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La minoranza in consiglio, “ecco perché abbiamo votato contro la variazione di bilancio al netto delle polemiche facebook”

Durante l’ultimo consiglio comunale è stata discussa e approvata a maggioranza la variazione di bilancio per la gestione dei tanti contenitori e per la musealizzazione dei costumi del Corteo storico.  La minoranza compatta ha votato contro per i motivi spiegati nel comunicato che pubblichiamo integralmente di seguito.  

È ormai divenuta consuetudine dell’attuale maggioranza banalizzare il dibattito consiliare e costruirne una narrazione a suon di post sui social, funzionali solo ad una campagna di propaganda permanente e a qualche like. Non certo al governo della città. Questo è accaduto anche a seguito dell’ultimo Consiglio Comunale, nel corso del quale abbiamo espresso il nostro convinto voto contrario alla variazione di bilancio, manovra che è ormai la prassi di questa amministrazione.  Il problema risiede a monte, in un impianto di bilancio di previsione triennale meramente tecnico, come lo stesso assessore Pizzo ha candidamente ammesso.  Ma la scelta di un bilancio meramente tecnico, privo di alcuna impostazione programmatica di allocazione delle risorse, privo di alcun piano strutturato di priorità e di obiettivi, privo di progettualità e prospettive, è una scelta politica, di fronte alla quale si annulla pertanto ogni possibilità di dialettica. Da qui le nostre posizioni, che abbiamo ampiamente motivato in sede di dibattito consiliare.  Non siamo di certo contrari alla realizzazione di un campo di calcio a 5 nella frazione di Canale, cui sono state assegnate risorse per un ammontare di 62.000 euro, ma sarebbe stato doveroso che ci fosse stato illustrato il progetto, anche al fine di poter valutare la congruità dell’impegno economico. Così non è stato, ci è stato presentato un pacchetto già confezionato, insieme a movimenti di risorse con altre finalità, illustrato peraltro dal solo consigliere Olimpieri, forse nell’intento di rivendicarne la paternità.

L’assessore Pizzo non fornisce, su questo come su altro, da oltre due anni, alcun dettaglio né alcuna indicazione di strategia complessiva, ammesso che ve ne sia una. Si naviga a vista, con avanzi di gestione di fondi di cui oltretutto non abbiamo contezza, dal momento che del bilancio consuntivo ancora non vi è traccia. Dai banchi della maggioranza si plaude ai tempi brevi con cui è stato approvato un bilancio di previsione, tecnico e per di più sulla fattispecie di quello precedente. Poco importa se non si intravede in esso nulla di ciò che un documento di pianificazione economica e di programmazione politica dovrebbe rappresentare.  Questo è ben testimoniato dall’impostazione data alla gestione e all’utilizzo del patrimonio storico-artistico immobiliare: solo contenitori da riempire, senza progetti di valorizzazione che li rendano veicoli di crescita socio-culturale. Così è per il Palazzo del Sette e così è per l’ex Ospedale (rispetto al quale non è ancora chiaro se sia  intenzione della Regione realizzarvi o meno la Casa della Salute, prevista invece, nei progetti del PNRR presentati al Ministero, nell’ex Palazzina Mensa della Caserma Piave). Tutto, intanto, tace su Yeatro Mancinelli e Palazzo dei Congressi.  Speriamo ci racconti qualcosa il consigliere Olimpieri, portabandiera di questa giunta, alla prossima variazione di bilancio. Per tutte le altre voci della manovra di bilancio, soprattutto attinenti al sociale, si rimanda ai trasferimenti dagli altri enti sovraordinati. Speriamo se ne faccia buon uso, ma per questo confidiamo nel personale degli uffici tecnici, come del resto fa questa giunta, che ha completamente abdicato alle proprie prerogative, facendosi mero strumento di ratifica, così come si vorrebbe il Consiglio Comunale.  A questo non ci rassegniamo. Non ci rassegniamo alla retorica a scapito della dialettica. Auspichiamo un confronto sano e continueremo ad opporci ad un modus operandi che non restituisce una esaustiva programmazione degli obiettivi e delle risorse economiche per raggiungerli. E lo facciamo soprattutto guardando al futuro perché sappiamo cosa significa avere un Comune imbrigliato nelle morse degli indebitamenti (per scelte non ragionate e non dettate da una strategia a medio-lungo termine) che a noi toccò gestire e risanare.

Peccato che chi ora può trarne vantaggio perché al governo della città, nel recente passato abbia espresso contrarietà alle manovre necessarie a risanare il bilancio dell’ente”.

i consiglieri di minoranza Martina Mescolini e Federico Giovannini (Partito Democratico), Cristina Croce (Siamo Orvieto), Franco Raimondo Barbabella (Prima gli Orvietani) e Giuseppe Germani (Orvieto Civica e Riformista)




BCC Toscana-Umbria, approvato il bilancio 2020 con raccolta a 2,15 miliardi e massima attenzione alle esigenze della clientela

Si è svolta il 4 maggio l’assemblea dei soci di Banca Centro Credito Cooperativo Toscana-Umbria per l’approvazione del bilancio 2020 e la nomina di due consiglieri. In ragione dell’emergenza epidemiologica da “COVID-19” l’Assemblea si è tenuta, per il secondo anno consecutivo, senza la presenza fisica dei soci, ma esclusivamente tramite il conferimento di delega e relative istruzioni di voto al rappresentante designato: oltre 1100 soci hanno approvato il bilancio presentato dal presidente Carmelo Campagna.  Nonostante gli effetti economici correlati alla pandemia l’utile a fine 2020 risultava superiore ad un milione di euro, in crescita anche la raccolta totale – che si attesta ad oltre 2,15 miliardi di euro-, mentre le erogazioni di nuovo credito ammontano a oltre 175 milioni di euro.  Infine uno sguardo agli indicatori patrimoniali che si mantengono nelle medie alte del sistema in linea con il piano industriale e i parametri del Gruppo Bancario Iccrea di cui Banca Centro Toscana-Umbria fa parte.

Il presidente Campagna, subentrato dal 1 gennaio 2021 all’ex presidente Palmiro Giovagnola, ha ringraziato il suo predecessore per il contributo dato in questo primo anno di attività di Banca Centro e tutto il personale per i risultati ottenuti nell’anno 2020.  “Banca Centro Toscana –Umbria ha garantito ulteriore sviluppo delle comunità locali e creato valore aggiunto per i soci e clienti rispondendo in modo organico e sollecito ai nuovi bisogni delle famiglie e delle aziende travolte dalla pandemia da Covid-19 – ha commentato Campagna -.  Una circostanza tanto inaspettata quanto drammatica alla quale la Banca ha risposto adottando tutte le misure necessarie per garantire la continuità operativa nel rispetto della sicurezza del personale e dei clienti e sostenendo immediatamente le comunità di riferimento con tutti gli strumenti necessari: abbiamo messo a disposizione 70 milioni di euro di plafond erogando oltre 43 milioni di euro di finanziamenti fino a 30.000 euro e sospendendo più di 4.500 mutui. A questo – ha concluso il presidente – va sommato l’importante contributo economico alle realtà sanitarie di Toscana e Umbria impegnate in prima linea contro la pandemia“.  Il presidente Campagna ha infine ha voluto rivolgere un pensiero a tutti i soci che sono venuti a mancare ai loro cari, in modo particolare a quelli che scomparsi a causa della pandemia.

L’assemblea dei soci ha anche nominato due nuovi amministratori, già cooptati in seguito alle dimissioni per motivi personali di altrettanti esponenti avvenute nel corso del 2020: si tratta di Cristian Giardini e Roberto Paolini.




Il saluto e il ringraziamento della USL Umbria2 alla dottoressa Teresa Manuela Urbani

Dopo oltre quarant’anni di attività al servizio dell’azienda sanitaria e dei cittadini, la direttrice del distretto di Orvieto dottoressa Teresa Manuela Urbani lascia la Usl Umbria 2 per andare in pensione.  Medico chirurgo, specialista in ostetricia e ginecologia, psicoterapeuta, la dottoressa Urbani ha svolto un prezioso lavoro sin dagli inizi degli anni ’80 nel territorio in diversi ruoli.  Dopo aver conseguito la specializzazione e svolto attività di tirocinio volontario in diverse strutture ospedaliere e all’interno dei Consultori Familiari della Usl di Orvieto, dall’ottobre 1985 le vengono affidate mansioni di direzione e di coordinamento dell’Unità Operativa Consultorio Familiare.

Vince il concorso, nel 1991, come dirigente medico aiuto corresponsabile ospedaliero della Ulss 10 di Orvieto e nel 1997, dopo anni di lavoro e impegno professionale, viene nominata responsabile U.O. consultorio familiare alla Asl di Orvieto prima e alla Asl 4 provinciale di Terni due anni più tardi.  La dottoressa Urbani ha impresso un notevole slancio ai servizi sanitari in favore delle donne grazie anche ad una passione e ad un impegno sociale sempre presenti nel suo agire.  Nel 2012 viene nominata direttore del distretto sociosanitario di Orvieto della Asl 4 provinciale di Terni e, un anno dopo, dell’Azienda Usl Umbria 2 in seguito alla legge regionale di accorpamento delle aziende sanitarie umbre.  Il suo lavoro si è caratterizzato per l’ascolto e il confronto con il territorio, istituzioni e cittadini e per l’attività svolta sempre in prima linea.

La stimata professionista ha voluto gestire, ritardando il pensionamento, anche la lunga e difficile fase di emergenza pandemica Covid-19 con grande capacità, forza e impegno e ha messo a disposizione dell’azienda sanitaria, dei professionisti che vi operano e della popolazione, la sua esperienza, la sua dedizione, il suo attaccamento per il territorio.  Non è semplice trovare le parole giuste per salutare una figura professionale che ha accompagnato, per tanti anni, con una presenza costante, la vita dell’azienda sanitaria e il lavoro di tanti collaboratori che ne hanno apprezzato le qualità.  A nome dell’azienda, il direttore generale della Usl Umbria 2 dottor Massimo De Fino e la direzione strategica rivolgono un sentito ringraziamento e un caro ed affettuoso saluto alla dottoressa Urbani per il prezioso contributo sempre assicurato a favore della comunità, per l’esperienza e la capacità di ascolto, dialogo e gestione che rimarranno un esempio per i molti colleghi che hanno lavorato al suo fianco.

Sulla scorta degli ottimi risultati raggiunti e dell’attenzione della direzione strategica aziendale nei confronti della gestione sanitaria del territorio Orvietano, la direzione del distretto di Orvieto è stata affidata al dottor Camillo Giammartino, valido e stimato professionista ed ex direttore sanitario della Usl Umbria 2. Una figura certamente in grado di proseguire sulla strada dello sviluppo tracciata e seguita dalla dottoressa Urbani.