Il gruppo della Lega propone di tornare ai parcheggi blu gratis dalle 17 alle 22 fino al 31 maggio per favorire la ripresa del commercio

I consiglieri della Lega, Andrea Sacripanti, Silvia Pelliccia, Federico Fontanieri e Gionni Moscetti hanno presentato un emendamento perché “intendiamo sostenere la ripartenza delle attività commerciali e ricettive  – è scritto nel comunicato – del nostro centro storico prevista per lunedì 26 aprile. Siamo convinti che la gratuità dei parcheggi, dalle 17 alle 22, fino a lunedì 31 maggio possa ulteriormente favorire flussi di visitatori sulla Rupe e quindi tutti gli esercizi che finalmente potranno riaprire la loro attività a pieno regime”.  La mozione è già all’ordine del giorno del consiglio comunale previsto per il 20 aprile.  Questo è il testo integrale dell’emendamento alla mozione che ha per oggetto “emergenza pandemia da covid-19.  Ulteriori agevolazioni per la cittadinanza per parcheggi a pagamento in alcune giornate e fasce orarie dal 15 gennaio al 31 marzo”.

Il testo originale era il seguente, “tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale propone al Sindaco di Orvieto e all’Assessore competente di procedere all’adozione di misure agevolative per la fruizione dei parcheggi a strisce blu per il periodo dal 15 gennaio al 31 marzo 2021, dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 20.00 nonché per l’intera giornata del sabato disponendo la gratuità dei parcheggi a pagamento ubicati nel centro della Città con l’attuazione di idonee misure di informazione agli utenti”.  Il gruppo lo ha emendato con questo testo, “tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale propone al Sindaco di Orvieto e all’Assessore competente di procedere all’adozione di misure agevolative per la fruizione dei parcheggi a strisce blu per il periodo dal 26 aprile al 31 maggio 2021, dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00 alle ore 22.00 disponendo la gratuità dei parcheggi a pagamento ubicati nel centro della Città con l’attuazione di idonee misure di informazione agli utenti”.




Unitre presenta tra aprile e maggio sul canale youtube un nuovo ciclo con Raffaele Davanzo, “architetture coloniali”

Dopo il consenso dello scorso anno accademico, UNITRE Orvieto affida nuovamente a Raffaele Davanzo, architetto ed esperto di storia ed estetica, un percorso didattico dedicato all’architettura, ed in particolare alle “Architetture coloniali”. Interessante e particolarmente originale il tema prescelto: verrà declinato in tre incontri che saranno fruibili sul canale ufficiale YouTube Unitre. Il primo, attualmente in preparazione, sarà pubblicato fra pochissimi giorni, previo puntuale avviso.
Il programma è così articolato:
1. ROMA ANTICA E L’ITALIA DEL PRIMO NOVECENTO
Quando parliamo di architetture coloniali non sempre ci troviamo di fronte all’imposizione, nei territori dominati, di una forte ed eloquente immagine del potere della madrepatria: anzi, in moltissimi casi queste architetture sono riuscite ad unificare, in sintesi creative del tutto efficaci nella loro novità, registri e repertori nati da culture ben distanti nello spazio ma anche nel tempo. Questi concetti saranno espressi con alcuni esempi: da una parte, con le quasi-classiche architetture romane in Africa settentrionale e, saltando 17 o 18 secoli, con quelle italiane in Libia e nel Dodecaneso (ma anche nel Corno d’Africa), che contribuirono alla costruzione di un’idea di mediterraneità destinata a influenzare la ricerca dell’architettura razionalista.
2. L’AMERICA SETTENTRIONALE E CENTRALE, L’IMPERO INGLESE E QUELLO SPAGNOLO
L’America settentrionale fu davvero un terreno vergine dove gli inglesi poterono replicare il loro perfetto mondo palladiano: la villa-fattoria che le classi privilegiate, la cui ricchezza si basava sulla proprietà terriera, avevano mutuato dall’immagine dei territori veneziani di due secoli prima. Questa classicità palladiana verrà poi ripresa, ma in chiave di libertà repubblicana, dagli appena costituiti Stati Uniti d’America: il Nuovo Mondo si doveva costruire solo attraverso la razionalità e la bellezza. Diverso invece fu l’atteggiamento della Spagna a contatto col grande impero degli Aztechi e la sua cultura: dopo un inizio caratterizzato anche dall’invenzione di grandi strutture aperte che permettessero l’evangelizzazione di enormi masse di indigeni, si passò, specialmente al di fuori di Città del Messico centro del potere, ad una riuscita simbiosi tra le artigianali ingenuità indigene e le tipologie barocche della madrepatria.
3. L’AMERICA MERIDIONALE E L’ASIA
L’obiettivo sarà puntato sull’altro grande comparto imperiale su cui si stabilì il dominio spagnolo, cioè l’Impero degli Inca in Perù, Colombia, Ecuador, Cile e Bolivia. Anche in questo caso l’integrazione fra elementi colti e popolari fu varia e con grandi differenze fra le capitali, Lima e Cuzco, e l’altopiano boliviano. Infine, le incredibili architetture antisismiche spagnole nelle Filippine, e l’architettura barocca, pienamente europea e senza influssi indigeni, delle colonie portoghesi in Brasile, in India e in Cina.

RAFFAELE DAVANZO, architetto, è attualmente presidente dell’Istituto Storico Artistico Orvietano, mentre precedentemente ha svolto il ruolo di funzionario ispettore di zona del Ministero per i Beni Culturali per la zona meridionale dell’Umbria, dirigendo anche numerosi cantieri di restauro tra cui quelli del Duomo di Orvieto, di S. Fortunato e della Consolazione a Todi, del monumento de Bray di Arnolfo di Cambio. Ha collaborato con la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto per la redazione dei capitoli inerenti l’architettura e l’urbanistica di vari volumi della “Storia di Orvieto”. Ha pubblicato numerosi saggi: tra gli altri, sul Pozzo di san Patrizio, sull’architetto medievale Angelo da Orvieto, e su numerose chiese umbre tra cui S. Maria in Camuccia a Todi, S. Giovenale, S. Domenico e S. Lorenzo in vineis ad Orvieto.




Michele Fattorini e Conad Fanello insieme per una nuova sfida

Michele Fattorini e il main sponsor Silvio Corinti di Conad Fanello Orvieto hanno presentato, sabato 17 aprile, la nuova macchina, la Wolf Thunder, con cui il driver orvietano parteciperà al Campionato Italiano Sport Prototipi, intervista di Roberto Pace.

 
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