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“The sleeping beauties”, visita concerto al Modo e alla mostra Valentini100

Il MODO Museo dell’Opera del Duomo aderisce alla Notte Europea dei Musei 2021 prevista per sabato 3 luglio con l’apertura straordinaria, dalle 21 alle 24, e un biglietto simbolico di 1 euro a sostegno dei musei che finalmente ripartono dopo mesi di chiusura forzata. 
Sarà possibile in via eccezionale visitare in notturna le Sleeping Beauties, le bellezze dormienti del museo, come pure la mostra “Livio Orazio Valentini 100” in corso fino al 19 settembre nelle sale dei Palazzi Papali e dei Sotterranei della cattedrale, riaperti per l’occasione.

Inoltre alle 21 e alle 22 si terrà un doppio evento all’insegna dell’arte a tutto tondo. In due turni, per un massimo di 20 persone per turno, si terrà la visita guidata alla mostra con il curatore del museo e contestualmente la performance musicale del M° Rita Graziani al flauto e del M° Riccardo Cambri al pianoforte, grazie alla collaborazione della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”.

Così, in questa notte speciale, Orvieto si animerà di eventi straordinari nei Luoghi della Cultura grazie alla collaborazione delle strutture di Carta Unica che hanno potuto aderire alla Notte europea: Torre del Moro, Museo Archeologico Nazionale, Necropoli Etrusca del Crocifisso del Tufo, Teatro Mancinelli e Pozzo della Cava. La Notte è promossa in Francia e in Italia dal Ministero della Cultura. 

Per informazioni:
www.opsm.it – 0763.343592
biglietteria@operadelduomo.it 
museo@operadelduomo.it 




Il PD di Ficulle, “basta con la politica degli annunci, servono idee”

Premesso che noi viviamo in un Paese dove nel 2011, mentre il mondo andava a catafascio, si riusciva a credere a Berlusconi che ci raccontava che andava  tutto bene, che i ristoranti erano pieni e che si faceva fatica a prenotare un volo sugli aerei.  Ora però, verrebbe da pensare, che dopo quell’esperienza disastrosa, sarebbe stato normale averne fatto tesoro e compreso che non sempre è tutto oro quello che luccica come, invece, ci viene spesso raccontato dai nostri governanti.

Invero, se le cose non le conosci e sei in buona fede, le castronerie le dici, ma devi prendere atto che non puoi fare l’ amministratore perché un amministratore locale le cose le deve conoscere sul serio.

Se invece le conosci, non fosse altro perché il Circolo del PD non solo te le dice, ma te le comprova pure con tanto di documenti e foto, allora sei in malafede e tutto assume un aspetto diverso e diventa indiscutibilmente evidente che le castronerie le dici per coprire le tue responsabilità e/o inefficienze, quindi entriamo nel campo del raggiro nei confronti dei cittadini e dell’opinione pubblica in generale, male che spesso caratterizza e affligge il potere e la politica peggiore.
Un bravo amministratore per portare avanti le scelte fatte e le decisioni non deve basarsi su impressioni o illusioni create dalla fantasia, ma su statistiche e numeri. 

Allora, a riprova di quanto affermato,  leggiamo e consultiamo i numeri delle statistiche:
➢ al 1 gennaio 2021 i ficullesi residenti (l’argomento  “residenza” poi meriterebbe una riflessione più approfondita) sono 1.587 (fonte ISTAT). Parliamo del numero più basso di residenti dall’Unità d’Italia, dal 1861 ai giorni nostri. Un problema certamente diffuso, ma che in altri Comuni è stato comunque  affrontato intraprendendo iniziative per cercare di  porre un freno al fenomeno, due esempi per tutti il Comune di Allerona e di Parrano,  invece, nel nostro Comune non è stato posto in essere niente di niente. Se non si hanno idee a volte basta copiare; 

➢ Gli strumenti di programmazione urbanistica (PRG) e territoriale  sono ancora in attesa di definizione ovvero in sospeso,  perché in tutti questi anni l’iter non è stato concluso, di conseguenza, se a Ficulle due persone volessero andare a vivere insieme e costruirsi una casa, non saprebbero dove farla; 

➢ La percentuale dei dati delle presenze turistiche al 31/12/2020 è stata  del -58,7% rispetto all’anno precedente (fonte Regione Umbria). Ma, direte voi, è stato un anno terribile. Sì, è vero che è stato un anno terribile, ma lo è stato per tutti: Montegabbione -26,4%, Monteleone -19.2%, Allerona -33,8%, Castelviscardo -8,9%. La media della Provincia di Terni è stata del – 44,8%, quella dell’Umbria -48,4% quindi i dati di Ficulle scivolano verso il fondo della classifica. . Vediamo in particolare e in totale che nel 2020,  i turisti a Ficulle sono stati 892 e le presenze 5.320 e la presenza media è stata di 5.96 giorni (dati Regione Umbria…). Non siamo stati certamente i migliori, anzi. Comunque anche a consultare le altre voci,  c’è poco per cui stare allegri:
➢ I dati sulle attività economiche: A Ficulle negli ultimi anni c’è stato un calo verticale delle partite IVA ovvero  pari al 34,7% (fonte Mediacom 043), sono state chiuse oltre un terzo. Siamo all’ 86° (ottantaseiesimo)   posto in Umbria su 92 comuni sotto i 5.000 abitanti e al penultimo posto nella Provincia di Terni;

➢ Sul numero  dei servizi presenti e funzionanti a pieno regime, dall’ufficio postale ormai dal 2015 chiuso tre giorni su sei, all’unico Bancomat del paese trasferito dal centro storico e come per tutto il resto anche in questi casi, non é stata  registrata e intrapresa nessuna iniziativa concreta ed efficace di contrasto da parte dell’amministrazione;
➢ Sull’efficienza dei servizi pubblici, in queste ultime settimane abbiamo dimostrato che anche l’ordinaria amministrazione, dalla manutenzione degli impianti sportivi, a quella del Cimitero per arrivare addirittura ai giochi per i bambini al paro e all’orologio e al campanile della Piazza del paese, si registra uno stato di abbandono e trasandatezza diffuso e preoccupante.
 Il centro storico è sempre più desertificato, residenti e attività economiche che con grande sforzo in questi anni hanno cercato di resistere, stanno diminuendo costantemente. 

 La vivacità culturale che ha contraddistinto Ficulle negli anni scorsi, grazie all’importante lavoro di ricerca del Gruppo Storia e dei tanti volontari che con amore e competenza hanno sfornato la più grande produzione letteraria storica e culturale che ha conosciuto la nostra comunità negli ultimi decenni, è ormai soltanto un ricordo sbiadito.

Si potrebbero fare anche altri esempi e ragionamenti, con l’unico risultato di rafforzare l’idea di un quadro complessivo allarmante, che a parte la critica doverosa di chi non si riconosce in questa amministrazione, ci impegna tutti a trovare soluzioni e a intraprendere strade virtuose per il bene della collettività.

Considerato che troppo spesso il Comune di Ficulle siede sul banco dei peggiori della classe, capirete da soli che certi toni trionfalistici nei ripetuti annunci sono del tutto irritanti e fuori luogo. Ma non è solo un problema di natura estetica, la mancanza di consapevolezza e la relativa presa d’atto delle difficoltà che sussistono fa sì che non si affronti mai la realtà e di conseguenza non si risolvano mai i problemi.

Per prima cosa,  bisogna uscire dalla politica degli annunci enfatici, consapevoli che per ripartire non servono affermazioni e dichiarazioni pompose, ma idee, proposte e progetti concreti che possano consentire di uscire dallo stato letargico di questi ultimi anni e risolvere i problemi veri del paese. Smettetela di raccontare che i problemi non ci sono e che i ristoranti sono tutti pieni.

E’ un film già visto e abbiamo visto che cosa è successo dopo.

Noi siamo disponibili a dare una mano e mettere a disposizione le nostre forze migliori per avanzare proposte e percorsi per tentare di uscire da questa situazione. Ovviamente solo su temi specifici, perché la nostra collocazione culturale ed ideale è in un altro luogo. Noi non abbiamo nemici, abbiamo avversari.–

Circolo Comunale di Ficulle del Partito Democratico




Ficulle, il j’accuse del sindaco, “il circolo PD confuso e incomprensibile”

Ficulle ed i territori circostanti oggi sono ben rappresentati online grazie al nuovo sito internet www.ficulleturismo.it fortemente voluto dall’amministrazione, che sta riscuotendo grande apprezzamento tra cittadini ed imprese. E’ un sito ricco di fotografie e descrizioni che rappresentano e descrivono la bellezza del territorio e le sue eccellenze con appeal, in modo razionale e veritiero.

Quanto presentato alla stampa nella giornata del 29 giugno non è un punto di arrivo ma il punto di partenza di un percorso che cittadini, imprese e Comune intendono intraprendere per proseguire nell’azione di rinascita dell’antico Borgo. Nel sito spicca il nuovo logo turistico, un simbolo moderno ed antico che è la stilizzazione della pianta della Rocca di Ficulle, la quale diventa il nuovo centro di accoglienza ed informazioni turistiche. All’interno della Rocca sono stati apposti due monitor che tramite filmati raccontano il territorio e le sue eccellenze, oltre ad un touch screen che consente al visitatore di ottenere tutte le informazioni riportate nel sito ficulleturismo.it Le due ragazze del Servizio Civile Universale, che da giugno sono entrate a far parte della squadra comunale, insieme alle associazioni consentiranno un’apertura regolare per l’accesso al monumento ed alle informazioni. L’insieme delle azioni messe in campo dall’amministrazione sono frutto e conseguenza dello studio sul marketing turistico di Ficulle elaborato nel biennio 2014/2015 in virtù di una convenzione sottoscritta dal Comune con il Dipartimento del Turismo dell’Università di Perugia. E’ un passo importante, non scontato per un piccolo comune, che dimostra anche la determinazione dell’amministrazione nell’essere attenta allo sviluppo ed al benessere di Ficulle. Un progetto per e della comunità, che assume ulteriore importanza in questo difficile momento storico.  

Stante che le critiche quando fondate sono una ricchezza ma non è questo il caso, per chiarezza, correttezza ed ai fini di giustizia considerando l’escalation di una campagna mistificatrice e menzognera posta in essere da mesi dal Circolo PD, rispetto all’ultimo articolo trasmesso ai giornali dal titolo “la montagna ha partorito il topolino”:

  1. il circolo PD dimostra una notevole arroganza della politica quando giudica un lavoro realizzato da professionisti e facente parte di una strategia scaturita dal lavoro svolto con una Università, sulla base di una convenzione e non “con la partecipazione di personalità della cultura e del mondo universitario perugino”;
  2. il circolo sbaglia e fa confusione quando descrive il progetto intercomunale Clanis e l’iter dell’investimento, che per Ficulle prevedeva un consolidamento della Rocca in parte allora respinto dalla Sovraintendenza che successivamente invece ha autorizzato sotto l’attuale amministrazione anche nella parte che riguardava le stuccature in quanto il Comune ha rappresentato la necessità “d’interventi per la messa in sicurezza”, realizzazioni eseguite nel 2014 e certificati dall’Arch. Quaranta il 27/05/2015. I circa 18 mila euro citati, riguardanti gli allestimenti, non sono il penultimo “stralcio” del progetto Clanis come afferma il PD, ma l’ultimo, ed i lavori del primo “stralcio” sono tutti avvenuti previo assenso della Sovraintendenza! Le insinuazioni riportate nell’articolo sono offensive, lesive di chi lavora seriamente e la domanda dove sono finiti 75 mila euro trova risposta nei documenti e nell’incompetenza del PD in materia, se nella volontà di raccontare cose non vere.
  3. Il progetto è perfettamente coerente con i presupposti iniziali, anzi li rafforza dal momento che territorio e prodotti possono essere presentati in maniera più moderna, dinamica e maggiormente fruibile attraverso strumenti multimediali, piuttosto che in un ambiente reso angusto da teche e vetrinette, da questo punto di vista il PD dimostra senza dubbio una certa arretratezza.
  4. Il circolo PD con una grave illazione attacca l’associazione “Ficulle in Cresta”, che è presieduta da uno stimato professore universitario e comprende la quasi totalità delle realtà economiche ficullesi e molti cittadini unitisi per fare sistema e promuovere Ficulle, un fatto politicamente abominevole che non può che essere censurato;
  5. l’assessore di Ficulle non è più consigliere del Patto 2000, anche perché attualmente l’Ente prevede l’Amministratore Unico
  6. il progetto riguardante la cucina di comunità, tanto utile quanto avversato dall’opposizione, prevede l’acquisto di una struttura mobile che sarà funzionale per eventi ed in caso di necessità per la Protezione Civile.
  7. Il Museo della Civiltà Contadina per essere valorizzato aveva bisogno di ben altre attenzioni, che potrà avere grazie alle nuove attrezzature informatiche.

Com’è evidente da questa sintetica rappresentazione e considerando quanto il PD ha precedente pubblicato, il Circolo piddino, dispiace doverlo constatare, è un raro esempio di confusione politica ed egoismo partitico, che nella menzogna, nella mistificazione e nell’assoluta incapacità di proposizione è nei fatti lesivo degli interessi generali e della democrazia, anche con conseguenze sull’autorevolezza della stampa. E’ un partito che nel corso dei vari articoli dimostra più volte di negare la pandemia e le sue gravi conseguenze sul fronte sanitario, sociale ed economico, le difficoltà delle famiglie e delle imprese, così come la normativa straordinaria vigente. Basti tener conto che quando le imprese turistiche, dopo duri mesi di chiusura, si stavano preparando alla ripartenza, il PD ha pubblicato un articolo artatamente composto per affermare “Ficulle paese sommerso dai rifiuti”, cosa assolutamente non vera e lesiva che è stata anche oggetto di una verifica svolta dall’Amministrazione con i Carabinieri Forestali. 

Quella del circolo piddino ficullese non è una politica seria e forse neanche può essere considerata politica: è un caso incomprensibile e non condivisibile da alcuno, tanto è vero che nell’ultimo Consiglio Comunale due consiglieri della minoranza su tre, tra questi il Capogruppo, hanno preso le distanze dal PD, che è ormai la minoranza della minoranza.

Auspico l’avvento di una politica più seria e competente: in democrazia non è mai, ben che meno ora, il tempo dei guastatori. Per la politica è il tempo dell’impegno serio per le riforme e la realizzazione d’investimenti, della competenza e del rispetto, il PD dimostra di non avere ne l’uno e ne l’altra e tanto meno la capacità di essere vicino alla comunità.

Quanto sta facendo da mesi il Circolo piddino non può che essere politicamente denunciato.

Gian Luigi Maravalle – sindaco del Comune di Ficulle




Chiusura anticipata alle 17 dei cimiteri per manutenzione delle aree verdi

 Al fine di dare corso ad un trattamento erbicida per la manutenzione delle aree verdi interne ai cimiteri del capoluogo e delle frazioni, con apposita ordinanza sindacale è stata disposta la chiusura anticipata quotidiana alle ore 17,00, e il contestuale divieto di accesso al cimitero, ad eccezione dei soli addetti della Società Cooperativa  “Luigi Carli” nei seguenti giorni: dal 05 al 10 luglio per il Cimitero monumentale di Orvieto e dal 12 al 17 luglio per i cimiteri frazionali. L’ordinanza sarà affissa agli ingressi dei cimiteri.




Videosorveglianza, 7 telecamere per offrire sicurezza nel centro storico

Il sistema di videosorveglianza di una parte del centro storico di Orvieto è entrato in funzione dopo una fase di collaudo. Il progetto, realizzato da Umbra Control, finanziato al 50% dal Ministero dell’Interno è composto da 7 videocamere dislocate in piazza della repubblica (2), piazza del Popolo (1), corso Cavour all’incrocio con via Duomo (2), via Duomo e piazza Duomo (2) che coprono l’area del centro storico con la maggiore concentrazione di negozi e punti di aggregazione. Con questa rete di videocamere anche a Orvieto sarà possibile sorvegliare strade, palazzi istituzionali, monumenti e le strade laterali dove spesso avvengono atti vandalici. Le telecamere sono collegate ad un sistema di registrazione e consentono, con ponti radio, la visualizzazione in tempo reale di almeno 16 flussi video contemporanei con frame rate a 1 fps con la registrazione continua e senza restrizioni orarie.

I flussi video possono essere facilmente selezionabili dagli operatori delle Workstation di Controllo. Il Centro di gestione e controllo del sistema di videosorveglianza è allestito al Corpo della Polizia Locale di Orvieto dove si è svolta la presentazione tecnico-operativa del nuovo servizio, alla quale hanno partecipato il sindaco, Roberta Tardani, l’assessore Gianluca Luciani (Mobilità e Trasporti, Sicurezza Urbana, Servizi Manutentivi, Igiene Urbana), la dirigente della Polizia Locale di Orvieto, Alessandra Pirro e il rappresentante della Società Umbra Control srl che ha illustrato le caratteristiche operative del sistema. Il progetto è bivalente, poiché da un lato, persegue la finalità di potenziare la sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico, migliorare e rafforzare la qualità della vita delle persone che vivono e lavorano nel comune di Orvieto garantendo serenità e tranquillità a tutte le attività correlate alla vita sociale ed al turismo e, dall’altro intende prevenire, ed eventualmente reprimere, efficacemente la commissione dei reati, particolarmente di tipo predatorio, assicurando alle forze di polizia utili elementi per risalire all’identità dei responsabili. Nel pieno rispetto delle norme vigenti e della riservatezza dei cittadini, infatti, il sistema ha come obiettivi, rilevare le situazioni di pericolo, prevenire eventuali fatti criminosi con l’azione di deterrenza della videosorveglianza, rendere più veloci gli interventi delle forze dell’ordine per reprimere fatti criminosi. Inoltre, il sistema di videosorveglianza consente al Comune di Orvieto di dotarsi di uno strumento attivo di protezione civile per l’individuazione e la gestione delle aree e dei punti strategici a fronte di emergenze; identificare in tempo reale, luoghi e ragioni di ingorghi e assembramenti di persone per consentire il pronto intervento della Polizia Locale; comunicare agli utenti utili informazioni sulla viabilità, rilevare dati anonimi per lo studio e l’analisi dei flussi di traffico e dei parcheggi per la predisposizione dei piani comunali e rilevare infrazioni del codice della strada.

“Il Sistema di videosorveglianza, più volte auspicato, è stato realizzato e ora finalmente siamo arrivati a compimento di un intervento nato da zero – ha detto il sindaco, Roberta Tardani – prima non esisteva infatti un’infrastruttura per il controllo, la prevenzione e la repressione. Si tratta di un sistema fortemente integrato con le Forze di Polizia. Già è stata fatta richiesta di fondi per l’implementazione al resto del centro storico e alla periferia. È un sistema innovativo con telecamere ad alta definizione ed è il primo passo di un progetto che avrà compimento nei prossimi mesi – ha aggiunto – con l’obiettivo di garantire una sicurezza urbana della città a 360 gradi. Abbiamo infatti l’esigenza di verificare alcune aree della città dove si stanno evidenziando fenomeni di eccessiva ‘esuberanza’. Dovranno essere implementati ad esempio la zona del polo scolastico e quella di piazza Cahen. Realizzato in due anni questo step è il primo passo verso una progettazione più ampia. Da sottolineare a tale riguardo, la stretta collaborazione con le Forze di Polizia, coordinate dal Tavolo tecnico finalizzato a capire quali sono gli elementi e i punti più critici della città”.

“Attualmente sono in funzione sette telecamere e a breve se ne aggiungerà un’ottava grazie ad un risparmio sulla gara d’appalto – ha anticipato la dirigente della Polizia Locale di Orvieto Alessandra Pirro – dal punto di vista tecnico, gli apparati tecnici oggi installati consentono inquadrature a colori, con registrazione che fa capo, attraverso il collegamento con ponti radio, alla sede del Comune in piazza della Repubblica. È una videosorveglianza di contesto per la risoluzione di molteplici problematiche. Le telecamere sono posizionate in modo da coprire la visuale più lunga possibile e nel maggior numero di direzioni, sono dotate di zoom ottico adeguato a mantenere alta risoluzione ed offrire funzionalità di monitoraggio in tempo reale degli eventi in corso. Il livello di dettaglio offerto dalle telecamere è tale da garantire il riconoscimento facciale privo di distorsioni in parti distanti delle scene. La sorveglianza è importante perché serve come deterrente per i comportamenti antisociali e per consentire alle forze dell’ordine e ai rappresentanti della giustizia di perseguire tali comportamenti, grazie ad alcune caratteristiche del sistema, ovvero: la capacità di seguire gli eventi in corso in tempo reale; consentire l’intervento immediato delle forze dell’ordine per una gestione ottimale delle criticità; la possibilità di fornire prove registrate ammissibili in giudizio; la capacità di identificare volti e abbigliamento e la capacità di produrre immagini di alta qualità anche in scenari notturni. Le telecamere di sorveglianza riprendono infatti di giorno e di notte ed hanno una funzione sociale contribuendo a migliorare la vita dei cittadini, dando risposte concrete al loro bisogno di sicurezza. Tecnicamente – ha proseguito – le immagini sono conservate per una settimana poi si sovrascrivono. Login e logout sono in capo ai nostri agenti incaricati che hanno fatto un apposito corso di formazione ed hanno la necessaria autorizzazione all’accesso al sistema. E’ previsto inoltre un registro degli accessi alle forze dell’ordine. Nella scelta dei punti di installazione delle video-camere abbiamo cercato di non impattare sul centro storico dove le zone video-sorvegliate sono chiaramente indicate. Gli inserimenti delle strumentazioni riguardano edifici di proprietà pubblica e a tale proposito un ringraziamento va all’Opera del Duomo che ha dato la disponibilità della Torre di Maurizio per la collocazione delle telecamere per l’osservazione di piazza Duomo. Il sistema va ad implementare inoltre gli apparati della video-sorveglianza già esistenti nei parcheggi pubblici offrendo così una copertura più ampia. L’intervento ha un costo di 36.000 euro a cui si aggiungono altre somme derivanti da risorse proprie del Comune”.