Archivio di Stato di Orvieto salvo, convezione tra Comune, Fondazione CRO, Fondazione Museo “Faina” e Opera del Duomo

E’ stata sottoscritta il 9 luglio nella sala consiliare del Comune di Orvieto la convenzione di collaborazione istituzionale tra il Ministero della Cultura – Direzione generale archivi, il Comune di Orvieto, la Fondazione Museo “Claudio Faina”, l’Opera del Duomo e la Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto per il funzionamento della sezione di Orvieto dell’Archivio di Stato. Presenti il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, il direttore della Direzione generale Archivi del Ministero per la Cultura, Anna Maria Buzzi, il direttore dell’Archivio di Stato di Terni e della sezione di Orvieto, Cecilia Furiani, il presidente della Fondazione Faina, Daniele Di Loreto, il presidente della Fondazione Cro, Libero Mario Mari, e il vicepresidente del consiglio di amministrazione dell’Opera del Duomo, Massimo Zanetti. In base all’accordo le istituzioni aderenti – Comune, Fondazione Faina, Fondazione Cro e Opera del Duomo – si impegnano a sostenere in pari misura la spesa necessaria a garantire alla sezione locale dell’Archivio di Stato il supporto esterno di una figura con la qualifica di archivista che si occuperà della gestione della sala studio, del riordino dei fondi, della redazione di strumenti di corredo, delle trascrizioni e delle ricerche per corrispondenza. Oltre all’archivista, anche la Direzione generali archivi del Ministero della Cultura procederà a una integrazione di personale che consentirà complessivamente di ampliare l’orario di apertura settimanale della sezione di Orvieto dell’Archivio di Stato

L’impegno comune delle istituzioni della città – affermano congiuntamente i sottoscrittori della convenzione – permetterà di salvaguardare la sezione di Orvieto dell’Archivio di Stato che conserva al suo interno un patrimonio di inestimabile valore. L’accordo, valido per un anno e rinnovabile, va a risolvere il problema della carenza di personale che nel corso degli anni si è progressivamente ridotto e scongiura la chiusura di un importante punto di riferimento culturale per l’intero territorio. Le verifiche strutturali sul Palazzetto Faina hanno inoltre confermato l’idoneità dei locali della storica sede che si trova in piazza Duomo. L’intesa e lo sforzo congiunto profuso per difendere e conservare la memoria del territorio – concludono – sono l’ulteriore testimonianza di come le istituzioni cittadine stiano lavorando insieme per il bene di Orvieto”. “Ringrazio il Sindaco e le istituzioni coinvolte nell’accordo – dichiara il direttore generale Archivi, Anna Maria Buzzi – per la sensibilità dimostrata e la fattiva collaborazione interistituzionale che consentirà alla sezione di Archivio di Stato di Orvieto di continuare a offrire alla collettività la fruizione di un patrimonio storico e documentario importante per la memoria del territorio orvietano, in un istituto archivistico attivo fin dagli anni ’50 del secolo scorso”.




Il 20 luglio in streaming “PNRR e fondi Ue per lo sviluppo dell’orvietano”

Per martedi 20 luglio abbiamo organizzato un “Incontro su PNRR e sviluppo del territorio orvietano” che abbiamo sottotitolato non a caso “Costruiamo insieme un progetto di futuro” perché abbiamo l’impressione che le divisioni che hanno caratterizzato una ormai troppo lunga stagione della politica orvietana continuino a fare danni seri.

Tanto più che l’epoca delle contrapposizioni ideologiche e delle pregiudiziali è finita da un pezzo e tanto più che oggi al centro degli sforzi c’è l’uscita dalla crisi e la ricostruzione di un Paese che rischia di non farcela nell’epoca della competizione globale per arretratezza strutturale rispetto ai paesi più sviluppati e per la difficoltà di fare le riforme necessarie. Sono sforzi che riguardano tutta la comunità nazionale, perciò anche le Regioni e i Territori.

Naturalmente restano a tutti i livelli le differenze di impostazione sia politica che programmatica su aspetti non marginali, ma ci sono momenti della storia in cui la ricerca delle convergenze sulle scelte di fondo da cui dipende il futuro di una comunità diventa prioritaria rispetto alle differenze. Vale a Roma come a Orvieto. Quando poi c’è il rischio concreto di essere tagliati fuori dalle scelte che contano, allora lo sforzo unitario per sventare i pericoli di esclusione diventa un obbligo che assume il senso di una legittimazione a livello di comunità.

La minaccia di esclusione non è teorica e riguarda sia il PNRR che i fondi comunitari. Ci sono di mezzo, per quanto ci riguarda come territorio orvietano, almeno sei questioni dirimenti che riassumiamo così: 1. Proposta per le Case della comunità e il ruolo interregionale dell’Ospedale di Orvieto come DEU di secondo livello per l’emergenza-urgenza. 2. Inserimento organico del territorio orvietano nell’operazione di potenziamento della rete infrastrutturale, viaria, ferroviaria e tecnologica della Regione. 3. Finanziamento di un’operazione progettuale pluridisciplinare per il riuso dei grandi edifici storici funzionale ad un rinnovato e ambizioso ruolo interregionale della città. 4. Finanziamento della pianificazione di un moderno sistema di tutela e valorizzazione ambientale e del patrimonio dei borghi che caratterizzano il territorio. 5. Progetto per l’inclusione del complesso urbano storico-ambientale di Orvieto nell’elenco Unesco dei beni patrimonio dell’umanità. 6. Proposta di inclusione del territorio orvietano nel sistema regionale di formazione superiore, universitaria e/o tecnica (ITS).

Su queste sei questioni non ci risulta ad oggi alcuna certezza che siano all’attenzione del governo regionale e che sia comunque in corso una elaborazione con qualche speranza di interlocuzione rassicurante. Al contrario, i segnali che arrivano da importanti iniziative in sede regionale ci dicono che tutta l’Umbria occidentale rischia di essere tagliata fuori dall’uso coordinato dei fondi PNRR, in particolare proprio l’Orvietano insieme al Trasimeno-Pievese, da cui giustamente arriva un forte allarme e l’invito ad una seria mobilitazione.

Allarme fondato, perché se Sviluppumbria si incontra con le analoghe agenzie di Marche e Abruzzo per valutare una possibile gestione sinergica dei fondi PNRR e di quelli UE 2021-2027, c’è da chiedersi che cosa significhi tale scelta che esclude il Lazio e la Toscana, che sono le regioni con cui confinano i territori dell’Umbria occidentale, appunto il Trasimeno-Pievese, l’Orvietano e anche il Ternano. Insomma, al momento delle scelte che contano, sta forse prendendo piede l’idea di un’Umbria che marcia a velocità diverse fino al punto che alcune zone possono anche rimanere ferme? Noi siamo per una concezione della politica del tutto diversa. Noi pensiamo che la politica regionale debba fare perno su tutti i territori e che le risorse territoriali vadano esaltate proprio nel rapporto con quelli delle regioni confinanti. Insomma un disegno organico che riguardi tutta l’Umbria, non per fermare lo sviluppo di alcune zone ma per organizzarlo per tutte. E per questo, laddove non ci fosse una elaborazione all’altezza di questa missione, bisogna recuperare rapidamente, mettersi intorno ad un tavolo, discutere e non perdere il treno.

Invitiamo a questo confronto tutti, istituzioni regionali e locali, organizzazioni sociali e culturali, forze imprenditoriali, cittadini. Chi non potrà essere fisicamente presente potrà intervenire in altro modo. La cosa importante è mettere a disposizione idee e proposte. Noi vogliamo costruire processi positivi di convergenza progettuale. Ci interessa il futuro del territorio. Vogliamo credere che questo interessa davvero tutti.

Franco Raimondo Barbabella, CiviciX Orvieto

Massimo Gnagnarini, Italia viva dell’Orvietano

Massimo Morcella, Azione Orvieto




Usl Umbria2, “rispettate l’orario per i vaccini, senza anticipare”

L’Azienda Usl Umbria 2 rinnova l’invito alla cittadinanza a rispettare l’orario (mattina/pomeriggio) di appuntamento per la seduta vaccinale, notificato agli assistiti tramite sms da Umbria Digitale. Questa regola di comportamento è molto importante per evitare assembramenti, code e disagi ai punti vaccinali territoriali dell’azienda sanitaria.

Basti pensare che soltanto alle 10 del 9 luglio, al punto vaccinale territoriale “Casagrande” di Terni, in piazzale Bosco, si sono presentati circa 200 assistiti prenotati per il pomeriggio. La struttura sanitaria, che sviluppa la propria attività sette giorni su sette nell’arco di dieci ore giornaliere, è progettata ed organizzata per accogliere senza code agli ingressi 150 assistiti ogni ora (al PVT “Casagrande” vengono infatti eseguite circa 1500 somministrazioni al giorno).

Pensare di anticipare autonomamente di mezza giornata l’appuntamento non è un gesto di rispetto per i cittadini che si presentano puntualmente in orario nella struttura e determina disagi sia agli assistiti che agli operatori sanitari e ai volontari che da mesi svolgono ogni giorno un lavoro prezioso e impegnativo.

Tra l’altro tutte le strutture esterne di ingresso e di accoglienza alla palestra dove vengono effettuate le vaccinazioni sono dotate tutte di posti a sedere, che garantiscono il rispetto delle distanze e di grandi ventilatori per rendere più confortevoli i minuti di attesa.

Invitiamo quindi, ancora una volta, i cittadini a rispettare l’orario indicato nell’sms di notifica e non presentarsi in anticipo ai punti vaccinali dell’Azienda Usl Umbria 2.




Wellness economy e marketing del benessere il 12 luglio al giardino dei lettori della biblioteca con Paola Rizzitelli

Lunedì 12 luglio alle ore 19.00, nell’ambito degli appuntamenti culturali di ONE – Orvieto Notti d’Estate 2021, la Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto presenta il libro “Il marketing del Benessere. Il cambiamento necessario per una nuova economia”, con la partecipazione dell’autrice Paola Rizzitelli, esperta del settore, iniziativa che sarà occasione per discutere della Wellness Economy, l’Economia del Benessere, e delle sue possibilità di rilancio. L’evento, che vedrà la presenza di Liliana Grasso, presidente della Fondazione, e sarà moderato dal giornalista Alessandro Maria Li Donni, si svolgerà al DIGIPASS, Giardino dei Lettori della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” in Piazza Febei, 1.

L’autrice, esperta di marketing, comunicazione e pubbliche relazioni, arriva sul territorio umbro dopo aver vissuto in varie regioni d’Italia ed aver sperimentato, sulla sua persona, il cambiamento come forma di sviluppo, e le sinergie del Benessere come strumento di prevenzione.  In collaborazione con la Fondazione per il Centro Studi della Città di Orvieto, proporrà una riflessione sulle nuove opportunità di sviluppo che proprio l’area Benessere può offrire. Insieme, stanno progettando un percorso di formazione teorico-pratico sul tema, a supporto del rilancio strategico dell’economia del territorio, valorizzando le sue risorse e professionalità. In un’epoca di cambiamento, come quella che stiamo vivendo, siamo chiamati a riesaminare il concetto stesso di Benessere, la percezione del suo significato e degli stili di vita necessari a garantirlo. Il Benessere nelle sue declinazioni di “fisico, mentale, ambientale, relazionale e spirituale” concorre a creare individui sani, ad alzare le difese immunitarie, a prevenire la malattia.

Sempre più imprese e professionisti appartenenti alla Wellness Economy – che coinvolge settori del food, beauty, hospitality, ma anche dei centri benessere, della medicina preventiva, del mondo olistico e del sano stile di vita e del turismo – stanno infatti capendo che il Benessere è il frutto di una co-produzione fra chi offre e chi sceglie un prodotto o un servizio, in grado di portare un miglioramento, o di mantenere una condizione di salute globale.

Il libro “Il Marketing del Benessere”, che vede la prefazione di Claudio Pagliara, medico oncologo e presidente dell’Associazione La Medicina Olistica, propone una nuova visione del marketing: non più ad appannaggio esclusivo di un commercio aggressivo che manipola gli acquisti, ma come strumento di guida alla scelta migliore per la salute e il Benessere dell’individuo e della collettività. Per fare questo propone di ristrutturare un marchio (re-branding), di applicare un nuovo processo strategico finalizzato allo scambio di valore e alla sinergia sia territoriale sia intersettoriale.

I partecipanti saranno accolti da un welcome drink con i prodotti del territorio.

È gradita la prenotazione: corsi@orvietostudi.ittel. 0763.341795 (dal lunedì al venerdì, ore 9-13). Per info paola@sinergieperilbenessere.com

Per garantire spazi congrui alle misure di sicurezza sarà accolto un numero massimo di sessanta partecipanti.

Per maggiori informazioni https://sinergieperilbenessere.com/