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Festa dell’Assunta, 14 agosto Messa Solenne a Sant’Andrea, 15 agosto ostensione del Sacro Corporale e Santa Messa pontificale in Duomo

Anche quest’anno la tradizione della Festa di Maria Assunta – patrona della Città di Orvieto e dell’antico contado medioevale e titolare della Basilica Cattedrale – sarà condizionata dalle misure anti Covid-19.Tuttavia, l’omaggio secolare della comunità orvietana alla Patrona del Comune, si manifesterà ugualmente con l’addobbo dei balconi e delle finestre e con la partecipazione delle autorità cittadine alle celebrazioni religiose. Infatti, nel rispetto delle misure di distanziamento e come già avvenuto lo scorso anno

– Sabato 14 agosto – vigilia della Festa alle ore 19:00 sul sagrato della Chiesa della Collegiata di Sant’Andrea che affaccia in Piazza della Repubblica, si svolgerà la concelebrazione della Messa Solenne presieduta dal Vescovo di Orvieto-Todi Diocesano, Mons. Gualtiero SigismondiNon si svolgerà, invece, la suggestiva processione fino al Duomo della “macchina” della Madonna Assunta.

Domenica 15 agosto solennità di Maria Assunta in Cielo, alle ore 9:00 in Duomo sarà celebrata la Santa Messa e Ostensione del Sacro Corporale, seguita alle 11:30 dalla Santa Messa Pontificale e Benedizione papale presieduta dal Vescovo Diocesano, Mons. Gualtiero Sigismondi.  Le celebrazioni religiose si concluderanno alle 18:30 con la Santa Messa capitolare e la conclusione dell’Ostensione del Sacro Corporale.

Ad Orvieto, l’istituzione della Festa di Maria Assunta risale al 1338 quando la comunità dedicò la Città alla Madonna Assunta.




La Polizia del commissariato di Orvieto “pesca” altri truffatori on-line in giro per l’Italia

Continuano serrate le indagini della Polizia per smascherare i truffatori online che hanno ripetutamente colpito anche a Orvieto. Proprio durante le indagini condotte dalla squadra anticrimine del commissariato di Orvieto gli investigatori sono venuti a capo della frode informatica con cui alcuni mesi fa, avevano sottratto quasi 9 mila euro con il sistema dello smishing (termine che deriva dall’unione delle parole sms e phishing, dove l’ultimo termine indica la “pesca” dei dati). Già ad inizio agosto, la Polizia di Stato di Orvieto aveva individuato e denunciato uno dei truffatori, un 20enne della provincia di Caserta. Le successive indagini, coordinate della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, e in collaborazione con Poste Italiane, avevano portato gli investigatori a svolgere le indagini anche al fuori della realtà territoriale locale, permettendo di identificare altri tre complici del giovane, due uomini e una donna – tutti residenti in Campania e tutti con precedenti penali per truffa, fermati più volte dalle Forze dell’Ordine in varie parti d’Italia e trovati sempre in compagnia di altri pregiudicati per truffa. Al termine delle indagini, è stata inviata una dettagliata segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni con la quale si è ricostruita l’intera vicenda che ha portato alla denuncia per il reato di concorso in truffa aggravata. Alla signora vittima del raggiro era stato inviato un sms, apparentemente inviatole da Poste Italiane nel quale le si chiedeva di cliccare su un link per aggiornare lo stato di sicurezza della sua carta di credito. Dopo aver provato ad aprire il link senza riuscirvi la stessa vittima aveva ricevuto una telefonata con cui una sedicente operatrice sempre di Poste Italiane le aveva chiesto i codici della carta per eseguire gli aggiornamenti richiesti. In poco tempo con tre bonifici i truffatori le hanno sottratto dal conto postale quasi 9 mila euro, l’intero ammontare disponibile.

Un altro truffatore è stato identificato sempre dal personale della Squadra Anticrimine di Orvieto che è riuscito anche a restituire la somma sottratta alla vittima. In questo caso, ad essere stata raggirata è una signora residente in un paese del territorio, che aveva conosciuto per telefono un uomo della provincia di Bari, presentatole da un’amica. L’uomo si era da subito mostrato molto interessato a lei, tanto da dichiarare di volerle regalare un’auto. La signora, evidentemente gratificata da tanto interesse, aveva accettato di inviargli un bonifico di 700 euro, la cifra richiesta dal truffatore per fermare l’acquisto di una Mercedes, che le avrebbe poi fatto recapitare, una volta finita di pagare da lui stesso. Appena incassato il bonifico, l’uomo non aveva più risposto al telefono ed alla donna non era rimasto altro che rivolgersi alla Polizia di Stato di Orvieto.

Le immediate indagini hanno permesso di risalire al truffatore, con numerosi precedenti penali per truffa, che – per pura convenienza- ha accettato di restituire i 700 euro, in modo che la vittima, tornata in possesso dei suoi soldi, rimettesse la querela.




Sanità d’agosto a rilento mentre si programma il futuro con grandi rischi per tutto l’orvietano e l’ospedale

I giorni di agosto sono sempre stati difficili per chi rimane in città. I servizi viaggiano a velocità ridotta e in alcuni casi vengono resi difficili da chiusura programmate o meno. Per quanto riguarda la sanità tutto è meno accettabile. Chi ha bisogno di cure ne necessita sempre, anche il 15 di agosto, anche la domenica, in caso di urgenze. L’Umbria negli anni scorsi era considerata, a torto, un’eccellenza soprattutto dal punto di vista dell’equilibrio finanziario. In verità era solo ed esclusivamente un gioco di bilancio, nulla di reale ed oggi ne scontiamo le conseguenze. Le ultime dal fronte ci riferiscono che non è possibile prenotare analisi fino al 19 agosto perché tutto prenotato, mente per le ecografie siamo sempre sui 4/6 mesi di attesa con, ci riferiscono ma non ne possiamo avere conferma diretta, aperti inviti ad utilizzare il privato.

Non è più sostenibile una situazione del genere. Non è sostenibile per i cittadini che devono accedere ai servizi sanitari e che non hanno alternative valide o possibilità economiche per ottenere le prestazioni necessarie. Lo scriviamo da tempo, qualcosa non funziona ma non riusciamo ad avere risposte concrete se non di progetti, programmi per un futuro indefinito. I cittadini hanno bisogno di risposte ora, però. Intanto la politica lavora al nuovo Piano Sanitario Regionale che rischia di penalizzare chi in questi ultimi lustri è già stato pesantemente penalizzato. Il rischio reale per Orvieto è che si palesi una presa d’atto dello status quo, comunque determinato da scelte politiche, e s’intervenga per cristallizzarlo facendo passare, ad esempio, l’elisoccorso per la panacea di tutti i mali quando così non è assolutamente. Certo, qualche primario purtroppo orvietano, ha spiegato che l’elisoccorso è l’unica reale necessità, dimenticandosi che una sanità moderna è soprattutto altro, evitare i ricoveri prevenendo le acuzie, il controllo da remoto, la specializzazione di medici e personale infermieristico, investire su attrezzature che annullino o accorcino notevolmente le attese per le patologie tempo-dipendenti e una sanità di territorio che risponda alle esigenze dei cittadini più fragili.

Ci sarà qualcuno al tavolo regionale del piano sanitario dell’Umbria che porti le istanze dell’orvietano? Se c’è chi è? I responsabili della sanità del territorio, cioè i sindaci a partire da Orvieto, hanno presentato proposte, richieste, progetti per una sanità più veloce, efficiente e rispondente alla realtà orvietana? Non vorremmo, insomma, che alla fine ne esca fuori un PSR confezionato ad hoc dei tre grandi hub regionali, leggasi Perugia-Terni-Foligno, con qualche attenzione per Assisi, Spoleto e Narni e senza un futuro definito per Orvieto ma soprattutto per i suoi cittadini.