Truffe agli anziani? In un incontro a Porano i carabinieri spiegano come prevenirle

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Il Comune di Porano ha organizzato un incontro a cui sono stati invitati il capitano Giuseppe Viviano, comandante della Compagnia Carabinieri di Orvieto e il luogotenente Giuseppe Marigliano, comandante della stazione Carabinieri di Porano, dedicato alle truffe agli anziani e alla loro prevenzione.

E’ un periodo particolare quello post-pandemico ma i raggiri nei confronti in particolare delle persone anziane non hanno mai conosciuto momenti di “crisi”. L’avvento dell’on-line anche per le operazioni bancarie e non solo più quotidiane stanno favorendo i “furbi” e i comportamenti fraudolenti che proprio nei piccoli centri trovano vittime con più facilità.




Il sindaco Andrea Garbini sull’eolico all’Alfina, “il progetto non è in linea con la vocazione turistica del territorio”

Il “parco eolico” sull’Alfina inizia a preoccupare.  L’impatto paesaggistico è indubbio con ogni elemento alto, come si evince dal progetto, circa 200 metri.  Il sindaco di Castel Giorgio, Andrea Garbini, appena riconfermato alla guida del Comune si è trovato questa patata che rischia di bruciare più mani.  Proprio Garbini spiega, “ci siamo coordinati con il vice-sindaco di Orvieto, Angelo Maria Mazzi, per trovare una linea d’intervento comune e comprendere tutti i vari aspetti del progetto eolico sicuramente impattante per il territorio dal punto di vista paesaggistico”

Questo è solo il primo dei punti discussi durante l’incontro tra gli amministratori dei comuni su cui andrebbero a insistere le pale eoliche di RWE.  Andrea Garbini spiega, poi, che “il progetto potrebbe avere un forte impatto anche sui comuni del comprensorio del lago di Bolsena e nei prossimi giorni cercherò di coordinarli per approfondire il tema”.  Garbini si trova a dover governare una situazione piuttosto complessa che da una parte vede una serie di progetti per la produzione di energia a forte impatto, a partire dalla geotermia, e dall’altra un territorio sempre più vocato al turismo“Abbiamo una gran numero di presenze – ribadisce Garbini – che scelgono il nostro territorio per la sua bellezza, per la natura incontaminata e il silenzio.  Questi progetti non vanno a braccetto con la tipologia di turismo di Castel Giorgio e più in generale di tutto il territorio circostante”.

L’altro capitolo riguarda i terreni su cui potrebbe sorgere l’eolico.  Per quanto riguarda l’orvietano si tratta di privati singoli mentre per Castel Giorgio insistono su proprietà dell’Opera del Duomo“Sono sicuro – sottolinea Garbini – che il presidente dell’Opera, Andrea Taddei, valuterà con grande attenzione, insieme al consiglio, il progetto in tutti i suoi aspetti.  I prossimi passi che intendiamo compiere insieme al vicesindaco di Orvieto riguardano anche il coinvolgimento dell’Ente guidato da Taddei per raccogliere tutti i dati necessari per discutere nello specifico e fermare questo progetto che cozza con quella valorizzazione del territorio di cui sempre si parla e spesso è al centro di progetti di sviluppo”.

Il dibattito sull’eolico all’Alfina è dunque ufficialmente aperto con alcuni quesiti non di poco conto sull’argomento.  Ad esempio; qual è la posizione ufficiale dell’Opera del Duomo?  E’ possibile avviare una procedura di VIA nazionale senza avere titolarità sui terreni dove dovrebbero sorgere le pale eoliche? Quali strumenti hanno a disposizione gli Enti Locali per porre dei paletti e/o bloccare progetti a forte impatto ambientale?




Il bando Scuola 2021 pubblicato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto

La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ha pubblicato sul proprio sito web il Bando Scuola 2021. Il bando conferma la vicinanza dell’Ente orvietano al territorio e, in modo particolare, al mondo della scuola. L’obiettivo è promuovere la crescita e l’innovazione in campo scolastico, con una particolare attenzione alle tematiche “green”, attraverso la realizzazione di progetti didattici e iniziative finalizzati all’acquisizione di competenze culturali, professionali e sociali, che migliorino le condizioni di apprendimento degli studenti e che permettano di sviluppare conoscenze legate alla sostenibilità ambientale del territorio; il bando prevede la possibilità di acquisto di strumenti didattici e di materiali, purché inseriti nell’ambito di progetti educativi e iniziative oggetto del bando.

I risultati dei progetti e delle iniziative ammessi al finanziamento saranno presentati presso la sede congressuale della Fondazione. Il bando è rivolto agli Istituti scolastici pubblici di primo (scuola media) e secondo (scuola superiore) grado con sede nel territorio di operatività della Fondazione Cassa Risparmio di Orvieto. L’importo massimo del contributo previsto per singolo progetto è di € 8.000.




Grave perdita per il Santa Maria della Stella, addio alla puericultrice Fernanda Sellani

Un grave lutto ha colpito l’Azienda Usl Umbria 2 e il personale dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto. È venuta a mancare, nella serata del 24 ottobre, la puericultrice Fernanda Sellani, una vera e propria istituzione nella città. Nel corso della sua lunga carriera professionale è stata accanto a centinaia di mamme aiutandole ad allattare e le ha guidate insegnando loro come rapportarsi con i loro bambini.

La direzione strategica aziendale – il direttore generale Massimo De Fino, la direttrice sanitaria Simona Bianchi, il direttore amministrativo Piero Carsili -, insieme alla direttrice del presidio ospedaliero di Orvieto Margarete Tockner, alla responsabile dell’Unità Operativa di Pediatria, Elena Neri, al responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, Patrizio Angelozzi e a decine di colleghi dei due reparti esprime ai familiari la più sentita vicinanza e profondo cordoglio per la scomparsa della professionista: “Il suo sorriso e la sua disponibilità nei confronti di utenti e colleghi rimarranno un ricordo e un esempio indelebili per la struttura ospedaliera di Orvieto e per l’azienda sanitaria”.




Vetrya, e ora che succede? Dalla google italiana alla liquidazione

Dopo il comunicato ufficiale di Vetrya di sabato 23 ottobre si è aperta ufficialmente la discussione sulle ipotesi di futuro per l’azienda che doveva divenire la “google italiana”.  I rumors, che puntualmente abbiamo riportato, ritengono possibile uno spin-off con la creazione di una sorta di good company lasciando Vetrya come bad company.  Il comunicato stesso lascia intendere che si stanno valutando possibili strategie per superare le tensioni economico-finanziarie che l’azienda sta attraversando.  In realtà la delibera del consiglio di amministrazione blocca alcune possibili soluzioni e la nuova domanda da porsi è: c’è un futuro per Vetrya?

Con lo scioglimento e la messa in liquidazione della società viene meno la “continuità aziendale” diretta o indiretta e quini anche l’ipotesi di concordato in continuità aziendale.  Questo è lo strumento giuridico finalizzato a far sopravvivere l’azienda in difficoltà anche tramite la vendita o il conferimento di rami di azienda in esercizio a una o più società esistenti o appositamente costituite.  Sempre con lo scioglimento e la liquidazione viene meno anche qualsiasi rapporto di lavoro se non strettamente legato alle attività che nelle more della liquidazione devono essere garantite.   La stessa Vetrya nel comunicato ha specificato che vengono cessate le attività; quindi manca il presupposto dell’azienda in esercizio. 

E per i dipendenti ci sarà una prospettiva?  Anche a questa domanda la risposta arriva indirettamente dallo stesso comunicato dell’azienda.  Con la liquidazione e la successiva nomina del liquidatore non potranno essere intraprese nuove attività mentre potranno essere portate a compimento quelle già iniziate; quindi, anche i rapporti di lavoro dovranno cessare fatti salvi quelli per garantire il funzionamento dell’azienda in fase di liquidazione. 

Chiaramente l’effettiva esecutività della liquidazione potrà esserci solo dopo l’approvazione da parte dell’assemblea straordinaria dei soci già convocata, in prima convocazione, per il prossimo 10 novembre e in seconda per l’11 dello stesso mese.  In teoria potrebbe esserci il cosiddetto spin-off ma sarebbe singolare che tutto ciò venisse concretizzato successivamente alla decisione del cda di liquidare la società.  Il quadro che sembra emergere è la perdita della continuità aziendale con i liquidatori che si ritroverebbero un’azienda o rami di azienda non più in esercizio da vendere o da conferire.  Un nuovo soggetto potrebbe rilevare gli asset e poi programmare in maniera totalmente autonoma il proprio business e le sue assunzioni, senza obblighi o vincoli di alcun genere. Per Vetrya, poi, si aprirebbero le porte al concordato liquidatorio e non in continuità aziendale con risultati molto probabilmente meno vantaggiosi per creditori e dipendenti.




Strada delle Conce chiusa per lavori dal 25 al 28 ottobre. Come cambia la circolazione

Nell’ambito del programma di rifacimento della pavimentazione stradale realizzato dall’Anas sulla S.S. 71 tra Orvieto Scalo ed il centro storico, dal 25 al 28 ottobre, la Strada delle Conce verrà chiusa al traffico veicolare nel tratto compreso tra l’innesto con la S.S.71 e Via Adige dal km. 29+594 al km. 36+300.

L’ordinanza emessa dalla Polizia Locale prevede:– Dalle ore 09:00 alle 18:00 dei giorni 25 – 26 – 27 – 28 ottobre 2021, e comunque fino al termine dei lavori, viene interrotta la circolazione veicolare in Strada delle Conce nella direzione di marcia dalla intersezione con Via Adige fino alla confluenza con S.S.71 Strada della Stazione. Il traffico veicolare proveniente da Via Adige sarà deviato obbligatoriamente in direzione Porta Romana con possibilità di percorrere Strada di Porta Romana, Via Alberici, Piazza Febei, Via Maitani, Piazza Duomo, senza incorrere nelle violazioni previste per il passaggio in ZTL il cui varco verrà temporaneamente sospeso nei limiti di vigenza dell’ordinanza.  Il traffico veicolare in uscita dal centro storico, proveniente da Porta Romana e diretto ad Orvieto Scalo – A1, sarà deviato su Strada Dritta del Marchigiano. Il tratto della S.S.71 interessato dai lavori di rifacimento della pavimentazione stradale, sarà disciplinato con impianto semaforico o movieri a cura della ditta esecutrice dei lavori per consentire la circolazione dei veicoli in ingresso ed in uscita da Piazza Cahen. E’ comunque consentito il transito dei mezzi di soccorso e/o pronto intervento, degli scuolabus del Comune di Orvieto e delle corse della circolare “C” del servizio pubblico di linea. 

Con proprio personale la ditta esecutrice gestirà la viabilità nel tratto interessato dai lavori al fine di consentire il transito a doppio senso di circolazione dei veicoli di pronto intervento e/o soccorso, dei bus del Trasporto Pubblico e degli Scuolabus comunali. Il Servizio Segnaletica Stradale curerà il posizionamento delle deviazioni previste. L’Ufficio Contravvenzioni provvederà alla sospensione della ZTL nei giorni e negli orari di vigenza dell’ordinanza.




Sciacca porta alla vittoria l’Orvietana nonostante l’inferiorità numerica

Torna a vincere l’Orvietana in una gara tutt’altro che facile, contro un avversario arrivato ad Orvieto per contenere i danni. Obiettivo che stava riuscendo agli uomini di Tomassoli, ma paradossalmente l’espulsione di Fapperdue più che sconvolgere i piani dell’Orvietana li ha scombussolati al Gualdo: la gara è stata decisa proprio pochi minuti dopo l’espulsione. Pomeriggio tranquillo per Frola anche in inferiorità numerica. Ciccone ha potuto contare sulla solita formazione, anche Tomassoli conferma il suo 4-3-3. Nella prima parte di gara, la corsa e la freschezza atletica degli ospiti rendono difficile all’Orvietana la fase di impostazione. Col passare del tempo però gli ospiti saranno costretti ad arretrare il baricentro, senza più farsi vedere in avanti.

La prima emozione dopo 12 minuti, quando Sciacca si inventa un rasoterra a liberare Proietti al limite dell’area, palla per Guazzaroni, in fuorigioco, l’assistente alza la bandierina, ma l’arbitro non si accorge e fa proseguire. Viene atterrato Guazzaroni l’arbitro assegna il rigore ed estrae il rosso, ma il precedente intervento dell’assistente fa rimettere il cartellino in tasca a Reali di Foligno. A metà tempo sembra di essere tornati indietro di una settimana, come a Castiglione del Lago il portiere avversario calcola male l’uscita e colpisce di mani il pallone fuori area, stavolta l’arbitro opta solo per l’ammonizione. Greco va a battere il calcio diretto e segna, ma l’arbitro fa ripetere per una scorrettezza prima del tiro, sul secondo tentativo Greco guadagna solo un calcio d’angolo.

La gara prosegue con pochi sussulti fino al 40’ quando da corner battuto da Bracaletti, Guinazu trova il tempo giusto per incocciare di testa, ma il tuffo di Bazzucchi ha del miracoloso e salva il risultato, il successivo tentativo di Sciacca invece non è altrettanto pericoloso. Si va al riposto a reti inviolate, grazie soprattutto all’intervento straordinario di Bazzucchi.

Non passano nemmeno 20 secondi dal ritorno in campo e l’Orvietana è subito pericolosa: Guazzaroni doma la palla a centrocampo, apre per Keita che cambia gioco su Bracaletti, il capitano serve una palla tesa a centro area dove arriva di testa Sciacca, ma manda a lato. Ma dopo due minuti, la seconda palla persa in partita da Fapperdue a centrocampo, costa il secondo giallo al difensore centrale, reo di un errore simile nel primo tempo, Orvietana in dieci. Qualche minuto dopo Ciccone manda in campo Di Patrizi per Keita e dopo nemmeno un giro di orologio la partita si sblocca: Greco serve in area Sciacca che da posizione defilata trova una traiettoria splendida che vale il vantaggio. Un premio per il numero 9 di casa, dopo un primo tempo a recuperare palloni e a inventare per i compagni.

Cambia quindi il copione della partita con gli ospiti, in superiorità, a doversi sbilanciare. Tomassoli, che già aveva inserito Rossi per Minuti manda dentro anche Bertolini. Ciccone deve togliere per infortunio Lanzi. Ma è l’Orvietana ad avvicinarsi al raddoppio al 35’: ancora Sciacca protagonista, sull’ennesimo corner battuto da Greco, prova la deviazione sottoporta, ma finisce di poco alta. Il Gualdo torna in area solo a pochi istanti dal triplice fischio, ma l’uscita di Frola anticipa Rossi e Diaby.

Dopo le gare contro Massa Martana e Castel del Piano, anche contro il Gualdo i ragazzi di Ciccone hanno portato a casa il bottino pieno malgrado l’inferiorità numerica. Con questo successo l’Orvietana mantiene i 4 punti di vantaggio sulla Narnese, vittoriosa a Sansepolcro, mentre aumenta addirittura a +10 il vantaggio sulle terze.

Domenica prossima trasferta a Terni contro l’Olimpia Thyrus San Valentino (ore 14.30).

I TABELLINI DELLA PARTITA ORVIETANA – GUALDO CASACASTALDA 1-0

ORVIETANA (4-2-3-1): Frola; Lanzi (28’st Biancalana), Fapperdue, Guinazu, Flavioni; Proietti, Greco; Bracaletti (23’st Vicaroni), Guazzaroni (41’st Cotigni), Keita (8’st Di Patrizi); Sciacca (46’st Marsili). A disp.: Perquoti, Barbini, Lombardelli, Baci. All.: Ciccone.

GUALDO C. (4-3-3): Bazzucchi; Coppola, Mereu, Bormioli, Dedja; Balducci (27’st Bertolini), Lorenzini, Favaro; Buzzi (46’st Maccari), Minuti (5’st Rossi), Diaby. A disp.: Fioroni, Santibacci, Menichelli, Scaramucci, Marini, Abdiji. All.: Tomassoli.

ARBITRO: Reali di Foligno (Brizioli di Perugia – Dandola di Perugia).

MARCATORE: 9’st Sciacca.

NOTE: Espulso: Fapperdue (O) al 4’st per doppia ammonizione. Ammoniti: Bormioli, Bazzucchi (G), Guazzaroni (O). Ammonito Ciccone allenatore Orvietana. Angoli: 8-0. Recupero: 3’ + 4’.




Via col vento

Pale eoliche: quattro a Orvieto, tre a Castel Giorgio per un totale di 42 MW

Il nome è suggestivo, intrigante, sa di antico ma anche di modernità: si chiama PHOBOS, e non è il figlio di Ares, dio della Guerra e di Afrodite, dea della Bellezza, figure della mitologia greca.

E’ un progetto di impianto eolico per 7 areogenetarori (le pale eoliche) da 6 MW ciascuno, da realizzarsi tre a Castel Giorgio su terreni di proprietà dell’Opera del Duomo e quattro a Orvieto su terreni di privati cittadini.

Il committente, RWE – RENEWABLES ITALIA con sede in Roma, una Srl a socio unico che si occupa di “Produzione di energia elettrica”, ne ha affidato la progettazione a News Developments, società di Cosenza per servizi di ingegneria integrata e a Vamirgeoind (Ambiente, Geologia, Geofisica) di Palermo. Il Parco eolico è ora al Ministero della Transizione Ecologica per la valutazione di rito, e l’istruttoria sembra essere in fase avanzata. Dalle nostre parti invece regna il silenzio: è comprensibile riservatezza o deprecabile disinformazione?

In Via col vento Rossella O’Hara l’indimenticabile interprete del film, ossessionata dal suo matrimonio con Rhett e dalla sua passione per Ashley, marito della cugina, conclude con un “Domani è un altro giorno”.

Per i cittadini dei due Comuni è tempo di conoscere, anche per loro da domani inizi un altro giorno. Parlino Andrea Garbini, sindaco di Castel Giorgio e Roberta Tardani, sindaco di Orvieto; parli anche Andrea Taddei, presidente dell’Opera del Duomo, per sapere se abbia, anche solo informalmente, espresso un placet alla realizzazione del progetto sui suoi terreni, attratto dagli introiti derivanti dall’eventuale concessione: è vero che i soldi non bastano mai, ma la situazione economica dell’Ente è sana e non lo giustificherebbe. Diversa è la situazione dei proprietari dei terreni nel comune di Orvieto; si tratta di campi che rendono poco e reclamano fatica, la resa per loro aumenterebbe almeno di dieci volte: una sorta di “gratta e vinci” senza nemmeno comprare la cartella.

Parlino anche le associazioni ambientaliste (Amici della Terra, Italia Nostra, WWF) e quelle economiche e di categoria. Prendano voce i tanti VIP che popolano le colline dell’Orvietano: sono persone di sicura sensibilità ambientale, si commuovono alla vista di una zucchina che spunta nel loro orto; verifichino dai loro casolari se avranno “finestre con vista” sulle pale eoliche: ciascuna è alta 200 metri dal piano di campagna.

Ad oggi, in quel di Castel Giorgio, sembrerebbe che si registrino solo il “grazioso” disappunto della Principessa del Liechtenstein che un anno fa ha acquistato il rudere di Montiolo per circa 800mila euro, facendo sorridere le casse tristi della Fondazione Claudio Faina, già proprietaria; e la contrarietà, ritengo per niente graziosa, di Alice Rohrwacher, attrice e regista di successo internazionale, che appena può si rifugia nella casa di famiglia. Entrambe hanno fatto la prova “finestra con vista” e vedono le pale a circa 100 metri.

Un accorato appello, infine, alle intellighenzie politiche e culturali dell’Umbria e dell’Alto Lazio (il progetto si estende anche a Bolsena, Civita) perché scendano in campo senza timidezze prima che il Ministero dia la VIA libera al progetto.

A noi, “popolo semplice” – per dirla con Antonio Gramsci – tutti coloro che sanno, possono e vogliono ci convincano se dobbiamo arruolarci con Ares a favore delle pale eoliche o continuare ad amare Afrodite, perché la bellezza e la tutela del paesaggio sono stati finora beni preziosi e inalienabili dei nostri territori. Se potremo sperare in un futuro migliore o se, come sempre, i vantaggi saranno per pochi e gli svantaggi per molti.

Per saperne di più: Parco eolico – www.va.minambiente.it/it-IT/oggetti/documentazione/7975/11719




Vetrya, il cda convoca l’assemblea straordinaria per la messa in liquidazione e prosegue attività per il concordato peventivo

Il Consiglio di Amministrazione di Vetrya S.p.A. società quotata sul mercato AIM Italia, facendo seguito a quanto annunciato in data 10 ottobre 2021, comunica la prosecuzione delle attività di analisi e verifica, ai fini dell’individuazione delle possibili soluzioni di composizione della situazione di tensione economico-finanziaria, condotte con l’ausilio dei professionisti incaricati.

Il Consiglio di Amministrazione, accertato il verificarsi di una causa di scioglimento ex lege, ha deliberato di approvare la convocazione dell’Assemblea soci per lo scioglimento e la messa in liquidazione di Vetrya S.p.A. con cessazione delle attività/rami aziendali ad eccezione delle Aree e Direzioni da proseguire; preso atto di quanto precede, l’adozione delle opportune iniziative per la riduzione del personale delle attività dismesse in ragione della rilevantissima perdita di fatturato; e di approvare la prosecuzione delle attività finalizzate a verificare la sussistenza dei presupposti per l’accesso a procedura di concordato preventivo. A tale ultimo riguardo, la Società, una volta concluse – nei tempi tecnici necessari – le predette analisi darà prontamente informativa in merito alle iniziative opportunamente individuate.

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea straordinaria degli azionisti per il giorno 10 novembre 2021 in prima convocazione, e, occorrendo, in seconda convocazione, il giorno 11 novembre 2021.

L’avviso di convocazione e la documentazione relativa all’assemblea saranno messi a disposizione del pubblico nei termini di legge e regolamento. Verrà data apposita comunicazione al riguardo.




Il giorno dell’anniversario della nascita di Gianni Rodari torna operativo il Centro Studi nella biblioteca Luigi Fumi

Il Centro Studi “Gianni Rodari” di Orvieto trasferito e operativo negli spazi della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”. Nel giorno della ricorrenza del 23 ottobre 1920, data di nascita di Gianni Rodari, il Centro Studi “Gianni Rodari” è di nuovo operativo dopo il trasferimento negli spazi della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”. Riprende così l’attività a pieno regime sotto la guida del CdA recentemente rinnovato e composto dal sindaco e assessore alla cultura, Roberta Tardani, dalla rappresentante della famiglia dello scrittore piemontese, Paola Rodari, da Alda Coppola e da Alessandra Cannistrà“Dopo che la pandemia ci ha impedito di celebrare adeguatamente il centenario della nascita – spiega il Sindaco, Roberta Tardani – annunciare la piena ripresa dell’attività del Centro studi nei nuovi spazi della Biblioteca Comunale ci sembra il modo migliore per omaggiare Gianni Rodari in occasione dei 101 anni. Sin dall’insediamento, questa Amministrazione Comunale ha finalmente investito risorse e soprattutto tempo per far ripartire il Centro dopo i ritardi e l’immobilismo accumulato negli anni precedenti con una netta e decisa inversione di tendenza rispetto al passato”.  “In questi giorni – aggiunge – ho firmato il decreto sindacale di delega ad Alda Coppola a rappresentarmi ufficialmente, incarico da lei accettato con grande disponibilità. Desidero ringraziare l’intero CdA per il lavoro che, malgrado l’emergenza sanitaria, abbiamo condiviso in questi mesi. Un ringraziamento particolare alla famiglia Rodari che tanto ha contribuito, con generosità e attenzione, al perseguimento degli obiettivi del Centro. Un lavoro che ha permesso di riprendere le fila di un progetto culturale incentrato sull’importanza delle opere di Rodari e di valorizzare la presenza del Centro che è un patrimonio e un’eccellenza culturale per la nostra città e per la comunità nazionale e internazionale”. “Le iniziative in cantiere sono molte – prosegue il Sindaco – in tal senso abbiamo attivato i necessari contatti con il Comune di Omegna, città natale di Gianni Rodari, che al suo illustre concittadino ha dedicato un Museo, allo scopo di avviare scambi e collaborazioni future. Il Centro, infatti, ha tutte le potenzialità per diventare punto di riferimento importante per studiosi e ricercatori, senza dimenticare che il grande patrimonio che custodisce è di fondamentale importanza per l’educazione e la formazione dei nostri ragazzi”.
Il trasferimento nei locali della Biblioteca è avvenuto nel mese di marzo e i mesi successivi sono serviti per ricostruire i passaggi operativi e amministrativi del Centro Studi e pianificare le nuove attività. Sul sito web del Comune di Orvieto è stata predisposta una pagina informativa http://www.comune.orvieto.tr.it/pagine/centro-studi-gianni-rodari grazie alla quale sono state ricevute molte richieste di accesso per attività di ricerca e di studio, da parte di Università anche straniere.

Nel mese di novembre è programma la realizzazione di una iniziativa per l’inaugurazione e la presentazione del Centro.