspicabile per evitare rischi francamente inutili.

L’Italia non vuole e soprattutto non può permettersi un nuovo duro e lungo stop delle attività lavorative e il giro di vite appena approvato dall’esecutivo va letto in tal senso. Basta chiusure, se non strettamente necessarie per la salute pubblica, e sì ad un valore diverso tra chi in questi mesi ha dimostrato senso civico, da una parte, e ha compiuto tutti gli atti necessari per proteggersi dalla malattia dall’altra. Sì a maggiori libertà per chi rispetta le leggi anche quando non piacciono, però devono assolutamente esserci maggiore rigore e più controlli altrimenti si rischia di vanificare ogni sforzo.

Ora che si avvicinano le Feste, con le luci, lo shopping, gli eventi è giusto dare un guro di vite per quelle attività che tanto hanno sofferto in questi due anni ma gli imprenditori stessi devono essere i più rigorosi e attenti alle regole per non trasformarsi in “prenditori” e poi vittime al prossimo eventuale lockdown perché i cittadini e non solo una parte di essi, non possono sopportare un nuovo blocco soprattutto se questo sarà dovuto a scarso rispetto delle regole, controlli leggeri e, magari, positivi in quarantena che invece escono tranquillamente certi, o quasi, di farla franca.