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Anche quest’anno per la festa di Sant’Antonio a San Giovenale niente festeggiamenti civili

Per il secondo anno consecutivo, a causa delle restrizioni per l’emergenza Covid-19, i festeggiamenti e le celebrazioni per la tradizionale festa di Sant’Antonio da Padova avranno luogo in forma estremamente ridotta.  Il quartiere medievale di Orvieto si vede costretto, con rammarico, a rinunciare ad uno dei momenti più fortemente legati alla tradizione popolare e alla devozione dell’intero territorio: sono infatti annullati tutti i festeggiamenti civili che animavano la zona di San Giovenale, dalla cena nel giardino alle manifestazioni in piazza, dalle attività ludiche alle serate di intrattenimento.  Annullata anche la suggestiva processione in notturna con la storica e preziosa statua del santo francescano dalla tunica completamente damascata in oro.  Resteranno comunque alcune celebrazioni essenziali, che avranno luogo tutte all’interno della ultra-millenaria chiesa di San Giovenale, nel rispetto del distanziamento e delle prescrizioni previste dai protocolli anti-Covid.Si inizierà con un triduo di preparazione alla festa:

– giovedì 10 alle 17 Santo Rosario e alle 17,30 Santa Messa;

– venerdì 11 alle 17 Santo Rosario, alle 17,30 Santa Messa e alle 18 Adorazione Eucaristica;

– sabato 12 alle 17,30 Santo Rosario e alle 18 Santa Messa prefestiva.

Per culminare con la Santa Messa festiva di domenica 13, ricorrenza di Sant’Antonio da Padova, che si terrà alle ore 11 con la partecipazione dei portatori della statua del santo.  Durante le celebrazioni e i momenti di raccoglimento, si pregherà anche per la salute di tutti i devoti del santo frate così caro alla devozione degli orvietani, di tutti i fedeli e di tutto il mondo.

La parrocchia, i portatori e il comitato parrocchiale danno ovviamente appuntamento, Dio volendo e con l’aiuto di Sant’Antonio, ai festeggiamenti del prossimo anno, quando si spera di poter recuperare la gioia di stare insieme e abbracciarsi fraternamente come era consuetudine fino a due anni fa.




Per la ripartenza turistica di Orvieto si punta su itinerari esperienziali, eventi e “adventure”

Itinerari esperienziali immersivi, eventi e gamification, sono queste le tre linee progettuali con obiettivi di medio-lungo periodo contenuti nel piano di marketing territoriale del Comune di Orvieto presentato alla Sala Digipass della biblioteca comunale nel corso dell’iniziativa “Turismo, l’esperienza autentica di Orvieto per la ripartenza” alla quale ha partecipato l’assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti Urbani.

Il piano, che comprende una fase di analisi dell’offerta turistica, del sentiment dei turisti sull’esperienza a Orvieto e l’elaborazione di tre proposte per la valorizzazione delle risorse turistiche del territorio, fa parte degli interventi inseriti nel progetto “Orvieto, un’esperienza aumentata”, di cui è partner anche il Comune di Porano, cofinanziato della Regione Umbria.  Il lavoro, curato dall’agenzia di comunicazione H2H, ha idealmente proseguito quello realizzato in occasione della campagna di promozione post lockdown “Orvieto città viva esperienza autentica” ed è il frutto di tre workshop che hanno coinvolto tutti i principali stakeholder cittadini (istituzioni, operatori di settore e associazioni) nel rebranding del portale di promozione turistica del territorio www.liveorvieto.com e nella definizione delle idee vincenti sulle quali costruire le politiche turistiche dei prossimi anni.   Ad illustrare i risultati sono stati Marcello Pavan responsabile Business Development di H2H che ha parlato di “un progetto molto ampio e di lunga prospettiva, una visione più che un punto di arrivo” e Andrea Di Napoli Ux Designer; presente Gianni Trotta, responsabile Digital Strategy & Performance.  Nel corso dei workshop sono stati raccolti più di 70 spunti e 26 idee progettuali concrete focalizzati sull’arricchimento del valore esperienziale del territorio. Sono progetti di costruzione di un’offerta originale, in grado di coinvolgere direttamente il turista, di portarlo dietro le quinte e di farlo interagire con il territorio in maniera diversa. Dall’analisi e la rielaborazione di tutti i contributi emerse durante i workshop sono nati tre concept differenti: Orvieto Experience, Orvieto Always On e Orvieto Adventure.

Orvieto Experience mette al centro dell’esperienza il viaggio inteso come esplorazione, scoperta e immersione in un tema, una passione, una cultura. L’ispirazione e l’immersione sono al centro dell’esperienza per scoprire e vivere il territorio dell’Orvietano in modo vivo e autentico. Le aree di interesse tematico, che diventano ognuno un prodotto turistico, sono Storie di artigianato, I piaceri della tavola, Religione e misteri, Rivivere la storia, Land Art&Territorio. Nel corso della presentazione è stato sviluppato il tema delle “Storie di artigianato”. L’obiettivo è quello di promuovere una strategia collettiva che superi l’individualità della singola bottega, spesso troppo nascosta e sconosciuta, creare itinerari-tour permanenti che possano mettere in evidenza le eccellenze del territorio dell’Orvietano, le piccole botteghe storiche e i maestri artigiani, con l’intento di mostrare e tramandare i loro preziosi antichi mestieri e manufatti. Si vuole cosi valorizzare il turismo esperienziale legato alle eccellenze artigiane costruendo un’offerta di workshop e attività sul territorio per rendere i turisti protagonisti attivi, entrando in sintonia con la cultura e tradizioni della bottega che visita.

Orvieto Always On invece non significa solamente vivere la città, ma farlo live, “dal vivo” grazie agli eventi che durante tutto l’anno animano il territorio, arricchendo il palinsesto di attività già in essere con eventi di diverso tipo e durata, capaci di stimolare curiosità intellettuale ed emozioni. Eventi speciali che riflettano l’autenticità e I valori della comunità per permettere a turisti e cittadini di partecipare e vivere il territorio in modo differente e partecipativo. Tra gli obiettivi indicati quello di creare nuovi eventi per completare l’offerta annuale e rendere attrattivo il territorio in ogni stagione, inserendo eventi dedicati a quelle tematiche non ancora sufficientemente sviluppate, potenziare l’attività di comunicazione degli eventi lavorando su marketing mix diversi come tipologia e canali, creare pacchetti turistici ad hoc per ogni evento/festival/iniziativa puntando sulla formula chiavi in mano in modo da facilitare la promozione e la prenotazione.

Orvieto Adventure è infine un programma di esplorazione interattiva che si propone di offrire esperienze di storytelling e gioco che guidano il turista nella scoperta del territorio e delle sue attrazioni. Il progetto, attraverso un’app dedicata che prevede audiobook, quiz e  a giochi ad alta interazione attraverso la realtà aumentata, offre l’occasione di raccontare in modo diverso la città, spinge il turista ad un ruolo attivo, trasformandolo da passivo fruitore e osservatore ad un esploratore coinvolto in prima persona nella storia della città.Per quanto riguarda la parte di sentiment analisys, lo studio ha analizzato i feedback rilasciati dai visitatori di Orvieto sul canale digitale Google Places, evidenziando criticità e punti di forza che possono influenzare la visita di un turista nella città. L’analisi ha interessato diverse categorie: Attrazioni, Ristorazione, Hospitality, Parcheggi. Per ciascuna di queste sono stati calcolati il sentiment medio aggregato e il rating medio aggregato degli ultimi due anni (dal 1 gennaio 2019 al 1 gennaio 2021) e si è proceduto al confronto tra la città di Orvieto e i cinque principali competitor rilevati: Siena, Assisi, Spoleto, Pienza e Civita di Bagnoregio. Dall’analisi sulle attrazioni è emerso un sentiment decisamente positivo (4.35), con un rating medio di 4.67. Il tema del prezzo è quello che riscontra opinioni e feedback meno positivi. Molto buoni anche i giudizi sulla ristorazione, con un sentiment di 4.37 e un rating di 4.41, e sulle strutture ricettive, con un sentiment di 4.40 e un rating di 4.35. Nel confronto con i competitor, sulle attrazioni Orvieto si contende il primo posto nel rating con Assisi e Siena e batte tutti nel campo della ristorazione. Abstract del progetto al link https://share.h2h.net/index.php/s/H3DpiWtpmgcHY3D

“In questo anno, anche grazie alla collaborazione con la Regione Umbria e con l’assessore Paola Agabiti – ha detto il sindaco di Orvieto e assessore al Turismo, Roberta Tardani – non abbiamo mai smesso di raccontare l’esperienza autentica che si vive nella nostra città facendo accendere su Orvieto i riflettori di tutti i media nazionali e non solo, rivendicando un ruolo da protagonisti in Umbria e non da semplice foto di copertina. Ma in questo anno non abbiamo mai smesso di pianificare il futuro e abbiamo lavorato insieme alla città per costruire un piano di marketing territoriale che dopo l’emergenza ci desse delle prospettive di medio-lungo termine. Oggi quel lavoro arriva a compimento. Un piano che, sin dall’inizio, abbiamo voluto essere concreto e operativo, che ci dicesse sì quali sono i nostri problemi e quali le criticità del nostro sistema ma che ci facesse capire come ci vedono da fuori, cosa dicono di noi, quale è il confronto con altre realtà simili alla nostra ma soprattutto che individuasse soluzioni e ci fornisse una progettualità spendibile da subito per valorizzare le risorse turistiche del territorio”.“E’ stato un lavoro lungo – ha aggiunto – complicato anche per via delle limitazioni dell’emergenza sanitaria che ci hanno impedito di organizzare incontri e workshop in presenza, ma è stato un lavoro corale dove tutti hanno potuto dare il loro contributo. Abbiamo un nuovo brand turistico, che mette il territorio al centro dell’offerta ma pone Orvieto al centro del territorio, abbiamo un sito web di promozione turistica rinnovato, più completo e più efficace, oggi presentiamo le tre proposte che sono già progetti da mettere in campo sui quali coinvolgere tutta la città e reperire risorse a partire da quelle che la Regione Umbria si appresta a mettere a disposizione. Quello di oggi non è dunque un punto di arrivo ma un punto di partenza, anzi di ripartenza”.

“Un ringraziamento particolare va al Comune di Orvieto e alla Regione – ha affermato Marco Conticelli, sindaco di Porano – perché abbiamo iniziato ad intraprendere un percorso che vede Orvieto al centro ed il suo territorio protagonista di questo progetto e di altri che seguiranno. Sono felice di poter collaborare a questo progetto di territorio che, per il Comune di Porano vede evidenziati due aspetti fondamentali: gli attrattori culturali e gli itinerari naturalistici. Porano è il Comune più vicino ad Orvieto situato in una posizione collinare e meta di persone, anche di una certa notorietà, che hanno scelto il nostro territorio per la loro residenza. Stiamo lavorando sulle emergenze culturali e naturali. Porano è un territorio di Etruschi e infatti la sezione del progetto si intitola ‘territorio degli Etruschi’. In questo senso abbiamo intrapreso una collaborazione concreta con la Soprintendenza e sono prossimi gli interventi sulla tomba Hescana e le tombe Golini e poi c’è il gioiello di villa Paolina sede del CNR che, relativamente al parco, è gestita direttamente dal Comune di Porano su convenzione con la Provincia di Terni. Quel sito diventerà una ulteriore possibilità di sviluppare iniziative. Quanto ai percorsi naturalistici il territorio di Porano che guarda verso l’alto viterbese, ne è ricco. Nei giorni scorsi è stato inaugurato un nuovo percorso con il CAI. Un territorio quindi quello di Porano che costituisce una continuità importante rispetto all’ambito comunale di Orvieto. L’importanza del progetto sta nella continuità territoriale che è possibile con le collaborazioni trasversali di territorio”. 

“E’ un piacere vedere la realizzazione di questo importante progetto, perché la Regione dà tutto il supporto; ma vedere realizzati con risorse pubbliche progetti che hanno coinvolto due Enti Pubblici e i loro Sindaci, con la partecipazione diretta degli operatori che ogni giorno sono a contatto con la realtà è un segnale molto positivo” ha detto l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Paola Agabiti Urbani che ha proseguito “presto pubblicheremo un nuovo bando che consentirà di completare questo progetto. La profilatura del turista che il progetto di marketing territoriale di Orvieto ci rappresenta, è una istantanea dei punti di forza non solo di questa città ma di una importante parte del territorio regionale. E’ stato fatto un lavoro fondamentale e importante che è una base anche per la Regione, che fornirà un aiuto e un supporto necessario per portarlo a compimento”.“Quello di Orvieto e il suo territorio è un legame fortemente attrattivo – ha proseguito – in questa città si respira la storia, il sapere, la maestria delle botteghe artigiane, il vivere lento che caratterizza anche i nostri borghi quindi fa particolarmente piacere vedere che, nonostante questi mesi difficili, i Comuni hanno messo in cantiere progetti importanti che riguardano non solo il brand ma anche gli eventi che il Comune sta già mettendo in campo, da UJW ad altri appuntamenti. Un territorio che ben si presta alle produzioni cinematografiche che, come Regione, attraverso la nuova Umbria Film Commission ci auguriamo di poter attrarre per nuove produzioni in tutta la regione e quindi anche in questa realtà territoriale.   Le idee progettuali che il progetto ci rappresenta tendono al turismo esperienziale che lascia al turista emozioni nuove e la voglia di tornare. Il lavoro fatto ricalca molto di ciò che come Regione abbiamo iniziato a fare per conoscere meglio il turista che sceglie la nostra regione. Oggi sappiamo che la domanda che proviene dal ‘turista post Covid’ è molto diversa da quella del ‘turista pre Covid’ ed anche per questo l’impostazione della campagna di promozione della Regione Umbria – ‘io amo il mare dell’Umbria’ – è stata molto modificata. La strada da percorrere è lunga, stiamo però lavorando sotto una molteplicità di aspetti, come sanno gli operatori del settore che ho incontrato proprio questa mattina presso il Comune. Stiamo lavorando ad un’app regionale con partner nazionali e internazionali per fare un progetto che ossa fare dell’Umbria un brand corporate che sia da collettore per tutte le realtà territoriali. Oggi abbiamo la dimostrazione tangibile che la strategia regionale per avere successo non può andare da sola ma deve essere condivisa e declinata il più possibile a livello territoriale, facendo del turismo un elemento essenziale di crescita economica”. 




Acconto IMU la scadenza è per il 16 giugno, chi paga e chi è esentato

L’Ufficio Tributi del Comune rende noto che l’acconto dell’IMU per l’anno 2021 dovrà essere effettuato entro il 16 giugno 2021 secondo le aliquote riportate nel Prospetto aliquote IMU 2021.

Sono mantenute, alle stesse condizioni, anche per l’IMU 2021, le seguenti riduzioni:- riduzione del 50% per la casa concessa in comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado, genitori-figli;- riduzione del 50% per gli immobili inagibili e inabitabili e per gli immobili storici;- riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato. Viene mantenuta anche l’esenzione totale o parziale per gli immobili posseduti da enti non commerciali, a particolari condizioni, e l’esenzione per i terreni agricoli. Non sono previste, invece, esenzioni per i titolari di pensione estera iscritti all’Aire, i quali dovranno effettuare i versamenti sui fabbricati secondo l’aliquota ordinaria. 

L’art. 1, comma 599, della Legge n.178/2020, ha previsto l’esenzione dal pagamento della rata dell’acconto Imu 2021, per le categorie di operatori di operatori economici:

– immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali  e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali; 

– immobili rientranti nella categoria catastale D/2  e  relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per  brevi  soggiorni,  delle  case  e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei  residence  e  dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate; 

– immobili rientranti nella categoria  catastale  D  in  uso  da parte di imprese esercenti attività  di  allestimenti  di  strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni; 

– immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati  a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e  spettacoli, a condizione che i relativi proprietari  siano  anche  gestori  delle attività ivi esercitate; 

– immobili destinati a discoteche, sale da ballo,  night-club  e simili, a condizione che i relativi proprietari siano  anche  gestori delle attività ivi esercitate.  

L’art. 6-sexies del D.L. 41/2021 “Decreto Sostegni”, convertito in Legge n. 69/2021, ha disposto l’esenzione della prima rata dell’IMU 2021 per gli immobili posseduti dai soggetti passivi per i quali ricorrono le condizioni per la fruizione dei contributi a fondo perduto stanziati dal medesimo D.L. n.41/2021.I soggetti potenzialmente beneficiari dell’esenzione sono i titolari di partita Iva, residenti in Italia, esercenti attività di impresa, arte o professione, ovvero titolari di reddito agrario, si tratta di coloro che esercitano per professione abituale, ancorchè non esclusiva, le attività commerciali previste dall’art. 2195 C.C.  o attività artistiche o professionali.  Sono comunque esclusi gli enti pubblici e i soggetti previsti dall’art.162 bis del Tuir, quali intermediari (banche, società finanziarie etc), le società di partecipazione finanziaria e non finanziaria etc, e tutte le imprese, le professioni e le attività agricole cessate alla data del 22.03.2021 o avviate dopo tale data. Potranno accedere al beneficio coloro che abbiano avuto un fatturato medio mensile nell’anno 2020 ridotto almeno del 30% rispetto a quello dell’anno 2019. Tale requisito non è richiesto per le attività iniziate dopo il 1 gennaio 2019. L’agevolazione compete esclusivamente per gli immobili nei quali i soggetti passivi IMU esercitano l’attività di cui siano anche gestori.  Ai sensi dell’art. 16 del Regolamento IMU, per beneficiare dell’esenzione è necessario presentare apposita Dichiarazione IMU, entro il 30 giugno 2022, indicando i riferimenti catastali per i quali si è usufruito dell’esenzione e il periodo di esenzione. 

MODALITA’ DI PAGAMENTO 

Il versamento dell’imposta deve essere effettuato con il Modello F24. L’importo da versare deve essere arrotondato all’euro inferiore o superiore. Non è dovuto il versamento se l’imposta dovuta per l’intero anno è inferiore a € 12,00.I soggetti non residenti sul territorio nazionale potranno eseguire dall’estero il versamento dell’imposta mediante bonifico bancario. Per la parte di competenza del Comune le coordinate bancarie sono le seguenti:

Cassa di Risparmio di Orvieto, sede centrale, appartenente al gruppo Banca Popolare di BariConto corrente 2100 103Cod. Iban IT48W0622025710000002100103Cod. Swift    BPBAITR1 

Per gli immobili in categoria D, il cui gettito ad aliquota standard (7,6 per mille) è di competenza dello Stato, i contribuenti dovranno versare la somma a favore della Banca d’Italia (codice BIC BITAITRRENT), utilizzando il codice Iban IT02G0100003245348006108000. 

L’Ufficio Tributi ricorda, inoltre, che il Decreto Fiscale n. 124/2019, convertito in Legge n.  157/2019, per chi paga in ritardo ha previsto la possibilità di beneficiare dello sconto delle sanzioni mediante la procedura del ravvedimento operoso lunghissimo.  Tale regolarizzazione può essere effettuata sempreché la violazione non sia già stata constatata, e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza. 

Sul sito del Comune è stato predisposto un calcolatore al seguente indirizzo: https://www.riscotel.it/calcoloimu/?comune=G148 




Concerto al Tramonto il 26 giugno nel Parco del Pinaro di Castel Viscardo, “Luogo del Cuore del FAI”

Un evento che ha il sapore della rinascita, della ripartenza, del ritorno alla normalità. Ma, allo stesso tempo, vuole dare alla comunità il segno tangibile di un cambiamento che ha tutte le sembianze di un nuovo inizio. A fare da sfondo a un suggestivo concerto di inizio estate sarà il Parco del Pinaro, luogo tanto caro ai castellesi e, dal 2021, Luogo del Cuore del Fai.  La data cerchiata in rosso sul calendario è quella di sabato 26 giugno: alle 18,30 è prevista la presentazione del “Belvedere della pineta di Castel Viscardo” quale Luogo del Cuore del Fai decima edizione, anno 2020, alla presenza di una rappresentanza del Fai-Gruppo di Orvieto.
Alle 19,00, proprio sul calar del giorno, avrà inizio il concerto al tramonto con Luca Sganappa e Riccardo Ramini – duo fisarmonica e clarinetto. Alle 20,30 il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni farà un saluto alla cittadinanza.

L’evento si svolgerà secondo il rispetto delle regole anti-covid con la partecipazione di massimo 80 persone e sarà necessaria la prenotazione entro il 25 giugno al numero 328.0242663 .  L’evento è organizzato con il contributo della Regione Umbria e il sostegno del Fai-Gruppo di Orvieto, Musei in Rete per il Territorio, Ecomuseo del Paesaggio Orvietano e I Luoghi del Cuore.

Il Parco del Pinaro di Castel Viscardo e il suo Belvedere sono ufficialmente “Luogo del Cuore del FAI” dal febbraio scorso dopo una cavalcata lunga sette mesi, conclusasi il 15 dicembre 2020. Un risultato attesissimo, giunto a compimento di un lungo percorso di promozione e comunicazione portato avanti dall’amministrazione comunale che, alla fine, ha permesso di raggiungere l’ambito riconoscimento. Sensibilizzazione, conoscenza, tutela e valorizzazione: con 2.563 voti il belvedere tanto caro ai castellesi è stato inserito nella rosa dei siti umbri che sono riusciti a forgiarsi di questo titolo.
Al 170esimo posto nella classifica nazionale, il grande cuore verde nel centro del paese è andato incontro nel tempo ad un’accurata opera di miglioramento e che vedrà la prossima partecipazione al Bando “I Luoghi del Cuore” per il quale si sta ultimando uno stralcio di un progetto, ben più ampio per la verità, volto alla valorizzazione della terrazza del Pinaro. Ottenuto il finanziamento, in questa prima fase sarà possibile concentrarsi sulla canalizzazione delle acque e su una nuova ringhiera che possa in rendere maggiormente visibile e godibile lo splendido panorama.  Altro interessantissimo progetto è quello dell’installazione delle panchine artistiche che, sviluppatosi un po’ in sordina, sta ora interessando un numero sempre maggiore di artisti che esprimono il desiderio di partecipare all’iniziativa, lasciano il segno tangibile per questo luogo tanto caro alla comunità che apprezza molto il nuovo arredamento del Parco.
Per questo, il grande cuore verde nel centro del paese accoglierà altre nuove panchine artistiche per arricchire ancora di più tutta l’area da cui si può ammirare il Castello di Madonna Antonia e lo splendido scenario che si staglia lungo l’orizzonte di tre regioni: una terrazza che spazia su Umbria, Lazio e Toscana.