Dal 12 gennaio via alle prenotazioni per le vaccinazioni dei nati nel 1940 e gennaio 1941

La Regione Umbria comunica che prenderanno il via dal 15 febbraio le vaccinazioni per preservare gli ultraottantenni dall’infezione prodotta dal virus Sarc-Cov2 e a partire da venerdì 12 febbraio sarà possibile effettuare la prenotazione.  
Il cittadino avrà a disposizione due modalità per effettuare la prenotazione. Si potrà scegliere di prenotarsi attraverso il portale web dedicato (al link https://vaccinocovid.regione.umbria.it), oppure nelle farmacie.

È stato istituito anche un numero verde dedicato 800.192.835, attivo dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7, per fornire assistenza ai cittadini proprio per supportarli in caso di difficoltà nella fase di prenotazione e per garantire, se dovesse essere necessario, anche lo spostamento e la cancellazione della prenotazione effettuata.

Per prenotare dal portale web sarà sufficiente disporre del codice fiscale e del numero di cellulare. Una volta effettuata la prenotazione il cittadino riceverà un sms con l’indicazione del luogo e dell’ora in cui dovrà presentarsi, sia per la prima dose, che per la seconda.

Il 12 febbraio potranno prenotarsi esclusivamente i cittadini nati nel 1940 e nel mese di gennaio 1941. Successivamente verrà data comunicazione ai nati nel 1939 e negli anni precedenti, sul giorno a partire dal quale potranno effettuare la prenotazione.  La prenotazione, con il portale e in farmacia, è riservata alle classi d’età individuate di volta in volta, non potranno prenotarsi i cittadini non rientranti in tali classi.

Le prenotazioni restano aperte e quindi non si chiuderanno il 12 febbraio, per cui ci si potrà segnare anche nei giorni successivi senza perdere posto o priorità, visto che il numero di vaccinazioni programmate è pari al numero di cittadini nati nel 1940 e gennaio 1941.

Sono stati allestiti 15 Punti Vaccinali Territoriali disseminati nei vari distretti sanitari della regione.

I cittadini che non potranno recarsi ai Punti Vaccinali saranno vaccinati a domicilio mediante il supporto dei medici di famiglia.




Il primo volume della collana filosofica di Intermedia, “E venne il modo di ripensare il mondo…” di Franco Raimondo Barbabella

Si intitola “E venne il modo di ripensare il mondo. La rivoluzione che ha dato origine al pensiero critico filosofico e scientifico” il primo volume della collana che Intermedia Edizioni dedica alla filosofia, curata dal professor Franco Raimondo Barbabella.

In pagine scorrevoli e dal taglio ampiamente divulgativo, l’autore ripercorre l’origine della riflessione filosofica da cui si è sviluppato il pensiero occidentale, partendo dalla Grecia classica.

I Greci, da un lato con i filosofi milesii e poi con i “naturalisti”, con Democrito e i suoi grandi “seguaci”, e dall’altro con Ippocrate e la medicina anch’essa naturalistica, hanno tracciato la strada del pensiero che scopre la sua esistenza, la sua capacità di riflessione sul mondo, e il suo poter essere, liberandosi dalle sue stesse incrostazioni, continua reinterpretazione di destino. “Ricerca di identità e funzione educativa. I Greci andarono controvento; noi, di nuovo con loro, dobbiamo andare controvento. Un inizio che non ha, né può avere, una conclusione” spiega l’autore.

Attraverso una prosa scorrevole, viene passata in rassegna l’elaborazione del pensiero filosofico che ha costituito le basi del mondo moderno, incarnato da quei valori che hanno rappresentato le premesse delle grandi rivoluzioni in cui il mondo occidentale trova, ancora oggi, la propria ragion d’essere. Il volume sarà disponibile a partire dal 15 febbraio e sarà inserito tra i libri a distribuzione nazionale grazie all’accordo che Intermedia Edizioni ha stipulato con varie aziende che si occupano di distribuzione editoriale.




Fino al 21 febbraio chiuso l’archivio della diocesi e quello parrocchiale di Sant’Andrea per la situazione pandemica

Per decisione del vescovo, considerati gli ultimi sviluppi della situazione pandemica soprattutto nel nostro territorio, la Curia di Orvieto rimarrà chiusa fino al 21 febbraio. Il termine ovviamente sarà soggetto all’evoluzione del virus.
Non sarà quindi possibile consultare l’Archivio, e chi avesse bisogno di altri servizi da richiedere in Curia può telefonare al numero 0763 341264 – Curia Orvieto.
Ci scusiamo con chi aveva già programmato di venire, ma la situazione ha suggerito questa decisione per tutti gli uffici.
Per le stesse ragioni, sarà chiuso anche l’Archivio parrocchiale di Sant’Andrea




Patrizia Ceprini, presidente Confindustria Orvieto, “bene il nuovo corso della CRO, banca di prossimità”

La Sezione Territoriale Orvieto di Confindustria Umbria accoglie con favore la nuova fase di rilancio operativo e di immagine della Cassa di Risparmio di Orvieto annunciata nei giorni scorsi dal nuovo Consiglio di Amministrazione della Cassa e ribadita dall’Amministratore Delegato di Banca Popolare di Bari.

“La Cassa di Risparmio di Orvieto – ha sottolineato Patrizia Ceprini, presidente della sezione Orvieto di Confindustria Umbria – nel suo ruolo di banca di prossimità, svolge una attività fondamentale al servizio della collettività e, in particolare, dell’imprenditoria locale. Seguiamo quindi con molta attenzione questo nuovo piano di rilancio e le strategie che verranno attuate, attraverso una rinnovata operatività economica, per sostenere il nostro territorio e per valorizzare le risorse che esprime”.




Il centro-destra ricorda i martiri delle foibe titine nel Giorno del Ricordo

In occasione del Giorno del Ricordo, una delegazione del centro-destra si è recata al giardino comunale di Sferracavallo dove sotto la targa in marmo che ricorda il massacro di italiani nelle foibe è stata posto un omaggio floreale.  “Nonostante non si sia potuta tenere una celebrazione più partecipata a causa della pandemia – continua in una nota il cdx orvietano – abbiamo ritenuto opportuno dedicare un minuto di silenzio per tutti i nostri connazionali infoibati e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”.

“Attraverso questi gesti vogliamo restituire alla memoria cittadina una pagina che era stata completamente cancellata e che ancora oggi qualcuno vorrebbe ridurre o peggio negare.  Orvieto non scorda”.

Umberto Garbini – Presidente del Consiglio Comunale FDI
Davide Melone – Referente Lega Orvieto
Luca Perisse – Ass.ne Rupestre




Inseguimento ad alta velocità sull’A1. La Polstrada arresta due uomini e recupera refurtiva per 15 mila euro

Nel pomeriggio del 9 febbraio, dopo uno spettacolare inseguimento in A/1 la Polizia di Stato è riuscita a bloccare 2 uomini in fuga che stavano viaggiando a bordo di una Polo scura, già ricercata dalle forze dell’ordine. Si trattava di due malviventi sospettati di numerosi furti compiuti nel senese, che avevano imboccato l’autostrada, senza immaginare che lungo l’itinerario avrebbero incrociato le pattuglie della sottosezione Polstrada di Orvieto, appostate lì in attesa del loro transito.

Il conducente del veicolo alla vista dei poliziotti ha dato gas, nel chiaro intento di volersi sottrarre al controllo; ne è scaturito un lungo inseguimento a forte velocità, ma la corsa dell’auto è stata rallentata da una seconda pattuglia, dislocata dal COPS di Fiano Romano più avanti rispetto alla posizione di quella inseguitrice.  Dopo una prima apparente desistenza il conducente, non appena gli agenti sono scesi dall’auto, ha ripreso la marcia tentando d’investire uno dei poliziotti, ma la prontezza di riflessi di quest’ultimo è stata determinate per schivare la Polo.

L’auto ha continuato la sua folle corse ancora per alcuni chilometri, fin a quando si è trovata imbottigliata in un cantiere. A quel punto il conducente, privo di scrupoli, si è immesso nell’area recintata dei lavori in corso, rischiando così di investire gli operai che stavano riparando l’infrastruttura.

Finalmente ad Attigliano la Polo è stata fermata dalla Polstrada, che gli ha sbarrato ogni via di fuga, impedendo al conducente di fare in extremis inversione di marcia. I due a bordo hanno pure provato a fuggire a piedi, ma sono stati placcati dagli agenti, che hanno arrestato il conducente, un 39enne, per la sua condotta scellerata e denunciato a piede libero il complice. Nell’auto gli investigatori hanno rinvenuto numerosi attrezzi da cantiere, per un valore di circa 15 mila euro, attrezzature professionali probabilmente trafugate nel territorio senese.

Sono in corso indagini per risalire ai proprietari.