Rubate le offerte all’intero della Chiesa di Sant’Andrea

Un venerdì pomeriggio di grande attesa. Il 22 luglio c’era fermento per i preparativi dell’ultima giornata di Orvieto Sound Festival in piazza del Popolo. A pochi passi si consumava, intanto, l’ennesimo caso di inciviltà, microcriminalità, che di “micro” ha solo l’etimologia. Nella Chiesa di Sant’Andrea verso le 19,15 sono terminate le funzioni religiose, le ultime persone escono. Le porte d’ingresso centrali e laterali rimangono, come sempre aperte.

Qualcuno entra, si avvicina al portacandele posto nei pressi della statua della Madonna. Lo forza non senza difficoltà e inizia ad arraffare le offerte in tutta fretta. Probabilmente “disturbato” dall’ingresso di un turista o un fedele, il ladro o i ladri, scappano con altrettanta fretta lasciando una parte del bottino sul pavimento.

Il parroco, don Luca Conticelli, ha spiegato che il tutto è avvenuto tra le 19,15 circa e le 20,30 quando di solito, si chiude la Chiesa. Il parroco è sembrato piuttosto rassegnato, perché iniziano ad essere numerosi i piccoli, grandi atti al limite tra la maleducazione e il reato. L’ultimo è stato alcuni mesi fa quando, nascoste tra le statue il parroco con alcuni suoi collaboratori hanno ritrovato piatti e cibo, resti di una qualche banchetto consumato o nei pressi o all’interno della Chiesa stessa.

Speriamo che le telecamere da poco installate in Piazza della Repubblica possano aiutare nel rintracciare i ladri e rendere più sicura tutta l’area, soprattutto nelle ore notturne.




ZOOM Paola Rizzitelli e il marketing del benessere

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SPECIAL ORVIETO SOUND FESTIVAL con Roberta Tardani, Sindaco di Orvieto

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“I Borghi del Dialogo”, la nuova rassegna di spettacolo e cultura itinerante a Baschi

Il Comune di Baschi, in collaborazione con le associazioni del luogo, promuove una nuova rassegna culturale intitolata “I Borghi del Dialogo”, caratterizzata da una serie di appuntamenti che andranno ad interessare l’intero territorio di riferimento. Dibattiti, approfondimenti tematici, proiezioni cinematografiche, teatro, musica e altro ancora. Un ricco calendario che andrà a valorizzare l’offerta culturale nel periodo di maggiore affluenza turistica. Tuttavia – precisa l’Amministrazione – non si tratta di una tradizionale rassegna estiva. “I Borghi del Dialogo”, si distingue per essere un format in costante aggiornamento, un involucro pronto ad accogliere idee, iniziative e proposte. Un luogo di confronto e approfondimento aperto a tutto il territorio circostante durante l’intero anno.  

Il programma iniziale è frutto di un lavoro che ha raccolto il contributo di varie realtà, consentendo di instaurare delle proficue collaborazioni: dai comitati locali alle associazioni culturali, dall’esperienza di “Casa Studio Cordio”, all’Istituto Agrario “Augusto Ciuffelli” di Todi. Tra gli ospiti si annoverano l’artista Salvatore Ravo, il curatore di progetti culturali Francesco Cascino, il regista Francesco Cordio, il giornalista e storico radiocronista Riccardo Cucchi, l’attore e scrittore Giovanni Scifoni.

Con “I Borghi del Dialogo” nasce da una esperienza partecipativa, ed ambisce a diventare un modello da sviluppare ed approfondire con il più ampio contributo possibile.




SPECIAL ORVIETO SOUND FESTIVAL con Pino Strabioli

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Pino Strabioli, direttore artistico di Orvieto Sound Festival, traccia un primo bilancio della manifestazione, rilancia per il futuro e risponde a chi lo critica per aver deciso di collaborare con l’amministrazione comunale per la riapertura del Teatro Macinelli.




Emodinamica e medicina di territorio sono necessarie per rilanciare la sanità orvietana nonostante i bastian contrari

Siamo a scrivere nuovamente dell’ospedale di Orvieto, anzi della sanità dell’orvietano perché ospedale e medicina di territorio vanno sempre più a braccetto nella sanità 3.0, quella che nell’orvietano è ancora una chimera o quasi, fatte salve alcune eccezioni. Ne torniamo a discutere dopo l’uscita poco felice del sindaco di Attigliano che ha definito l’emodinamica “cosa inutile” mentre “l’elisoccorso una cosa seria”. Sicuramente le spiegazioni date in consiglio comunale sono frutto di un’attenta analisi costi/benefici del servizio di emodinamica e elisoccorso, di una valutazione puntuale dal punto di vista scientifico e medico, altrimenti è la politica, scritta con la “p minuscola” che cerca di giustificare l’ingiustificabile per un territorio penalizzato da troppi anni, nonostante alcune operazioni di maquillage passate, presenti e future che dovrebbero servire a tacitare le voci fuori dal coro.
Non vorremmo polemizzare ma ci è sembrato, quello del primo cittadino del Comune di Attigliano, un discorso pensato e scritto a più mani, con l’aiuto determinante di qualche medico speriamo non di Orvieto o in servizio nell’orvietano, almeno questo!
E’ giusto chiedere a chi conosce la materia e così ci siamo consultati anche noi con una serie di professionisti della sanità per capire meglio, per approfondire l’argomento con numeri e statistiche. Partiamo dall’assunto che il territorio orvietano non finisce con i confini regionali, ma va oltre, insistendo su parte del viterbese e della bassa Toscana. Ecco che il calcolo, allora, non deve essere fatto sui 40 mila abitanti circa ma su 120mila, numero sempre basso, ma non avulso, assolutamente. Entra in gioco l’orografia del territorio e l’età media degli abitanti, due fattori che possono e, anzi secondo i consiglieri regionali umbri, tutti, fanno la differenza. Puntando il compasso su Orvieto gli ospedali con emodinamica più vicini sono a 80 km, Terni e oltre 100 km, Foligno con tempi di percorrenza in ambo i casi superiori all’ora. L’età media, già alta in tutta l’Umbria, nell’orvietano ha un’incidenza di over 70 del 26% sul totale della popolazione. Calcolando tutte queste variabili il numero di procedure potrebbe superare le 250 anche se le linee guida come parametri per avere un’emodinamica attiva prevedono 300 mila persone e 400 interventi annui. Ma, probabilmente, chi ha collaborato al discorso del sindaco di Attigliano non la letto le linee guida della Società Italiana di Cardiologia Interventistica che ritengono il limite inferiore ai 400 interventi “tollerabile quando il laboratorio è situato in aree geograficamente isolate…”. E’ altresì pacifico che l’elisoccorso sia necessario in un territorio di grande ampiezza, collegato male con eventuali altri ospedali, con tre direttrici di traffico, due su ferro e un’autostrada, che possono far scattare emergenze anche piuttosto importanti. Mettere sullo stesso piano elisoccorso ed emodinamica è errato, soprattutto confrontarle sui costi. L’elisoccorso regionale spalma i costi sull’intera popolazione umbra, un servizio di emodinamica deve essere calcolato sul bacino d’utenza direttamente interessato. Ma anche sui costi la sventolata concorrenzialità dell’elisoccorso è tutta da dimostrare. Facciamo due conti; un laboratorio di emodinamica ha un costo medio di 2,5 milioni di euro a cui va aggiunto quello dell’equipe sanitaria e medica dedicata. Ogni trasporto in elicottero verrà a costare circa 5 mila euro e per emergenze cardiache con 100 interventi arriveremmo a 500 mila euro annui, cioè 2,5 milioni in soli 5 anni. A questi vanno aggiunti i costi sociali, tutte le patologie croniche che obbligano a ricoveri frequenti in mancanza di una medicina di territorio e di telemedicina avanzata, i costi di ricovero inevitabilmente più lunghi e la perdita di appeal dell’ospedale di Orvieto dal punto di vista professionale.
In conclusione, l’emodinamica a Orvieto è giustificata professionalmente vista la distanza chilometrica e oraria da altri nosocomi per le patologie tempodipendenti; non deve esserci una gara di campanile con Foligno, che ha numeri di poco superiori in termini di abitanti e ospedali alternativi e attrezzati molto più vicini. Non deve esserci concorrenza ma equiparazione di trattamento sì. C’è poi il falso problema della mancanza di figure professionali nell’ospedale di Orvieto. Oggi, hic stantibus rebus, il Santa Maria della Stella è destinato ad un lento ma inesorabile declino, mentre con il laboratorio di emodinamica e una telemedicina reale, potrebbe divenire un punto di riferimento anche regionale per quanto riguarda la medicina a distanza. C’è poi da non sottovalutare la soddisfazione del cittadino e il voto unanime in consiglio regionale risalente ormai al 26 maggio del 2020, che ha approvato il servizio di emodinamica ad Orvieto. Speriamo che questa battaglia di civiltà venga fatta propria non solo dagli amministratori locali, i sindaci hanno firmato una lettera in cui chiedono l’apertura di emodinamica a Orvieto, ma soprattutto dai professionisti sanitari che per una volta dovranno guardare oltre il loro striminzito orticello per un progetto di ampio respiro che porterà in seguito frutti per l’intera struttura e un ritorno al centro dell’attenzione per la sanità pubblica.




Colpo di mercato dell’Orvietana, arriva Michael Odibe, difensore centrale con un passato “europeo”

Michael Odibe classe 1988 è stato protagonista nel campionato appena vinto dal Poggibonsi in Eccellenza toscana ed è il primo colpo di mercato dell’Orvietana Calcio. Odibe, nigeriano, è in difensore centrale di grande esperienza e che ha avuto occasione di mettersi in mostra in manifestazioni di primissimo livello.

Portato in Italia dal Siena, allenato da Alberto Malesani, era in rosa nel campionato di Serie A 2009-2010 e vanta esperienze calcistiche in Ucraina, Kazakistan, Cipro e Romania. Con la maglia del Dnipro nel 2012 Odibe è sceso in campo in quattro occasioni in UEFA Europa League, giocando 90 minuti nella sfida dello Stadio San Paolo contro il Napoli.

Per lui esperienza anche in Serie C con il Südtirol, lo scorso anno in maglia Poggibonsi, è stato tra i protagonisti della risalita in Serie D della squadra toscana.




Appello del Cor Umbria, “giovani rispettate le regole per evitare i contagi”

Pur restando molto bassa l’ospedalizzazione l’andamento epidemiologico del COVID-19 in Umbria registra un aumento di positivi che è stato oggetto della riunione del Centro operativo regionale, presieduto dal direttore regionale, Stefano Nodessi Proietti, a cui hanno partecipato il direttore regionale alla sanità, Massimo Braganti e il Commissario straordinario all’emergenza COVID-19, Massimo D’Angelo. In una nota emessa dalla Regione Umbria, si comunica che a fronte dell’incremento in Umbria dei positivi al COVID-19 il Cor rivolgere un appello affinché tutti osservino comportamenti rispettosi delle regole, e per una maggiore adesione alla campagna vaccinale.

Dall’analisi dei dati emerge, infatti, con sempre maggiore evidenza, il crescere dei contagi tra i giovani da 14 a 24 anni. Dato che – si evidenzia nella nota –  mostra la scarsa propensione dei giovani al rispetto delle regole del distanziamento; ed emerge inoltre che nei soggetti che contraggono il virus e sono vaccinati con ciclo completo, il rischio di ospedalizzazione si riduce in maniera drastica rispetto ai soggetti contagiati e non vaccinati.




Confermati Perquoti e Flavioni, in attesa dei colpi di mercato dell’Orvietana

Nella settimana che porterà al via della stagione con il raduno previsto per sabato 24, arrivano altre due conferme. Si tratta del portiere Riccardo Perquoti (‘97) e del difensore Francesco Flavioni (’97) che era stato uno dei neo acquisti della scorsa annata. Proseguono intanto i contatti con gli altri protagonisti delle ultime stagioni, soprattutto gli orvietani, che a breve potrebbero allungare l’elenco dei confermati.

Nel frattempo il dg Arcipreti, in collaborazione con Cioci e Ciccone, sta per chiudere i colpi di mercato che andranno a costituire l’ossatura della squadra: due difensori centrali, un centrocampista e una punta.

Arcipreti ancora non ufficializza i nomi, che sembrano però veramente ad un passo dalla firma, ma fa capire i profili ricercati: “saranno tutti acquisti di grande valore e di categoria, o anche di categoria superiore, stiamo per chiudere su nomi importanti che hanno dimostrato anche nel recentissimo passato di essere dei grandi giocatori”. Ancora qualche ora di pazienza e poi saranno ufficializzati.

Intanto come detto è stata fissata la data del raduno: al Muzi a partire da sabato 24 luglio, la stagione infatti inizierà già il 22 agosto con la prima gara di coppa Italia.




Ciro Zeno nominato coordinatore Cgil area Orvietana

La Cgil provinciale di Terni decisamente convinta del fatto che i territori debbano essere rafforzati
e sostenuti da un sindacato sempre più capillare, in data 12 luglio, ad Orvieto, alla presenza del
segretario Generale provinciale Claudio Cipolla, ha costituito il Coordinamento dell’area Orvietana della Cgil. Questo organismo è composto dalle delegate e dai delegati presenti sul territorio.

Lo stesso coordinamento, dopo una proficua ed attenta esamina delle problematiche legate
all’orvietano, ha nominato Ciro Zeno Coordinatore Cgil dell’area Orvietana.
Con la ricostituzione del coordinamento, il sindacato si riserva il massimo impegno possibile a
supporto del lavoro e di una forte progettazione sociale del comprensorio, divenendo sempre più
soggetto attento e pignolo nel risolvere le istanze di cittadini e lavoratori