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Nessun allarme sul bilancio consuntivo del Comune, è tutto rinviato al 31 luglio in attesa di conoscere le decisioni del governo

Abbiamo verificato quello che ha scritto l’ex-assessore Massimo Gnagnarini sul bilancio del Comune di Orvieto.  Niente commissariamento perché c’è una legge dello Stato che prevede ben altro.  Ma il pasticcio arriva da lontano, proprio dall’uscita anticipata dal pre-dissesto fortemente voluta proprio da Gnagnarini, allora assessore.  fu utilizzata una norma che permetteva, di fatto, di spalmare i debiti in circa 30 anni.  Dopo poco più di un anno dalla definitiva adozione della norma la Corte Costituzionale dichiarò la norma illegittima.  Il governo decise di intervenire nuovamente con una seconda stesura della cosiddetta “Legge salva Napoli” ma la Corte Costituzionale l’ha nuovamente bocciata e quindi più di 1800 Comuni italiani si sono ritrovati improvvisamente sull’orlo del precipizio, fra questi Napoli, Torino, Lecce e, naturalmente Orvieto.  Sempre l’esecutivo è intervenuto con una norma-tampone in attesa di riscrivere nuovamente l’intero impianto con l’articolo 52 intitolato “Misure di sostegno all’equilibrio di bilancio degli Enti Locali, proroga di termini concernenti i rendiconti e bilanci degli enti locali e fusione dei comuni”.

Riportiamo qui di seguito il testo dell’articolo, “è istituito, presso il Ministero dell’interno, un fondo di 500 milioni di euro per l’anno 2021, in favore degli enti locali che hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente a seguito della ricostituzione del fondo anticipazioni di liquidità se il maggiore disavanzo determinato dall’incremento del fondo anticipazione di liquidità è superiore il 10 per cento delle entrate correnti accertate, risultante dal rendiconto 2019 inviato alla BDAP.  Il fondo è destinato alla riduzione del disavanzo ed è ripartito con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il MEF, d’intesa con la Conferenza Stato città ed autonomie locali, entro 30 giorni dalla data di conversione del presente decreto 3

Per gli enti locali che hanno incassato le anticipazioni di liquidità di cui al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, e successivi rifinanziamenti, è differito al 31 luglio 2021:

• il termine per la deliberazione del rendiconto di gestione relativo all’esercizio 2020 di cui all’articolo 227, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267…”.

In realtà, quindi, il Comune di Orvieto non è assolutamente in ritardo, avendo tempo per la presentazione e l’approvazione del consuntivo fino al prossimo 31 luglio.  Il bilancio non può essere completato da parte dei tecnici perché manca ancora la norma effettiva che autorizzi gli Enti Locali e proprio lo Stato ha autorizzato questi Comuni ad allungare i tempi per la presentazione del bilancio.

Altra questione è l’ammontare delle risorse messe a disposizione dal MEF, 500 milioni di euro.  Il solo Comune di Napoli ha un deficit di bilancio monstre e Torino non è messa meglio.  Orvieto nel suo piccolo potrebbe anche guadagnarci la definitiva uscita dalle sabbie mobili del deficit e soprattutto lo potrebbe fare in maniera definitiva.  Ma si deve attendere cosa decideranno il governo e in particolare il Viminale e il MEF.  Al netto della polemica politica, quindi, un punta di diritto nulla da eccepire se non che il Comune, con qualsiasi amministrazione, non riesce a comprimere le spese a fronte dell’erogazione di molti servizi e al contemporaneo calo demografico fattosi ormai preoccupante con la discesa netta sotto i 20 mila abitanti.




Massimo Gnagnarini, “i conti del Comune di Orvieto ancora in bambola”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota di Massimo Gnagnarini, ex-assessore al Bilancio del Comune di Orvieto, sulle prossime scadenze per la presentazione del consuntivo relativo al 2020.  Secondo Gnagnarini il Comune è fuori tempo massimo e ora rischia il commissariamento e i cittadini rischiano un vero e proprio salasso…ma in realtà non è proprio così e lo spieghiamo in un secondo articolo.

Dalla mezzanotte di oggi 31 maggio 2021 il Comune di Orvieto scivola di nuovo tra i Comuni cosiddetti deficitari. Pertanto da domani 1 giugno scattato sia il blocco delle assunzioni sia il blocco della spesa finanziata con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione dell’anno precedente. Inoltre scatta pure l’obbligo di copertura al 100% dei costi dei servizi e di conseguenza l’adeguamento delle tariffe per lo smaltimento rifiuti e di tutti i servizi a domanda individuale quali mense scolastiche, trasporti, ecc..

Il motivo?  La mancata approvazione, da parte del Consiglio comunale di Orvieto, del Rendiconto della gestione finanziaria 2020 entro il termine del 30 aprile 2021 poi prorogato al 31 maggio.  I suddetti pesanti effetti permarranno fin quando questa grave irregolarità non sarà sanata.   Ma a sanare, ormai,  ci dovrà pensare il Prefetto di Terni il quale accerterà se alla data del 31 maggio almeno la Giunta abbia  predisposto o meno lo schema del bilancio consuntivo e nel caso intimerà al Consiglio, con lettera indirizzata a ogni singolo consigliere comunale, di provvedere alla Deliberazione sul Rendiconto 2020 entro i successivi venti giorni. Nel caso invece che neanche la Giunta avesse predisposto lo schema del rendiconto da deliberare in Consiglio allora il Prefetto dovrà nominare un Commissario con il compito di provvedere e, nel contempo, dare inizio alla procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale.  Gli orvietani devono augurarsi che, seppur in “zona cesarini”, il Comune di Orvieto trovi la bussola per uscire da questa impasse confidando nella tolleranza e comprensione del Prefetto visto che i tempi supplementari per l’approvazione del Rendiconto sono assai stringenti dovendo rispettare, peraltro, i termini di trasmissione degli atti e quelli di convocazione del Consiglio fissati dal Regolamento comunale di contabilità. 

Rimane la domanda , a fronte di nessuna comunicazione resa a tutt’oggi da parte dell’Amministrazione circa il fatale ritardo accumulato,  sui motivi per i quali ci si sia (di nuovo) infilati in questa grave e imbarazzante situazione nonostante la comprovata professionalità e scrupolosità degli Uffici finanziari del Comune di Orvieto e con essi del Collegio dei Revisori.  Si può supporre delle due l’una: c’è stata trascuratezza o lassismo da parte degli Uffici nella predisposizione tecnica della documentazione necessaria per poter deliberare in tempi utili lo schema del rendiconto, oppure, più verosimilmente nella gestione del PEF 2020,  o piano delle risorse assegnate dalla Giunta a ciascun Dirigente responsabile dei vari Settori e Servizi comunali, si è verificato uno o più problemi di corretta imputazione e contabilizzazione sia delle entrate che delle spese effettuate e periodicamente trasmesse alla Ragioneria Generale del Comune tali da generare, eventualmente,  apparenti difformità che poi andrebbero accertati in forma di debiti fuori bilancio.

La Ragioneria Generale ha il compito, insieme ai Revisori dei Conti, di verificare la congruità, la legittimità e la conformità al bilancio di tali operazioni.  In altre parole sono loro che devono assumersene la responsabilità apponendo il famoso “bollino” o parere di legittimità che dir si voglia.

Massimo Gnagnariniex assessore al Bilancio del Comune di Orvieto




Al concorso “Raccontami una storia” per i 100 anni della nascita di Rodari, organizzato dall’IISACP, premiati gli studenti delle medie dell’orvietano e di Fabro

Primo concorso “Raccontami una storia” per i cento anni della nascita di Gianni Rodari promosso dai docenti di lettere dell’istituto Professionale di Orvieto.

Lo scorso 28 maggio presso la sede dell’Istituto Professionale di Orvieto si è tenuta la premiazione della prima edizione del concorso “Raccontami una storia” per i cento anni della nascita di Gianni Rodari promosso dai docenti di lettere dell’istituto Professionale di Orvieto.

Sono stati premiati dalla DSGA Tiziana Bocchino gli studenti delle scuole secondaria di primo grado presenti sul territorio: Orvieto- Baschi, Orvieto-Montecchio, R.Laporta di Fabro.  La premiazione ha interessato anche  gli studenti del Liceo Artistico che hanno realizzato la copertina e i disegni a corredo dei racconti e delle filastrocche scritti  dai partecipanti al bando, raccolti in un libretto.  Sono intervenuti, insieme ai docenti di lettere delle scuole medie, anche  i dirigenti scolastici che hanno accompagnato i loro  studenti durante la premiazione.

La dirigente dell’IISACP, Cristiana Casaburo, ha aperto la manifestazione, salutando gli ospiti e raccontando una storia, ricordando a tutti i presenti il valore pedagogico del “Racconto”.  Roberta Giorgi,  docente di lettere referente del concorso, ha presentato il progetto finalizzato a creare una rete tra le scuole che lavora  per una concreta continuità e per un fine comune.  Riccardo Cipolla, docente di lettere, ha presentato la figura di Gianni Rodari, mettendo in luce la straordinaria forza pedagogica delle sue opere.

Tra i relatori, la scrittrice orvietana Laura Calderini che con la sua intelligenza e sensibilità   è riuscita ad emozionare tutti i presenti.  Anche Laura Cicognolo,  presidente dell’associazione FIDAPA, ha espresso un profondo apprezzamento per l’iniziativa, donando un contributo destinato alla realizzazione del libretto,  per la raccolta dei lavori realizzati da tutti gli studenti.

A conclusione della manifestazione la professoressa Alda Coppola referente del Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto,  ha portato a tutti i ragazzi i saluti di Paola Rodari, figlia del grande scrittore.  La giornata si è conclusa con un buffet preparato dagli  alunni dell’Istituto Alberghiero.