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Gli auguri di Pasqua dell’Opera del Duomo. Il concerto diretto da Zubin Metha in onda su Rai Uno dopo la Via Crucis

Nell’avvicinarsi della Santa Pasqua il presidente e il consiglio di amministrazione dell’Opera del Duomo di Orvieto intendono rivolgere alle istituzioni religiose, civili, militari, a tutte le organizzazioni sociali e ai cittadini di Orvieto un sentito augurio di speranza.   In queste settimane l’Opera del Duomo, insieme al Comune di Orvieto e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, hanno reso possibile la registrazione del consueto Concerto di Pasqua dal Duomo che sarà trasmesso Venerdì 2 aprile su Rai Uno, a seguire la Via Crucis del Santo Padre, e in replica sabato 3 aprile alle 19.35 su Rai5.

Il Concerto di Pasqua, diretto dal Maestro Zubin Mehta, ed eseguito dall’orchestra e il coro del Maggio Musicale Fiorentino, è una delle tradizioni musicali importanti della città e, specialmente quest’anno, ha voluto rappresentare un momento di simbolica coesione per la comunità orvietana

Nel giorno della celebrazione della Santa Messa del Crisma, presieduta dal Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, sua Eccellenza Monsignor Gualtiero Sigismondi, l’Opera del Duomo ha ricevuto l’importante e gradita visita del Capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, il Prefetto Michele di Bari. La visita del Prefetto di Bari e le parole da lui spese onorano il consiglio della Fabbriceria Orvietana che altrettanto rivolge un profondo ringraziamento.

Con la stessa fiducia e forza che si spanda “il profumo di una nuova primavera”, come ha ricordato nell’omelia della Messa Crismale sua Eccellenza il Vescovo, Monsignor Gualtiero Sigismondi, rivolgiamo alla comunità orvietana l’augurio di Buona Pasqua.




Screening di massa a Ficulle il prossimo sabato 10 aprile

Nella giornata di sabato 10 aprile si terrà la campagna di screening mediante test sierologici rapidi qualitativi sars-cov-2 rivolta ai cittadini residenti o domiciliati nel Comune di Ficulle, anche nelle seconde case. L’adesione alla campagna di screening è volontaria e completamente gratuita, con l’unica limitazione che non possono accedervi le persone che hanno precedentemente contratto il COVID-19 e quelle che si sono già vaccinate (anche con una sola dose). Per l’occasione saranno allestiti due punti screening, uno al Parco Pubblico e l’altro al parcheggio di Largo Don Rinaldo Magistrato, che saranno operativi dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18, secondo le modalità descritte nella locandina allegata. Gli interessati sono tenuti a portare un documento di identità e la tessera sanitaria. Inoltre per favorire la rapida esecuzione dei test si raccomanda di leggere, compilare e firmare l’informativa del programma di screening che è stata già diffusa mediante facebook e sarà scaricabile anche dal sito web del Comune. In ogni caso per chi fosse impossibilitato a stamparla, saranno messe a disposizione delle copie cartacee sia in Comune nei giorni precedenti lo screening che presso le postazioni di test il giorno stesso.  Chi fosse impossibilitato a raggiungere i punti dedicato allo screening può chiamare il numero 320 5625202.

Da parte dell’Amministrazione Comunale di Ficulle un sincero ringraziamento alla Funzione Associata di Protezione Civile, a tutti i gruppi di volontari di Protezione civile e al personale medico-sanitario della USL Umbria 2 per la disponibilità e il supporto nell’organizzazione dell’iniziativa, volta alla tutela della salute pubblica e alla prevenzione della diffusione del contagio.

320 56 25 202




Progetto esecutivo del Palazzo del Vino approvato dalla giunta è nella graduatoria del GAL

Una sinuosa copertura esterna sulla terrazza del complesso di San Giovanni per ospitare eventi all’aperto e un sistema di areazione dei locali dell’enoteca per adeguarli alle nuove esigenze legate all’emergenza sanitaria. Sono questi i nuovi elementi introdotti dal progetto esecutivo per la realizzazione presso il complesso di San Giovanni del “Palazzo del Vino e dei Prodotti della Terra – Centro delle culture agroalimentari ed enogastronomiche” approvato dalla giunta comunale.
Il progetto esecutivo è stato redatto dall’architetto Andrea Brenci e l’intervento, inserito nella Strategia delle Aree interne Sud Ovest Orvietano di cui il Comune di Orvieto è capofila, è incluso nella graduatoria del Gal Trasimeno-Orvietano nell’ambito del P.S.R. per l’Umbria 2014/2020 Piano di azione locale Gal, bando attuativo misura 19 – Sostegno allo sviluppo locale “Leader” – Sottomisura 19.2 – Azione 6 “Riqualificazione dei paesaggi rurali per la valorizzazione e la tutela attiva del patrimonio territoriale nelle aree rurali”.  L’intervento, per l’importo complessivo di oltre 671 mila euro, consentirà di realizzare un punto di accesso conoscitivo interdisciplinare alle risorse agroalimentari e enogastronomiche del territorio ad uso dei turisti, dei residenti e degli operatori, aumentare la visibilità e la competitività dei prodotti agroalimentari delle aziende del territorio attraverso l’ampliamento dei contenuti culturali e di servizio e l’allestimento di un emporio dedicato ai prodotti della terra e a quelli dell’artigianato, realizzare il Museo del vino multimediale MuViM, promuovere una più robusta cultura dell’alimentazione e del cibo attraverso corsi di formazione, percorsi di educazione alimentare, mappe delle comunità del cibo, realizzare un centro di documentazione territoriale (bibliomediateca della terra) per raccogliere e comunicare le memorie della cultura materiale gastronomica e agricola del territorio attraverso un complesso archivio multimediale, realizzare servizi qualificati per l’enoturismo in collaborazione con la Strada dei Vini Etrusco-Romana e le imprese del settore turistico, diffondere pratiche, culture e saperi sul tema delle filiere agroalimentari, della biodiversità, del recupero di antiche cultivar e del paniere dell’Orvietano, anche con la realizzazione di una “Cattedra ambulante di agricoltura”.
“Grazie alla proficua collaborazione con il Gal Trasimeno-Orvietano e alla interlocuzione con la Provincia di Terni per la ridefinizione della convenzione sull’utilizzo della struttura – afferma l’assessore ai Lavori pubblici e allo Sviluppo economico, Piergiorgio Pizzo – il progetto per la rifunzionalizzazione del complesso di San Giovanni entra finalmente nella fase operativa.   Rispetto alla progettazione definitiva abbiamo introdotto i necessari adeguamenti alle esigenze legate all’emergenza Covid-19, con dispositivi di areazione per i locali dell’enoteca, e aggiunto una copertura esterna per migliorare la fruizione degli spazi all’aperto. Si tratta di una struttura leggera dall’andamento sinuoso, come se fosse mossa dal vento, che sarà realizzata con acciaio corten e lamiera. Una superficie di circa 70 metri quadrati coperta con elementi di grande trasparenza, una doppia superficie in lamiera stirata e vetro, sorretta da colonne verticali realizzate con doppio elemento laminare per permettere allo sguardo di attraversare la struttura in orizzontale e verticale”.
“Il progetto – aggiunge – è ora stato inviato al Gal Trasimeno-Orvietano per l’ammissione definitiva al finanziamento dell’intervento. Una volta ammesso potranno essere bandite le gare per l’affidamento dei lavori che potrebbero partire già in autunno. Nel frattempo è nostra intenzione avviare una manifestazione di interesse per raccogliere contenuti e progetti per la gestione tra i quali scegliere quello migliore da mettere a gara. La riqualificazione del complesso di San Giovanni ci consentirà di avere un luogo espositivo e di formazione, una vetrina delle eccellenze agroalimentari del territorio che si potrà integrare con il progetto di costituzione del Distretto del cibo e fungere da leva anche per la promozione della città”.



Simona Bianchi e Piero Carsili completano la staff dirigenziale della USL Umbria 2

Dopo la delibera di nomina di Simona Bianchi alla guida della direzione sanitaria e la conferma di Piero Carsili nel ruolo di direttore amministrativo, il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino, subito dopo l’insediamento dei vertici aziendali, ha tenuto, nella sede centrale di Terni in viale Bramante, la prima riunione operativa per illustrare e condividere con i suoi collaboratori le linee programmatiche di governo dell’azienda sanitaria per i prossimi tre anni.  

Laurea in medicina e chirurgia a Bologna nel 1990, il nuovo direttore sanitario dell’Azienda Usl Umbria 2 Simona Bianchi ha acquisito una doppia specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva ad orientamento Sanità Pubblica, ottenuta nel 1994 e ad orientamento Tecnica Ospedaliera nel 1996. Nata a Forlì, vanta una significativa esperienza professionale in Emilia Romagna, ad Imola e al “Sant’Orsola Malpighi” di Bologna, prima di ricoprire il ruolo di direttore sanitario dell’ospedale di Perugia.  Conferma piena per il direttore amministrativo Piero Carsili, nato a Montecastrilli, in provincia di Terni. Una lunga ed importante esperienza professionale nell’azienda sanitaria e profondo conoscitore della macchina organizzativa aziendale nel ruolo di direttore dell’Amministrazione del Personale, di responsabile del servizio Affari Generali, Legali e Logistica e direttore amministrativo facente funzioni.   “La mia scelta è ricaduta su ottimi professionisti con alle spalle un’esperienza di indubbio valore – ha affermato il direttore generale Massimo De Fino. Con la nomina dei vertici aziendali si dà stabilità al governo aziendale per i prossimi anni, elemento di fondamentale importanza per mettere in campo tutti gli sforzi e il massimo impegno per sconfiggere il virus e consentire il ritorno alla normalità. Rispetto ad un anno fa abbiamo compiuto passi in avanti notevoli – prosegue – sia sul versante delle terapie, da ultimo l’utilizzo dell’anticorpo monoclonale, che della prevenzione con quattro vaccini autorizzati e disponibili. Attraverso una più congeniale organizzazione territoriale ed ospedaliera di prevenzione, tracciamento, cura e assistenza e una maggiore conoscenza del virus, abbiamo oggi, rispetto ad un anno fa, armi efficaci per sconfiggere definitivamente e cancellare dal pianeta il Covid-19. E’ il nostro primo ed unico obiettivo e sono certo che ce la faremo, con il contributo di tutti, in tempi ragionevoli”.

Il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 ha infine formulato i migliori auguri di buon lavoro ad Anna Rita Ianni, dirigente dell’azienda sanitaria e, ora neo direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera di Terni. Una scelta significativa, quella del direttore generale del “Santa Maria” Pasquale Chiarelli, per rafforzare le politiche di integrazione territorio – ospedale che risultano fondamentali sia per gestire l’emergenza pandemica che per costruire la sanità del futuro. Una sanità moderna, efficace ed efficiente.




Interrogazione parlamentare al ministro di Saltamartini e Caparvi (Lega) per scongiurare la chiusura delle filiali CRO

La Lega a tutti i livelli si sta impegnando per evitare la chiusura di alcune filiali della Cassa di Risparmio di Orvieto, presenti in alcuni piccoli comuni dell’orvietano e dell’amerino.  Secondo il nuovo piano strategico ed industriale della Banca Popolare di Bari, controllata da Medio Credito Centrale S.p.A., nell’ottica di una revisione dei costi, sembrerebbe infatti programmata la chiusura di nove filiali della Cassa di Risparmio di Orvieto, tra le quali anche le sedi distaccate di Porano, Alviano, Montecchio e Baschi.
I parlamentari della Lega Umbria, Barbara Saltamartini (prima firmataria) e Virginio Caparvi, hanno presentato un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze per sapere quali iniziative, di propria competenza, intenda adottare al fine di scongiurare la chiusura delle filiali sopracitate, che costituiscono un fondamentale presidio per l’intera comunità locale. “La prevista chiusura di tale filiali, presenti da anni sul territorio – sottolineano i due parlamentari del carroccio- danneggerebbe ulteriormente i relativi comuni, già da tempo alle prese con problemi strutturali di carenza di servizi e vittime del conseguente spopolamento.  La presenza di succursali della banca sul territorio costituisce un punto di riferimento per cittadini e piccole e medie imprese, e riveste un ruolo di primaria utilità, soprattutto per le persone anziane, che non trovano agevole l’utilizzo dei servizi digitali e del cd. “home banking”. Per loro, la sede fisica della filiale, diventa anche un presidio sociale fondamentale.
A Porano, Alviano e negli altri comuni del comprensorio, spesso le frazioni sono dislocate a distanza di chilometri l’una dall’altra, e non di rado è problematico, raggiungere altri centri limitrofi. I servizi essenziali devono essere mantenuti sul territorio e la sede distaccata di una banca, in cui si può ritirare la pensione, pagare le bollette e svolgere tutte le commissioni del caso, diventa un presidio primario”.
“E’ prioritario – concludono Saltamartini  e  Caparvi – porre la giusta attenzione al contesto e al tessuto sociale di riferimento, valutando i disagi, che una determinata decisione, possa portare alla collettività.  Non possiamo assistere silenti ad un nuovo depauperamento dei servizi essenziali in questi piccoli comuni”.