Anas sospende i lavori all’incrocio con via delle Conce fino alla riapertura dell’Arcone

Su richiesta dell’amministrazione comunale, dal pomeriggio del 30 settembre, Anas sospenderà i lavori di asfaltatura della Sr71 Umbro Casentinese al chilometro 31,500 ovvero a circa 300 metri dall’incrocio con via delle Conce. Il cantiere sarà spostato al parcheggio della Necropoli etrusca di Croficisso del Tufo e gli interventi proseguiranno in direzione di piazza Cahen. I lavori nel tratto compreso tra la Necropoli e l’incrocio con via delle Conce saranno realizzati in notturna. La rimodulazione dei lavori è stata sollecitata dall’Amministrazione Comunale per evitare di accrescere i disagi dovuti all’incidente che si è verificato nella giornata di martedì lungo la Strada dell’Arcone e che ha reso necessaria la chiusura dell’arteria stradale con il conseguente spostamento dei flussi di traffico su altre direttrici. 

Allo stesso tempo l’amministrazione comunale ha sollecitato la Provincia di Terni, ente proprietario e gestore della strada, a predisporre in tempi brevi un primo intervento di messa in sicurezza dell’antico ponte dell’acquedotto danneggiato nell’incidente per consentire la riapertura della Strada dell’Arcone e a predisporre una segnaletica stradale più efficace ed evitare in tal modo le problematiche riscontrate dai residenti e dalle attività commerciali della zona nonché dai turisti.




Andrea Taddei, presidente dell’Opera del Duomo, “è un anno importante per il turismo e a breve nuovi lavori”

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Un’intervista a tutto tondo con il presidente dell’Opera del Duomo, Andrea Taddei. Si è parlato di molti argomenti a partire dalla questione sicurezza e tutela della Cattedrale. Prossimamente dovrebbero partire i lavori di restauro conservativo del Reliquiario che continuerà ad essere visibile in una sorta di “work in progress”. tanti sono i progetti in cantiere e soprattutto il rilancio del MODO. Per quanto riguarda i visitatori il Duomo si conferma la vera “star” di Orvieto con oltre 300 mila ingressi, un tren in crescita anche quest’anno nonostante i primi mesi di lockdown.




Il ricordo di Fausto Carloni da parte del sindaco di Baschi

E’ venuto a mancare il 29 settembre Fausto Carloni. Intenso il ricordo del sindaco di Baschi Damiano Bernardini. “Desidero ricordare Fausto Carloni per i tanti anni di impegno istituzionale nel Comune di Baschi. Al primo ingresso in Consiglio Comunale ero poco più di un ragazzino e lui già un veterano. Inizialmente mi colpì la stima indiscussa e trasversale di tutti coloro che avevano condiviso con lui precedenti esperienze amministrative. Tuttavia mi bastò poco per comprenderne le ragioni: rispetto, competenza e passione erano qualità impossibili da ignorare. Dal mio punto di osservazione, il suo impegno per la scuola è stata la testimonianza più concreta. Una dedizione che andava ben oltre di doveri del suo impiego, e che ha consentito di salvaguardare e valorizzare i plessi del nostro territorio. Il mio è un saluto effettuoso e un ringraziamento sincero. La vicinanza più forte a Fabio, Federica, Rosanna e tutta la famiglia”.

La redazione e il direttore di OrvietoLife inviano le più sentite condoglianze ai familiari di Fausto Carloni




Torna visibile l’edicola alla Torre del Maurizio dopo il restauro

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L’edicola con l’affresco raffigurante il “Cristo che porta la Croce” è tornata completamente pulita, restaurata anche nella sua cornice. I lavori sono stati commissionati all’Opera del Duomo alla Keo e sono stati eseguiti da Giuseppe Ammendola e Chiara Munzi che ci hanno brevemente spiegato cosa e come hanno svolto la delicata e preziosa opera di restauro.




Michela Taddei, “Basta con le voci sulla morte di Stefano Cossu, ora lasciamolo riposare veramente in pace”

E’ passato un mese da quando Orvieto piangeva la tragica scomparsa di Stefano Cossu.  Uno schianto con la propria auto ha posto fine alla sua vita.  Per ricordarlo nella Chiesa di Sferracavallo si è svolta una Messa in suffragio.  E’ stato anche il momento per Michela Taddei, la compagna, di chiedere che si ponga fine alle voci, al pettegolezzo che troppo spesso “sporcano” il ricordo di chi non c’è più e non può replicare, non può difendersi. 

Stefano Cossu e Michela Taddei

Stefano Cossu

Michela è visibilmente commossa ma determinata e ricorda i tanti momenti di vita con Stefano, “sono stati dieci anni bellissimi, intensi con momenti anche difficili come succede in tutte le coppie, ma Stefano è sempre stato presente, disponibile con tutti e stavamo facendo progetti per un futuro familiare più forte”.  Una di quelle “voci” ha spesso lasciato immaginare che lo schianto fosse stato volontario, insomma un suicidio.  Michela sgrana gli occhi, “ma cosa sono andati a pensare.  E’ assolutamente falso!  Stefano anche quel giorno maledetto era sorridente.  Saremmo dovuti partire per un week-end con gli amici e si era fermato per acquistare le sigarette, piccoli gesti quotidiani di attenzione che non si coniugano con volontà suicide.  Anche nella vita privata, lo ripeto, avevamo pianificato appuntamenti importanti e proprio in quei giorni”.  Come è stato ricordato anche da don Danilo, parroco di Sferracavallo, “non siamo qui per santificare qualcuno”; Stefano aveva fatto degli errori, come succede a tanti giovani, ma non è giusto che riaffiorino al minimo dubbio.  E cosa c’è di meglio di uno schianto in auto, da solo, in un rettilineo con le condizioni meteo tranquille?  Le “voci” sono tornate a ricordare gli errori del passato a indicare le cause dello schianto “in…qualcosa che sappiamo perché Stefano era un bravo ragazzo, ma con quel difetto…” Lo sguardo di Michela si fa quasi duro, “no, mi ribello a questa mania orvietana delle voci senza conoscere la realtà dei fatti, senza neanche essere stati testimoni.  Chi ha visto, chi ha cercato di salvare Stefano mi ha spiegato che purtroppo non c’era nulla da fare.  Stefano era accasciato sul sedile di destra.  L’incidente è avvenuto non per la velocità ma perché ha avuto un malore e conseguentemente ha perso il controllo dell’auto che è andata fuori strada schiantandosi contro un albero”

Questa è la tragica realtà dei fatti.  Michela ora chiede solo “che Stefano venga ricordato da chi lo ha amato e venga fatto riposare veramente in pace.  Basta con questi continui pettegolezzi, con le voci, con le indiscrezioni.  Basta veramente!”.




Due turisti perugini si perdono nei boschi a Montegabbione, salvati dall’Arma

Domenica particolare quella trascorsa da una coppia di 35enni, turisti perugini, che nel tardo pomeriggio a Montegabbione, durante una escursione alle piscine naturali di Castel di Fiori, ha perso l’orientamento non riuscendo più a ritrovare il sentiero poco prima percorso. La coppia, presa dal panico, ha quindi deciso di chiamare il 112 chiedendo aiuto. Visto l’approssimarsi del buio, e poiché il cellulare chiamante risultava irraggiungibile, il Comandante della Stazione Carabinieri di Montegabbione, Christian Gagliardo, e l’appuntato scelto Ruggiero Carmine Gerardo, si sono recati immediatamente sul posto con il fuoristrada in dotazione, percorrendo successivamente a piedi il sentiero e parte dell’area interessata.

Dopo circa 40 minuti i militari hanno rintracciato i due giovani, spaventati ma in buono stato di salute, che dopo avere ringraziato i soccorritori e rammaricati per l’accaduto sono stati riaccompagnati alla loro autovettura e successivamente indirizzati sulla strada per tornare a casa, sani e salvi e con una storia a lieto fine da raccontare.