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A1, TIR che trasportava bestiame prende fuoco, morti alcuni capi. Sul posto agenti della polizia stradale e i vigili del fuoco

Alle primissime luci dell’alba del 23 gennaio un TIR che trasportava bovini è stato improvvisamente avvolto dalle fiamme per cause che sono ancora in corso di accertamento.  Il fatto è avvenuto nel tratto autostradale tra Orvieto e Fabro.  Sul luogo dell’incidente si sono recate più pattuglie della polizia stradale di Orvieto e Terni per mettere in sicurezza il traffico e consentire contemporaneamente gli interventi di spegnimento dell’incendio da parte delle squadre dei vigili del fuoco.

Per consentire che le operazioni si svolgessero in completa sicurezza gli agenti della stradale hanno momentaneamente bloccato il traffico in A1.  L’incidente non ha causato feriti ma alcuni animali sono morti per le esalazioni di fumo.




FS BusItalia dal 25 gennaio con la ripartenza delle scuole superiori altri 98 bus in servizio

Con la riattivazione al 50% della didattica in presenza nelle scuole superiori dell’Umbria, da lunedì 25 gennaio saranno 98 al giorno gli autobus supplementari dedicati ai servizi scolastici.  In sinergia con i soci delle tre società consortili affidatarie dei servizi, Busitalia ha previsto servizi aggiuntivi al servizio di Trasporto Pubblico Locale programmato, concentrati negli orari di ingresso e uscita degli Istituti scolastici.

Con la ripartenza della didattica in presenza parte, su www.fsbusitalia.it, anche la Campagna rivolta agli studenti “LA SICUREZZA VIAGGIA CON NOI, E TU? Segui le regole e viaggia sicuro”, un vademecum con consigli e un video tutorial sulle regole di utilizzo dei servizi di trasporto.

Un’ulteriore iniziativa rivolta a sensibilizzare gli studenti sulle regole di utilizzo dei servizi di trasporto – a tutela della loro sicurezza e di quella di tutta la comunità – nella consapevolezza che, oggi più che mai, la responsabilità individuale rimane requisito essenziale per contrastare la pandemia.

Gli orari di tutti i servizi autobus urbani ed extraurbani sono consultabili on-line alla sezione Umbria/Orari e linee del sito web www.fsbusitalia.it.




Niente da fare per i pendolari, i treni da e per Vienna e Monaco di Baviera restano sospesi fino a marzo

Le difficoltà per i pendolari umbri e orvietani in particolare continuano.  Distanziamento, mascherine e rimodulazioni dei treni sono ormai la normalità ma l’ipotesi di un piccolo ritorno alla normalità è ancora lontana.  Molti pendolari speravano nella reintroduzione di quattro treni veloci che permettono il tragitto tra Orvieto e Roma in circa un’ora.

Le ferrovie austriache hanno invece comunicato che i treni da e per Vienna e per Monaco di baviera rimarranno ancora sospesi per il perdurare della crisi pandemica da covid-19.  Così, sempre secondo l’avviso pubblicato dal gruppo austriaco, il Vienna-Roma tornerà operativo il 24 marzo, il Roma-Vienna il 27 marzo; il Roma-Monaco di Baviera tornerà operativo il 25 marzo mentre il Monaco-Roma il 26 marzo.




Studente per un giorno. Il Master in Diritto dello Sport della Sapienza apre a chiunque voglia partecipare

Allenare le emozioni. E’ questo il titolo dell’ultima lezione del Master in Diritto e Sport, organizzato dall’Università La Sapienza di Roma, che, per una volta, sarà aperto a tutti coloro che vorranno partecipare.
Il Covid ha privato senz’altro gli studenti delle lezioni in presenza, ma l’online dà a tutti la possibilità di seguire a distanza corsi e incontri a cui altrimenti non sarebbe stato possibile partecipare.
L’incontro di venerdì 29 gennaio – ore 15,30 – prende le mosse da un volume scritto a quattro mani da Giuseppe Carzedda, Giuseppe Godino, Silio Limiti e Gianluca Panella, dal titolo Allenare le emozioni nello sport, con la prefazione di Daniele Masala.
Il libro pone l’accento sulla necessità, per gli atleti, di riconoscere le proprie emozioni, anche attraverso il linguaggio del corpo, mutuando contributi e metodo dalle neuroscienze.
Di qui, il sottotitolo del Master: “Professionisti, consulenti, dirigenti federali, responsabili di ASD sono sempre più chiamati a gestire lo sport con passione e forte senso etico ma anche con competenze professionali; la stessa riforma in atto ne evidenzia i profili imprenditoriali. Resta l’esigenza di valorizzare gioco, competizione, agonismo; una “dimensione umana” da non ridurre solo a fenomeno economico. A cominciare dagli atleti, spesso giovani, esposti mediaticamente e sottoposti a pressioni emotive. Anche chi si appresta a trattare di diritto, economia, organizzazione deve maturare la necessaria sensibilità.”
L’incontro, riservato a 12 studenti, già laureati in discipline giuridiche e già iscritti al Master – i quali potranno interagire coi relatori –  è anche aperto, come poc’anzi detto, anche al pubblico indistinto, che, in maniera del tutto gratuita, si potrà collegare e ascoltare, ma non interagire.
I lavori saranno aperti dall’avv. Giorgio Sandulli, docente e coordinatore del Master Sapienza in Diritto dello Sport.
A seguire, i partecipanti potranno assistere all’intervento del Dott. Francesco Iaccarino, romano di nascita ed orvietano di adozione, ex direttore sportivo dell’Orvietana Calcio e scopritore di talenti, o talent scout che dir si voglia, per diverse società professionistiche. Il titolo del suo intervento è “Ruolo dello scout, tra talento e relazioni umane con atleti e genitori.”
Come racconta lo stesso Iaccarino al taccuino di OrvietoSport, “quando lo scout intravede un talento in un giovane atleta, si instaura un rapporto con lui, con la famiglia e con le società sportive che possono essere interessate ad aggiudicarsi le sue prestazioni. Parlerò di questo, con un approfondimento particolare circa le caratteristiche che cerca lo scout in un ragazzo e tutto il percorso di crescita che si deve fare sul ragazzo stesso, una volta individuato. Mi hanno chiesto di portare all’attenzione dei discenti un caso specifico ed io ho deciso di raccontare loro la storia di Niccolò Nocera. Niccolò è un attaccante, classe 2003, che viene da Catanzaro e che è stato reclutato dall’Orvieto FC nell’organico della Juniores U19, proprio in previsione di tentare con lui la strada del professionismo. Causa lo stop dovuto alla pandemia, non ha mai potuto giocare gare ufficiali nel campionato umbro, ma si sta allenando individualmente, perché, a giorni, sarà provinato dalla Salernitana, che ha bisogno di un profilo come il suo per la Primavera, allenata da un altro orvietano, Antonio Rizzolo. Il giovane atleta si è trasferito a Orvieto ed io mi sono occupato della sua iscrizione a scuola, di trovargli l’alloggio, di seguirlo nel suo percorso di studi e di sport e di curare i rapporti con la sua famiglia lontana.”
Il terzo relatore è il Dr. Gianluca Panella, psicologo e psicoterapeuta, nonché uno degli autori del libro Allenare le emozioni nello sport, che parlerà de “la gestione della dimensione emotiva per la costruzione del sé-Sportivo”.
Chiude la serie degli interventi il Dott. Giorgio Abeni, Project Manager del Modena e Direttore Sportivo Professionista, con un approfondimento sul “ruolo del Direttore Sportivo nella creazione del talento: aspetti giuridici e tecnici”.
Ognuno dei quattro interventi avrà una durata di 20 minuti e, al termine, gli studenti regolarmente iscritti al Master in Diritto dello Sport potranno intervenire e porre domande.
La giornata di studio sarà chiusa dall’avv. Sandulli, che tirerà le conclusioni su tutto il percorso di studi intrapreso durante il Master.
Chiunque volesse partecipare dovrà collegarsi venerdì 29 gennaio alle ore 15,15, attraverso il link presente sulla locandina dell’evento, reperibile anche qui.
 
 
Allenare le emozioni. E’ questo il titolo dell’ultima lezione del Master in Diritto e Sport, organizzato dall’Università La Sapienza di Roma, che, per una volta, sarà aperto a tutti coloro che vorranno partecipare. Il Covid ha privato senz’altro gli studenti delle lezioni in presenza, ma l’online dà a tutti la possibilità di seguire a distanza corsi e incontri a cui altrimenti non sarebbe stato possibile partecipare. L’incontro di venerdì 29 gennaio – ore 15,30 – prende le mosse da un volume scritto a quattro mani da Giuseppe Carzedda, Giuseppe Godino, Silio Limiti e Gianluca Panella, dal titolo Allenare le emozioni nello sport, con la prefazione di Daniele Masala. Il libro pone l’accento sulla necessità, per gli atleti, di riconoscere le proprie emozioni, anche attraverso il linguaggio del corpo, mutuando contributi e metodo dalle neuroscienze. Di qui, il sottotitolo del Master: “Professionisti, consulenti, dirigenti federali, responsabili di ASD sono sempre più chiamati a gestire lo sport con passione e forte senso etico ma anche con competenze professionali; la stessa riforma in atto ne evidenzia i profili imprenditoriali. Resta l’esigenza di valorizzare gioco, competizione, agonismo; una “dimensione umana” da non ridurre solo a fenomeno economico. A cominciare dagli atleti, spesso giovani, esposti mediaticamente e sottoposti a pressioni emotive. Anche chi si appresta a trattare di diritto, economia, organizzazione deve maturare la necessaria sensibilità.” L’incontro, riservato a 12 studenti, già laureati in discipline giuridiche e già iscritti al Master – i quali potranno interagire coi relatori –  è anche aperto, come poc’anzi detto, anche al pubblico indistinto, che, in maniera del tutto gratuita, si potrà collegare e ascoltare, ma non interagire. I lavori saranno aperti dall’avv. Giorgio Sandulli, docente e coordinatore del Master Sapienza in Diritto dello Sport. A seguire, i partecipanti potranno assistere all’intervento del Dott. Francesco Iaccarino, romano di nascita ed orvietano di adozione, ex direttore sportivo dell’Orvietana Calcio e scopritore di talenti, o talent scout che dir si voglia, per diverse società professionistiche. Il titolo del suo intervento è “Ruolo dello scout, tra talento e relazioni umane con atleti e genitori.” Come racconta lo stesso Iaccarino al taccuino di OrvietoSport, “quando lo scout intravede un talento in un giovane atleta, si instaura un rapporto con lui, con la famiglia e con le società sportive che possono essere interessate ad aggiudicarsi le sue prestazioni. Parlerò di questo, con un approfondimento particolare circa le caratteristiche che cerca lo scout in un ragazzo e tutto il percorso di crescita che si deve fare sul ragazzo stesso, una volta individuato. Mi hanno chiesto di portare all’attenzione dei discenti un caso specifico ed io ho deciso di raccontare loro la storia di Niccolò Nocera. Niccolò è un attaccante, classe 2003, che viene da Catanzaro e che è stato reclutato dall’Orvieto FC nell’organico della Juniores U19, proprio in previsione di tentare con lui la strada del professionismo. Causa lo stop dovuto alla pandemia, non ha mai potuto giocare gare ufficiali nel campionato umbro, ma si sta allenando individualmente, perché, a giorni, sarà provinato dalla Salernitana, che ha bisogno di un profilo come il suo per la Primavera, allenata da un altro orvietano, Antonio Rizzolo. Il giovane atleta si è trasferito a Orvieto ed io mi sono occupato della sua iscrizione a scuola, di trovargli l’alloggio, di seguirlo nel suo percorso di studi e di sport e di curare i rapporti con la sua famiglia lontana.” Il terzo relatore è il Dr. Gianluca Panella, psicologo e psicoterapeuta, nonché uno degli autori del libro Allenare le emozioni nello sport, che parlerà de “la gestione della dimensione emotiva per la costruzione del sé-Sportivo”. Chiude la serie degli interventi il Dott. Giorgio Abeni, Project Manager del Modena e Direttore Sportivo Professionista, con un approfondimento sul “ruolo del Direttore Sportivo nella creazione del talento: aspetti giuridici e tecnici”. Ognuno dei quattro interventi avrà una durata di 20 minuti e, al termine, gli studenti regolarmente iscritti al Master in Diritto dello Sport potranno intervenire e porre domande. La giornata di studio sarà chiusa dall’avv. Sandulli, che tirerà le conclusioni su tutto il percorso di studi intrapreso durante il Master. Chiunque volesse partecipare dovrà collegarsi venerdì 29 gennaio alle ore 15,15, attraverso il link presente sulla locandina dell’evento, reperibile anche qui.    
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UniTre Orvieto presenta sul canale youtube, “vaccinazione anticovid: istruzioni per l’uso”

Prosegue l’attività dell’Unitre di Orvieto per l’anno accademico 2020/21 che quest’anno, in attuazione delle norme anticontagio, si svolge prevalentemente in modalità on line sul canale YouTube dell’Associazione.
L’appuntamento del mese di gennaio, patrocinato dal Comune e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e la collaborazione della Scuola Comunale di Musica “A. Casasole” è di particolare attualità ed interesse. Vaccinazione antiCovid: istruzioni per l’uso è infatti il tema dell’incontro – visionabile al link www.youtube.com/watch?v=zx4gCwDrTKg – che ha lo scopo di fornire una corretta informazione scientifica sul vaccino anti Covid-19.
A far luce sulla delicata questione, rispondendo alle domande, ai dubbi e timori dei cittadini in generale, sono: Alberto Romizi, pediatra e già dirigente del servizio vaccinazioni del Distretto di Orvieto (attualmente vicepresidente dell’Università delle Tre Età) che espone i termini della questione, sconfessando false informazioni e fugando i diffusi timori non rispondenti a criteri scientifici, Stefano Biagioli, medico di famiglia, Arianna Calistri, docente di microbiologia presso il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli studi di Padova che spiega la composizione ed il meccanismo d’azione dei vaccini attualmente a disposizione, soffermandosi su efficacia e sicurezza.
La risposta alle molte domande sull’organizzazione e la somministrazione della vaccinazione nella nostra regione, pervenute alla segreteria Unitre, è fornita dal direttore generale Usl Umbria 2, Massimo De Fino.
L’incontro, registrato presso il Teatro del Carmine di Orvieto grazie alla collaborazione della Scuola Comunale di Musica “A. Casasole” e del suo Presidente Gabriele Anselmi, è introdotto dal presidente Unitre, Riccardo Cambri e dal tesoriere Paolo Calistri.



Semaforo verde sulla Castellana edizione 2021

Terminato il 2020, anno della pandemia, anno del rinvio di molte manifestazioni sportive, in cui ha dovuto chinare il capo anche la Cronoscalata della Castellana, il 2021, nonostante il perdurare della precarietà, si presenta con grosse novità in campo motoristico e la gara orvietana è pronta a accendere i motori.

«Come tanti altri, anche il nostro progetto per il 2020 è rimasto soltanto sulla carta – spiega il presidente della associazione La Castellana, Luciano Carboni – adesso ripartiamo, con una titolazione nuova. Aci Sport ha deciso, di fatto, la sostituzione della prova “unica” del Campionato Italiano a Squadre, comunque difficile da realizzare, assegnata a Orvieto l’anno scorso, con la Finale Nazionale del Trofeo Velocità Montagna. Un appuntamento nuovo, a calendario per la prima volta, una gara di ampia visibilità, sponsorizzata in maniera egregia, alla quale si prevede partecipino piloti e macchine di primo piano.  Aci Sport pare intenzionata a farne l’evento clou delle salite, con una possibile rotazione Nord-Centro-Sud. Orvieto, con la sua salita, sarà la prima città protagonista – continua Carboni – c’è un titolo italiano in palio, i premi saranno adeguati all’importanza dell’evento. Noi, come associazione, siamo pronti a tornare in pista, in ogni senso, Covid permettendo».

Finale Nazionale Tivm, con una formula abbastanza diversa, da quella accreditata l’anno scorso: «Diciamo che siamo ancora un po’ nel limbo – precisa il presidente – ad ogni modo, posso garantire come, quella cui ci stiamo preparando, sarà di livello superiore alla precedente. Per noi si tratta di vera e propria promozione, anche nell’ottica del possibile ingresso nel circuito delle gare titolate, come il Civm. Se poi riusciremo ad essere più bravi di sempre, non è da escludere il mantenimento della finale titolata anche per il futuro».

Quindi, la rinuncia dell’anno scorso ha avuto poche conseguenze: «Ricordo come, a Maggio del 2020, fossimo combattuti tra la conferma e l’annullamento della gara. Eravamo piuttosto indietro sui tempi dell’eventuale allestimento – spiega ancora – dovevamo fare i conti con problemi sanitari di difficile soluzione. La quasi certezza di promuovere la gara senza pubblico, il rischio di una scarsa adesione di piloti, senza dimenticare la fuga, più che giustificata dei nostri amici sponsor, ci convinse a rinunciare. Oggi, siamo certi di aver preso la decisione più responsabile. Avremmo corso il rischio di compromettere la compattezza del nostro gruppo, con i conti in rosso, non escludibile a priori.  Molti organizzatori hanno fatto altrettanto, altri, decidendo diversamente, non hanno avuto gli attesi riscontri».

A proposito dell’associazione, quanto sentite la mancanza dei momenti aggregativi, riunioni, cene, feste, da sempre momenti importanti per amici e consiglieri: «Molto. C’è stato soltanto il breve risveglio estivo, seppur di poco conto. Abbiamo cercato di mantenere il contatto con le “conference”, ma non è la stessa cosa. Aspettiamo Febbraio per riprendere a pieno ritmo, sperando di potersi ritrovare “in presenza”, perché le cose vanno vissute dal di dentro».

Mancano circa dieci mesi al grande giorno, lontano soltanto per chi non ha incarichi operativi: «La gara dovrebbe svolgersi il 24 Ottobre. Il tempo non manca ma abbiamo i nostri tempi e non possiamo togliere più ore alle normali attività professionali. Come tempistica, entro Aprile dovremo terminare la pianificazione, sia nei termini organizzativi, che economici. Poi inizieremo a tirare le fila, con l’intenzione di migliorare la promozione della manifestazione, anche con eventi di contorno che servano a fornire una maggiore visibilità alla gara e alla nostra città».

Come di consueto la Castellana si propone ambasciatore delle bellezze di Orvieto, da qualche giorno, inoltre, ed è la prima volta che capita, la Castellana ha posto la sua bandierina in seno alla commissione per le gare in salita, organo da cui dipendono le decisioni per calendari, titolazioni e tanto altro. Un esito che, certamente, vi riempie d’orgoglio: «Infatti. Posso annunciare con vero piacere, essendo la nomina ufficiale che il nostro Federico Giulivi sarà tra i membri della commissione. Siamo veramente felici per lui, noi e anche per la nostra città. Confidiamo che l’incarico sia beneaugurante per la gara».
Giulivi, già fiduciario di Aci Sport provinciale, giovane brillante e preparato, è una vostra creatura. Mi viene da pensare ad Andrea Stella, il nostro amico ingegnere oggi ai vertici della McLaren, perché, pure lui, e non smette mai di ricordarlo, si convertì agli studi aerodinamici che l’hanno condotto dov’è, dopo l’esperienza con la Rossa, frequentando l’ambiente motoristico e la Castellana in particolare. Veramente una seconda, grande gratificazione per riproporre l’associazione e la corsa quale fabbrica di talenti: «E’ uno dei tanti motivi che ci spingono a insistere e continuare – continua Carboni – in proposito mi piace ricordare anche la crescita del movimento di piloti e ufficiali di gara come, a titolo d’esempio, Michele Fattorini e i commissari di gara cui è toccato l’onore di prestare la loro opera nelle gare mondiali di F1 e Moto GP di quest’anno e senza dimenticare Paolo Roselli, ormai da anni nei ruoli dei direttori di gara. Tornando a Federico, non puoi immaginare quanto sia stato e continuerà a esserlo per l’associazione. E’ preparatissimo, continua a studiare e non lascia cadere una chiamata ogni qualvolta sia richiesta la sua presenza a gare che si svolgano dalle Alpi alle Piramidi, copiando umilmente il Manzoni».

Le buone notizie non finiscono qui, perché Alessandro Battaglia è il nuovo presidente della stessa commissione: «Vero. Per chi lo ricorda, è stato il direttore di gara dell’ultima edizione della Castellana disputata, quella del 2019. Persona intelligente, pure lui molto preparato e con tante idee per ridare vitalità al settore delle salite delle quali ha già accennato qualcosa. Nello specifico, contiamo possa riuscire affinché la meritocrazia non sia più subordinata alla politica per quanto attiene all’assegnazione delle titolarità, riaffermando la centralità di chi organizza. Meno politica e più sport, in sostanza. Con il nuovo presidente intratteniamo ottimi rapporti, che vedremo di intensificare. Insomma, per dirla tutta, auspico che arrivi anche il momento per vedere premiato il lavoro del nostro gruppo. Ci sarà più competizione anche fra noi organizzatori e come si sa, la concorrenza, quella leale, stimola. Sia chiaro, non c’aspettiamo regali e il nostro modo di fare dovrà rimanere impeccabile. E su questo non ho dubbi, sapendo di poter contare, ad occhi chiusi, sulle varie componenti  che, da anni, assicurano ossigeno alla salita di Orvieto».




Franco Raimondo Barbabella, “la scomparsa di Emanuele Macaluso e l’Italia che se ne va”

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo una nota di Franco Raimondo Barbabella in ricordo di Emanuele Macaluso, dirigente del PCI, ex-direttore de L’Unità e intellettuale fine, analista politico.  Legato a Orvieto è scomparso il 19 gennaio all’età di 96 anni, un pezzo importante della storia politica italiana che ci ha lasciato…

 

Com’è noto, la storia non è un soggetto astratto che si fa da solo, ma gli avvenimenti che accadono e che poi appunto diventano storia spesso ci invitano a leggerla e a capirne il senso. È accaduto anche oggi. Mentre da una parte si stava consumando la tragicommedia della crisi politica con il presidente Conte che stava per pronunciare in Senato il secondo discorso per ottenere la fiducia parlamentare ed evitare le dimissioni, dall’altra finiva l’esistenza terrena di Emanuele Macaluso, sindacalista, parlamentare, giornalista e politico di rango. Un amico e un amico di Orvieto.

Niente come questi due eventi contemporanei può rappresentare plasticamente il passaggio storico che stiamo vivendo: se ne va l’Italia di Emanuele Macaluso e avanza, nel momento in cui scrivo non so come, l’Italia di Giuseppe Conte. Un vero passaggio d’epoca. L’Italia di Giuseppe Conte, qualunque sia l’esito finale della crisi in atto, è un’Italia disorientata e sfiduciata di fronte a fide da far tremare i polsi con una classe dirigente che definire tale è un atto di avventuroso coraggio. Un’Italia improvvisata e senza progetto, incerta, balbettante, in un mondo che non perdona chi galleggia pensando che i problemi si risolveranno da soli.

Tutto il contrario dell’Italia di Emanuele Macaluso, l’Italia che sapeva da dove veniva e per questo sapeva anche dove voleva andare, anzi, dove di volta in volta si riteneva necessario che andasse. Che interpretava la politica come l’arte umana più nobile perché concepita come servizio della collettività, alla quale si poteva dedicare anche un’intera esistenza, senza che ciò diventasse vizio carrierista e senza che il potere da strumento si trasformasse in fine unico da perseguire ad ogni costo. Un’Italia dai mille difetti, ma con una classe dirigente che, mentre li rispecchiava, sapeva anche porvi rimedio e guardare avanti con mente progettuale e sfidante.

Macaluso è stato un grande politico, di quelli veri, perché frutto di un percorso di crescita individuale e comune, con studio continuo, impegno pratico e lavoro in strutture collettive, come il sindacato, il partito, l’associazione, il giornale, le istituzioni locali, il Parlamento. Un uomo formatosi nelle lotte per il riscatto dei contadini siciliani, nel giornalismo militante, nella lotta politica costruttrice di prospettive, a fianco di dirigenti come Di Vittorio e Berlinguer, confortato dall’amicizia di personalità come Giorgio Napolitano, Renato Guttuso e Leonardo Sciascia. Era un riformista, un militante di partito, il PCI, ma di cultura riformatrice, aperta, dialogante, costruttiva, lungimirante.

Lo ho conosciuto da vicino. Era un amico di Orvieto. Per molti anni ha frequentato la nostra città quando ero sindaco. Talvolta è salito in comune, ma le più volte ci siamo incontrati a casa della sua amata compagna Ninni, vicino alla casa di un altro amico, Alfonso Madeo, scrittore e giornalista anche lui. Erano incontri senza oggetto definito, tanto per parlare, analizzare, commentare. Grande discrezione, disinteresse per cose particolari ma interesse vivissimo per i problemi reali e le vicende appassionanti del momento, generali o locali che fossero. A casa di Alfonso Madeo, insieme ad Emanuele, ci si poteva incontrare ad esempio con Antonio Cederna e discutere di come impostare la questione ambientale di Orvieto. Non ha mai chiesto niente e però ogni volta che c’è stato bisogno di una sua parola in Parlamento a favore della nostra città questa parola è sempre venuta, puntuale, efficace, disinteressata. Altra persona, altra politica, altra storia.

Passata quella fase, non mancavano i saluti ma ho avuto solo poche altre occasioni di contatto diretto, una alla presentazione di un suo libro. Lo ho seguito soprattutto attraverso i suoi libri, che leggevo regolarmente, come leggevo regolarmente i suoi interventi da direttore de “Il Riformista” o de “Le nuove ragioni del socialismo”, non a cso sottotitolato “Mensile di cultura e politica riformista”, o quelli della sua rubrica fb “EM.MA”. Interventi puntuali, lucidi, come quelli dell’altro grande anziano della politica italiana, Rino Formica, gente che la politica l’ha fatta innanzitutto per il gusto di pensare e guidare verso il meglio le azioni di chi ha responsabilità di direzione e di governo.

Menti lucide di una sinistra che ha smarrito la sua strada. Atra gente, altra cultura, altra politica. Altra storia. Viviamo appunto un passaggio d’epoca. Ma il patrimonio ideale cui attingere è vasto, e gli esempi cui ispirarsi ci sono. Anche per una sinistra che ha perso la bussola. Macaluso è uno di questi.

 

Franco Raimondo Barbabella




Alessandra Pirro, comandante Polizia Locale, “innovazione e sicurezza sono le parole d’ordine per Orvieto. Progetto per un’area pedonale nel centro storico”

E’ tempo di bilanci anche per la Polizia Locale di Orvieto.  Il comandante, colonnello Alessandra Pirro, ha presentato i dati relativi al 2020 ma soprattutto ha spiegato il programma degli interventi su due direttrici, sicurezza e innovazione.  Al primo posto è indubbiamente la sicurezza stradale visto che, come ha spiegato Pirro “quando sono arrivata, poco più di un anno fa, avevamo una media di un incidente a settimana mentre oggi siamo a più di 3 e alcuni con conseguenze importanti per chi è coinvolto”.  Si partirà con l’illuminazione e il miglioramento della fruibilità degli attraversamenti pedonali in particolare per quelli situati nei punti a più alto traffico come via dei Tigli, via monte Peglia e viale dello Stadio.  Sempre per implementare la sicurezza stradale nei prossimi mesi verranno attivati gli autovelox in modalità mobile sulla strada che collega Orvieto Scalo con il centro storico, quella che sempre dallo Scalo va verso Sferracavallo e sulla strada del Piano, tre arterie ad alto traffico e che spesso sono teatro di incidenti anche con gravi conseguenze.

L’altro punto nodale riguarda l’innovazione che passata attraverso un cambio dei parcometri per renderli utilizzabili anche da remoto, questo entro il 2022, le convenzioni con Telepass e Easypark per il pagamento dei parcheggi.  “E’ un modo per essere più vicini ai turisti – ha spiegato la comandante  – e offrire la più ampia gamma di modalità di pagamento dei parcheggi.  Ma a cambiare sarà anche il sistema delle contravvenzioni con il QRcode, presente anche sui preavvisi, che permetteranno il pagamento attraverso PagoPA”.  Insomma la digitalizzazione di tutto il processo di controllo, prevenzione, contravvenzione sta andando avanti speditamente.  Il sindaco Roberta Tardani, intervenuta alla conferenza stampa, ha ricordato che la gratuità dei parcheggi a pagamento di superficie dalle 16 alle 22 è stata prorogata sino al prossimo 15 febbraio, “per venire incontro in questo periodo difficile, alle esigenze delle tante attività commerciali presenti nel centro storico che stanno soffrendo per la mancanza di turisti che, speriamo, possano tornare il più presto possibile”.   Nel corso del 2020 sono stati elevati nel complesso 5833 verbali contro i 7mila circa del 2019.  “Il calo è dovuto – ha spiegato Pirro – alla prima fase di lockdown che di fatto ha fermato la circolazione privata e, probabilmente, ad un maggior rispetto del codice della strada da parte dei cittadini orvietani”.   Per quanto riguarda i parcheggi a pagamento il 2020 rischiava di essere veramente una debacle per i conti del Comune, invece, il boom del turismo in estate ha permesso di limitare di molto i danni con una contrazione piuttosto contenuta.  Per l’emergenza COVID, la comandate ha sottolineato il grande impegno del personale di Polizia Locale che in 294 giorni ha effettuato 600 ore di servizio ad hoc con 865 persone controllate, 1895 esercizi commerciali, 9 verbali e 4 procedimenti penali”.  Alessandra Pirro ha voluto sottolineare come “ad Orvieto nella prima fase di lockdown per assicurare parità di trattamento, nella gdo abbiamo fatto chiudere quei reparti che avevano in vendita beni che nei negozi di vicinato non potevano essere acquistati per l’obbligo di chiusura, un provvedimento che non tutti i comuni hanno applicato”.

La novità più rilevante per il centro storico riguarda la rete di sicurezza e sorveglianza che nei prossimi mesi verrà fortemente implementata con altre telecamere che saranno poste nei punti sensibili come Torre del Moro, Duomo, Piazza del Popolo e Palazzo Comunale.  La vera anticipazione riguarda invece la circolazione.  “Stiamo studiando la creazione di un’area pedonale nel centro storico, visto che manca totalmente, da un certo punto di corso Cavour, sempre con alcune fasce orarie dedicate alle attività commerciali.  E’ necessaria la pedonalizzazione, ha spiegato la comandante – perché il centro storico è estremamente fragile e in alcune zone, soprattutto con il ritorno del turismo, è difficilmente conciliabile il traffico veicolare con quello pedonale”.  La creazione di un’area pedonale tra Teatro Mancinelli, piazza della Repubblica, Torre del Moro e Duomo è una proposta che da tempo è stata presentata da alcune associazioni e che anche noi di orvietolife abbiamo spesso sostenuto.  Non serve una pedonalizzazione allargata, ma mirata laddove il turismo di massa transita, dove gli orvietani stessi sono abituati a passeggiare e soprattutto per dare un’immagine di maggiore decoro alla città.




25enne orvietano minacciato da un suo coetaneo per debiti di droga, chiede aiuto alla polizia. Arrestato l’estorsore

Estorsione, un reato purtroppo molto presente nelle grandi città.  A Orvieto è un evento raro ma presente.  La frase pronunciata dall’estorsore ad un ragazzo di 25 anni è tremenda, “se non mi porti i soldi ti faccio bruciare la casa con te dentro!”.  Questa la durissima minaccia subita da un 25enne orvietano da parte di un uomo che nei giorni precedenti gli aveva ceduto cocaina senza essere pagato.  Per accentuare la pressione sul giovane “debitore”, lo spacciatore, anch’egli residente ad Orvieto e coetaneo della vittima, lo ha costretto a consegnargli il cellulare ed il portafoglio contenenti i documenti personali e gli ha dato appuntamento per il giorno dopo per effettuare lo scambio tra i soldi del “debito” e il cellulare ed il portafoglio.

Il giovane, impaurito dalla minaccia, ha deciso di rivolgersi alle forse dell’ordine spiegando tutto agli agenti della squadra anticrimine della polizia.  Con il coordinamento del sostituto procuratore Matthias Viggiano, della Procura di Terni, il ragazzo si è presentato all’appuntamento con i 500 euro derivanti dal debito.  La polizia ha organizzato un servizio di appostamento ad Orvieto Scalo e appena c’è stato il passaggio dei soldi gli investigatori sono intervenuti bloccando e arrestando con l’accusa di estorsione il giovane.  A colpire gli investigatori la giovane età della vittima e dell’estorsore, ambedue 25enni. il primo costretto dalla tossicodipendenza a indebitarsi per 500 euro, il secondo, lo spacciatore, che mette in atto una vera e propria estorsione per la quale il codice penale prevede pene piuttosto severe.

Quello che ha colpito gli investigatori della Polizia di Stato, al di là della riuscita dell’operazione di polizia, è la triste condizione di un giovane che a 25 anni si trova in una situazione di tossicodipendenza tale da costringerlo addirittura ad indebitarsi per centinaia di euro e quella non meno amara dell’altro giovane che a 25 anni si riduce a spacciare cocaina ed ora addirittura a mettere in atto un’estorsione, un reato per il quale il codice penale prevede pene molto severe.




Rintracciata dalla Stradale di Orvieto una donna in stato confusionale sulla A1

Nella nottata di venerdì 15 gennaio, nell’ambito dei servizi di vigilanza stradale predisposti per garantire la massima sicurezza sulle strade e contrastare ogni eventuale attivita’ illecita lungo la rete autostradale di competenza nonche’ per i servizi connessi al contenimento del contagio per Covid 19, gli uomini della sottosezione della Polizia Stradale di orvieto, coordinati dal comandante Stefano Spagnoli, hanno rintracciato una donna cinquantenne in grave stato confusionale all’interno di un’area parcheggio tra Orvieto e Fabro.

Gli agenti, mentre perlustravano la zona, si sono avveduti di una donna che, nonostante il freddo pungente, girovagava senza meta tra i veicoli in sosta. Dopo un periodo di osservazione, il personale di polizia, si avvicinava alla cinquantenne per comprendere cosa le fosse accaduto. Fin da subito la donna si mostrava alterata e diffidente declinando le proprie generalità diverse da quelle riportate sul suo documento di identita’.

A questo punto i poliziotti cercavano di intraprendere con la signora un dialogo ma quest’ultima proferiva frasi senza un filo logico pur riuscendo a dire, tuttavia, di essere giunta in quel luogo alla guida della sua autovettura che poi indicava agli operatori rappresentando nella circostanza di non trovare piu’ le chiavi. Ulteriori accertamenti venivano quindi svolti sul posto fino ad accertare che quella donna, di origini laziali, effettivamente era uscita di casa per recarsi in ospedale in quanto in preda ad una crisi di panico ma, di fatto, non vi era mai giunta ma aveva imboccato l’autostrada senza un precisa destinazione. Gli agenti quindi tranquillizzavano la donna che nel frattempo facevano accomodare all’interno della propria auto ove si assopiva per un po’ e, nel frattempo venivano avvisati i familiari, ignari di tutto, che immediatamente si ponevano alla guida per raggiungere la loro congiunta nel frattempo assistita dagli uomini della stradale di orvieto. Durante il breve assopimento della signora, gli agenti si impegnavano nella ricerca delle chiavi dell’autovettura che, dopo circa mezz’ora, venivano rinvenute all’interno di un bidone per rifiuti ove, evidentemente, erano state gettate dalla stessa donna nel momento del suo stato confusionale. Successivamente giungevano i famigliari cui la signora veniva affidata.

Il provvidenziale e professionale intervento dell’equipaggio della polizia stradale, ancora una volta ha, verosimilmente, scongiurato conseguenze che, forse, sarebbero potute essere anche gravi per la donna.