Primo incontro tra Associazione Praesidium e i vertici di BPBari, al centro la questione dei ristori per i risparmiatori

Come anticipato qualche giorno fa, nella giornata del 7 aprile si è svolto l’incontro con Giampiero Bergami, amministratore delegato di Banca Popolare di Bari spa, per esaminare le principali problematiche degli azionisti da noi rappresentati con il gruppo bancario in questione.  All’incontro era presente anche il direttore generale di CRO, Emanuele Stefano Carbonelli.  Abbiamo constatato un atteggiamento positivo da parte del nostro interlocutore, aperto ad un dialogo non formale, che però deve tener conto della situazione attuale del gruppo.

In riferimento alla situazione generale, c’è stato comunicato che, allo stato, l’impegno del management è rivolto a ripristinare la redditività, con particolare attenzione ai ricavi, alla gestione del credito ed ai controlli interni.  Abbiamo avuto modo di far rilevare come la comunicazione istituzionale di BPB debba tener conto anche della controllata Cassa di Risparmio di Orvieto e del suo territorio, tanto che lo stesso Bergami ha convenuto sulla strategicità di Cro per il gruppo, recependo sostanzialmente la nostra osservazione.  Per quanto riguarda le questioni che più interessano i risparmiatori sia Bergami che Carbonelli hanno assicurato che saranno regolarmente liquidate le obbligazioni BPBari possedute dalla clientela e i fondi necessari sono già stati accantonati.  Il gruppo ha proposto all’associazione Praesidium l’attivazione di una procedura di conciliazione “solidaristica” con un fondo di 4 milioni di euro già attivato dalla banca per i soci più fragili e in difficoltà.  La bozza di questa procedura è stata inviata a Praesidium che ora potrà anche procedere con le proprie osservazioni.

Ma ad oggi, spiegano dall’Associazione Praesidium, il gruppo BpBari non è in grado di promuovere iniziative collettive per la definizione dei contenziosi già pendenti e si potranno valutare le situazioni caso per caso.  Praesidium ha chiesto ai vertici del gruppo bancario “collaborazione per ottenere fondi di ristoro, così come è stato fatto per gli azionisti delle altre banche in difficoltà (ad esempio F.I.R.); in tal modo si avrebbe il vantaggio di aiutare i soci senza incidere negativamente sul bilancio attuale della banca”.  Il dg del gruppo, Giampiero Bergami, ha mostrato interesse ed ha promesso di verificarne la fattibilità in tempi brevi.  Il clima dell’incontro è stato piuttosto costruttivo e le parti hanno già fissato un nuovo appuntamento per il prossimo 16 aprile.




Tre orvietani acquistano un pc, accessori auto e pellets online ma è una truffa. I colpevoli denunciato dalla polizia

Ancora nuovi casi di truffa on line che hanno visto coinvolti, come vittime, cittadini orvietani: nelle ultime settimane sono ben tre i casi di truffe on line cui sono andati incontro, loro malgrado, dei cittadini che, attratti dai prezzi vantaggiosi, hanno fatto acquisti su internet.  Cambiano i protagonisti ma la modalità è sempre la stessa: la vittima, navigando su Internet, nota un’inserzione riguardante un prodotto offerto ad un prezzo vantaggioso; attratta dalle interessanti condizioni di vendita, contatta il venditore e, dopo essersi accordata, versa sul conto corrente indicatogli la somma pattuita.  Una volta effettuato il pagamento il venditore però non mantiene fede a quanto concordato con l’acquirente e il prodotto non arriva mai a destinazione.  Questo nelle scorse settimane è avvenuto in diversi casi: in un caso per l’acquisto di un computer; in un altro per degli accessori di un’autovettura ed in un terzo caso per un carico di pellet.

In tutti e tre i casi, le vittime, tutti cittadini orvietani, resisi conto di essere stati truffati, si sono recati presso il commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto dove hanno raccontato quanto era successo ed hanno sporto denuncia.  Sono immediatamente scattate le indagini, nel corso delle quali gli investigatori hanno svolto degli accertamenti e, coinvolgendo anche altre articolazioni della polizia, sono riusciti a raccogliere una serie di elementi che hanno portato all’identificazione ed alla denuncia dei responsabili delle truffe: tre cittadini italiani, residenti in altre regioni, che hanno già numerose segnalazioni a loro carico per analoghi reati.

Al termine delle indagini sui tre casi il commissariato di Orvieto ha inviato altrettante segnalazioni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, con le quali ha denunciato per truffa gli autori dei fatti.

Il fenomeno delle truffe on line sembra essere aumentato negli ultimi tempi e per questo motivo la polizia fornisce alcuni consigli utili ad aiutare i cittadini nella prevenzione di questi reati: innanzitutto quando si fanno acquisti on line bisogna verificare con attenzione le recensioni sul venditore; infatti dare la preferenza a siti certificati o negozi online ufficiali di venditori già noti perché, oltre a offrire sicurezza in termini di pagamento, sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso.  Inoltre bisogna diffidare dai prodotti offerti ad un prezzo molto basso; quando il prezzo ci sembra troppo conveniente è opportuno confrontarlo con quello indicato in altre offerte simili, perché se differisce di molto potrebbe trattarsi di un annuncio non veritiero.

Il consiglio è sempre di prediligere lo scambio a mano, ma se proprio non fosse possibile incontrarsi per via delle distanze, è bene utilizzare e richiedere metodi di pagamento sicuri e tracciabili, evitando il trasferimento di denaro o la ricarica di carte prepagate.  Infine, è importante proteggere i propri dati personali e non fornirli mai se non si è certi al 100% del venditore: data di nascita, coordinate bancarie, codice fiscale sono dati estremamente utili per i truffatori.