Suggestiva celebrazione liturgica in Duomo per San Matteo patrono della Guardia di Finanza

Come ogni anno il 21 settembre la Guardia di Finanza festeggia il Patrono San Matteo. Matteo, il pubblicano, passò dal banco delle imposte alla sequela del Maestro Gesù. Il documento papale con cui è stato proclamato patrono della Guardia di Finanza reca la data del 10 aprile 1934 a seguito di determinazione del Cardinale Eugenio Pacelli (futuro Papa Pio XII), affinché tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sul suo esempio, unire l’esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo.

A Orvieto nella suggestiva cornice del Duomo, si è tenuta la solenne celebrazione liturgica per la ricorrenza di San Matteo apostolo. La funzione religiosa è stata officiata da Sua Eccellenza Monsignor Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, e da Don Eugenio Campini cappellano della Scuola Addestramento di Specializzazione, alla presenza dei militari in servizio presso la Scuola, degli allievi finanzieri frequentatori del corso di formazione specializzazione ATPI, del sindaco Roberta Tardani e di tutte le autorità civili e militari della città.




Torna “Fai volare la speranza” con OCC che compie 25 anni al servizio dei pazienti oncologici

Anche quest’anno l’Associazione OCC/Orvieto Contro il Cancro non ha voluto rinunciare all’ormai tradizionale appuntamento con Fai volare la Speranza”, manifestazione giunta alla 21^ edizione.

Proprio quest’anno, infatti, Orvieto Contro il Cancro compie 25 anni dalla sua fondazione. Un quarto di secolo speso per sensibilizzare, fare azioni concrete per il territorio in cui opera, e creare servizi reali per dare risposte ai pazienti ed ai loro familiari.  Vale la pena ricordare: l’attivazione del trasporto di pazienti oncologici nei centri radioterapici dell’Umbria, il servizio di sostegno psicologico attivato presso il Day Hospital Oncologico del presidio ospedaliero “Santa Maria della Stella”, ma anche la  Scuola di Formazione permanente dei volontari che ha permesso di dare vita, presso l’Ospedale di Orvieto, al Servizio di volontariato con personale appositamente formato ed, infine, il Servizio sperimentale delle Cure Palliative domiciliari.

La programmazione delle iniziative dell’appuntamento annuale con “Fai volare la Speranza”,che gode del patrocinio del Comune di Orvieto, è stata contenuta all’essenziale e comunque tutte osserveranno scrupolosamente l’applicazione delle normative anti Covid.  Sabato 25 settembre e sabato 2 ottobre i volontari dell’Associazione sono pronti ad incontrare i cittadini nei punti di informazione per dare loro tutti gli aggiornamenti sui servizi che l’Associazione promuove in favore dei pazienti oncologici e per le loro famiglie:

  • Sabato 25 settembre i volontari dell’Associazione saranno presenti presso il Supermercato CONAD in Località Fanello a Ciconiae il Supermercato TODIS in strada dell’Arcone,
  • Sabato 2 ottobre l’appuntamento con i volontari si sposta presso la Torre del Moro nel Centro Storico di Orvieto, il Centro Commerciale “Porta di Orvieto” (Coop)e Superconti ad Orvieto Scalo.

Anche quest’anno, la manifestazione vede la partecipazione fattiva della FISAR – Delegazione di Orvieto che sabato 25 e domenica 26 settembre in Piazza della Repubblica nel Centro Storico, allestirà un proprio stand.  Una collaborazione entrata ormai nella tradizione dell’Associazione che vede la partecipazione di molti produttori dei famosi vini orvietani i quali, in questo modo contribuiscono alla realizzazione e al mantenimento dei servizi di OCC.

Partirà, poi, dal 1° al 31 ottobre, la campagna per la prevenzione del tumore al seno che, anche quest’anno, vede l’Associazione Orvieto Contro il Cancro in campo con una serie di azioni di  sensibilizzazione.  Nella settimana che va dal 9 al 16 ottobre, infine, per la 1^ Giornata Nazionale del Tumore al Seno Metastatico (13 ottobre) verranno illuminate di colore fucsia tutte le facciate dei Comuni del Comprensorio Orvietano come segno di sensibilizzazione verso tutta la popolazione.

La giornata Nazionale del Tumore al Seno Metastatico, il cui riconoscimento istituzionale è avvenuto lo scorso anno, rappresenta un importante traguardo ma c’è ancora molto da fare.   In questo senso sta per iniziare una nuova campagna di Europa Donna Italia, alla quale OCC ha aderito, basata su proposte concrete rivolte alle istituzioni.




Le telecamere aiutano i carabinieri a beccare il vandalo dei vasi di fiori in via Duomo

È stato grazie alle telecamere che sorvegliano il centro di Orvieto che i Carabinieri della locale Stazione hanno identificato e denunciato un 23enne di Baschi per danneggiamento. Il ragazzo è di fatto stato ripreso dalle telecamere mentre sradicava le piante presenti nei vasi dei una nota gioielleria nei pressi del Duomo e le gettava per terra.

A seguito della denuncia querela sporta dalla titolare dell’esercizio commerciale i militari hanno subito iniziato le loro indagini che hanno portato all’identificazione dell’uomo, uno studente universitario incensurato che non ha saputo fornire una giustificazione a tale gesto.




Monitor Intesa San Paolo: olio e mobile trainano l’export in Umbria

Positivi i segnali emersi dall’analisi della direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo sui distretti dell’Olio di Spoleto e del Mobile di Città di Castello: dalla recensione dei dati del primo trimestre i due comparti sembrano confermare il trend positivo, con una crescita pari rispettivamente al +2,9% e 4,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Le attese, secondo Intesa San Paolo, sono di un progressivo rafforzamento del commercio internazionale con prospettive di recupero per diversi settori: le imprese distrettuali dovranno cogliere le opportunità sui mercati internazionali, dove gli scambi sono in forte accelerazione, oltre ad intercettare i nuovi modi di consumo e i diversi canali di vendita.

L’opinione degli esperti di Intesa San Paolo e le recensioni delle società più importanti del settore export mettono l’accento sull’importanza del Made in Italy come strumento per guadagnare maggiore competitività sui mercati stranieri.

“Quasi tutti i migliori prodotti italiani all’estero hanno una marcia in più, ma bisogna tenere in considerazione molti altri fattori prima di cimentarsi in un’impresa che, in alcuni casi, può rivelarsi poco produttiva”: l’opinione di Co.Mark, società di Tinexta Group che opera nel settore export con focus sulla crescita internazionale del Made in Italy, conferma che per riuscire a vendere le eccellenze italiane all’estero non sia più sufficiente contare soltanto sul Made in Italy in quanto brand di pregio, ma occorre pianificare una strategia efficace con metodo scientifico.

I commenti dell’azienda riguardano soprattutto la scelta dei mercati di destinazione: secondo Comark la prima cosa importante da fare per acquisire competitività è proprio quella di capire a quali buyer stranieri rivolgersi. Spesso questo non coincide con le ambizioni aziendali: non esistono mercati migliori o peggiori ma solo il mercato giusto. 

Sfruttare le eccellenze locali, espandere il proprio mercato e diventare un’azienda di successo internazionale è un sogno che accomuna tutte le PMI del Bel Paese, ma è davvero realizzabile?

L’opinione di Co.Mark e il futuro del Made in Italy

L’export del distretto oleario offre una spinta notevole all’economia umbra, passando nell’ultimo biennio da un valore di 187,9 a 195,6 milioni, mentre agli inizi di quest’anno ha incrementato il suo valore di 1,3 milioni, con un valore totale di 45,6 milioni.
Anche il settore del mobile ha fatto registrare ben 18 milioni di euro di esportazioni, un dato che fa ben sperare in una ripresa degli altri comparti per i mesi futuri.

I dati ricavati dalle recensioni di Intesa San Paolo parlano chiaro: le difficoltà economiche degli ultimi anni non hanno investito tutti i settori, pesando in maniera differente sui distretti umbri.

Il Made in Italy è una leva per la ripartenza del Paese, una scelta vincente è soprattutto l’agroalimentare: non è un caso infatti che nelle recensioni di Co mark i migliori prodotti italiani all’estero siano proprio quelli del comparto food.
Meno scontata risulta essere invece la scelta del mercato obiettivo: si deduce  dai commenti dell’azienda la necessità di stabilire una rete distributiva solida, senza limitarsi alla sola bontà del prodotto, puntando ad operare in conformità con le normative e attraverso l’acquisizione delle giuste competenze.
“L’export è senza alcun dubbio una grande opportunità e poter contare sui prodotti italiani è un plus valore grazie alla qualità attribuita al Made in Italy. Da anni il mercato italiano presenta limitazioni perché saturo e le istituzioni insistono sull’importanza del mercato globale come soluzione ai problemi economici delle aziende. Va considerato che entrando in un mercato globale non vuol dire solo guadagnare di più, ma ancor prima significa confrontarsi con competitor di tutto il mondo.”

A commentare i segnali positivi è anche il direttore regionale Toscana e Umbria Intesa San Paolo, secondo cui a giocare in favore dell’export è sicuramente la qualità delle produzioni distrettuali e il forte legame tra le aziende appartenenti alle filiere produttive locali.

La bilancia commerciale agroalimentare italiana è tornata in attivo, facendo registrare una crescita di 2,6 miliardi di euro, dato interessante che conferma ancora una volta quanto le eccellenze produttive locali siano un importante volano per il comparto export.

I commenti di Co.mark e i dati ufficiali confermano quanto sia importante giocare sul fattore innovazione, opinione che trova conferma in una realtà sempre più competitiva, dove è necessario ampliare le proprie competenze e focalizzarsi sui nuovi strumenti digitali per favorire l’internazionalizzazione ed incrementare le vendite Made In Italy all’estero.